Buonasera. Come è possibile non pensare continuamente a cosa si mangia? Perchè la paura di ingrassa

24 risposte
Buonasera.
Come è possibile non pensare continuamente a cosa si mangia? Perchè la paura di ingrassare é così forte come lo è il piacere di vedere i numeri scendere? Da una parte credo che ognuno dovrebbe stare bene con il proprio corpo, finché non si sente bene e non per delle tabelle prefissate , é così sbagliato come dicono molti?
Buongiorno, la preoccupazione e l'ossessione riguardo al cibo e al peso possono essere sintomi di disturbi alimentari come l'anoressia nervosa o la bulimia nervosa. Questi disturbi possono essere molto seri e richiedono un trattamento professionale.
Ogni persona è unica e ha una diversa relazione con il cibo e con il proprio corpo. Non esiste una "taglia unica" per la salute o la bellezza. Ognuno ha il diritto di sentirsi bene con il proprio corpo e di avere una relazione sana con il cibo.
Tuttavia, se la preoccupazione riguardo al cibo e al peso diventa ossessiva e interferisce con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale specializzato in disturbi alimentari. Questo professionista può aiutarti a esplorare le tue preoccupazioni e a sviluppare strategie per migliorare la tua relazione con il cibo e con il tuo corpo.
Inoltre, è importante ricordare che la salute non è solo una questione di peso o di aspetto esteriore. La salute è un concetto olistico che coinvolge il benessere fisico, mentale ed emotivo. Concentrati su abitudini alimentari sane, come mangiare una varietà di cibi nutrienti e bilanciati, e fare attività fisica regolare. Cerca di ascoltare il tuo corpo e di rispondere ai suoi bisogni, invece di concentrarti solo sui numeri sulla bilancia.
Infine, cerca di sviluppare una mentalità di accettazione e di amore per te stesso. Ognuno di noi è unico e merita di essere amato e accettato per quello che è. Lavora sulla tua autostima e sulla tua fiducia in te stesso, concentrandoti sulle tue qualità e sui tuoi successi, indipendentemente dal tuo aspetto fisico.
Ricorda che non sei solo in questo percorso e che ci sono professionisti pronti ad aiutarti. Non esitare a cercare il supporto di un professionista della salute mentale per affrontare queste preoccupazioni.
Dr. Roberto Prattichizzo

