Buonasera, Ho sofferto molto tempo di dca ma ultimamente il disturbo ha preso una forma molto stra
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risposte
Buonasera,
Ho sofferto molto tempo di dca ma ultimamente il disturbo ha preso una forma molto strana. Non sono mai stata schizzinosa, le mie fobie sul cibo erano solo riguardanti ciò che pensavo facesse più ingrassare. Da un mese e mezzo invece sono diventata estremamente selettiva. Mangio esclusivamente brodo di pollo e vegetale, cosce di pollo, patate, cipolle, fagiolini, carciofi, salamelle e crauti, acciughe sott'olio, frutti di bosco. Ho eliminato tutti i farinacei, i cereali, il riso, i latticini, i legumi, i dolci, le uova, il caffé e gli altri tipi di carne pesce frutta o verdura.è stato graduale, prima compravo le cose come sempre poi pian piano ho smesso perchè frutta e verdura marcivano, il riso e la pasta erano ancora chiusi dalla settimana prima etc. Mi chiedo se ci sia un nesso con il lockdown. In ogni caso vorrei chiedere se una simile alimentazione può essere dannosa e se sì in che modo, poi se sia il caso di affrontarla o è solo una fase passeggera. Vorrei anche chiedere se ci possa essere una spiegazione. Grazie per l'attenzione.
Ho sofferto molto tempo di dca ma ultimamente il disturbo ha preso una forma molto strana. Non sono mai stata schizzinosa, le mie fobie sul cibo erano solo riguardanti ciò che pensavo facesse più ingrassare. Da un mese e mezzo invece sono diventata estremamente selettiva. Mangio esclusivamente brodo di pollo e vegetale, cosce di pollo, patate, cipolle, fagiolini, carciofi, salamelle e crauti, acciughe sott'olio, frutti di bosco. Ho eliminato tutti i farinacei, i cereali, il riso, i latticini, i legumi, i dolci, le uova, il caffé e gli altri tipi di carne pesce frutta o verdura.è stato graduale, prima compravo le cose come sempre poi pian piano ho smesso perchè frutta e verdura marcivano, il riso e la pasta erano ancora chiusi dalla settimana prima etc. Mi chiedo se ci sia un nesso con il lockdown. In ogni caso vorrei chiedere se una simile alimentazione può essere dannosa e se sì in che modo, poi se sia il caso di affrontarla o è solo una fase passeggera. Vorrei anche chiedere se ci possa essere una spiegazione. Grazie per l'attenzione.
Una dieta selettiva non è mai salutare per il nostro organismo, proprio per questo la varietà e la stagionalità sono state messe alla base di una buona alimentazione. Il mio consiglio è quello di farsi seguire da un team multidisciplinare che possa aiutarla a superare le sue difficoltà e ad indirizzare al meglio anche le sue scelte nutrizionali.
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Buonasera, considerato il suo precedente disturbo, valuterei meglio questo suo comportamento. Sarei lieta di approfondire il problema conoscendo la sua età, il suo peso attuale, etc. Certo non avere una alimentazione sana ,varia non le giova perchè non fornisce i nutrienti di cui ha bisogno.si rivolga al gruppo che la ha seguita in precedenza e mi tenga aggiornata. Cordiali saluti.
Buonasera gentile utente, chi soffre di disturbi del comportamento alimentare deve necessariamente affrontare tale problematica con l'aiuto di diversi professionisti: psicologi, nutrizionisti, medici. L'approccio multi-disciplinare è fondamentale! Mangiare in modo così selettivo può alla lunga essere nocivo per il suo organismo. È fondamentale che la nostra alimentazione preveda l'apporto di tutti i macronutrienti: carboidrati, proteine e lipidi. Per maggiori informazioni non esiti a contattarmi! Cordiali Saluti
Buonasera a lei.
Concordo con le risposte dei miei colleghi, in questo caso è fondamentale un lavoro sinergico di figure professionali esperte e preparate che affrontino la problematica in team, per non andare incontro a gravi carenze nutrizionali.
