Buon pomeriggio vorrei sapere un informazione, possibile dover seguire una dieta priva di nichel non

12 risposte
Buon pomeriggio vorrei sapere un informazione, possibile dover seguire una dieta priva di nichel nonostante non abbia avuto nessun tipo di reazioni ( ritemi, gonfiori e vescicolazioni ) ed il gradiente ( un solo + ) ? Ho problemi gastrointestinali, ma soffro di disbiosi fermentativa grave, grazie...
Buonasera, sono biologa nutrizionista e seguo in particolar modo disbiosi e patologie intestinali. La disbiosi molto spesso va a braccetto con altre patologie, come ad esempio le intolleranze o le allergie, poichè nel nostro intestino risiede la parte preponderante del nostro sistema immunitario. L'intolleranza o "allergia" al Nichel può essere da contatto (DAC) o agli alimenti (SNAS), e la seconda può portare anche a sintomi gastro-intestinali per il suo meccanismo di azione, quindi non si deve solo valutare la parte dermatologica (che è esclusiva dell'allergia al Nichel da contatto), perchè spesso DAC e SNAS sono entrambe presenti. Il seguire una dieta priva di Nichel può avere una logica quindi, ma (a mio avviso e per il mio metodo di lavoro) sarebbe primario sfiammare il corpo e trattare la grave disbiosi intestinale (iniziando anche con qualche piccolo accorgimento su istamina e Nichel), e solo in un secondo momento andare a lavorare in modo più mirato sull'allergia al Nichel. Premetto però che, con queste poche righe scritte da lei, non si può determinare la sua storia clinica, quindi le suggerisco di fidarsi del professionista a cui si è rivolto e, solo in caso non ci fossero miglioramenti, di valutare un'alternativa.
Se avesse dei dubbi può contattarmi; tratto sia disbiosi che allergia al Nichel.

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la disbiosi fermentativa grave può essere causata da molteplici fattori, quindi prima di effettuare una dieta priva di nichel bisognerebbe svolgere analisi differenziale approfondita e avere una diagnosi precisa. Saluti e auguri per la risoluzione
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Buon pomeriggio,
un test con un solo “+” per il nichel indica una sensibilizzazione lieve, che non sempre richiede una dieta a basso contenuto di nichel. Se non hai mai avuto manifestazioni cutanee tipiche (eczemi, vescicole, prurito) ma solo sintomi intestinali, è probabile che questi ultimi siano più legati alla disbiosi fermentativa che all’allergia al nichel.
In questi casi è più utile trattare la disbiosi con un percorso mirato (correzione della flora intestinale, riduzione dei fermentabili, reintegrazione graduale degli alimenti) piuttosto che eliminare inutilmente molti cibi.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Un risultato con un solo “+” indica una sensibilizzazione lieve o borderline, non necessariamente una vera e propria allergia clinicamente rilevante.
Questo vuol dire che potresti tollerare normalmente il nichel, soprattutto se non hai mai avuto sintomi cutanei (come dermatite, prurito, vescicole) dopo contatto con oggetti metallici, bigiotteria o alimenti ricchi di nichel.Nel tuo caso, se i sintomi sono solo intestinali e hai già una disbiosi fermentativa grave, è molto probabile che la disbiosi stessa sia la principale causa dei disturbi (gonfiore, fermentazione, dolore addominale). La dieta povera di nichel è una dieta molto restrittiva, che rischia di peggiorare la disbiosi e ridurre l’assunzione di fibre e micronutrienti.
buonasera certo io mi occupo di problematiche gastrointestinali, e assolutamente l'allergia al nickel può portare questi sintomi, questo tipo di dieta non può essere seguita autonomamente ma con un nutrizionista, se vuole può scrivermi
Dott. Gianni Panizza
Nutrizionista, Osteopata
Albenga
“Buon pomeriggio, comprendo bene i suoi dubbi. In assenza di reazioni cutanee o sistemiche specifiche, un solo ‘+’ al test non è di per sé indicativo della necessità di seguire una dieta a basso contenuto di nichel. Tuttavia, in presenza di disbiosi fermentativa e disturbi gastrointestinali, può essere utile approfondire la situazione con un test nutrigenomico e una valutazione clinica più estesa, sempre in collaborazione con il medico curante.