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Gentilissim*, grazie per aver condiviso i suoi dubbi. L'argomento a cui si riferisce è molto complesso e molto delicato, e le sue domande avrebbero bisogno di uno spazio più ampio, accogliente e non giudicante, per essere esplorate. Quello che sento di rimandarle è il profondo intreccio che esiste tra le nostre abitudini alimentari e i nostri aspetti psicologici. Talvolta il rapporto col cibo, che possiamo immaginare come una vera è propria relazione, può essere fonte di sofferenza, o paura, così come anche di piacere, emozioni che lei stessa ha nominato. Al contrario, accade anche che le nostre emozioni influenzino le nostre abitudini alimentari. Come ogni relazione, anche quella col cibo parla di noi e dei nostri lati più profondi. Qualora questa relazione generi sofferenza, ambivalenza o disagio, la cosa migliore da fare è condividerlo con un professionista, che possa aiutarla ad osservarla più da vicino, affrontare le paure e trovare la chiave per disinnescare meccanismi dolorosi. Le mando un caro saluto e resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Loddo
Salve, cosa la preoccupa? Da una parte crede che ognuno debba stare bene con il proprio corpo, e dall'altra? Quanto è invalidante il peso, la preoccupazione per ciò che mangia, nella sua vita? Quanto la condiziona?
Le consiglio, se ritiene, di parlarne in una stanza di terapia
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, sarebbe interessante approfondire le sue emozioni che ci sono dietro al gesto di mangiare, come si sente con la sua persona e la sua percezione del corpo, approfondirei anche il suo giudizio nei confronti delle aspettative altrui. Le consiglio un percorso di supporto psicologico per iniziare ad approfondire un pò queste tematiche.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno
la pericolosità non è nella ricerca del proprio benessere e cura del proprio corpo ma nel circuito "sfidante" che si attiva cercando di alzare sempre più l'asticella del risultato perchè ciò ci fa sentire forti, invincibili ... le consiglierei, di affiancare al suo percorso di perdita di peso un sostegno psicologico nel quale poter, senza sentirsi giudicata per le sue convinzioni, ascoltare se stessa e come si sente, quale significato ha per lei questo percorso di cambiamento e di autostima. Rimango a disposizione per ogni sua riflessione o chiarimento nel merito.
Saluti
dott.ssa Letizia Muzi
Buonasera, si può pensare meno a qualcosa se gli si dà poca importanza o, attenzione, se si è imparato a pensare meno. Si potrebbe perdere tempo disquisendo filosoficamente dei pensieri, del cibo, dello star bene con il proprio corpo, etc. ma credo che sia molto più utile risolvere una questione piuttosto che perdersi in ulteriori ragionamenti. Lei è intenzione a risolvere la sua questione, qualunque essa sia e di qualunque intensità sia?
Gentile utente, anche se la sua domanda è di poche righe quello a cui accenna è un mondo ampio e delicato che andrebbe esplorato meglio, in un ambiente sicuro e non giudicante e con un professionista serio che la può aiutare a capire meglio. Non mi sentirei di aggiungere altro in questa sede. Esistono i servizi Asl o dei centri clinici provati convenzionati dove potrebbe accedere a una consulenza a prezzi contenuti, provi a vedere se nella sua zona ci sono queste possibilità; ovviamente rimango a disposizione. Un abbraccio Dott.ssa D.F. A.
Buongiorno, le suggerisco di rivolgersi ad un professionista (psicologo o psicoterapeuta) per approfondire le tematiche condivise, per formulare queste e nuove domande e per costruire un significato, il SUO. Sono d'accordo con la collega che le ha scritto che sarebbe importante dedicare spazio a questi suoi interrogativi, con la certezza del NON GIUDIZIO. Mi auguro che possa percorrere questa strada, quella di un consulto psicologico. La saluto caramente
Gentile utente, stare bene con se stessi è sicurante importante ed avere un penso nel range di salute per ognuno è altrettanto importante. Tuttavia quando il cibo diventa un pensiero così importante, quando il nostro aspetto ci condiziona. Quando la nostra vita sembra ruotare in torno al cibo, aspetto fisico e peso forse questi elementi nascondono altro al loro interno, nascondo un malessere diverso. Se sente di avere delle domande rispetto a come lei vive questi elementi potrebbe parlarne con un professionista che l'accompagni nella comprensione dei suoi vissuti. Cordiali saluti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver posto un quesito così interessante che apre a un panorama molto ampio di risposte. Il rapporto col cibo è una questione estremamente soggettiva, che può essere influenzato dalla storia di vita, da un volersi rispecchiare in canoni estetici a volte irraggiungibili e dal rapporto col proprio corpo.
Le suggerirei se volesse approfondire la sua visione in merito di valutare un consulto psicologico con un/una professionista.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile utente, grazie per averci scritto...
Le cose "giuste e/o sbagliate" per definizione esistono perché un andamento lo vorrebbe definire "statisticamente" al posto nostro;
è anche vero però che, esistono cose più o meno "normali/strane" per ciascuno di noi...
Detto ciò, se questa sua necessità di controllare, pesare, misurare, dovesse interferire significativamente con la sua qualità di vita, la invito a contattare uno specialista del settore (psichiatra prima, psicoterapeuta dopo), per poter esplorare assieme eventuali aree della sua vita che necessitano di un confronto più strutturato.
Spero di averle dato qualche spunto, resto a disposizione anche online.
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Gentile paziente, il tema che porta è tanto ampio quanto complesso. Nulla deve essere considerato un problema, o qualcosa di giusto o sbagliato, finchè non diventa invalidante nella nostra quotidianità. La invito a riflettere su quale impatto abbiano questi pensieri nelle sue giornate e, a seconda della risposta, valutare come muoversi. Un caro saluto!
La preoccupazione costante per il cibo può derivare da molteplici fattori come l'iperfocalizzazione sul corpo, la pressione sociale o l'insicurezza. Sia la paura di ingrassare che l'ossessione per la perdita di peso possono essere indicative di un rapporto distorto con l'alimentazione e l'immagine corporea. È importante promuovere l'accettazione di sé stessi e il benessere psicofisico, piuttosto che perseguire standard esterni predefiniti.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi
buonasera, una preoccupazione pressante e costante verso il peso può nascondere problematiche di diversa natura anche controintuitive rispetto all'immagine di sé. La delicatezza del tema che riporta suggerirebbe la necessità di uno spazio più protetto di questo, come potrebbe essere la stanza di terapia, così da esplorare adeguatamente il suo mondo interno.
Sono a disposizione, Carmelinda Campilongo
Buonasera, una cosa è preoccuparsi di cosa si mangia, altra è preoccuparsi di quanto si mangia. Inoltre riporta un senso di soddisfazione per i "numeri che scendono".
Questi comportamenti e sensazioni se perdurano e si intensificano possono portare ad un disturbo del comportamento alimentare che può incidere molto sulla salute mentale e fisica della persona.
Certo è importante prendersi cura di se, anche a livello di immagine esteriore, ma bisogna sempre ascoltare il corpo e considerare la sua salute.
Se sta attraversando questa fase le suggerisco di ascoltare se stessæ e il suo corpo ed eventualmente pensare di intraprendere un percorso di sostegno. Se desidera, io sono disponibile online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Buongiorno, oltre l'etichetta di "giusto o sbagliato", credo che i vissuti che riporta potrebbero essere approfonditi meglio in un percorso psicologico in grado di comprendere quanto poi il tutto invalidi il suo quotidiano. Il rapporto con il cibo è un argomento molto complesso ed è indicativo di un funzionamento psicologico ed emotivo che talvolta necessita di essere accolto.
Dottoressa Chiara Carraro
I disturbi del comportamento alimentare sono un qualcosa che ha un origine sia psicologica che culturale. Purtroppo la società attuale promuove un ideale in cui se si è magri si è migliori, se si è grassi si è inferiori. Nei disturbi del comportamento alimentare si è certamente ossessionati anche dai numeri che in qualche modo sembrano dare un analisi quantitativa del proprio "benessere". Più i numeri scendono, più si pensa di star meglio e viceversa. Come dice lei stare bene con il proprio corpo è certamente importante, ma questo tipo di disturbi non sono solo legati alla quantità di cibo ingerita o al peso perso. Alla base di questi comportamenti e ossessioni c'è spesso un malessere psicologico che necessita di essere ascoltato e compreso.

