Buonasera, Buonasera, ho 36anni e ho tachicardia a 120 bpm appena mi alzo la mattina, come mangio
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Buonasera,
Buonasera, ho 36anni e ho tachicardia a 120 bpm appena mi alzo la mattina, come mangio mi viene affanno, se faccio scale o mi piego per allacciare semplicememte le scarpe mi arriva a 150 bpm, una volta ingerito il cibo però migliora e si stabilizza intorno agli 80bpm, per me è tutto nuovo e strano perché ho sempre avuto i battiti bassi per la pressione bassa e se devo dirla tutta, questa condizione mi è partita a seguito del covid e l'assunzione di brufen.
L'otorino mi ha trovato reflusso e per 2 mesi ho preso lucen prima di colazione e cena, deflux forte dopo i pasti, la situazione era leggermente migliorata, i battiti erano intorno ai 90 bpm però poi ho dovuto interrompere la cura ed è tornato come prima.
Ho fatto visita cardiologica, holte,ecc, visita pneumologo, tutto ok.
Il mio medico di base non sa dirmi nulla, vorrei solo tornare alla mia vita precedente perché non riesco più a fare nulla, ho sentito parlare del metodo trabucco, volevo sapere se attraverso una dieta nutrizionale posso risolvere e se è necessario anche un fisioterapista/osteopata? vorrei evitare di prendere per troppo tempo medicine perché mi sono sempre sorte conseguenze di cistite e candida. Grazie.
Buonasera, ho 36anni e ho tachicardia a 120 bpm appena mi alzo la mattina, come mangio mi viene affanno, se faccio scale o mi piego per allacciare semplicememte le scarpe mi arriva a 150 bpm, una volta ingerito il cibo però migliora e si stabilizza intorno agli 80bpm, per me è tutto nuovo e strano perché ho sempre avuto i battiti bassi per la pressione bassa e se devo dirla tutta, questa condizione mi è partita a seguito del covid e l'assunzione di brufen.
L'otorino mi ha trovato reflusso e per 2 mesi ho preso lucen prima di colazione e cena, deflux forte dopo i pasti, la situazione era leggermente migliorata, i battiti erano intorno ai 90 bpm però poi ho dovuto interrompere la cura ed è tornato come prima.
Ho fatto visita cardiologica, holte,ecc, visita pneumologo, tutto ok.
Il mio medico di base non sa dirmi nulla, vorrei solo tornare alla mia vita precedente perché non riesco più a fare nulla, ho sentito parlare del metodo trabucco, volevo sapere se attraverso una dieta nutrizionale posso risolvere e se è necessario anche un fisioterapista/osteopata? vorrei evitare di prendere per troppo tempo medicine perché mi sono sempre sorte conseguenze di cistite e candida. Grazie.
Gentile paziente,
A differenza dei farmaci, che intervengono solo sui sintomi, questo programma di cura agisce sulle cause fisiche ed emotive nonché somatopsichiche che provocano tale condizione, in questo modo si potrebbe risolvere il problema alla radice.
Nel caso della tachicardia da ernia iatale e/o reflusso, una rieducazione respiratoria specifica, attraverso l'allungamento e la flessibilizzazione del diaframma, risulta spesso il trattamento migliore insieme a un protocollo dietetico ad hoc.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
A differenza dei farmaci, che intervengono solo sui sintomi, questo programma di cura agisce sulle cause fisiche ed emotive nonché somatopsichiche che provocano tale condizione, in questo modo si potrebbe risolvere il problema alla radice.
Nel caso della tachicardia da ernia iatale e/o reflusso, una rieducazione respiratoria specifica, attraverso l'allungamento e la flessibilizzazione del diaframma, risulta spesso il trattamento migliore insieme a un protocollo dietetico ad hoc.
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Buonasera! Ha fatto bene a rivolgersi a più specialisti, il lavoro di più professionisti contemporaneamente aiuta molto il paziente al raggiungimento dell'obiettivo. Si rivolga ad un professionista della nutrizione, purtroppo mi mancano alcune informazioni indispensabili per avere un quadro più chiaro, perché le cause possono essere molteplici e di diversa natura.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. Giuseppe Pullia
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. Giuseppe Pullia
Buongiorno,
una dieta e uno stile di vita sano aiutano a gestire meglio i suoi sintomi, che potrebbero essere correlati a diversi fattori: cibo, emozioni, psiche, cuore. Risulterebbe, a mio avviso efficace una gestione multidisciplinare.
