Buonasera, mi scusi a seguito di un infezione urinaria per un batterio proteus mirabilis riscontrato

24 risposte
Buonasera, mi scusi a seguito di un infezione urinaria per un batterio proteus mirabilis riscontrato alle vie urinarie provocando bruciore da circa 3 anni, sono diventato molto spaventato dai batteri, e ciò mi condiziona un po’ la vita ad esempio a tutta la famiglia faccio abbassare la tavola del water prima di scaricare perché in base a ricerche su Internet dicono che con lo scarico del water se non abbassi la tavoletta i batteri si dispergono su asciugamani nel bagno e ciò mi spaventa visto che poi mi asciugo il pene con tale asciugamano. Tutto questo per chiedere se è un comportamento che ha ragione di esistere o no?
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Psicoterapeuta, Psicologo
Pescasseroli
Buongiorno, essere attenti alla salute è importante e giusto, quindi giusta è la preoccupazione fino a quando non limita la sua vita, e quella dei suoi familiari. In base a quello che scrive, il comportamento da lei messo in atto, condiziona la sua quotidianità e quella delle persone a lei vicino. Credo sia importante che affronti con l'aiuto di un professionista il suo vissuto, la rete non è sempre un giusto supporto.
Grazie per aver condiviso la sua difficoltà.
Dott.ssa Gentile Nicoletta

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Vittorio Penzo
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Capisco che avere avuto un'infezione urinaria causata da batteri Proteus mirabilis possa aver aumentato la tua preoccupazione riguardo ai batteri e alla loro diffusione nell'ambiente circostante. Tuttavia, è importante considerare che il rischio di contrarre un'infezione attraverso la dispersione dei batteri nell'aria o su asciugamani nel bagno è molto basso. Abbassare la tavoletta del water prima di scaricare è una pratica igienica consigliata per evitare la dispersione di goccioline d'acqua e batteri nell'ambiente circostante, ma non è strettamente necessaria per prevenire infezioni urinarie o altri problemi di salute. Mantenere una buona igiene personale, lavandoti le mani regolarmente con acqua e sapone dopo l'uso del bagno e prima dei pasti, è più importante per prevenire la diffusione di batteri e proteggere la tua salute. Inoltre, è consigliabile utilizzare asciugamani puliti e cambiare regolarmente la biancheria da bagno per ridurre il rischio di contaminazione batterica. Se hai ancora preoccupazioni riguardo alla tua igiene personale o alla diffusione dei batteri nell'ambiente circostante, potresti parlare con il tuo medico per ricevere ulteriori informazioni e rassicurazioni sulla questione. Inoltre, potrebbe essere utile considerare di consultare uno specialista per affrontare l'ansia o le preoccupazioni legate alla salute che stai vivendo. Un saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, mi dispiace tanto per questi pensieri che le suscitano ansia, sicuramente quella del batterio è una storia che l'ha segnata in qualche modo. Da come racconta, sembra che metta in atto dei rituali, affinché non prenda infezioni e quindi le dico che dovrebbe iniziare un percorso di supporto psicologico, perché attraverso queste azioni aumenterà l'ansia legata alla problematica e poi sarà più difficile staccarsi. Anche il chiedere rassicurazioni qui potrebbe essere una compulsione che, purtroppo, non la tranquillizzerà per molto, è così proprio il meccanismo che sta alla base dell'ansia.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Il comportampento è giusto fino a quanto non limita la vita quotidiana. Il suo scrivere, su questo forum, fa intendere molto probabilmente alla sua consapevolezza rispetto a questo comportamento. Se esiste tale comportamento è perchè, forse, ha una certa utilità e dovrebbe iniziare a capire come mai le è così utile. Da quanto tempo pensa che questa problematica sia diventata leggermente problematica? E' presente in altri contesti? Se vuole la mia porta rimane aperta. Buon proseguimento
Dott.ssa Sara Pollio
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Roma
Come psicologo, comprendo la tua preoccupazione e il disagio che provi a causa della tua infezione urinaria e del batterio Proteus mirabilis. È naturale che dopo un'esperienza così negativa tu possa essere diventato iperconsapevole dei batteri e delle possibili fonti di contagio.