Distinti saluti, Dott. Morgione Massimo
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Tuttavia questo argomento è molto delicato ed anche molto complesso. I pensieri relativi al cibo sono, inoltre, personali e meritano uno spazio personale ed intimo entro cui poterli affrontare. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, per potersi narrare all'interno di un percorso di supporto. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, ognuno ha il diritto di potersi sentire a proprio agio con il proprio corpo, al di là di canoni estetici imposti dall'esterno. Tuttavia esistono dei limiti oltre i quali i rischi sulla salute sono ben evidenti. Non è chiaro dal suo messaggio se si riferisce a se stesso o ad un'idea generale sulla questione, ad ogni modo le posso dire che i pensieri, le emozioni e i comportamenti relativi alla sfera alimentale sono estremamente soggettivi, centrali nel benessere psicologico e fisico di una persona, ed andrebbero approfonditi in psicoterapia qualora siano oggetto di disagio o malessere generale.

Resto disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Cordialmente
Dott.Francesco Mangiafico - Psicologo
Buonasera. La preoccupazione costante per il cibo, la paura di ingrassare e l'ossessione per il controllo del peso sono tematiche che possono essere indicative di disturbi alimentari come l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa o il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Questi disturbi possono avere molteplici cause e possono essere molto complessi.

È importante notare che la società moderna può influenzare le persone a percepire la bellezza e il valore in base a determinati standard fisici, ma ciò non significa che questi standard siano necessariamente giusti o sani. Ogni individuo è unico e ha un proprio peso corporeo naturale, che può variare da persona a persona.