Resto a disposizione
Dr.ssa G. Viviana Martiradonna
una dieta e uno stile di vita sano aiutano a gestire meglio i suoi sintomi, che potrebbero essere correlati a diversi fattori: cibo, emozioni, psiche, cuore. Risulterebbe, a mio avviso efficace una gestione multidisciplinare.
Resto a disposizione
Dr.ssa G. Viviana Martiradonna
Buona sera, andrebbe fatta una valutazione accurata del quadro completo. Consiglio di iniziara a cambiare il suonstile di vita: nutrizione, sport regolare e riposo. Se gli esami vanno bene vedrá che la soluzione molto probabilmente potrebbe essere quella. Premetto che ci vorrá del tempo e soprattutto non tornare alle vecchie abitudini.
Buona serata
Buona serata
Gentile utente,
da quello che ci dice, tante sono le conseguenze che lei ha avuto di un periodo per tutti abbastanza difficile. La tachicardia, l'affanno, il reflusso, sicuramente le fanno vivere una vita difficile e essere sempre in confusione su ciò che deve mangiare o su come deve comportarsi. Le concause di tutti i suoi disagi sono molteplici ma sicuramente una alimentazione adeguata potrebbe fare la differenza apportandole giovamento. Per poterle dire di più, avrei bisogno di altre informazioni, per cui resto disponibile per continuare questa conversazione con lei. A presto
da quello che ci dice, tante sono le conseguenze che lei ha avuto di un periodo per tutti abbastanza difficile. La tachicardia, l'affanno, il reflusso, sicuramente le fanno vivere una vita difficile e essere sempre in confusione su ciò che deve mangiare o su come deve comportarsi. Le concause di tutti i suoi disagi sono molteplici ma sicuramente una alimentazione adeguata potrebbe fare la differenza apportandole giovamento. Per poterle dire di più, avrei bisogno di altre informazioni, per cui resto disponibile per continuare questa conversazione con lei. A presto
Salve , suggerisco una visita endocrinologica ( ecografia e dosaggi ormonali completi TSH FT3 FT4 e relativi ANTICORPI
Gentile paziente,
la sua condizione attuale è un 'insieme di più cause che insieme non le permettono una vita tranquilla; mancano dei dati importanti per aiutarla; ma sicuramente se si rivolge ad un nutrizionista può sicuramente risolvere lo stato infiammatorio che ad oggi la perseguita.
E' necessario eliminare le fonti alimentari che le aggravano la sua condizione sia in termini di pressione sia di reflusso e candide..
l'approccio può avvenire senza farmaci e sfruttando la fitotearapia !! Se desidera può scrivermi in privato
rimango a disposizione
un caro salutp
la sua condizione attuale è un 'insieme di più cause che insieme non le permettono una vita tranquilla; mancano dei dati importanti per aiutarla; ma sicuramente se si rivolge ad un nutrizionista può sicuramente risolvere lo stato infiammatorio che ad oggi la perseguita.
E' necessario eliminare le fonti alimentari che le aggravano la sua condizione sia in termini di pressione sia di reflusso e candide..
l'approccio può avvenire senza farmaci e sfruttando la fitotearapia !! Se desidera può scrivermi in privato
rimango a disposizione
un caro salutp
Buongiorno, come già evidenziato dai miei colleghi la sua sintomatologia può essere determinata da diversi fatori concomitanti, che potrebbero essere risolti con adeguati cambiamenti dello stile di vita, ma per avere una visione completa della situazione è necessaria un'anamnesi accurata e la visione di alcuni esami ematochimici fondamentali per completare il quadro clinico. E' stata bravissima a rivolgersi a più specialisti per escludere patologie che potevano essere causa dei sintomi... adesso, a mio avviso, dovrebbe trovare un professionista della nutrizione a cui affidarsi e con il quale iniziare un percorso teso a ridurre lo stato infiammatorio e a ritrovare la serenità.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio.
Buongiorno, concordo nel dire che ha fatto bene a fare tutti gli accertamenti possibili e che le cause del suo malessere sono imputabili a più fattori concatenati. Sicuramente la sintomatologia del reflusso e della tachicardia possono essere risolte con una dieta ottimale elaborata da un nutrizionista. Le auguro di risolvere quanto prima i suoi disagi e trovare tranquillità. Resto a disposizione.
