Buonasera mia figlia ll età di 18anni ha avuto una prima relazione durata solo pochi giorni attualme

20 risposte
Buonasera mia figlia ll età di 18anni ha avuto una prima relazione durata solo pochi giorni attualmente all età di 29 anni ha conosciuto un ollega di lavoro di 41 anni e si sono messinsieme lui le ha subito detto io sono per la convivenza Manon per il matrimonio lui si è lasciato dopo 5 anni di fidanzamento dopo che ha conosciuto a lei cosa ne pensate di una relazione del genere mi sembra poco probabile che all età di 41 anni voglia intraprendere una relazione seria mi sembra più uno che si vuole divertire grazie per la vostra opinione
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Buongiorno signora come mai è certa delle intenzioni di quest'uomo? La sua ipotesi è possibile. Può anche darsi che quest'uomo non voglia parlare di matrimonio dato che si è lasciato da poco, e conosce da poco sua figlia. Iniziare con cautela non è necessariamente un errore.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello

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Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, comprendo la sua grande preoccupazione e il desiderio di proteggere sua figlia da una grande delusione.
Le faccio notare però che sua figlia ha anche raggiunto una decidere per le grandi scelte della vita.
Lei può osservare ed eventualmente accompagnare le scelte, ma non può intervenire nel corso delle cose.
Eventualmente solo un sano dialogo la potrà aiutare a comprendere meglio ed eventualmente, qualora richiesto da sua figlia, a supportare la scelta effettuata.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo soprattutto la sua preoccupazione da mamma. Credo che la scelta di vita relazionale sia di competenza di sua figlia, lei da mamma sicuramente può starle vicino e sostenerla in questo percorso di conoscenza.
Cordiali saluti
AV
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,
capisco la sua preoccupazione nei confronti della relazione che sua figlia sta vivendo. È naturale, da genitore, interrogarsi sulle intenzioni del partner e sulla solidità del legame, soprattutto quando vi è una differenza d’età significativa e la relazione nasce in un contesto lavorativo.

Ogni relazione, però, è unica e complessa, e ciò che può sembrare poco probabile dall’esterno potrebbe invece basarsi su una sincera affinità tra due persone. Il fatto che quest’uomo abbia chiarito da subito di non desiderare il matrimonio può essere letto come un segnale di trasparenza, anche se può far sorgere dubbi sulla sua disponibilità a costruire un legame duraturo. Tuttavia, ciò non implica necessariamente che le sue intenzioni siano superficiali o orientate solo al divertimento.

È importante capire cosa cerca sua figlia in questa relazione, come si sente e se c’è equilibrio tra i suoi desideri e quelli del partner. Il dialogo aperto e non giudicante con lei può aiutarla a riflettere in modo consapevole sulle proprie scelte.

Per approfondire meglio la situazione e fornire un supporto utile, potrebbe essere indicato rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutare a fare chiarezza sia sui dubbi genitoriali sia sulle dinamiche relazionali coinvolte.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, sarebbe a mio avviso importante comprendere più a fondo che tipo di emozioni accompagnano la vicenda: c'è paura, preoccupazione?
Credo, poi, che possa essere essenziale anche comprendere più a fondo le volontà di sua figlia in questo caso.
Dott.ssa Francesca Nori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Caro utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni: è del tutto naturale, come genitore, interrogarsi e voler proteggere la propria figlia, soprattutto quando si percepiscono potenziali segnali d’allarme in una relazione.
Il suo timore è comprensibile, ma può essere utile trasformarlo in un atteggiamento di ascolto e non di giudizio. La cosa importante è mantenere un dialogo aperto con sua figlia ponendole domande che l’aiutino a riflettere. Non è possibile sapere con certezza quali siano le reali intenzioni di quest’uomo solo da quanto riportato. L’aspetto più importante resta il benessere psicologico e affettivo di sua figlia all’interno del rapporto. Se lei è serena, rispettata e coinvolta in una relazione paritaria, allora l’età o il passato del partner contano relativamente. Un saluto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, sarebbe molto importante che questo tipo di dubbio lo ponga sua figlia stessa, anche allo psicologo al quale eventualmente vorrà rivolgersi qualora lo sentisse necessario. La ringrazio per l'interessamento. Dott. Simone Festa
Dott.ssa Gabriella De Stefano
Psicoterapeuta, Psicologo
Cantù
Gentile utente,
non è possibile dare un giudizio su una persona descritta in poche righe (sarebbe sbagliato a prescindere giudicare una persona, tanto più senza conoscerla). Quello che mi salta all'occhio però è il motivo per cui scrive: ha una figlia di 29 anni, che evidentemente dovrebbe essere autonoma nelle sue scelte; eppure lei scrive al posto suo, come a volersi sostituire. Questa modalità, nonostante sia chiaro che è messa in atto per fare del bene, rischia di non aiutare sua figlia a vivere in modo sereno le sue scelte.
So che tutto ciò che sto scrivendo le sembrerà strano e fuori luogo, e per questo le chiedo scusa, però la invito a riflettere su quanto una mamma o un papà troppo apprensivi rischino di trasmettere ansia ai figli e di inibirli nella loro crescita.
Dia fiducia a questa giovane donna, e se sbaglierà avrà fatto un'esperienza per lei importante.
Cordialità,

