Buonasera, mi rivolgo a voi per provare a comprendere una situazione complessa. Come si potrebbe

26 risposte
Buonasera,
mi rivolgo a voi per provare a comprendere una situazione complessa.

Come si potrebbe spiegare l'insorgere della tossicodipendenza nel figlio di un narcisista contro-dipendente che pure si dice e appare piuttosto presente e coinvolto nei tentativi di guarigione del figlio?
Per complezza, aggiungo che la madre è sempre stata assorbita dal lavoro e, di fronte ai numerosi tradimenti del marito narcisista e dipendente sessuale, ha deciso a un certo punto di mandarlo via di casa.

Ringrazio anticipatamente,
C.
Buonasera, ho letto attentamente la sua lettera, non chiarisce che età ha il ragazzo e da quanto tempo è tossicodipendente. Molto probabilmente il ragazzo con la sua dipendenza sta cercando di chiedere aiuto e di far presente il suo disagio ai suoi genitori troppo presi dai loro problemi, al padre narcisista preso da se stesso e dalla sua dipendenza sessuale e alla madre troppo presa dal suo lavoro. Il ragazzo dovrà fare un lungo lavoro psicologico su di sè, contemporaneamente una terapia famigliare per poter comunicare fra loro e poter aiutare il ragazzo. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Purtroppo la tossicodipendenza è un disturbo multi-problematico, che comprende non solo l'insorgenza di un meccanismo di dipendenza ma anche, molto spesso, l'esito di una dinamica familiare tipica. Ogni caso è diverso come ogni essere umano è diverso e generare un'unica teoria della tossicodipendenza è rischioso, perchè può non tener conto della singolarità del caso di cui lei parla.
Aggiungo inoltre che diventa quasi impossibile "spiegare" da esterno a un membro della famiglia (e potenzialmente co-autore della dinamica venutasi a creare) i perchè della tossicodipendenza del figlio: si attivano resistenze volte a proteggerci dai nostri fallimenti che richiedono più tempo e attenzione (e l'interesse a farlo), che una terza persona potrà scalfire con difficoltà.
Buonasera. Spesso la tossicodipendenza ha il connotato dell'automedicazione all'interno di sistemi familiari disfunzionali. Le suggerisco la letteratura, in merito, di Cancrini e del suo laboratorio, così come può avere spiegazioni anche di natura più neuropsicologica quali il sistema del piacere, e la rimando agli studi del prof. Gessa e altri. Questo per dire che nel caso di questo ragazzo possiamo trovare mille spiegazioni. La cosa però fondamentale è la sua intenzione è motivazione a smettere di assumere sostanze. Qualora lo fosse, può contattare, anche in forma anonima, sempre un professionista della salute mentale
Salve, mi colpisce molto la sua proprietà di linguaggio, debbo essere sincero.
Cerco di riassumere vediamo se ho capito: in questa famiglia abbiamo un figlio che ha da un lato un padre narcisista, controdipendente, dipendente sessuale e dall'altro una madre assente molto presa dal lavoro, incline a tollerare i tradimenti del marito.
inoltre questo figlio ad un certo punto si vede sbattuto fuori di casa insieme al padre.
Ho capito bene?
Questi dati potrebbero spiegare i motivi per l'insorgere di un disagio psicologico importante.
nel caso di questo figlio la dipendenza potrebbe contenere un messaggio da decifrare. tenga anche conto che il consumo di sostanze è spesso un tentativo di "curare" o trovare sollievo da una situazione di profonda prostrazione e sofferenza.
tuttavia il padre "appare presente e coinvolto" nella guarigione del figlio questo è un dato positivo. Potrebbe essere l'inizio di un percorso che vede coinvolto non solo il figlio ma anche l'intera famiglia. Per ulteriori chiarimenti puo' scrivermi. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buongiorno, la tossicodipendenza è, come le altre forme di dipendenza, indice di un bisogno, di una mancanza, di un vuoto che in qualche maniera devo colmare..
Indica spesso una personalità insicura e con privazioni affettive.
Sale poche informazioni a disposizione si può pensare ad un nucleo familiare che ha comportato carenze affettive nel figlio,
Un percorso psicoterapico individuale, o una presa in carico familiare potrebbero aiutare nel processo di guarigione.
Gentilissimo/a C. dalle sue parole si evincono nozioni e terminologie prettamente “nostre”!
Che dirle...onestamente la situazione estremamente forte da lei accennata, richiederebbe, a mio modesto parere, che si interfacciassero più figure specializzate.