Buonasera, immagino la sua situazione di disagio e malessere vista l'età e il fatto che aveva una vita attiva. Certamente un approccio anche osteopatico può dare supporto, ma importante iniziare un percorso nutrizionale mirato volto a ripristinare la funzionalità del cardias, dei processi digestivi e non solo. Infatti le implicazioni legate a cistite e candida segnalano una situazione di debolezza generale. I farmaci lavorano sul sintomo ma non risolvono la causa (infatti quando ha sospeso le medicine è i sintomi sono tornati). Ciò che mangiamo può lavorare sia a livello fisico che in modo più sottile anche sulle nostre emozioni aiutando a ricreare salute e benessere. resto a disposizione se desidera approfondire. Cordialmente Maura
Buongiorno! Non è facile trovarsi alle prese con affanno, tachicardia e reflusso. Hai fatto bene a cercare ulteriori valutazioni mediche su più fronti. Ma per rispondere alla tua domanda, ci sono importanti informazioni mancanti, come il peso attuale, il peso prima e dopo il periodo COVID, e lo stato dei tuoi esami del sangue. Questi dettagli e altri sono fondamentali per comprendere l'intero aspetto nutrizionale. Adottare uno stile di vita corretto e seguire una dieta mediterranea equilibrata può sicuramente aiutare a ridurre i livelli di infiammazione. Se i medici ti hanno dato il via libera per l'attività fisica, incorporarla nella tua routine quotidiana potrebbe essere utile. Suggerisco una consulenza con una nutrizionista per determinare lo schema alimentare dietetico migliore per te. Sono a favore di un approccio collaborativo che coinvolga più professionisti, come un osteopata, un fisioterapista e un nutrizionista, che lavorino insieme per assisterti e per migliorare il tuo benessere generale. Sarò lieta di fornirti nuove informazioni e rispondere alle tue domande. Buona giornata, dott.ssa Carmen Zedda. Lavoro come nutrizionista a Bologna con la possibilità di video consulenza on line.
Buongiorno, mettendo insieme i sintomi che riferisce come reflusso g.esofageo, cistite, candidiasi, reputo che una alimentazione antiinfiammatoria possa esserle di aiuto. Esistono cibi e quindi molecole proinfiammatorie e cibi, quindi molecole , antinfiammatorie. Inoltre lo stomaco e l'apparato urinario sono lontani solo nei libri di fisiologia, ma nella persona sono in forte collegamento con il microbiota intestinale. Mi contatti, buona giornata
Concordo con la risposta dei colleghi.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buonasera,
In questo caso risulta impossibile dare una risposta senza aver fatto prima una completa ed attenta anamnesi. Tuttavia la tachicardia potrebbe essere dovuta anche a patologie alimentari che portano ad un'apertura delle cellule intestinali (leaky gut syndrome) e quindi sostanze tossiche entrano in circolo e possono arrivare anche al cuore causando tachicardia. Es con la celiachia si può avere una rottura delle giunzioni tra le cellule, ma lo stesso può accadere per eventuali allergie o intolleranze alimentari. Avendo escluso tramite visite cardiologiche eventuali patologie le consiglierei a questo punto di farsi seguire da un nutrizionista in grado, dopo attenta anamnesi, di elaborare un piano alimentare adatto alle sue esigenze e valutare la necessità di ulteriori accertamenti per escludere patologie autoimmuni o allergie.
Rimango a sua disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
In questo caso risulta impossibile dare una risposta senza aver fatto prima una completa ed attenta anamnesi. Tuttavia la tachicardia potrebbe essere dovuta anche a patologie alimentari che portano ad un'apertura delle cellule intestinali (leaky gut syndrome) e quindi sostanze tossiche entrano in circolo e possono arrivare anche al cuore causando tachicardia. Es con la celiachia si può avere una rottura delle giunzioni tra le cellule, ma lo stesso può accadere per eventuali allergie o intolleranze alimentari. Avendo escluso tramite visite cardiologiche eventuali patologie le consiglierei a questo punto di farsi seguire da un nutrizionista in grado, dopo attenta anamnesi, di elaborare un piano alimentare adatto alle sue esigenze e valutare la necessità di ulteriori accertamenti per escludere patologie autoimmuni o allergie.
