Buonasera a tutti, Vi scrivo perché mi sento confusa e ho tanti pensieri riguardo la mia relazione
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Buonasera a tutti,
Vi scrivo perché mi sento confusa e ho tanti pensieri riguardo la mia relazione passata/presente/futura.
A maggio sono stata lasciata dal mio ragazzo dopo due anni di relazione, da un giorno all'altro, a causa di vari dubbi e paure che lui aveva nei confronti della nostra relazione e del futuro di questa (specifico che soffre di rimugino e ha sofferto in passato di depressione). Lui però diceva di amarmi ancora e di non volermi perdere, di volermi vedere e sentire, ma io scossa per l'accaduto gli ho chiesto totale distacco. Passano i mesi in cui lui ogni tanto mi scrive dicendomi di continuare ad essere confuso o parlando del più e del meno. A settembre io, sentendomi ancora tanto legata a lui gli chiedo un confronto che dopo la rottura non avevamo mai avuto, e che credevo meritassimo vista la nostra storia passata. Durante il confronto lui mi dice di essere ancora legato a me, di stare sempre peggio e di pensarmi spesso, ma continua a dirmi di avere tanti dubbi e paure che però si alternavano con la mancanza nei miei confronti. Allora io, considerato il malessere comune gli propongo di provare a rifrequentarci e lui accetta. È passato un mese e devo dire che la frequentazione è andata bene, quando stiamo insieme stiamo molto bene, sembra quasi essere tornata la nostra bella relazione. Ho visto anche un'evoluzione durante questo mese per quanto riguarda le dimostrazioni di affetto/amore da parte sua. Quando però non siamo insieme ho molti pensieri e paranoie e interpreto come negativa ogni cosa. Un paio di giorni fa gli ho chiesto un po' come stesse, se fosse felice della nostra frequentazione, se avesse ancora i dubbi del passato, giusto per capire anche io se e quanto valesse la pena di continuare. Lui mi ha risposto di trovarsi bene, di essere felice, ma di avere paura di rimettersi insieme per il timore che quei dubbi possano tornare dopo poco e preoccupandosi di quanto possa farmi stare male di nuovo. Il pomeriggio stesso mi ha scritto un messaggio chiedendomi qualche giorno per capire come si sentisse ma la sera stessa mi ha riscritto dicendomi di aver cambiato idea. E il mattino dopo si è presentato al mio lavoro con una scatola di cioccolatini dicendomi che voleva stare con me.
Adesso io sono contenta della nostra situazione, ma non riesco ad essere entusiasta perché i dubbi e le paranoie mi restano. Ho paura che abbia fatto tutto senza pensarci davvero e che possa cambiare idea presto o che non sia davvero quello che vuole. Ho paura che il nostro rapporto non possa tornare mai quello di prima. Non vorrei parlargli di tutte queste mie paranoie perché non vorrei rimandarlo in crisi. E poi la nostra storia adesso non è uguale a quella di un tempo, mi chiedo se è normale e che migliorerà con il tempo o se l'entusiasmo a questo punto dovesse essere al massimo. Vorrei tanto avere un parere oggettivo e professionale e mi piacerebbe ricevere un consiglio per vivermi al meglio la storia e non rovinarla... Grazie in anticipo.
Vi scrivo perché mi sento confusa e ho tanti pensieri riguardo la mia relazione passata/presente/futura.
A maggio sono stata lasciata dal mio ragazzo dopo due anni di relazione, da un giorno all'altro, a causa di vari dubbi e paure che lui aveva nei confronti della nostra relazione e del futuro di questa (specifico che soffre di rimugino e ha sofferto in passato di depressione). Lui però diceva di amarmi ancora e di non volermi perdere, di volermi vedere e sentire, ma io scossa per l'accaduto gli ho chiesto totale distacco. Passano i mesi in cui lui ogni tanto mi scrive dicendomi di continuare ad essere confuso o parlando del più e del meno. A settembre io, sentendomi ancora tanto legata a lui gli chiedo un confronto che dopo la rottura non avevamo mai avuto, e che credevo meritassimo vista la nostra storia passata. Durante il confronto lui mi dice di essere ancora legato a me, di stare sempre peggio e di pensarmi spesso, ma continua a dirmi di avere tanti dubbi e paure che però si alternavano con la mancanza nei miei confronti. Allora io, considerato il malessere comune gli propongo di provare a rifrequentarci e lui accetta. È passato un mese e devo dire che la frequentazione è andata bene, quando stiamo insieme stiamo molto bene, sembra quasi essere tornata la nostra bella relazione. Ho visto anche un'evoluzione durante questo mese per quanto riguarda le dimostrazioni di affetto/amore da parte sua. Quando però non siamo insieme ho molti pensieri e paranoie e interpreto come negativa ogni cosa. Un paio di giorni fa gli ho chiesto un po' come stesse, se fosse felice della nostra frequentazione, se avesse ancora i dubbi del passato, giusto per capire anche io se e quanto valesse la pena di continuare. Lui mi ha risposto di trovarsi bene, di essere felice, ma di avere paura di rimettersi insieme per il timore che quei dubbi possano tornare dopo poco e preoccupandosi di quanto possa farmi stare male di nuovo. Il pomeriggio stesso mi ha scritto un messaggio chiedendomi qualche giorno per capire come si sentisse ma la sera stessa mi ha riscritto dicendomi di aver cambiato idea. E il mattino dopo si è presentato al mio lavoro con una scatola di cioccolatini dicendomi che voleva stare con me.
Adesso io sono contenta della nostra situazione, ma non riesco ad essere entusiasta perché i dubbi e le paranoie mi restano. Ho paura che abbia fatto tutto senza pensarci davvero e che possa cambiare idea presto o che non sia davvero quello che vuole. Ho paura che il nostro rapporto non possa tornare mai quello di prima. Non vorrei parlargli di tutte queste mie paranoie perché non vorrei rimandarlo in crisi. E poi la nostra storia adesso non è uguale a quella di un tempo, mi chiedo se è normale e che migliorerà con il tempo o se l'entusiasmo a questo punto dovesse essere al massimo. Vorrei tanto avere un parere oggettivo e professionale e mi piacerebbe ricevere un consiglio per vivermi al meglio la storia e non rovinarla... Grazie in anticipo.
Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso.ritengo fondamentale che lei faccia una sorta di pausa ritagliando uno spazio per se stessa al fine di elaborare quanto accaduto, cercando di cogliere i pensieri e vissuti emotivi connessi al fine di trovare utili strategie per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Comprendo la confusione di questo momento e che l'incertezza sulla quale si fonda la sua relazione continui a porre dubbi e domande che difficilmente possono trovare una risposta immediata. Nel lungo periodo rimuginare su questi pensieri può condurla ad una stanchezza sempre maggiore. Potrebbe, almeno in questo momento, cercare di focalizzarsi su ciò di cui lei è in controllo. Forse non può intervenire sul rimuginare del suo compagno, ma sicuramente può fare un buon lavoro su se stessa, cercando di vivere maggiormente il momento presente, prendendo ciò che di buono rappresenta per lei questa relazione, pur rimanendo in ascolto dei suoi personali bisogni e desideri. Credo che possiate entrambi trarre il meglio da un percorso terapeutico, individualmente o in coppia, che possa aiutarvi nell'esplorazione dei vostri timori al fine di preservare il vostro desiderio di vita comune o eventualmente di comprendere come proseguire il vostro percorso individualmente. Le auguro di risolvere ogni dubbio e di trovare la serenità che merita. Un caro saluto. DL
Le relazioni affettive sono un terreno difficile per tutti noi, un campo in cui si giocano gli aspetti più reconditi ed arcaici.
Le scelte che si fanno possono essere senza un'apparente ragione, certamente non legate al momento attuale ma a dinamiche che hanno origine nell'infanzia, nelle relazioni con i genitori della prima fase di vita.
Sul partner possono essere proiettate ombre, ambivalenze, inquietudini che hanno origine e ragione per eventi e situazioni molto lontane nel tempo.
Inoltre ognuno dei due partner proietta i propri contenuti che hanno un effetto sull'altro, si crea così un gioco di specchi che è difficilmente districabile.
Più le persone coinvolte sono fragili ed immature, maggiore è la probabilità di incontrare il fantasma dell'altro piuttosto che la persona reale.
Quando si sommano insuccessi affettivi la psicoterapia diventa un prezioso strumento per interrompere la ripetizione di partener non adatti, di atteggiamenti che guastano la relazione affettiva.
Dottoressa Maria Grazia Antinori, Roma
Le scelte che si fanno possono essere senza un'apparente ragione, certamente non legate al momento attuale ma a dinamiche che hanno origine nell'infanzia, nelle relazioni con i genitori della prima fase di vita.
Sul partner possono essere proiettate ombre, ambivalenze, inquietudini che hanno origine e ragione per eventi e situazioni molto lontane nel tempo.
Inoltre ognuno dei due partner proietta i propri contenuti che hanno un effetto sull'altro, si crea così un gioco di specchi che è difficilmente districabile.
Più le persone coinvolte sono fragili ed immature, maggiore è la probabilità di incontrare il fantasma dell'altro piuttosto che la persona reale.
Quando si sommano insuccessi affettivi la psicoterapia diventa un prezioso strumento per interrompere la ripetizione di partener non adatti, di atteggiamenti che guastano la relazione affettiva.
Dottoressa Maria Grazia Antinori, Roma
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo ai suoi dubbi ma anche legato alle paure che potrebbe scatenare nel suo compagno parlandogliene.
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentilissima buongiorno, perdoni la sintesi ma se le paranoie rovinano la storia che sta vivendo con il suo ragazzo, per viverla meglio dovrebbe eliminare le paranoie. Potrà apparirle strano ma non mi sto prendendo gioco di lei, capisco quanto questa storia sia complicata, e capisco quanto ciò possa proiettare incertezza sul suo futuro, ma se qualcosa di bello in essa c'è o l'accetta per quello che è o lo rifiuta. La scelta è solo sua. Rischia di soffrire? E' vero, Ma questo rischio sarà presente in ogni esperienza della sua vita. Questo in teoria. Se la paura di soffrire la rende cauta nell'accettare le gioie che la vita le propone e volesse capire meglio come controllare le paranoie che l'affliggono resto a sua disposizione per approfondire il discorso. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve,
Lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le tematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe un occasione di crescita per entrambi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le tematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe un occasione di crescita per entrambi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, potreste provare ad affrontare la situazione in un percorso di coppia, almeno sarebbe anche la prova tangibile che lei cerca rispetto all'intenzione del ragazzo. In ogni caso il percorso sarebbe necessario perchè dopo quanto successo è impossibile tornare al prima (come ha già intuito) ma occorre sintonizzarsi su una nuova definizione. Al di là di questo è difficile pensare a qualche miglioramento spontaneo senza una messa in discussione da parte del suo partner e possibilmente un lavoro su se stesso.
Salve, da quello che scrive traspare chiaramente il suo senso di incertezza e la fatica che sta facendo per cercare di ricostruire una stabilità con il suo partner. Professionalmente posso dirle che non esiste un parere oggettivo, ma che ognuno di noi vive le cose in maniera differente. È importante che lei trovi la sua personale giusta dimensione in questa situazione, in questo un professionista potrebbe offrirle un supporto significativo. Per questo la invito a riflettere sulla possibilità di svolgere degli incontri psicologici (individuali, o magari di coppia, se anche il suo partner desidera prendervi parte) per elaborare pensieri ed emozioni legate a quanto sta accadendo tra voi. In questo modo potrete compiere i prossimi passi con maggiore consapevolezza.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Cara utente, racconta di una situazione altalenante e poco chiara, spesso offuscata da dubbi e difficoltà comunicative; credo sia del tutto fisiologico, ad oggi, non riuscire a lasciarsi andare del tutto e vivere con entusiasmo questo ennesimo tentativo di stare insieme.