Infine per rispondere alla sua domanda servirebbe un grande lavoro terapeutico.
La saluto caramente augurandole il meglio!
Dott.ssa Costa
Gentile Signora, di 'spiegazioni' potremmo ipotizzarne tante, ma per la vera 'comprensione ' della situazione vi è bisogno di tante altre informazioni e precisazioni...in che modo il padre risulta presente e coinvolto? come viene vissuto da questo ragazzo? quale funzione ha la tossicodipendenza in questo nucleo familiare? cosa ha attivato realmente la madre 'sempre assorbita dal lavoro' a mandar via il marito di casa? ed in fine...quanto è forte la motivazione di questo ragazzo ad uscire da questa situazione? Cordialmente
Salve, rispetto alla sua richiesta purtroppo ci mancano molte informazioni; altre ci sono, ma fanno riferimento a disturbi della personalità, che, però, non sappiamo se siano stati diagnosticati da uno psicologo oppure sono delle autodiagnosi. Infine, senza una visita del paziente e del nucleo familiare è quasi impossibile ipotizzare alcunché di fondato. Cordiali saluti, Dott. Feliciano Lizzadro
buonasera,
quante diagnosi in questa sua domanda...
consiglio un professionista per avviare una attenta analisi delle dinamiche relazionali all'interno di questa famiglia per riuscire a ipotizzare un possibile significato di un comprtamento così disfunzionale.
rimango a disposizione.
dott.sa Vagnati Silvia
Buonasera,
leggendo la sua domanda e al tempo stesso descrizione di uno scenario familiare credo la risposta implichi una complessità difficile da sviluppare in questo spazio.
Visto che sono state già dette diverse cose voglio solo mettere in evidenza un punto importante a proposito di dipendenza e relative famiglie, relativo al fatto che se un membro (in questo caso figlio) sviluppa una problematica di questo genere sta manifestando un sintomo di una problematica più ampia e profonda che riguarda l'intero sistema familiare.
Quindi l'approccio al problema stesso dovrà essere per forza complesso ed a più livelli.
Dot.ssa I. Sampalmieri
Credo se lo sia spiegata da sola :) quando esiste un problema di coppia spesso i figli vanno per conto loro ma non é detto, sono molto i fattori che intervengono. Anche se scrive in terza persona presumo che si tratti di lei, mi corregga se sbaglio; traspare molta rabbia e delusione verso quest' uomo ' narcisista'. Se vuole aiutare suo figlio cerchi di aiutare se stessa in primis nella elaborazione della delusione. Auguri.
Per capire le cause della tossicodipendenza di suo figlio bisognerebbe parlare con lui
Salve. La tossicodipendenza in una famiglia disfunzionale di solito colpisce il membro che possiamo definire il "paziente designato": egli incarna tutta la disfunzionalità della famiglia, come se lui fosse l'unico problema da risolvere. Egli, con la sua tossicodipendenza, in realtà esprime il disagio per quello che sente che non va in famiglia, una sorta di segnale di allarme e di aiuto, ma di solito non viene ascoltato in tal senso e viene considerato dagli altri membri della famiglia come l'unico "problema" da affrontare. Per questo, consiglio a tutta la famiglia di intraprendere un percorso di psicoterapia familiare.
Gentile utente, le spiegazioni e i motivi alla base dei comportamenti umani non seguono una linea unica e comune. Ipotizzare un motivo che giustifichi l'insorgenza di un'esperienza complessa come la dipendenza alla luce di un'etichetta diagnostica (Altrettanto complessa) di un familiare vorrebbe dire riferire le esperienze umane a un sistema causa-effetto che è valido solo per gli oggetti e le cose del mondo, non certo per gli individui. Per comprendere i motivi di quanto chiede è necessario calare la sofferenza entro la storia di vita di questa persona, laddove è certamente probabile che avere avuto esperienze di un genitore con queste caratteristiche abbia giocato un ruolo importante e di sicuro impatto, ma a priori non è possibile pensare di utilizzare questo unico dato a giustificazione o spiegazione della dipendenza. Consigli a questa persona, se ne riconosce il bisogno, di rivolgersi a un SERT dove potrà svolgere anche un percorso psicologico volto alla comprensione dei bisogni cui la dipendenza sopperisce. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Mi colpisce sinceramente il modo in cui scrive :impersonale, tecnico. A scrivere è la madre, il padre narcisista o qualcuno di esterno?