Rimango a sua disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
Da quello che descrivi, la tua tachicardia posturale e post-prandiale potrebbe essere legata a disautonomia post-COVID, una condizione in cui il sistema nervoso autonomo (che regola battito cardiaco, pressione e digestione) non funziona correttamente dopo un’infezione o un forte stress per l’organismo. Una delle forme più comuni di disautonomia post-virale è la Sindrome da Tachicardia Posturale Ortostatica (POTS).
Possibili cause legate alla tua situazione
1. Disautonomia post-virale → Il COVID può aver alterato la regolazione del sistema nervoso autonomo, causando sbalzi di frequenza cardiaca quando ti alzi o fai movimenti bruschi.
2. Reflusso gastroesofageo e nervo vago → Il reflusso irrita il nervo vago, che regola anche il battito cardiaco. Quando lo stomaco è vuoto e irritato, il nervo vago potrebbe essere iperattivo e causare tachicardia. Dopo aver mangiato, il battito si stabilizza perché il cibo riduce l’acidità e la stimolazione vagale.
3. Effetto dell’Ibuprofene (Brufen) → I FANS (come il Brufen) possono irritare la mucosa gastrica e peggiorare il reflusso, che a sua volta può influenzare il battito cardiaco.
4. Alterata regolazione della pressione arteriosa → Se prima avevi pressione bassa, il tuo corpo potrebbe ora compensare con una maggiore risposta adrenergica (battiti più alti).
5. Possibile carenza di elettroliti o disidratazione → Dopo infezioni virali, è comune avere squilibri di sodio, magnesio e potassio, che possono influenzare la regolazione cardiaca.
Come affrontare il problema?
Siccome hai già fatto visite cardiologiche e pneumologiche con esito negativo, il focus ora dovrebbe essere su:
1. Alimentazione specifica (Dieta per disautonomia e reflusso).
2. Terapie manuali (Osteopatia e fisioterapia per il diaframma e il sistema nervoso autonomo).
3. Strategie per il sistema nervoso autonomo (Respirazione, idratazione, movimento controllato).
1. Alimentazione per migliorare reflusso e tachicardia
• Piccoli pasti frequenti → Evita di stare troppe ore a digiuno, perché il reflusso peggiora e può stimolare la tachicardia.
• Evita zuccheri semplici e carboidrati raffinati → Possono causare picchi insulinici che influenzano il battito. Meglio carboidrati complessi (riso integrale, patate, quinoa).
• Proteine leggere e grassi sani → Pesce, pollo, uova, avocado, olio d’oliva.
• Riduci cibi irritanti → Caffè, cioccolato, pomodori, agrumi, alcol, fritti.
• Acqua e sali minerali → Il sodio aiuta nella regolazione della pressione e può ridurre la tachicardia. Prova acqua ricca di sodio (tipo Rocchetta, Plose) o brodo di ossa.
2. Osteopatia e fisioterapia
Un trattamento osteopatico mirato potrebbe essere utile per:
Rilasciare tensioni del diaframma (importante per reflusso e sistema nervoso autonomo).
Lavorare sul nervo vago per migliorare il controllo del battito.
Ristabilire la corretta mobilità della zona toracica e cervicale, spesso coinvolta nel reflusso.
3. Strategie per regolare il sistema nervoso autonomo
• Respirazione diaframmatica → Inspira lentamente dal naso per 4 secondi, trattieni per 4, espira per 8 secondi. Fai questo esercizio più volte al giorno per attivare il nervo vago.
• Movimento graduale → Evita di alzarti bruscamente, alzati piano e contrai i muscoli delle gambe per migliorare il ritorno venoso.
• Idratazione e sali minerali → Bevi acqua con un pizzico di sale rosa o brodo di ossa per stabilizzare la pressione.
Conclusione
Dal momento che la situazione è complessa e persistente, il mio consiglio è:
1. Seguire una dieta mirata per reflusso e disautonomia (potresti affidarti a un nutrizionista esperto in queste problematiche).
2. Valutare un ciclo di trattamenti osteopatici per il diaframma e il sistema nervoso autonomo.
3. Implementare tecniche di regolazione del sistema nervoso (respirazione, movimento controllato, idratazione con sali).
Se vuoi approfondire il metodo Trabucco, potrebbe essere un’opzione utile, ma è importante avere un approccio personalizzato. Se vuoi un supporto pratico con un piano nutrizionale e strategie specifiche, potresti affidarti a un professionista esperto in disautonomia e reflusso.
