Buonasera a tutti, A causa di un riacutizzarsi della sintomatologia ansiosa, il mio psichiatra ha

18 risposte
Buonasera a tutti,
A causa di un riacutizzarsi della sintomatologia ansiosa, il mio psichiatra ha convenuto il fatto che l alcol avrebbe potuto compromettere l’efficacia della terapia.

Premetto che assumo da un anno e mezzo la terapia e non sono un bevitore ma, Durante le feste natalizie dicembre/gennaio sentendomi piuttosto bene, ho abusato un po’ col bere.
Magari non tutti i giorni, ma un giorno sì e due no magari capitava che bevevo due/tre bicchieri di alcol.
(aperitivi, Brindisi e cene) Tra l’altro metà gennaio ho dimenticato di assumere due giorni non continuativi la terapia e un giorno sono stato un po’ brilletto.

Secondo il vostro parere è coerente come cosa?

La terapia comincia ex novo?
E quindi bisogna aspettare le canoniche 3 settimane per vedere miglioramenti?
Buongiorno, rispetto al parere sull'efficacia e le modalità della terapia farmacologica dovrebbe rivolgersi a medici psichiatri, dato che gli psicologi non si occupano di questo aspetto. Visto che però scrive qui, colgo l'occasione per invitarla a riflettere sul significato di questa "difficoltà" nell'adesione ai farmaci. Inoltre, le consiglio di affiancare ai medicinali una psicoterapia o dei colloqui psicologici per affrontare i contenuti e i significati delle sue ansie. I farmaci, infatti, tendono a calmare l'ansia senza risolvere le questioni che questo sintomo ci sta ponendo.

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Buongiorno, grazie della condivisione dei suoi dubbi. Rispetto ai dettagli del funzionamento della terapia farmacologica le consiglio assolutamente di rivolgersi al suo psichiatra in modo che possa rispondere in maniera puntuale ai suoi dubbi.
Gentilissimo, grazie per averci contattato. Per questi dubbi legati alla terapia farmacologica non esiti mai a contattare il medico che glieli ha prescritti per qualunque necessità; solo quest'ultimo, infatti, conosce la sua storia clinica farmacologica, la posologia e le possibili interferenze con l'uso e consumo di altre sostanze come l'alcool. Specialmente se il Dott. In primis le ha sconsigliato l'uso di alcolici, consulti lui per chiedere come procedere per le eventuali eccezioni alla regola (se e quando è possibile) e cosa succede se si dimentica di assumere i farmaci secondo la terapia prescritta dal Dottore. Un caro saluto.
Gentilissima, grazie per la sua condivisione. Ritengo, come hanno già scritto sopra i miei colleghi, di contattare il suo psichiatra per farsi spiegare meglio il trattamento psicofarmacologico. Quello che le posso dire è che deve avere fiducia nel farmaco perchè la sua azione è sempre perfetta e le consiglio, in parallelo, dei colloqui psicologici per aiutarla a capire le motivazioni sottostanti la difficoltà nel gestire l'assunzione del farmaco.
PL
Buonasera e grazie per averci portato i suoi quesiti. Temo tuttavia che debba rivolgere queste questioni al suo psichiatra di riferimento. Allo stesso modo penso che un percorso di ascolto di se stesso potrebbe esserle utile al fine di elaborare la componente ansiosa (e non solo) di cui ci ha parlato. Resto a sua disposizione amche online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Salve, ritengo fondamentale che lei possa rivolgere la domanda allo psichiatra, figura professionale più competente in materia. Tenga presente comunque che la letteratura scientifica e concorda nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più psicoterapia dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Consulti il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica in atto e chieda spiegazioni dettagliate in merito all'associazione tra alcool e farmaci psicotropi. In accordo con molti colleghi, le suggerisco l'associazione della terapia farmacologica con un percorso psicoterapeutico: l'uso/abuso alcolico è funzionale a mitigare una situazione di più profondo disagio ? E' solo un'ipotesi, ma non è da escludere.
Buongiorno, se il suo psichiatra ha ritenuto che l'alcol possa avere questo effetto rispetto alla sua terapia, credo che dovrebbe fidarsi del suo giudizio: di fatto solo lui sa esattamente qual è la terapia farmacologica in corso.
Saluti, dott.ssa Alessia Foronchi
Salve, con diversi farmaci a uso psichiatrico l'alcol è da evitare. Nel suo caso specifico si rivolga al medico che li ha prescritti e saprà darle tutte le risposte necessarie . Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentilissimo, rispetto all'efficacia e all'assunzione della terapia farmacologica è più utile che lei si rivolga direttamente al suo medico prescrivente, in modo da vagliare insieme i suoi dubbi
cordialmente,
AV
Salve, rispetto ai suoi dubbi sulla terapia farmacologica sarebbe utile parlarne con il suo medico di riferimento e le suggerisco di affiancare alla tp farmacologica un percorso psicoterapeutico per gestire la sintomatologia ansiosa.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, come già molti colleghi hanno scritto, è bene che lei provi a sentire il suo psichiatra in merio alla terapia farmacologica. A questa, però, le consiglio di affiancare un percorso terapeutico per meglio comprendere i sintomi ansiosi e da dove nascono. Cordialmente dott.ssa Camilla Ferrari
Mi trova d'accordo con i miei colleghi. Aggiungo che sarebbe utile approfondire le motivazioni che l'hanno spinta a bere, anche se occasionalmente. Rimango a sua disposizione per qualsiasi dubbio. Un caro saluto
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È importante seguire le raccomandazioni del suo psichiatra riguardo all’alcol e all’assunzione della terapia per il trattamento dell’ansia. L’abuso di alcol può compromettere l’efficacia della terapia e aggravare i sintomi dell’ansia.