Gabriella De Stefano
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, i suoi timori e dubbi sono quelli che si fa un buon genitore, è naturale voler proteggere la propria figlia. Ogni relazione ha la sua storia e il fatto che ci sia una differenza d’età o che lui escluda il matrimonio non significa automaticamente che non sia serio. Potrebbe essere utile chiedersi: sua figlia come si sente in questa relazione? Si sente rispettata, felice, libera di essere sé stessa? Più che giudicare dall’esterno, è importante capire se ciò che lei vive la fa stare bene. Se ha bisogno di confrontarsi su come affrontare questa situazione in modo costruttivo, sono a disposizione.
Cordialmente, Dott.Ssa Violeta Raileanu
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente, grazie per la condivisione di questo suo disagio. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico dove poter approfondire le dinamiche di cui ha parlato. Ho un orientamento analitico transazione e il mio approccio consiste in una prima videocall della durata di 10-15 minuti gratuita a cui far seguire un percorso psicologico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Gentile paziente,
può essere che voglia divertirsi come dice Lei ma anche uno che ha paura di rimettersi in gioco, di rischiare nuovamente. C'è da capire se Lei è disposta a correre il rischio di aspettarlo o meno, se è disposta a dargli tempo...e quanto tempo,
potrebbe essere utile per entrambi intraprendere un percorso per capire meglio la Vostra progettualità individuale e di coppia.
Saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

sua figlia è ormai una donna adulta, e autonoma. Lasci che sia lei ad esplorare la possibilità di approfondire tale conoscenza. Le traiettorie del cuore sono imprevedibili e chissà che in quest'uomo non possa trovare la persona che stava cercando. Accetti la libertà di scegliere di sua figlia, ricordandosi che in fondo amare significa anche questo, glielo dico da genitore.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Capisco la sua preoccupazione, soprattutto nel desiderio di vedere sua figlia protetta e felice. Tuttavia, ogni relazione ha un proprio ritmo e significato, indipendentemente dall’età. Più che giudicare le intenzioni di lui, può essere utile osservare come sua figlia vive questa relazione: se si sente rispettata, libera di esprimersi e coinvolta in modo autentico, è lì che può esserci serietà, al di là delle promesse.
Dott.ssa Giada Bossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, a mio parere, ogni relazione è un incontro unico, che si costruisce nel tempo. Anche una persona che non desidera il matrimonio può vivere un legame profondo, rispettoso, stabile. Allo stesso modo, un’esitazione iniziale non esclude un’evoluzione autentica nel tempo. È l'esperienza reale e concreta di sua figlia a fare la differenza. Come si sente in questa nuova relazione? Si sente vista, rispettata, libera di esprimersi? Ha la possibilità di portare il proprio desiderio, che si tratti di convivenza, matrimonio o semplicemente di una connessione significativa, senza paura di essere svalutata o messa da parte? Credo possa essere utile restare accanto a sua figlia, offrendo ascolto, fiducia e una presenza non giudicante, piuttosto che intervenire con previsioni o timori, che rischiano di allontanare piuttosto che proteggere e far sentire sua figlia isolata, se eventualmente dovesse avere bisogno del suo supporto. Al contempo, è molto comprensibile che, come genitori, ci si trovi di fronte a scelte dei figli che preoccupano profondamente o turbino o non trovino in accordo, perché non corrispondono ai propri criteri di sicurezza o valori o a ciò che si era immaginato e sperato per loro. Ma il compito di crescere passa attraverso esperienze relazionali concrete, nel bene e nel male. Se in lei, cara signora, si attivano forti dubbi o emozioni contrastanti, può essere interessante esplorare anche come questa nuova fase evolutiva di sua figlia risuona nella sua storia e nel vostro legame. Un caro saluto, Giada Bossi
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Capisco la sua preoccupazione: quando vogliamo bene a qualcuno, soprattutto a un figlio, è naturale guardare ogni nuova relazione con gli occhi della protezione.