Spero che queste informazioni ti siano d’aiuto per tornare a stare bene!
Possibili cause legate alla tua situazione
1. Disautonomia post-virale → Il COVID può aver alterato la regolazione del sistema nervoso autonomo, causando sbalzi di frequenza cardiaca quando ti alzi o fai movimenti bruschi.
2. Reflusso gastroesofageo e nervo vago → Il reflusso irrita il nervo vago, che regola anche il battito cardiaco. Quando lo stomaco è vuoto e irritato, il nervo vago potrebbe essere iperattivo e causare tachicardia. Dopo aver mangiato, il battito si stabilizza perché il cibo riduce l’acidità e la stimolazione vagale.
3. Effetto dell’Ibuprofene (Brufen) → I FANS (come il Brufen) possono irritare la mucosa gastrica e peggiorare il reflusso, che a sua volta può influenzare il battito cardiaco.
4. Alterata regolazione della pressione arteriosa → Se prima avevi pressione bassa, il tuo corpo potrebbe ora compensare con una maggiore risposta adrenergica (battiti più alti).
5. Possibile carenza di elettroliti o disidratazione → Dopo infezioni virali, è comune avere squilibri di sodio, magnesio e potassio, che possono influenzare la regolazione cardiaca.
Come affrontare il problema?
Siccome hai già fatto visite cardiologiche e pneumologiche con esito negativo, il focus ora dovrebbe essere su:
1. Alimentazione specifica (Dieta per disautonomia e reflusso).
2. Terapie manuali (Osteopatia e fisioterapia per il diaframma e il sistema nervoso autonomo).
3. Strategie per il sistema nervoso autonomo (Respirazione, idratazione, movimento controllato).
1. Alimentazione per migliorare reflusso e tachicardia
• Piccoli pasti frequenti → Evita di stare troppe ore a digiuno, perché il reflusso peggiora e può stimolare la tachicardia.
• Evita zuccheri semplici e carboidrati raffinati → Possono causare picchi insulinici che influenzano il battito. Meglio carboidrati complessi (riso integrale, patate, quinoa).
• Proteine leggere e grassi sani → Pesce, pollo, uova, avocado, olio d’oliva.
• Riduci cibi irritanti → Caffè, cioccolato, pomodori, agrumi, alcol, fritti.
• Acqua e sali minerali → Il sodio aiuta nella regolazione della pressione e può ridurre la tachicardia. Prova acqua ricca di sodio (tipo Rocchetta, Plose) o brodo di ossa.
2. Osteopatia e fisioterapia
Un trattamento osteopatico mirato potrebbe essere utile per:
Rilasciare tensioni del diaframma (importante per reflusso e sistema nervoso autonomo).
Lavorare sul nervo vago per migliorare il controllo del battito.
Ristabilire la corretta mobilità della zona toracica e cervicale, spesso coinvolta nel reflusso.
3. Strategie per regolare il sistema nervoso autonomo
• Respirazione diaframmatica → Inspira lentamente dal naso per 4 secondi, trattieni per 4, espira per 8 secondi. Fai questo esercizio più volte al giorno per attivare il nervo vago.
• Movimento graduale → Evita di alzarti bruscamente, alzati piano e contrai i muscoli delle gambe per migliorare il ritorno venoso.
• Idratazione e sali minerali → Bevi acqua con un pizzico di sale rosa o brodo di ossa per stabilizzare la pressione.
Conclusione
Dal momento che la situazione è complessa e persistente, il mio consiglio è:
1. Seguire una dieta mirata per reflusso e disautonomia (potresti affidarti a un nutrizionista esperto in queste problematiche).
2. Valutare un ciclo di trattamenti osteopatici per il diaframma e il sistema nervoso autonomo.
3. Implementare tecniche di regolazione del sistema nervoso (respirazione, movimento controllato, idratazione con sali).
Se vuoi approfondire il metodo Trabucco, potrebbe essere un’opzione utile, ma è importante avere un approccio personalizzato. Se vuoi un supporto pratico con un piano nutrizionale e strategie specifiche, potresti affidarti a un professionista esperto in disautonomia e reflusso.
Spero che queste informazioni ti siano d’aiuto per tornare a stare bene!
Buonasera ci vorrebbe una visita nutrizionale, se vuole le faccio anche Online.
Cordiali saluti
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