Tuttavia, è importante considerare che l'igiene personale è un aspetto fondamentale per la salute e il benessere. Alcuni comportamenti, come lavarsi le mani regolarmente e mantenere pulito l'ambiente circostante, possono aiutare a prevenire il diffondersi di batteri e infezioni.

Detto ciò, è anche importante mantenere un equilibrio tra la prevenzione delle infezioni e l'ansia eccessiva legata ai batteri. Se le tue preoccupazioni riguardo alla dispersione dei batteri nel bagno stanno iniziando a influenzare significativamente la tua vita quotidiana e le tue relazioni familiari, potrebbe essere utile esplorare queste preoccupazioni più approfonditamente con l'aiuto di uno psicologo o di un professionista della salute mentale.

Un approccio terapeutico potrebbe aiutarti a comprendere meglio le tue preoccupazioni, a gestire l'ansia legata alla situazione e a sviluppare strategie più adattive per affrontare le tue paure. Inoltre, potresti imparare tecniche di rilassamento e di gestione dello stress che possono aiutarti a mantenere un equilibrio mentale mentre affronti queste sfide.
Dott.ssa Antonella Vita
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Gentile utente,
dopo aver contratto un'infezione che ha avuto un impatto negativo sulla sua salute è normale aver sviluppato una paura/preoccupazione che possa ricontrarla. I suoi pensieri e i suoi comportamenti cercano di difenderla dal rischio che possa succedere di nuovo.
Se vive male questi pensieri e si rende conto che occupano troppo spazio potrebbe pensare di lavorarci con uno psicologo.
Se volesse può prenotare una prima consulenza gratuita online con me.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Dott.ssa Giulia Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Gentile utente,
Posso dirle che la linea sottile che separa una buona ed accurata igene dalla misofobia, ossia la paura dello sporco, dei germi e dei batteri, è molto sottile. Nel suo caso apprendo la sua accortezza per l’igiene e la sua paura poiché giustamente è scaturita a seguito dell’iniezione che le ha provocato disagio e malessere, quindi una sorta di paura post-traumatica. Nonostante sia fisiologico che lei sperimenti questa allerta, mi pare che quest’ultima stia condizionando la sua vita e quella delle persona che le stanno accanto ed è qui che forse sarebbe utile prendere qualche provvedimento e magari chiedere un consulto ad un professionista per affrontare al meglio la situazione che al momento le sta generando malessere.
A sua disposizione, doc. Giulia Esposito
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile che l'esperienza di un'infezione urinaria prolungata possa portarti a essere più cauto riguardo all'igiene e alla diffusione dei batteri. Il batterio Proteus mirabilis, che menzioni, è uno dei molti che possono causare infezioni delle vie urinarie e può effettivamente essere fonte di disagio significativo.

Il comportamento di abbassare la tavoletta del water prima di scaricare per evitare la dispersione di particelle batteriche nell'aria è supportato da alcune ricerche che suggeriscono come le goccioline possono diffondersi in aria quando si tira lo sciacquone con la tavoletta sollevata. Questo può portare alla contaminazione di superfici come asciugamani, spazzolini da denti e altri oggetti nel bagno.

Tuttavia, è anche importante considerare il tuo livello di preoccupazione e come questo influisce sulla tua qualità della vita. Se trovi che la paura dei batteri sta diventando soverchiante o condiziona eccessivamente la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile parlare con un professionista. Un terapista, specialmente uno specializzato in disturbi d'ansia o in terapia comportamentale cognitiva (CBT), può aiutarti a gestire l'ansia legata ai germi e a valutare se le tue precauzioni sono proporzionate al rischio reale.

Mantenere buone pratiche igieniche è sicuramente positivo, ma è anche fondamentale assicurarsi che queste non diventino eccessive al punto da limitare il normale svolgimento delle attività quotidiane. Un equilibrio tra precauzione e funzionalità è ideale per una vita sana sia fisicamente che mentalmente.