Di fatto, che lo vogliamo o no, una relazione è fatta da due persone ed è fondamentale (per il benessere proprio e della coppia) sentirsi liberi di esprimere non solo ciò che è bello, ma anche le verità più scomode e faticose.
Comprendo molto bene la sua intenzione di non parlarne con il suo ragazzo, ma credo sia importante non lasciare dei non detti sospesi che potrebbero rendere il proseguimento della relazione ancor più complesso. Più evitate di affrontare, più si creano terreni fertili per incomprensioni, paure e dubbi.
Ciò non significa parlare solo di problemi e difficoltà, ma significa imparare a vivere con leggerezza la relazione e sapere di poter affrontare qualsiasi tipo di discorso con l'altro, senza timore che questo si possa ripercuotere negativamente su di voi.
Si dia del tempo per provare ad aprirsi senza pensare alle ripercussioni e veda come questo impatta sulla relazione, poi avrà elementi in più per valutare come proseguire.
Il consiglio che le dò, inoltre, è di farsi una chiacchierata con uno psicologo per comprendere come gettare basi più solide nella relazione, capendo come non annullare se stessa e i suoi bisogni.
Restando a sua disposizione, le auguro davvero un grande in bocca al lupo per tutto!
Di fatto, che lo vogliamo o no, una relazione è fatta da due persone ed è fondamentale (per il benessere proprio e della coppia) sentirsi liberi di esprimere non solo ciò che è bello, ma anche le verità più scomode e faticose.
Comprendo molto bene la sua intenzione di non parlarne con il suo ragazzo, ma credo sia importante non lasciare dei non detti sospesi che potrebbero rendere il proseguimento della relazione ancor più complesso. Più evitate di affrontare, più si creano terreni fertili per incomprensioni, paure e dubbi.
Ciò non significa parlare solo di problemi e difficoltà, ma significa imparare a vivere con leggerezza la relazione e sapere di poter affrontare qualsiasi tipo di discorso con l'altro, senza timore che questo si possa ripercuotere negativamente su di voi.
Si dia del tempo per provare ad aprirsi senza pensare alle ripercussioni e veda come questo impatta sulla relazione, poi avrà elementi in più per valutare come proseguire.
Il consiglio che le dò, inoltre, è di farsi una chiacchierata con uno psicologo per comprendere come gettare basi più solide nella relazione, capendo come non annullare se stessa e i suoi bisogni.
Restando a sua disposizione, le auguro davvero un grande in bocca al lupo per tutto!
Buongiorno, la situazione che sta vivendo credo sia o possa essere disorientante per chiunque. Dubbi e paranoie sembrano essere legate all'altalena di comportamenti ed emozioni che questo ragazzo agisce più che ad un suo stato intimo di insicurezza. La decisione di viversi al meglio questa storia può quindi essere accompagnata ad una proposta di un percorso di coppia, nel caso riteneste entrambi di poter lavorare sugli aspetti di intimità ed impegno che la relazione comporta. D'altra parte, se il suo ragazzo rifiutasse o agisse, ancora, questo tipo di comportamenti, potrebbe ascoltarsi e chiedersi cosa vuole per lei e nel caso approfondire ed esplorare i dubbi ed i tormenti che la portano a pensare che potrebbe rovinare tutto. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno, dal suo racconto è chiaro che lei stia vivendo un periodo di incertezza e instabilità emotiva legato alla sua relazione di coppia. Credo che in questo momento sarebbe utile per lei un lavoro personale, per comprendere come meglio gestire paure e incertezze; uno spazio terapeutico dove lei possa concedere di stare sulle sue emozioni e comprendere le sue necessità. Sarebbe altresì utile un percorso di coppia, concordato con il suo partner, per lavorare sulla fiducia perduta.
Un caro saluto, Dottoressa Stefania Sica.
Un caro saluto, Dottoressa Stefania Sica.
Buonasera, dalla descrizione che ha fornito emergono comprensibilmente angoscia ed insicurezza. Il campo delle relazioni di coppia a volte piò risultare difficile da comprendere e da sostenere emotivamente in quanto ogni persona porta con sé all'interno della relazione anche un bagaglio di esperienze/ aspettative/ idee pregresse che spesso agiscono implicitamente all'interno del rapporto. Se sente di avere dei timori riguardanti alcuni aspetti della relazione, di sé o del suo partner, penso sia utile provare a parlane così che tali aspetti vengano osservati e non agiti inconsapevolmente. Un saluto.
Buonasera, è comprensibile il suo timore di rivivere un taglio netto e repentino alla relazione. Nessuno può dirle con certezza cosa accadrà in futuro; si sta adattando e sta contenendo le sue perplessità per non turbare l'andamento della vostra storia. Penso però che sia lei a doversi interrogare, chiedersi ciò che veramente prova, se può o meno costruire una fiducia in lui e soprattutto chiedersi fino a quando è disposta a rimanere in questo limbo. Non può cambiare le persone ma può assecondare ciò che realmente desidera.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissima,
quello che prova in questo momento (confusione, timore, paura del futuro) sono emozioni del tutto normali alla luce di quanto ha raccontato e in seguito al comportamento del suo compagno, confuso e un po' imprevedibile. Chiaramente, situazioni come quella che ci ha descritto non permettono di vivere serenamente il "nuovo" inizio, proprio perchè è nuovo ed emotivamente molto legato a quanto accaduto in passato. Tuttavia, il suo compagno può darle le "garanzie" che le ha dato finora, sta a lei scegliere se sono sufficienti per lei o se la caricano soltanto di ulteriori dubbi per lei non sostenibili. Tutte le relazioni, per i motivi più disparati, portano con sè dubbi e pensieri sul futuro, è normale; sta a noi capire quanto la persona che abbiamo di fronte ci stia bene e ci faccia stare bene.
quello che prova in questo momento (confusione, timore, paura del futuro) sono emozioni del tutto normali alla luce di quanto ha raccontato e in seguito al comportamento del suo compagno, confuso e un po' imprevedibile. Chiaramente, situazioni come quella che ci ha descritto non permettono di vivere serenamente il "nuovo" inizio, proprio perchè è nuovo ed emotivamente molto legato a quanto accaduto in passato. Tuttavia, il suo compagno può darle le "garanzie" che le ha dato finora, sta a lei scegliere se sono sufficienti per lei o se la caricano soltanto di ulteriori dubbi per lei non sostenibili. Tutte le relazioni, per i motivi più disparati, portano con sè dubbi e pensieri sul futuro, è normale; sta a noi capire quanto la persona che abbiamo di fronte ci stia bene e ci faccia stare bene.