Cordiali saluti.
Concordo con le risposte dei miei colleghi, in questo caso è fondamentale un lavoro sinergico di figure professionali esperte e preparate che affrontino la problematica in team, per non andare incontro a gravi carenze nutrizionali.
Cordiali saluti.
buona sera, una alimentazione cosi selettiva da un punto di vista nutrizionale può portare a delle carenze , dal punto di vista psicologico è assolutamente necessario un intervento multidisciplinare.
collaboro con professionisti del settore se vuole mi può contattare.
saluti
collaboro con professionisti del settore se vuole mi può contattare.
saluti
Gentilissima,
Una dieta selettiva può portare a carenze che, col tempo, possono provocare non pochi problemi. Un’alimentazione sana deve essere varia e comprendere tutti i principali gruppi alimentari. Come suggerito dai colleghi, anche io le consiglio un approccio multidisciplinare che comprenda la consulenza di un nutrizionista e il supporto di uno psicologo per approfondire meglio le cause di questi comportamenti. Cordiali saluti
Una dieta selettiva può portare a carenze che, col tempo, possono provocare non pochi problemi. Un’alimentazione sana deve essere varia e comprendere tutti i principali gruppi alimentari. Come suggerito dai colleghi, anche io le consiglio un approccio multidisciplinare che comprenda la consulenza di un nutrizionista e il supporto di uno psicologo per approfondire meglio le cause di questi comportamenti. Cordiali saluti
Buonasera
Purtroppo anche questo comportamento alimentare è una forma di DCA che necessita delle stesse attenzioni ed approccio multidisciplinare a cui probabilmente si sarà sottoposta in precedenza.
Anche in questo caso l'alimentazione presenta delle carenze che alla lunga potrebbero portare a delle conseguenze per la sua salute.
Le consiglio di iniziare un nuovo percorso al più presto, ma soprattutto di cercare di capire cosa inneschi questi comportamenti. Si rivolga ad uno psicoterapeuta esperto in DCA, ad un professionista della nutrizione altrettanto all'altezza della situazione ed ovviamente ne parli con il suo medico.
Cordialità
Purtroppo anche questo comportamento alimentare è una forma di DCA che necessita delle stesse attenzioni ed approccio multidisciplinare a cui probabilmente si sarà sottoposta in precedenza.
Anche in questo caso l'alimentazione presenta delle carenze che alla lunga potrebbero portare a delle conseguenze per la sua salute.
Le consiglio di iniziare un nuovo percorso al più presto, ma soprattutto di cercare di capire cosa inneschi questi comportamenti. Si rivolga ad uno psicoterapeuta esperto in DCA, ad un professionista della nutrizione altrettanto all'altezza della situazione ed ovviamente ne parli con il suo medico.
Cordialità
La selettività fa parte del disturbo del comportamento, per cui le consiglierei di andare da uno psicoterapeuta e parlarne.
Sicuramente un consulto con uno psicoterapeuta per individuare le cause della selettività cercando di capire se evita questi cibi per :
mancanza di interesse per il mangiare o per il cibo.
Evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo. Evitamento perché, in anticipo, si pensa di non tollerare certe caratteristiche di quell’alimento.
Preoccupazione relativa alle conseguenze negative del mangiare. come :
– Soffocare
– Vomitare
– Non riuscire a deglutire
– Causare diarrea
– Causare reazioni allergiche
– Causare dolori addominali o di petto
in conclusione c'è sempre bisogno di un team,specializzato!
Mi auguro di aver risposto alla domanda!
Dott.ssa Valeria Papa
biologa Nutrizionista
Sicuramente un consulto con uno psicoterapeuta per individuare le cause della selettività cercando di capire se evita questi cibi per :
mancanza di interesse per il mangiare o per il cibo.
Evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo. Evitamento perché, in anticipo, si pensa di non tollerare certe caratteristiche di quell’alimento.