La preoccupazione per il proprio corpo e il cibo può diventare problematica quando inizia a compromettere la salute fisica e mentale di una persona, interferendo con le attività quotidiane e le relazioni sociali. In questi casi, è importante cercare aiuto da uno psicologo o uno specialista in disturbi alimentari, in quanto questi professionisti possono aiutare a comprendere le radici del problema, sviluppare strategie per affrontarlo e migliorare la relazione con il cibo e con il proprio corpo.

Il benessere dovrebbe essere misurato in base alla salute fisica e mentale complessiva, non solo al peso corporeo o ai numeri su una bilancia. È importante lavorare su una sana autostima, accettazione di sé e un rapporto positivo con il cibo per promuovere un benessere genuino. Se hai preoccupazioni riguardo al tuo rapporto con il cibo o il tuo corpo, ti consiglio vivamente di consultare un professionista della salute mentale specializzato in disturbi alimentari per ottenere il supporto necessario.
Gentile Utente, grazie per la sua condivisione. Mi spiace molto per la situazione che descrive in quanto comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Quello che lei riporta è un tema delicato poiché la preoccupazione e l'ossessione riguardo al cibo e al peso possono essere sintomi di disturbi alimentari come l'anoressia nervosa o la bulimia nervosa. Tali disturbi richiedono in ogni caso un intervento tempestivo tra i cui obiettivi vi è innanzitutto quello di supportare il soggetto nell'esplorazione delle sue preoccupazioni aiutandolo a sviluppare strategie per migliorare la relazione che vive con il cibo e con il suo stesso corpo; con questi due ultimi aspetti ogni individuo, essendo unico, ha una particolare e singolare relazione. Per tali ragioni ritengo molto importante che lei possa richiedere un consulto psicologico affidandosi ad un professionista specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Un caro saluto.
Dott.ssa Lidia Milazzo
Buongiorno. La sua preoccupazione per il pensiero continuo riguardo al cibo e la paura di ingrassare riflettono una complessa interazione tra aspetti emotivi, sociali e personali. È comune che il desiderio di controllare il peso sia associato a una serie di valutazioni esterne, come norme sociali o standard di bellezza, che possono essere internalizzate in modo profondo.

Esplorare con un professionista come queste aspettative influenzano il suo rapporto con il cibo può aiutarla a comprendere meglio il contesto dietro questi pensieri ricorrenti. Inoltre, considerare la forza della sua paura di ingrassare e il piacere derivante dalla perdita di peso può aprire la strada per esplorare le emozioni sottostanti e le sue percezioni di autostima.

Quanto al concetto di benessere corporeo, è un approccio valido che mette l'accento sull'ascolto del proprio corpo e delle proprie esigenze anziché aderire a standard esterni. Lavorare verso un equilibrio tra il rispetto per il proprio corpo e il benessere psicologico può essere un obiettivo importante.

Insieme ad un professionista può esplorare strategie pratiche e cambiamenti graduali per promuovere una relazione più positiva con il cibo e il corpo, allineandosi con i suoi valori e obiettivi personali.
Buonasera.
La preoccupazione e la paura legate all'ingrassare possono derivare da molteplici fattori, che possono includere aspetti sociali, culturali, personali o esperienze passate. È normale che ognuno abbia il desiderio di sentirsi bene con il proprio corpo, ma a volte le pressioni esterne o gli standard culturali possono influenzare negativamente la percezione di sé stessi.
La focalizzazione costante sul cibo e sulla forma fisica potrebbe indicare una preoccupazione eccessiva che potrebbe impattare sulla sua qualità di vita, come effettivamente sembra che sta accadendo, pertanto è importante che acquisisca consapevolezza del fatto che la sua autostima non dovrebbe essere interamente legata al fisico, ma dovrebbe includere anche aspetti emotivi e psicologici.
A riguardo le consiglierei di parlare con un professionista in quanto ciò potrebbe essere un passo utile per esplorare più a fondo queste preoccupazioni, identificare le cause sottostanti e sviluppare strategie per affrontarle in modo sano. La sua dichiarazione sulla bellezza e il benessere legati al proprio corpo è valida, e un professionista può aiutarla a sviluppare un approccio più equilibrato e sano verso la sua immagine corporea.
Ricordi che la salute mentale è altrettanto importante quanto quella fisica, e cercare supporto professionale può essere un passo positivo per migliorare il benessere complessivo. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico

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