Ciao, capisco che questa situazione ti stia causando ansia e confusione. È normale avere dubbi e paure riguardo al futuro di una relazione dopo aver affrontato una rottura. È importante comunicare apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi sentimenti, ma cerca di farlo in modo non accusatorio o minaccioso. Cerca di costruire la fiducia reciproca e prendi un giorno alla volta. Considera anche l'importanza di prenderti cura di te stessa e valutare se la relazione ti rende veramente felice e appagata. Se necessario, potrebbe essere utile cercare il supporto psicologico per esplorare ulteriormente i tuoi pensieri e le tue paure. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Salve, dalle sue parole traspare tutta la confusione che dichiara di sentire. Questa confusione la interpreto legata sia alla vostra relazione che alla vostra persona.
Sentire il bisogno di mettere sempre in discussione la propria condizione nasconde grande incertezze, insicurezze, timori che probabilmente provengono da entrambi. Forse entrambi non avete un'idea chiara di come far sviluppare la relazione, di come gestire voi stesso e l'altro.
Da professionista posso consigliarvi di iniziare a mettere ordine prima dentro voi stessi, così da sviluppare un'identità solida e ciò aiuterà tantissimo a rendere più chiara e solida anche la vostra relazione.
Un saluto. Dott.ssa Agnese Compagnucci
Sentire il bisogno di mettere sempre in discussione la propria condizione nasconde grande incertezze, insicurezze, timori che probabilmente provengono da entrambi. Forse entrambi non avete un'idea chiara di come far sviluppare la relazione, di come gestire voi stesso e l'altro.
Da professionista posso consigliarvi di iniziare a mettere ordine prima dentro voi stessi, così da sviluppare un'identità solida e ciò aiuterà tantissimo a rendere più chiara e solida anche la vostra relazione.
Un saluto. Dott.ssa Agnese Compagnucci
Gentile utente, la ringrazio per aver riportato i dubbi che sta vivendo in merito alla sua situazione di coppia. Mi sento di rispondere alla sua domanda riguardante la "normalità" degli eventi, e le dico che non ci sono situazioni "normali", ma che ogni coppia rispecchia ciò che ogni persona decide di investire nella coppia stessa. Dal suo racconto si evince che sia lei che il suo compagno, oltre a tenere molto l'una all'altro, avete alcune incertezze e mi pare di capire che queste si riflettano un po' nel vostro rapporto. Se rimangono dei dubbi è chiaro che la qualità della vita (e della vita di coppia) ne risente. Potrebbe risultarle opportuno approfondire con un professionista le incertezze che riguardano lei e capire quanto e in che modalità sia disposta a continuare questa relazione. Restando a disposizione, le auguro una buona giornata. Carlotta Massai
Buonasera, cercherò di aiutarla facendo delle riflessioni su quello che lei ha scritto. Prima di tutto è importante riconoscere che i sentimenti di confusione, paura e insicurezza che sta vivendo sono del tutto normali, visto quello che è successo poco tempo fa. Quando una relazione subisce una rottura e poi un riavvicinamento, è naturale che emergano dubbi e timori legati alla possibilità che i problemi del passato si ripresentino, ma questo non significa che la relazione sia destinata a fallire, ma che richiede una nuova consapevolezza e un lavoro condiviso per costruire qualcosa di diverso e magari anche più solido. L' osservazione che lei fa sul fatto che la vostra relazione non sia "più quella di prima" è centrale ed è vera perchè una relazione che attraversa una crisi e una separazione non torna mai esattamente uguale, ma questo può rappresentare un’opportunità; il cambiamento può portare a una crescita personale e di coppia, purché entrambi siate disposti a lavorare sui punti critici e a concentrarvi meno sul "ritorno a prima" e più su ciò che potete costruire insieme adesso, tenendo conto delle esperienze che avete vissuto.
I pensieri negativi che fa quando non state insieme non sono un problema di per sé, ma segnali che la sua mente sta cercando di proteggerla da una possibile sofferenza futura. Tuttavia, se lasciate incontrollate, queste ansie rischiano di influenzare il modo in cui vive la relazione. Una cosa importante è distinguere tra i suoi timori (che appartengono al passato o a scenari ipotetici) e ciò che sta realmente accadendo nel presente. Inoltre il timore di "metterlo in crisi" non dovrebbe impedirle di esprimere ciò che sente, scegliendo il momento adatto ed il modo per parlare dei suoi sentimenti perchè la comunicazione autentica e rispettosa è alla base di una relazione sana.
La sua relazione ha il potenziale per evolversi in qualcosa di nuovo e positivo, ma richiede tempo, comunicazione e una buona dose di pazienza reciproca. L'importante è non essere troppo dura con se stessa per le sue paure che sono normali e che fanno parte del processo di guarigione e ricostruzione. Se riuscite entrambi a lavorare sulle vostre difficoltà con apertura e impegno, questa esperienza potrebbe portarvi a un legame ancora più autentico e profondo. In bocca al lupo!
I pensieri negativi che fa quando non state insieme non sono un problema di per sé, ma segnali che la sua mente sta cercando di proteggerla da una possibile sofferenza futura. Tuttavia, se lasciate incontrollate, queste ansie rischiano di influenzare il modo in cui vive la relazione. Una cosa importante è distinguere tra i suoi timori (che appartengono al passato o a scenari ipotetici) e ciò che sta realmente accadendo nel presente. Inoltre il timore di "metterlo in crisi" non dovrebbe impedirle di esprimere ciò che sente, scegliendo il momento adatto ed il modo per parlare dei suoi sentimenti perchè la comunicazione autentica e rispettosa è alla base di una relazione sana.