Preoccupazione relativa alle conseguenze negative del mangiare. come :
– Soffocare
– Vomitare
– Non riuscire a deglutire
– Causare diarrea
– Causare reazioni allergiche
– Causare dolori addominali o di petto
in conclusione c'è sempre bisogno di un team,specializzato!
Mi auguro di aver risposto alla domanda!
Dott.ssa Valeria Papa
biologa Nutrizionista
Buonasera gentile utente, la selettività fa parte del disturbo del comportamento alimentare quindi le consiglio di rivolgersi in primis ad una psicoterapeuta esperto in disturbi del comportamento alimentare con l'ausilio di un nutrizionista. è fondamentale la cooperazione di queste due figure professionali. Cordiali Saluti
Buonasera, un'alimentazione così ristretta e priva di frutta e verdura può portare nel tempo a carenze di vitamine e minerali. Visto il pregresso disturbo, le consiglio di indagare con un supporto psicologico le cause di questo importante cambiamento alimentare e di rivolgersi ad un nutrizionista per impostare insieme un piano bilanciato. Rimango a disposizione per domande o un incontro online.
Dott.ssa Anna Lisa Gemelli
Dott.ssa Anna Lisa Gemelli
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista del settore
saluti
saluti
Buongiorno, da quello che posso evincere dalla sua domanda l'approccio migliore sarebbe quello pluridisciplinare, quindi un percorso studiato a tavolino con più figure mediche professionali: psicologo, nutrizionista e medico. Sicuramente i miei colleghi le hanno consigliato la stessa cosa, il motivo è semplice: affidarsi ad una sola figura non è la soluzione, qui vi è necessità di una guida che possa aiutarla a migliorare la sua alimentazione, la sua psiche e a mantenere controllata la situazione globale. Se vuole possiamo parlarne, non è il primo caso che tratto in questo ambito. Rimango a sua disposizione.
Salve per il suo problema sarebbe preferibile affidarsi ad un team per un approccio multidisciplinare.
Saluti
Saluti
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Un'alimentazione così limitata può portare a carenze nutrizionali significative. È possibile che questa selettività sia una nuova manifestazione del disturbo alimentare, accentuata da ansia o stress, come quello indotto dal lockdown. È importante consultare sia un nutrizionista clinico per riequilibrare la dieta, sia uno psicoterapeuta specializzato in DCA per affrontare la causa sottostante.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Gentile paziente,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con tanta sincerità. La situazione che descrive sembra essere un’evoluzione complessa del suo rapporto con il cibo, che potrebbe essere influenzata da diversi fattori.
La selettività alimentare che ha sviluppato, con l’eliminazione di interi gruppi di alimenti, potrebbe esporla a carenze nutrizionali che potrebbero portare a stanchezza, indebolimento del sistema immunitario, problemi di concentrazione e altri sintomi (rimaniamo comunque nel campo delle ipotesi).
Per quanto riguarda le possibili cause, è plausibile che il lockdown abbia amplificato ansie e insicurezze, portando a un maggiore controllo sul cibo come meccanismo di "difesa". Lungi da me dilungarmi in quanto non sono esperto in questo genere di argomenti, ma quello che le consiglio vivamente è di rivolgersi a un team multidisciplinare specializzato in DCA: con il giusto supporto è possibile lavorare per ripristinare un rapporto equilibrato con il cibo! Non posso fare altro che augurarle il meglio!
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con tanta sincerità. La situazione che descrive sembra essere un’evoluzione complessa del suo rapporto con il cibo, che potrebbe essere influenzata da diversi fattori.
La selettività alimentare che ha sviluppato, con l’eliminazione di interi gruppi di alimenti, potrebbe esporla a carenze nutrizionali che potrebbero portare a stanchezza, indebolimento del sistema immunitario, problemi di concentrazione e altri sintomi (rimaniamo comunque nel campo delle ipotesi).