Per quanto riguarda la dimenticanza di assumere la terapia per un paio di giorni e il consumo di alcol durante le feste natalizie, potrebbero avere un impatto sulla sua salute. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che la terapia debba cominciare da capo. La terapia è un processo graduale e il progresso può essere influenzato da molti fattori diversi.

È importante parlare con il suo psichiatra dei tuoi dubbi e preoccupazioni riguardo alla terapia e chiedere il suo parere su come procedere. Potrebbe essere utile anche tenere un diario dei sintomi e degli eventi che possono influenzare la tua salute mentale, in modo da poter discutere di questi argomenti con il suo medico.

In generale, è importante essere pazienti e costanti nel seguire la terapia e nel prendersi cura della propria salute mentale. Potrebbero essere necessarie alcune settimane o mesi per vedere miglioramenti significativi, ma lavorare insieme al suo psichiatra può aiutare a raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine.

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Buonasera,

è positivo che stia cercando di comprendere il modo in cui le sue abitudini e le scelte influenzino il suo percorso di cura.

La preoccupazione del suo psichiatra riguardo all'uso dell'alcol in relazione alla terapia è importante da considerare. L'alcol può avere interazioni con i farmaci e influenzare l'efficacia della terapia. L'abusare di alcol, specialmente in un periodo di festività, potrebbe avere implicazioni sulla sua risposta alla terapia e sulla gestione dei sintomi.

L'assenza intermittente nella somministrazione della terapia può influenzare la sua stabilità emotiva e il progresso nel trattamento. In alcuni casi, un'interruzione della terapia può richiedere un certo periodo per riottenere la stabilità emotiva e per raggiungere di nuovo i livelli di benessere precedenti.

È importante discutere apertamente con il suo psichiatra riguardo a queste situazioni e alle loro possibili implicazioni per la sua terapia. Il suo psichiatra potrà fornirle informazioni specifiche sulla sua situazione e stabilire il modo migliore per procedere. La decisione di continuare o adattare la terapia sarà basata sul suo stato attuale e sulla valutazione professionale.

In generale, il processo di miglioramento può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, inclusa la risposta individuale ai farmaci, il supporto terapeutico e gli sforzi personali nel gestire i sintomi. È possibile che siano necessarie alcune settimane per valutare l'effetto dei cambiamenti e delle scelte sulla sua condizione.

Continuare a lavorare a stretto contatto con il suo psichiatra e mantenere un dialogo aperto riguardo alle scelte che compie è fondamentale per ottimizzare i risultati della sua terapia.

Le auguro il meglio nel suo percorso di cura e benessere.

Cordiali saluti,
Ilaria
Aldilà delle mie competenze ed esperienze, è importante dirle che la sua domanda ha diritto di ascolto, ma va posta ad un medico, quindi eventualmente allo psichiatra che, a differenza dello psicologo, è medico.
Buongiorno,
I dubbi sulla terapia farmacologica dovrebbero essere posti al medico che la prescrive. Anche se è meglio non mischiare alcool e farmaci, non penso siano 2/3 bicchieri in occasioni eccezionali a fare la differenza. Diverso è se la frequenza o le quantità sono maggiori...
Dott. Marco Cenci
Buonasera, grazie per aver esposto i suoi dubbi su questa piattaforma.
Trattandosi di cure farmacologiche la persona che può rispondere in maniera esaustiva alle sue domande è lo psichiatra che gliele ha prescritte, il quale non solo conosce in maniera approfondita il farmaco in questione ma anche tutta la sua storia clinica.
L'alcol può ampliare lo stato d'ansia che lei sente e compromettere la terapia farmacologica, motivo per il quale è sconsigliato assumere farmaci ed alcol in contemporanea, la dimenticanza dell'assunzione del farmaco può inoltre riflettersi sulla sua condizione di salute ma anche rispetto a questo le consiglio di parlarne direttamente con il suo medico.
Rispetto ai suoi vissuti ansiosi, infine, le consiglio di prendere in considerazione l'iniziare un percorso psicoterapeutico che le possa permettere di esplorarne le cause e capire da che cosa sono dovuti.
Le auguro una buona serata, cordiali saluti.
Dottoressa Erika Castagneri

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