La sua relazione ha il potenziale per evolversi in qualcosa di nuovo e positivo, ma richiede tempo, comunicazione e una buona dose di pazienza reciproca. L'importante è non essere troppo dura con se stessa per le sue paure che sono normali e che fanno parte del processo di guarigione e ricostruzione. Se riuscite entrambi a lavorare sulle vostre difficoltà con apertura e impegno, questa esperienza potrebbe portarvi a un legame ancora più autentico e profondo. In bocca al lupo!
Ciao e grazie per aver condiviso con me la tua situazione, che mi sembra davvero complessa e ricca di emozioni contrastanti. Capisco quanto possa essere difficile affrontare una relazione che sembra oscillare tra momenti di felicità e incertezze, soprattutto quando ci sono molti dubbi e paure da entrambe le parti. Voglio cercare di darti qualche spunto per affrontare meglio la situazione, ma tenendo a mente che, come sempre, ogni relazione è unica.
### 1. **Riconoscere le emozioni e le insicurezze**
Prima di tutto, è importante che tu riconosca e accetti le tue emozioni, che sono del tutto comprensibili dato quello che hai vissuto. L'ansia e i dubbi che provi riguardo a questa nuova fase della relazione sono normali, soprattutto dopo un periodo di separazione e di incertezze. Le tue paure potrebbero anche derivare dal fatto che la rottura passata ti ha lasciato un senso di vulnerabilità, e che la riapertura della relazione ti espone nuovamente a rischi emotivi.
Anche se la relazione va bene quando state insieme, è naturale che tu possa avere dei dubbi quando non siete insieme. I "se" e i "ma" tendono a farsi più forti nei momenti di distanza, quando non hai il contatto diretto e le rassicurazioni immediate. Questo è normale, ma non devi lasciare che questi pensieri ti dominino. La chiave potrebbe essere imparare a convivere con queste incertezze senza permettere che influenzino eccessivamente il tuo benessere.
### 2. **Affrontare le paure senza ignorarle**
Quando hai paura che lui possa cambiare idea o che la relazione non torni come prima, è comprensibile, dato il passato. Però, è anche importante distinguere le paure legate alla tua esperienza passata (e ai possibili traumi emotivi) dalle dinamiche effettive della relazione attuale. È possibile che, se lasci che i tuoi timori prendano il sopravvento, tu possa interpretare ogni sua azione in modo eccessivamente negativo, e questo potrebbe minare la qualità della relazione.
Un buon consiglio potrebbe essere quello di non farti sopraffare da questi pensieri, ma anche di essere onesta con te stessa riguardo a ciò che ti preoccupa realmente. Se questi dubbi continuano ad assillarti, potresti cercare di parlarne con lui in modo aperto, ma senza forzare il discorso troppo. Condividere le tue preoccupazioni potrebbe permetterti di chiarire insieme dove vi trovate e se avete la stessa visione del futuro. A volte, la comunicazione aperta può aiutare a dissipare ansie infondate.
### 3. **Riflettere sul cambiamento della relazione**
È molto probabile che la relazione non sia più come prima, e questo è normale. Le persone cambiano, le circostanze cambiano, e anche le dinamiche di coppia inevitabilmente si modificano. Quello che è importante non è tanto tornare "uguali" a prima, ma cercare di costruire una relazione nuova, sana e matura. La tua preoccupazione che la relazione non torni mai quella di prima è comprensibile, ma può essere utile chiederti: è questa la relazione che desidero ora? E se cambia, può essere una crescita piuttosto che una perdita?
Non esiste un "modello perfetto" di relazione, quindi invece di misurarti costantemente con il passato, potresti provare ad accogliere il cambiamento come un'opportunità di crescita insieme, lasciando che la relazione si evolva in base alle necessità di entrambi.
### 4. **Evita di annullare te stessa nelle tue preoccupazioni**
Un altro aspetto importante è che, mentre è normale avere dei dubbi, non devi trascurare te stessa e le tue necessità. La tua felicità e il tuo benessere non dovrebbero dipendere solo da come va la relazione, ma anche da come ti senti nel tuo cammino personale. Se la relazione ti dà delle soddisfazioni e ti fa stare bene, è un buon segno, ma è altrettanto importante che tu ti senta realizzata anche come individuo.
Se ti preoccupi costantemente per l'andamento della relazione, potresti rischiare di entrare in una dinamica di dipendenza emotiva, dove la tua felicità dipende esclusivamente da lui e da come si comporta. Trovare un equilibrio tra il dare e il ricevere in una relazione è fondamentale per evitare che i dubbi e le paure ti sopraffacciano.
### 5. **Considera il tempo e la pazienza**
La relazione potrebbe non essere al "top" dell'entusiasmo all'inizio, ma non per questo deve essere considerata meno significativa o destinata a fallire. Le relazioni sane si costruiscono nel tempo, e spesso i momenti iniziali di "riprova" possono essere segnati da dubbi e insicurezze. La pazienza, la comunicazione e l'impegno reciproco sono fondamentali per far sì che la relazione cresca e si evolva.
### Cosa puoi fare:
- **Concentrati sul presente**: Cerca di goderti i momenti che trascorri con lui senza anticipare troppo il futuro. Ogni passo che fate insieme, anche piccolo, è un passo verso una maggiore comprensione e consapevolezza reciproca.
- **Pratica la fiducia**: È comprensibile che tu possa sentirti insicura, ma prova a dare fiducia a lui e alla relazione. Se lui sta cercando di impegnarsi, permettigli di dimostrarti attraverso le sue azioni.
- **Affronta le tue paure senza aspettarti che spariscano del tutto**: Le paure non scompariranno magicamente, ma potrai imparare a gestirle e a non lasciare che influenzino troppo il tuo comportamento o le tue emozioni.