Questo approccio permette di comprendere meglio l’origine dei disturbi intestinali e di personalizzare la dieta in modo mirato, evitando restrizioni inutili ma garantendo il massimo equilibrio possibile.”
Buongiorno,
da quanto riferito — ovvero l’assenza di sintomi tipici e una reattività lieve al test — è plausibile che i disturbi non siano direttamente correlati al nichel, ma piuttosto a una condizione di disbiosi intestinale.
Quando il microbiota è alterato, può determinare una maggiore ipersensibilità non solo al nichel, ma anche ad altre molecole come glutine, lattosio e può favorire malassorbimento di ferro e vitamine del gruppo B.
In questo contesto, eliminare completamente il nichel senza prima ristabilire l’equilibrio del microbiota sarebbe controproducente e non risolutivo, poiché le restrizioni eccessive rischiano di peggiorare ulteriormente la flora batterica.
È quindi necessario un approccio sinergico: possiamo ridurre temporaneamente gli alimenti più ricchi di nichel, ma il focus principale deve rimanere la ricostruzione e la modulazione del microbiota intestinale.
Spero di essere stata esaustiva e di averle dato spunto di riflessione. Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Papa Biologa nutrizionista
Buongiorno, il nichel è presente in quasi tutti gli alimenti quindi è molto difficile seguire una dieta completamente priva di nichel. L'approccio generalmente seguito, quando viene accertata un'intolleranza al nichel, è la riduzione del consumo di alimenti che ne contengono in misura maggiore. Nel suo caso, non è detto che i problemi di cui soffre siano riconducibili al nichel, a meno che non le sia stato indicato da un professionista. I disturbi gastrointestinali e la disbiosi fermentativa possono avere varie cause e l'intervento nutrizionale deve sempre essere guidato da un professionista che con un'attenta anamnesi riesce a individuare i possibili alimenti sospetti.
Buon pomeriggio
non è necessario seguire una dieta priva di nichel se:
Non hai manifestato alcun sintomo cutaneo o sistemico (eruzioni, prurito, gonfiori, vescicole).
Il test mostra solo un gradiente “+” minimo, che da solo non indica una vera intolleranza clinica.
Nel tuo caso, i problemi gastrointestinali sono molto più probabilmente legati alla disbiosi fermentativa e non al nichel. Seguire una dieta restrittiva senza reale indicazione può peggiorare l’apporto nutrizionale e non risolvere i sintomi.
saluti
dott.ssa antelmi antonella
Dott.ssa Giulia Puggioli
Dietista, Nutrizionista
San Giorgio di Piano
Buongiorno, è stato il suo allergologo a consigliarle questa dieta? Non so quali siano state le sue valutazioni precise ma è impossibile fare una dieta totalmente priva di nichel in quanto comunque presente nella maggior parte degli alimenti. Le persone allergiche, nella maggior parte dei casi, non hanno bisogno di fare diete a bassissimo contenuto di nichel in quanto è più il contatto esterno a generare le reazioni (cinture, catenine, orecchini, ecc), non tanto l'alimentazione di per sè.
Salve
sicuramente andrei a lavorare subito su questa disbiosi e cercare di capire se è causata da una aumentata permeabilità intestinale o da una sovrascrescita batterica eccessiva nell'intestino tenue o dalla presenza di IBS (sindrome di intestino irritabile). Una volta individuata la causa si deve necessariamente lavorare sul ripristinare integrità e funzionalità intestinale che aiuteranno anche tutto il resto.

Io se vuole posso aiutarla facendo un percorso nutrizionale online

Attendo sue
Saluti
Dott.ssa Anastasia Iapichino
Salve, l'allergia al nichel può dare problemi gastrointestinali non solo eritemi

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