Dott.ssa Giulia Pelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, i comportamenti di buona igiene e cura per la propria salute non sono chiaramente un problema per sé o per gli altri, a meno che questi non vengano percepiti come eccessivi, i pensieri ossessivi e/o condizionanti il proprio benessere quotidiano. In questo secondo caso, la terapia cognitivo-comportamentale è un'efficace trattamento per la cura di queste problematiche legate ad ansia da contaminazione o da malattia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, dott.ssa Giulia Pelini
Dott.ssa Paola Alessandra Repaci
Psicologo, Psicologo clinico
Messina
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua situazione chiaramente non semplice.
E' buona prassi cercare di capire quanto questo comportamento definisca una linea tra normalità e patologia e quanto questo comportamento inficia il suo quotidiano. Comprendo bene quanto possa essere complicato gestire la situazione da tre anni. Mi tengo a disposizione nel caso le servisse una consulenza in merito. Un saluto.
Dott.ssa Repaci
Dott.ssa Valentina Mestici
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Caro utente, capisco la sua attenzione a seguito della problematica che l'ha vista coinvolto per un periodo di tempo così lungo. I suoi comportamenti hanno fondamento di esistere, deve chiedersi però se questi comportamenti vanno ad intaccare il suo stato di benessere e la relazione con le persone intorno a sè. Dopo la sua esperienza quello che potrebbe aiutarla è iniziare un percorso terapeutico che da un lato le permetta di elaborare quello che ha vissuto in termini non solo di problematica organica ma anche quello che ha significato per lei dover "combattere" per tre anni con tale infezione. Per capire ad oggi come vive la situazione e riportare le sue paure ad un livello più sano che le permettano si di essere attento all'igiene e prevenire possibili altre problematiche simili ma dall'altro riuscire a vivere serenamente senza che quest'ultime sfocino poi in attenzioni eccessive che la fanno pensare solo a quello o le portano un attenzione esagerata alla questione. Sta a lei valutare e portare l'attenzione ai suoi comportamenti. Per qualsiasi informazione non esiti a contattarmi. Cordiali saluti Dott.ssa Valentina Mestici
Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Conegliano
Buongiorno, come vive le sue preoccupazioni, i suoi comportamenti preventivi per evitare contaminazioni con i batteri? Quanto sono frequenti? Le consiglio un percorso psicologico per approfondire questi temi. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Dott.ssa Erika Castagneri
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, credo che la sua reazione sia più che comprensibile dato il malessere che lei riporta. Essere attenti alla salute è importante e prevenire la diffusione dei batteri può essere un comportamento tutelanti rispetto alla salute di tutti i suoi familiari.
Credo che però sia altrettanto importante che lei rifletta su come questa sua paura si ripercuote nella sua quotidianità e quanto possa altresì diventare un limite, quanto influisce sulla sua serenità e quanto la metta in uno stato di perenne allerta,. Nel caso in cui questa paura dovesse essere impattante nella sua vita al punto da minare la sua serenità le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta per poter esplorare maggiormente questa sua paura e capire come affrontarla.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Dottoressa Erika Castagneri
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Se esiste ha ragione di esistere e ci ha già raccontato da dove nasce. Se ritiene che questa preoccupazione sia eccessiva o se le causa problemi nella vita quotidiana potrebbe valutare la possibilità di confrontarsi con un professionista.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Se ritiene che questa sua paura sia eccessiva ed incida in maniera significativa sulla sua quotidianità le consiglio di rivolgersi ad un* psicolog* per iniziare un percorso di supporto. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera,