Infine, non dimenticare di dedicare del tempo a te stessa e alle tue esigenze individuali. La crescita personale e il benessere individuale sono cruciali per il successo di qualsiasi relazione.
### 1. **Riconoscere le emozioni e le insicurezze**
Prima di tutto, è importante che tu riconosca e accetti le tue emozioni, che sono del tutto comprensibili dato quello che hai vissuto. L'ansia e i dubbi che provi riguardo a questa nuova fase della relazione sono normali, soprattutto dopo un periodo di separazione e di incertezze. Le tue paure potrebbero anche derivare dal fatto che la rottura passata ti ha lasciato un senso di vulnerabilità, e che la riapertura della relazione ti espone nuovamente a rischi emotivi.
Anche se la relazione va bene quando state insieme, è naturale che tu possa avere dei dubbi quando non siete insieme. I "se" e i "ma" tendono a farsi più forti nei momenti di distanza, quando non hai il contatto diretto e le rassicurazioni immediate. Questo è normale, ma non devi lasciare che questi pensieri ti dominino. La chiave potrebbe essere imparare a convivere con queste incertezze senza permettere che influenzino eccessivamente il tuo benessere.
### 2. **Affrontare le paure senza ignorarle**
Quando hai paura che lui possa cambiare idea o che la relazione non torni come prima, è comprensibile, dato il passato. Però, è anche importante distinguere le paure legate alla tua esperienza passata (e ai possibili traumi emotivi) dalle dinamiche effettive della relazione attuale. È possibile che, se lasci che i tuoi timori prendano il sopravvento, tu possa interpretare ogni sua azione in modo eccessivamente negativo, e questo potrebbe minare la qualità della relazione.
Un buon consiglio potrebbe essere quello di non farti sopraffare da questi pensieri, ma anche di essere onesta con te stessa riguardo a ciò che ti preoccupa realmente. Se questi dubbi continuano ad assillarti, potresti cercare di parlarne con lui in modo aperto, ma senza forzare il discorso troppo. Condividere le tue preoccupazioni potrebbe permetterti di chiarire insieme dove vi trovate e se avete la stessa visione del futuro. A volte, la comunicazione aperta può aiutare a dissipare ansie infondate.
### 3. **Riflettere sul cambiamento della relazione**
È molto probabile che la relazione non sia più come prima, e questo è normale. Le persone cambiano, le circostanze cambiano, e anche le dinamiche di coppia inevitabilmente si modificano. Quello che è importante non è tanto tornare "uguali" a prima, ma cercare di costruire una relazione nuova, sana e matura. La tua preoccupazione che la relazione non torni mai quella di prima è comprensibile, ma può essere utile chiederti: è questa la relazione che desidero ora? E se cambia, può essere una crescita piuttosto che una perdita?
Non esiste un "modello perfetto" di relazione, quindi invece di misurarti costantemente con il passato, potresti provare ad accogliere il cambiamento come un'opportunità di crescita insieme, lasciando che la relazione si evolva in base alle necessità di entrambi.
### 4. **Evita di annullare te stessa nelle tue preoccupazioni**
Un altro aspetto importante è che, mentre è normale avere dei dubbi, non devi trascurare te stessa e le tue necessità. La tua felicità e il tuo benessere non dovrebbero dipendere solo da come va la relazione, ma anche da come ti senti nel tuo cammino personale. Se la relazione ti dà delle soddisfazioni e ti fa stare bene, è un buon segno, ma è altrettanto importante che tu ti senta realizzata anche come individuo.
Se ti preoccupi costantemente per l'andamento della relazione, potresti rischiare di entrare in una dinamica di dipendenza emotiva, dove la tua felicità dipende esclusivamente da lui e da come si comporta. Trovare un equilibrio tra il dare e il ricevere in una relazione è fondamentale per evitare che i dubbi e le paure ti sopraffacciano.
### 5. **Considera il tempo e la pazienza**
La relazione potrebbe non essere al "top" dell'entusiasmo all'inizio, ma non per questo deve essere considerata meno significativa o destinata a fallire. Le relazioni sane si costruiscono nel tempo, e spesso i momenti iniziali di "riprova" possono essere segnati da dubbi e insicurezze. La pazienza, la comunicazione e l'impegno reciproco sono fondamentali per far sì che la relazione cresca e si evolva.
### Cosa puoi fare:
- **Concentrati sul presente**: Cerca di goderti i momenti che trascorri con lui senza anticipare troppo il futuro. Ogni passo che fate insieme, anche piccolo, è un passo verso una maggiore comprensione e consapevolezza reciproca.
- **Pratica la fiducia**: È comprensibile che tu possa sentirti insicura, ma prova a dare fiducia a lui e alla relazione. Se lui sta cercando di impegnarsi, permettigli di dimostrarti attraverso le sue azioni.
- **Affronta le tue paure senza aspettarti che spariscano del tutto**: Le paure non scompariranno magicamente, ma potrai imparare a gestirle e a non lasciare che influenzino troppo il tuo comportamento o le tue emozioni.
Infine, non dimenticare di dedicare del tempo a te stessa e alle tue esigenze individuali. La crescita personale e il benessere individuale sono cruciali per il successo di qualsiasi relazione.