È difficile però giudicare una relazione solo dall’età o dalle premesse iniziali. Alcune persone, anche dopo i 40 anni, possono davvero desiderare qualcosa di stabile, solo che lo esprimono con modalità diverse dal nostro ideale (per esempio, parlando di convivenza e non di matrimonio).
Altre volte invece, sì, è possibile che ci sia solo una ricerca di leggerezza o compagnia, senza un vero coinvolgimento profondo.

In ogni caso, ciò che conta davvero è quanto sua figlia si senta vista, rispettata e serena in questa relazione. Se c’è reciprocità, autenticità e crescita, allora potrà essere una storia importante, a prescindere dall’età.
Dott.ssa Roberta Ristagno
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Foligno
Salve, sarebbe davvero complicato poter comprendere le intenzioni di un uomo che non conosciamo. Cosi come sembra complicato essere certi delle intenzioni di sua figlia. Quello che però mi sento di suggerirle è una riflessione sulle sue di intenzioni, come genitore che ci scrive. Forse potrebbe considerare un dialogo diretto con sua figlia o, magari, semplicemente accettare di non avere risposte in merito ai suoi dubbi: ci potrebbe stare, data la età adulta di sua figlia.
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Salve. Come mai la chiede di sua figlia? Le preoccupa perché non si fida della sua capacità di scegliere? Oppure la vede fragile ed in pericolo? Bisognerebbe capire meglio il vostro rapporto madre figlia come si è formato in questi anni. Sua figlia di fida di lei come madre per poterle raccontare di sè?
Resto a disposizione
Dott. Antonio Di Mauro
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera, per potersi pronunciare sulla domanda che lei propone occorrerebbe far luce su vari aspetti. Intende dire che sua figlia ha avuto una prima relazione all'età di 18 anni e una seconda relazione solo all'età di 29 anni? Se sì, come fa a esser certo di conoscere fino in fondo la vita sentimentale di sua figlia? La differenza d'età fra la ragazza e il fidanzato è notevole, non v'è dubbio, ma ciò non sempre rappresenta una pregiudiziale per un rapporto sentimentale autentico... E sua figlia, cosa pensa di ciò che assilla lei che scrive? Manca, nella sua domanda, il punto di vista della ragazza... Ha mai pensato di discuterne francamente con sua figlia? Accetterebbe un punto di vista divergente dal suo, es., in materia di serietà del compagno, differenza d'età fra due fidanzati, ecc.? Credo che sua figlia stessa, se ascoltata con fiducia e spirito di comprensione, potrebbe dissipare in prima istanza i dubbi per i quali si rivolge ai professionisti di Miodottore. Distinti saluti, Antonio Di Mauro, psicologo e psicoterapeuta a Milano e online
Dott.ssa Emanuela Solli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Frosinone
Capisco davvero la sua preoccupazione: quando un figlio inizia una relazione è naturale che in noi genitori si accendano mille domande e paure. Allo stesso tempo, a 29 anni - sua figlia - ha le risorse per capire cosa desidera e per imparare anche attraverso l’esperienza, con la sicurezza di sapere che la sua famiglia resta un porto sicuro a cui poter tornare.
Più che concentrarsi su cosa voglia o non voglia quest’uomo, che oggi non possiamo conoscere fino in fondo (ne noi, ne lei), può essere utile stare accanto a sua figlia con fiducia, ascoltandola senza giudizio e offrendole uno spazio in cui sentirsi vista e rispettata. Se vuole dirle come si senti, provi a farlo in modo affettuoso e chiaro: “Sono contenta che tu stia conoscendo qualcuno. Io a volte mi preoccupo perché ti voglio bene, ma rispetto le tue scelte e ci sono se hai bisogno”.
Il tempo e i comportamenti concreti diranno molto più delle dichiarazioni di oggi; nel frattempo, lei può proteggere il legame con sua figlia coltivando un dialogo sereno, attento e rispettoso dei suoi confini.
È normale avere timore, ma non è sola: se - nonostante i nostri "consigli" telematici - sente che l’ansia prende il sopravvento, parlarne con un professionista può aiutarla a trasformare la preoccupazione in una presenza calma e sostenente (non invadente). Quando vuole e se vuole, possiamo trovare insieme le parole giuste per imparare a comunicare sicurezza, supporto pur restando nel rispetto delle scelte di sua figlia.

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