Capisco che l'infezione urinaria che ha avuto causata dal batterio Proteus mirabilis le abbia causato preoccupazione riguardo ai batteri presenti nell'ambiente circostante. È comune che le informazioni trovate su Internet possano alimentare ansie e paure. Tuttavia, è importante valutare la validità scientifica delle fonti consultate. Mentre è vero che i batteri possono essere presenti nell'ambiente, il rischio di contrarre un'infezione attraverso la pratica che descrive è estremamente basso. È sempre una buona abitudine mantenere l'igiene personale, ma è importante trovare un equilibrio tra precauzioni adeguate eccessive e una vita quotidiana funzionale, al fine di preservare la sua qualità di vita.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
In ambito psicologico sistemico relazionale, il comportamento che descrivi potrebbe essere considerato un esempio di iper-vigilanza legata all'ansia e alla paura legate al batterio Proteus Mirabilis. È normale che, dopo aver vissuto un'infezione urinaria causata da questo batterio, tu possa sviluppare una maggiore sensibilità e preoccupazione rispetto alla presenza di batteri nell'ambiente circostante.
Tuttavia, è importante valutare se questa paura e ansia stiano influenzando in maniera negativa la tua vita quotidiana e le tue relazioni familiari. Se il tuo comportamento sta diventando troppo invadente o limitante, potrebbe essere utile chiedere supporto psicologico per affrontare le paure legate ai batteri in modo più equilibrato e funzionale.
Inoltre, è importante ricordare che la trasmissione di batteri attraverso la tavoletta del water e gli asciugamani non è la principale via di contagio di infezioni urinarie. Seguire correttamente le norme igieniche di base, come lavarsi le mani regolarmente e usare asciugamani puliti, è sufficiente per ridurre il rischio di infezioni.
In conclusione, è comprensibile che tu possa essere preoccupato per la presenza di batteri nell'ambiente, ma è importante trovare un equilibrio tra la necessità di proteggerti e vivere serenamente. Se senti che la tua ansia sta diventando ingestibile, è consigliabile chiedere supporto professionale per affrontare questa situazione in modo più adeguato. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, ben vengano pratiche di buona igiene e prevenzione. Detto ciò, è comprensibile come quello che ha vissuto la stia condizionando, ma tali procedure non devono arrivare a livelli ossessivi e/o fobici. Ci faccia caso e ascolti che cosa le rimanda chi vive con lei.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Dott. Luca Demuro
Psicologo, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Buongiorno utente, mi dispiace per la situazione spiacevole che sta passando. Comprendo le sue difficoltà ed i suoi dubbi a riguardo. Premetto che non sono medico e quindi so poco e nulla sul batterio in questione, però penso che potenzialmente ci siano moltissimi batteri anche di cui non siamo a conoscenza che potrebbero recare dei danni al nostro corpo. Non metto in dubbio le sue ricerche su internet (anche se talvolta penso possano solo alimentare la nostra preoccupazione), ma provi a chiedersi quanto questa paura possa influenzare la sua vita. Ci si potrebbe preoccupare anche di uscire di casa perché potrebbe caderci un vaso in testa, ma la probabilità che capiti è decisamente bassa. Con questo non vorrei sminuire le sue preoccupazioni, ma solo invitarla a riflettere su quanto sia poco utile per il nostro benessere e quieto vivere preoccuparsi per qualcosa che non possiamo controllare o solo in parte. Spero di aver risposto alla sua domanda, rimango a disposizione se necessario. Saluti, Luca Demuro
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua preoccupazione. Comprendo che le esperienze passate di infezioni possano averle generato un senso di ansia legato ai batteri, ma cercherò di fornirle qualche informazione che possa aiutarla a sentirsi più tranquillo. In primo luogo, l'idea che i batteri possano "volare" nell'aria dopo lo scarico del water, causando un rischio significativo, è un concetto che viene amplificato dalla paura, ma nella pratica il rischio di trasmissione di batteri in questo modo è piuttosto basso. Esistono infatti studi che suggeriscono che lo scarico del water possa disperdere piccole particelle nell'aria, ma generalmente queste particelle non sono sufficientemente numerose o dannose da rappresentare un rischio per la salute. Per quanto riguarda l'uso degli asciugamani, è certamente buona prassi non condividere gli asciugamani per la