Salve, capisco bene quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione di incertezza emotiva come quella che sta vivendo. Da un lato c’è il desiderio di recuperare un rapporto importante, dall’altro la paura che tutto possa ripetersi, che i dubbi e le insicurezze dell’altro possano di nuovo metterla in difficoltà. È normale sentirsi combattuta, soprattutto perché ciò che ha vissuto in passato con lui l’ha segnata profondamente e ora fatica a fidarsi completamente della stabilità della relazione. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, il suo stato d’animo potrebbe essere influenzato da pensieri automatici negativi che tendono a interpretare ogni segnale come una possibile minaccia. Ad esempio, il timore che lui non sia davvero convinto potrebbe portarla a scrutare ogni suo comportamento alla ricerca di conferme o smentite, alimentando così un circolo vizioso di ansia e insicurezza. Si chieda: ci sono prove oggettive che dimostrano che lui cambierà idea? Oppure si tratta più di una paura basata sull’esperienza passata? Il fatto che lui si sia presentato con i cioccolatini e abbia espresso il desiderio di stare con lei potrebbe essere letto anche come una conferma del suo coinvolgimento. Tuttavia, capisco che l’incertezza persista perché lui stesso in passato ha espresso dubbi. Un altro aspetto importante riguarda le sue aspettative. Dopo una rottura, è difficile che una relazione torni esattamente come prima, almeno nell’immediato. È naturale che qualcosa sia cambiato, ma questo non significa necessariamente che il cambiamento sia negativo. Invece di chiedersi se tutto tornerà come prima, potrebbe provare a chiedersi: cosa c’era di bello nella relazione passata che posso ritrovare? Cosa invece vorrei che fosse diverso o migliorato? Con il tempo, potrebbe scoprire che state costruendo qualcosa di nuovo, che pur avendo radici nel passato, può evolvere in un rapporto più consapevole. Per gestire meglio l’ansia e le paranoie che menziona, potrebbe essere utile concentrarsi maggiormente sul presente, su come si sente quando è con lui, senza proiettarsi troppo nel futuro o cercare di prevedere cosa potrebbe accadere. Potrebbe anche provare a identificare quali pensieri la preoccupano di più e provare a metterli in discussione: quanto sono realistici? Quanto sono influenzati dalla paura? Per quanto riguarda il comunicare o meno le sue insicurezze a lui, è comprensibile che non voglia "rimandarlo in crisi", ma la comunicazione aperta è fondamentale per qualsiasi relazione sana. Magari può trovare un modo per esprimere i suoi timori senza caricarlo di ansia, ad esempio parlando di sé e delle proprie emozioni piuttosto che delle sue paure sul comportamento di lui. Dire qualcosa come "A volte mi capita di avere delle insicurezze, e vorrei trovare un modo per viverci meglio dentro la nostra relazione" potrebbe aprire un dialogo senza metterlo sulla difensiva. Si conceda del tempo per capire se, al di là dei timori, questa relazione le sta portando benessere. Le relazioni non devono essere sempre caratterizzate da un entusiasmo costante, ma devono farci sentire sicuri e a nostro agio. Se sente che la sua felicità dipende troppo dalle risposte di lui, potrebbe essere utile lavorare su se stessa, sulla propria sicurezza e su ciò che può controllare indipendentemente da lui. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Capisco bene la tua confusione e la difficoltà a vivere questa ripresa con serenità. È normale, dopo una rottura così improvvisa e dolorosa, che tu faccia fatica a fidarti davvero del fatto che le cose possano andare diversamente. Non sei tu ad avere qualcosa che non va: è il segno che la ferita del passato è ancora viva e che la paura di rivivere la stessa sofferenza ti porta ad analizzare ogni dettaglio e a pensare al peggio.
Dal tuo racconto emerge che quando siete insieme le cose funzionano, c’è affetto, complicità e un ritrovato desiderio di stare vicini. È quando siete lontani che i pensieri prendono il sopravvento, come se la distanza desse spazio alle tue insicurezze e alle paure che lui possa ripensarci. Questo è comprensibile, perché l’esperienza passata ti ha insegnato che “da un giorno all’altro” le cose possono cambiare, e la tua mente cerca di proteggerti tenendoti sempre in allerta.
Il punto è che la tua relazione non potrà tornare esattamente “come prima”. Ma questo non è necessariamente un male. Dopo una rottura e un ritorno, un rapporto prende una forma nuova, con nuove consapevolezze, nuove attenzioni e anche nuove fragilità. È normale che non ci sia l’entusiasmo ingenuo dei primi tempi, ma può esserci qualcosa di diverso: un amore più maturo, che cresce insieme alle paure e le affronta.
Non è necessario che tu tenga dentro i tuoi timori per paura di mandarlo in crisi. Parlare dei tuoi vissuti non significa accusarlo, ma condividere quello che provi, così che non diventino un peso solo tuo. Puoi farlo con delicatezza, spiegando che sai che i tuoi pensieri nascono più dalla paura che dalla realtà, e che per te è importante trovare insieme un modo per sentirvi entrambi più sicuri.
In questo momento ciò che ti può aiutare è vivere il presente: guardare a come state insieme oggi, senza voler già sapere come andrà tra un mese o un anno. Se ti accorgi che i pensieri diventano troppo invadenti, prova a riportarti alle sensazioni concrete che vivi quando siete insieme: questo può aiutarti a ridimensionarli.
Non serve avere entusiasmo “al massimo” per capire che una relazione funziona: serve avere la disponibilità a lavorarci, accettando che ci saranno alti e bassi, ma anche la possibilità di costruire qualcosa di nuovo.
Dott.ssa De Pretto
Dal tuo racconto emerge che quando siete insieme le cose funzionano, c’è affetto, complicità e un ritrovato desiderio di stare vicini. È quando siete lontani che i pensieri prendono il sopravvento, come se la distanza desse spazio alle tue insicurezze e alle paure che lui possa ripensarci. Questo è comprensibile, perché l’esperienza passata ti ha insegnato che “da un giorno all’altro” le cose possono cambiare, e la tua mente cerca di proteggerti tenendoti sempre in allerta.
Il punto è che la tua relazione non potrà tornare esattamente “come prima”. Ma questo non è necessariamente un male. Dopo una rottura e un ritorno, un rapporto prende una forma nuova, con nuove consapevolezze, nuove attenzioni e anche nuove fragilità. È normale che non ci sia l’entusiasmo ingenuo dei primi tempi, ma può esserci qualcosa di diverso: un amore più maturo, che cresce insieme alle paure e le affronta.
Non è necessario che tu tenga dentro i tuoi timori per paura di mandarlo in crisi. Parlare dei tuoi vissuti non significa accusarlo, ma condividere quello che provi, così che non diventino un peso solo tuo. Puoi farlo con delicatezza, spiegando che sai che i tuoi pensieri nascono più dalla paura che dalla realtà, e che per te è importante trovare insieme un modo per sentirvi entrambi più sicuri.