Per quanto riguarda le possibili cause, è plausibile che il lockdown abbia amplificato ansie e insicurezze, portando a un maggiore controllo sul cibo come meccanismo di "difesa". Lungi da me dilungarmi in quanto non sono esperto in questo genere di argomenti, ma quello che le consiglio vivamente è di rivolgersi a un team multidisciplinare specializzato in DCA: con il giusto supporto è possibile lavorare per ripristinare un rapporto equilibrato con il cibo! Non posso fare altro che augurarle il meglio!
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
È comprensibile che tu ti stia ponendo queste domande, soprattutto dopo aver vissuto un cambiamento così drastico nel tuo rapporto con il cibo.
Da quello che descrivi, sembra che la tua selettività alimentare stia influenzando negativamente la tua varietà nutrizionale, riducendo enormemente le fonti di nutrimenti essenziali. Sebbene il corpo possa adattarsi a certe restrizioni, una dieta così limitata potrebbe portare a carenze nutrizionali a lungo termine, con impatti sulla salute fisica e mentale.
Ci sono dei potenziali rischi legati a una dieta troppo ristretta:
Carenze nutrizionali: Eliminando interi gruppi alimentari, come cereali, legumi, latticini, uova e frutta, stai privando il tuo corpo di nutrienti essenziali come fibre, proteine di alta qualità, vitamine (come vitamina C, B12, D, calcio, ecc.) e minerali (come ferro e potassio). Queste carenze possono portare a stanchezza, debolezza, problemi ossei, alterazioni del sistema immunitario, ecc.
Squilibrio microbiota intestinale: Una dieta monotona e povera di fibre vegetali può compromettere la salute del tuo intestino, riducendo la varietà dei batteri "buoni" necessari per una digestione sana e il benessere complessivo.
Possibile impatto psicologico: Un'alimentazione estremamente selettiva può essere legata a una forma di "controllo" o ansia rispetto al cibo, che può riflettere una continuità con il vissuto del disturbo del comportamento alimentare (DCA). La rigidità nelle scelte alimentari può essere un modo per cercare sicurezza, ma potrebbe anche intensificare sentimenti di colpa, vergogna o frustrazione legati al cibo.
Rischio per la salute generale: A lungo termine, una dieta che elimina così tanti alimenti può influire sul benessere generale, con effetti negativi su metabolismo, umore, e sistema immunitario.
Ovviamente può esserci un nesso con il lockdown:
Molte persone hanno vissuto periodi di forte stress e isolamento durante il lockdown, che hanno influenzato vari aspetti della loro vita, compreso il comportamento alimentare. Se questa selettività è emersa o è aumentata durante quel periodo, potrebbe esserci una connessione emotiva o psicologica, con l’alimentazione come strumento di controllo o risposta a stress e incertezze.
Rispetto all'affrontarla, è doveroso farlo e soprattutto "te lo devi", riconoscere il problema è già un passo importante. Se percepisci che questa fase sta limitando la tua qualità di vita e il tuo benessere, è importante considerare di affrontarla con l'aiuto di un professionista (nutrizionista, psicoterapeuta o psicologo) che possa supportarti nel riscrivere il tuo rapporto con il cibo e nelle scelte alimentari.
Se la situazione ti sembra passeggera e non stai vivendo un disagio significativo, potrebbe essere utile comunque monitorare come evolvono le cose nei prossimi tempi, cercando di reintrodurre gradualmente alimenti più variati e consultarti lo stesso con un professionista evitando il fai-da-te che può essere molto pericoloso.
Potresti provare a:
Reintrodurre gradualmente alimenti: Non è mai una buona idea forzarsi a mangiare alimenti che ti causano ansia, ma potrebbe essere utile, con il supporto giusto, esplorare un percorso di reintegrazione graduale di alimenti vari.