toilette, ma il rischio che i batteri rimangano su un asciugamano dopo aver scaricato l'acqua senza abbassare la tavoletta è davvero minimo. I batteri come il *Proteus mirabilis*, che può causare infezioni urinarie, si trovano più comunemente nelle vie urinarie e nelle feci, e il rischio di "contaminare" asciugamani nel bagno non è generalmente così elevato da giustificare tanta preoccupazione. Se il suo comportamento sta influenzando in modo significativo la sua vita quotidiana, creando ansia e stress, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale o con un medico che possa aiutarla a comprendere meglio la situazione e a gestire la paura in modo più equilibrato. La sua attenzione alla pulizia e al benessere è comprensibile, ma è importante evitare che la paura dei batteri interferisca eccessivamente con la qualità della vita. Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, non esiti a contattami. Cordialmente,
Gentile utente,
Quello che sta vivendo sembrerebbe una manifestazione di ansia e di paura di contagio, una reazione che spesso si attiva dopo esperienze di malattia. Questo tipo di ansia legata ai batteri è abbastanza comune, ma può diventare invalidante se non affrontata correttamente. Le informazioni che si trovano online, non sempre sono supportate da evidenze scientifiche e piuttosto che promuovere comportamenti sani, possono generare effetti opposti alimentando paure infondate su un piano di realtà oggettiva. L'adozione di rituali rigidi, come quello di abbassare sempre la tavoletta, potrebbe sembrare una "protezione", ma finisce per rinforzare la convinzione che il rischio sia reale, perpetuando il ciclo di paura. La invito a riflettere su questi comportamenti, chiedendosi se, possano effettivamente ridurre il suo rischio o se, al contrario, possano contribuire a un circolo vizioso di preoccupazione crescente.
Le consiglierei di rivolgersi a un* professionist* che possa aiutarla ad esplorare queste sue paure.
Dott.ssa Stefania Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buonasera, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. Capisco che questa preoccupazione le crei disagio e condizioni la sua quotidianità. Se desidera, può contattarmi per parlarne insieme con calma, senza fretta e in uno spazio dove potrà sentirsi ascoltato e accolto. Sono qui per lei.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, grazie per aver condiviso con tanta chiarezza ciò che sta vivendo. Da quello che racconta, sembra che l’infezione urinaria di tre anni fa — e il timore di rivivere un’esperienza dolorosa e lunga da superare — abbia lasciato in lei una forte preoccupazione legata ai batteri e alla possibilità di reinfettarsi. È comprensibile che un’esperienza così fastidiosa possa averla resa più attenta, ma mi sembra che oggi questa attenzione stia diventando fonte di stress e di comportamenti molto rigidi, come quello di chiedere a tutta la famiglia di abbassare la tavoletta del water prima dello scarico. Posso chiederle innanzitutto: che cosa teme esattamente? Qual è lo scenario peggiore che immagina se, ad esempio, dei batteri arrivassero sugli asciugamani? Cosa la spaventa davvero in quella possibilità: il dolore provato in passato, l’idea di non riuscire più a gestire un’infezione, o qualcos’altro? Le succede anche in altre situazioni di avere preoccupazioni simili legate alla contaminazione o ai germi? Mi chiedo quanto questa paura incida nella sua vita quotidiana oltre all’episodio della tavoletta del water. Influenza i suoi movimenti, le sue relazioni, il suo senso di tranquillità? Le chiedo questo perché la paura in sé non è mai “sbagliata”, ma è importante capire quanto prende spazio e quanto limita. Per quanto riguarda il comportamento in sé, abbassare la tavoletta prima di scaricare è una buona norma igienica generale, ma non è un comportamento che di solito viene considerato necessario per prevenire infezioni urinarie: il rischio di contagiarsi tramite un asciugamano pulito è estremamente basso. Detto ciò, più che la correttezza del gesto, sembra che il nodo sia la paura che questo gesto dovrebbe controllare, e il fatto che lei stesso percepisca che la sta condizionando. Se questa preoccupazione inizia a occupare molto spazio nella sua giornata o a influenzare altre aree della sua vita, potrebbe essere davvero utile valutare un percorso psicologico, che può aiutarla a ritrovare un senso di sicurezza più stabile, senza dover contare su regole sempre più rigide. Dott.ssa Chiara Avelli.

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