In ogni caso dato che pare fornito/a di competenze, saprà di certo che alla base della tossicodipendenza c'è la ricerca del piacere e psicologicamente un meccanismo di 'anestesia' dai problemi quotidiani frutto di un copione di vita strutturatosi in base a scelte e ingiunzioni (analisi transazionale). Cosa vuole sapere con tale domanda? Come si può spiegare l'insorgenza? Dipende. Chieda tali informazioni ad un terapeuta e lavori lei sul suo vissuto emotivo che si è attivato davanti a tale realtà della tossicodipendenza.
Probabilmente la strada più utile ad analizzare queste tematiche sarebbe quella di far iniziare un percorso psicoterapico al ragazzo. Al fine che riconosca i propri meccanismi autolesivi ed automatici. Saluti
Buongiorno,
come primo passo ritengo che sia fondamentale comprendere l'esordio dell'uso di sostanze di suo figlio e la spiegazione che si è dato: indagare quale sia l'effetto ricercato per il quale si affida alla sostanza.
In un secondo momento potrebbe essere utile e funzionale coinvolgere anche lei e la madre per un lavoro familiare.
Buongiorno, il suo linguaggio e il suo "modo " di presentare la situazione è sinonimo di una certa già propensione alla diagnosi. Il tema è molto più complesso dei termini che usa e non lo nasconderei dietro le sue parole.
La dipendenza va curata e gestita, non elencata. Le consiglio di iniziare un percorso per tutti i membri della famiglia per dare un aiuto concreto al figlio.
Cordiali saluti. Dott. Dal Bo
Buongiorno, come lei stesso/a dice la situazione sembrerebbe essere molto complessa. Mi servirebbe raccogliere molte informazioni per avere un quadro chiaro, quindi darle una risposta ora è veramente difficile e soprattuto sarebbe poco professionale e rispettoso verso la complessità di questa situazione. L'unica osservazione che posso fare, non so se lei è uno specialista o un amico di famiglia, è che sembrerebbe essere una famiglia in cui c'è bisogno di avere dipendenze. Quindi potrebbe approfondire che funzione ha e a cosa serve avere una dipendenza in questa famiglia. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, sono d'accordo con il mio collega, bisognerebbe parlarne con il diretto interessato per avere maggiori informazioni.
Come è evoluta la situazione?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. A mio avviso sarebbe essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Salve, ha citato tematiche complesse che meriterebbero una conoscenza ed uno studio più approfondito. Non esiti a rivolgersi ad un professionista che sappia individuare le cause principali di questi comportamenti e successivamente, porli rimedio.
MMM
Buongiorno. Ogni quadro psicopatologico che riguardi l'età evolutiva andrebbe letto in un ottica che tenga conto delle dinamiche famigliari.
Spesso il sintomo in questi casi è la punta dell'iceberg e si tende a cercare di risolverlo perché è l'aspetto più manifesto. Ma dietro ci sono molti altri fattori di cui tener conto.
L'inquadramento iniziale del caso è fondamentale, pertanto mi permetto di consigliare di rivolgersi ad un professionista. Solo dopo un assessment completo si può pensare a come trattare il problema.
Porgo i migliori auguri.

Dott. Sassi
Gentile utente, il tossicodipendente sostituisce ad una figura genitoriale (spesso la madre) la sostanza stupefacente, sempre presente e capace di nutrire il soggetto.
L'insicurezza interna di chi soffre di questo disturbo, fa in modo che percepisca la sua insufficienza di fronte alla realtà' esterna e usi la droga come agente deresponsabilizzante.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno,
gentilissima/o se viene in studio le posso spiegare come funziona la spiegazione e in che campo della vita è utile.
Un saluto cordiale
dr.ssa Marzia Sellini
Buonasera, in merito alla sua gentile richiesta molte informazioni non sono presenti. è presente un riferimento ad un disturbo di personalità, mi chiedevo se fosse un disturbo diagnosticato da uno specialista o se, invece, sia un'autodiagnosi.
Ci sono diversi elementi che potrebbero essere alla base della tossicodipendenza ma non è possibile in alcun modo generalizzare.
A mio avviso sarebbe necessario intraprendere un percorso psicologico al fine di approfondire, comprendere ed identificare le cause di questo disturbo e del funzionamento di questa famiglia.
Resto a disposizione, buona serata
Dott.ssa Beatrice Taveggia

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