Chiedere un supporto psicologico: Insieme a un nutrizionista, lavorare anche con un professionista che si occupa di disturbi alimentari potrebbe aiutarti a gestire le emozioni e le dinamiche psicologiche che si celano dietro questo comportamento alimentare, evitando che possa triggerare altro.
Spero di aver risposto in modo esaustivo e se cerchi un supporto, io sono qui. A presto
È comprensibile che tu ti stia ponendo queste domande, soprattutto dopo aver vissuto un cambiamento così drastico nel tuo rapporto con il cibo.
Da quello che descrivi, sembra che la tua selettività alimentare stia influenzando negativamente la tua varietà nutrizionale, riducendo enormemente le fonti di nutrimenti essenziali. Sebbene il corpo possa adattarsi a certe restrizioni, una dieta così limitata potrebbe portare a carenze nutrizionali a lungo termine, con impatti sulla salute fisica e mentale.
Ci sono dei potenziali rischi legati a una dieta troppo ristretta:
Carenze nutrizionali: Eliminando interi gruppi alimentari, come cereali, legumi, latticini, uova e frutta, stai privando il tuo corpo di nutrienti essenziali come fibre, proteine di alta qualità, vitamine (come vitamina C, B12, D, calcio, ecc.) e minerali (come ferro e potassio). Queste carenze possono portare a stanchezza, debolezza, problemi ossei, alterazioni del sistema immunitario, ecc.
Squilibrio microbiota intestinale: Una dieta monotona e povera di fibre vegetali può compromettere la salute del tuo intestino, riducendo la varietà dei batteri "buoni" necessari per una digestione sana e il benessere complessivo.
Possibile impatto psicologico: Un'alimentazione estremamente selettiva può essere legata a una forma di "controllo" o ansia rispetto al cibo, che può riflettere una continuità con il vissuto del disturbo del comportamento alimentare (DCA). La rigidità nelle scelte alimentari può essere un modo per cercare sicurezza, ma potrebbe anche intensificare sentimenti di colpa, vergogna o frustrazione legati al cibo.
Rischio per la salute generale: A lungo termine, una dieta che elimina così tanti alimenti può influire sul benessere generale, con effetti negativi su metabolismo, umore, e sistema immunitario.
Ovviamente può esserci un nesso con il lockdown:
Molte persone hanno vissuto periodi di forte stress e isolamento durante il lockdown, che hanno influenzato vari aspetti della loro vita, compreso il comportamento alimentare. Se questa selettività è emersa o è aumentata durante quel periodo, potrebbe esserci una connessione emotiva o psicologica, con l’alimentazione come strumento di controllo o risposta a stress e incertezze.
Rispetto all'affrontarla, è doveroso farlo e soprattutto "te lo devi", riconoscere il problema è già un passo importante. Se percepisci che questa fase sta limitando la tua qualità di vita e il tuo benessere, è importante considerare di affrontarla con l'aiuto di un professionista (nutrizionista, psicoterapeuta o psicologo) che possa supportarti nel riscrivere il tuo rapporto con il cibo e nelle scelte alimentari.
Se la situazione ti sembra passeggera e non stai vivendo un disagio significativo, potrebbe essere utile comunque monitorare come evolvono le cose nei prossimi tempi, cercando di reintrodurre gradualmente alimenti più variati e consultarti lo stesso con un professionista evitando il fai-da-te che può essere molto pericoloso.
Potresti provare a:
Reintrodurre gradualmente alimenti: Non è mai una buona idea forzarsi a mangiare alimenti che ti causano ansia, ma potrebbe essere utile, con il supporto giusto, esplorare un percorso di reintegrazione graduale di alimenti vari.
Chiedere un supporto psicologico: Insieme a un nutrizionista, lavorare anche con un professionista che si occupa di disturbi alimentari potrebbe aiutarti a gestire le emozioni e le dinamiche psicologiche che si celano dietro questo comportamento alimentare, evitando che possa triggerare altro.
Spero di aver risposto in modo esaustivo e se cerchi un supporto, io sono qui. A presto
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