In questo momento ciò che ti può aiutare è vivere il presente: guardare a come state insieme oggi, senza voler già sapere come andrà tra un mese o un anno. Se ti accorgi che i pensieri diventano troppo invadenti, prova a riportarti alle sensazioni concrete che vivi quando siete insieme: questo può aiutarti a ridimensionarli.
Non serve avere entusiasmo “al massimo” per capire che una relazione funziona: serve avere la disponibilità a lavorarci, accettando che ci saranno alti e bassi, ma anche la possibilità di costruire qualcosa di nuovo.
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente,
la confusione che descrive è comprensibile e coerente con la storia che ha vissuto. Una rottura improvvisa, seguita da riavvicinamenti ambivalenti, lascia spesso una traccia emotiva che non si cancella nel momento in cui ci si rimette insieme. Il fatto che oggi Lei sia contenta ma non entusiasta non indica necessariamente che “non va bene”, ma che il legame si sta ricostruendo su basi diverse e più fragili, dopo una ferita di fiducia.
Il suo ex partner – ora di nuovo presente – sembra muoversi tra desiderio e paura. I messaggi contrastanti, il chiedere tempo e poi tornare con un gesto affettuoso, parlano di un coinvolgimento reale ma anche di una difficoltà a tollerare l’incertezza e la responsabilità emotiva. Questo non significa che non voglia stare con Lei, ma che il suo funzionamento è ancora segnato dal rimuginio e dal timore di ricadere nel dubbio. È comprensibile che questo La renda vigile, iperattenta e portata a interpretare ogni segnale come potenzialmente negativo.
La sensazione che “non sia come prima” è normale. Dopo una rottura, anche quando c’è amore, la relazione non riparte mai identica: c’è più cautela, meno slancio spontaneo, più bisogno di rassicurazioni. L’entusiasmo non è sempre immediato né è un buon indicatore di solidità in questa fase. Spesso è più realistico aspettarsi una crescita graduale, se le azioni nel tempo restano coerenti.
Il punto delicato è il suo silenzio interno: trattenere le sue paure per timore di “rimandarlo in crisi” rischia di metterLa di nuovo in una posizione di autocensura. Proteggere l’altro è comprensibile, ma non dovrebbe avvenire a scapito dei Suoi bisogni. Non è necessario condividere ogni paranoia, ma è importante che Lei abbia uno spazio – personale o terapeutico – in cui elaborarle, così da non farle guidare il rapporto dall’interno.
Per vivere questa fase nel modo più tutelante possibile, può essere utile spostare l’attenzione dalle dichiarazioni ai comportamenti nel tempo, concedersi di osservare senza forzare certezze immediate e riconoscere che la fiducia, dopo una rottura, si ricostruisce con continuità e non con gesti isolati. Se l’ansia dovesse restare molto alta, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a distinguere ciò che nasce dalla paura di essere lasciata di nuovo da ciò che, invece, riguarda davvero la compatibilità e la qualità del legame oggi.
Non sta “rovinando” nulla sentendosi così. Sta cercando di proteggersi dopo un’esperienza che l’ha scossa. Dare tempo, senza mettere a tacere se stessa, è probabilmente la posizione più equilibrata in questo momento.
la confusione che descrive è comprensibile e coerente con la storia che ha vissuto. Una rottura improvvisa, seguita da riavvicinamenti ambivalenti, lascia spesso una traccia emotiva che non si cancella nel momento in cui ci si rimette insieme. Il fatto che oggi Lei sia contenta ma non entusiasta non indica necessariamente che “non va bene”, ma che il legame si sta ricostruendo su basi diverse e più fragili, dopo una ferita di fiducia.
Il suo ex partner – ora di nuovo presente – sembra muoversi tra desiderio e paura. I messaggi contrastanti, il chiedere tempo e poi tornare con un gesto affettuoso, parlano di un coinvolgimento reale ma anche di una difficoltà a tollerare l’incertezza e la responsabilità emotiva. Questo non significa che non voglia stare con Lei, ma che il suo funzionamento è ancora segnato dal rimuginio e dal timore di ricadere nel dubbio. È comprensibile che questo La renda vigile, iperattenta e portata a interpretare ogni segnale come potenzialmente negativo.
La sensazione che “non sia come prima” è normale. Dopo una rottura, anche quando c’è amore, la relazione non riparte mai identica: c’è più cautela, meno slancio spontaneo, più bisogno di rassicurazioni. L’entusiasmo non è sempre immediato né è un buon indicatore di solidità in questa fase. Spesso è più realistico aspettarsi una crescita graduale, se le azioni nel tempo restano coerenti.
Il punto delicato è il suo silenzio interno: trattenere le sue paure per timore di “rimandarlo in crisi” rischia di metterLa di nuovo in una posizione di autocensura. Proteggere l’altro è comprensibile, ma non dovrebbe avvenire a scapito dei Suoi bisogni. Non è necessario condividere ogni paranoia, ma è importante che Lei abbia uno spazio – personale o terapeutico – in cui elaborarle, così da non farle guidare il rapporto dall’interno.
Per vivere questa fase nel modo più tutelante possibile, può essere utile spostare l’attenzione dalle dichiarazioni ai comportamenti nel tempo, concedersi di osservare senza forzare certezze immediate e riconoscere che la fiducia, dopo una rottura, si ricostruisce con continuità e non con gesti isolati. Se l’ansia dovesse restare molto alta, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a distinguere ciò che nasce dalla paura di essere lasciata di nuovo da ciò che, invece, riguarda davvero la compatibilità e la qualità del legame oggi.
Non sta “rovinando” nulla sentendosi così. Sta cercando di proteggersi dopo un’esperienza che l’ha scossa. Dare tempo, senza mettere a tacere se stessa, è probabilmente la posizione più equilibrata in questo momento.
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