Assumo daparox da 6 anni 20ml adesso mi trovo di fronte ad un problema che mi provoca ansia.... Poss

23 risposte
Assumo daparox da 6 anni 20ml adesso mi trovo di fronte ad un problema che mi provoca ansia.... Posso aumentare leggermente la dose? Grazie
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno, chieda delucidazioni al medico che le ha prescritto il daparox.
MG

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Dott.ssa Giulia Bernardinello
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bologna
Gentile utente, è importante che prima di tutto si rivolga al suo medico di base. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Dott.ssa Roberta Speziale
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Carissimo o carissima,
è importante che ponga queste domande al medico che le ha prescritto il farmaco, liberamente, al fine di concordare con lo stesso la strategia più indicata. Il dosaggio dei farmaci è una questione delicata ed è sempre bene concordare ogni variazione con il merito.
Quello che inoltre può valutare è anche di affiancare al trattamento farmalogico un sostegno psicologico, che la supporti nel costruire delle strategie per far fronte agli eventi che possono farla sentire in ansia.
In bocca al lupo!
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, dovrebbe chiedere al medico che le ha prescritto il Daparox. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Michela Campioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buonasera, la cosa migliore sarebbe confrontarsi con il medico che le ha prescritto il farmaco, l'ansia potrebbe essere in linea con un quadro depressivo, considererei, se non lo sta già facendo di considerare anche un percorso psicoterapeutico che vada ad integrare la terapia farmacologica in modo da lavorare sulle cause dei sintomi. Un saluto Michela Campioli
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, per modificare il dosaggio di un determinato farmaco è fondamentale rivolgersi al medico che lo ha prescritto. Inoltre, ha pensato alla possibilità di associare un percorso psicologico? Il farmaco non ha il potere di modificare le sue reazioni agli eventi che creano sofferenza o malessere. Può calmare determinati sintomi ma non sconfiggerne le cause. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
È bene consultare il suo medico, tanto più che il daparox è assunto da sei anni e va fatto.il monitoraggio
Dott.ssa Beatrice Aisa
Psicologo, Psicoterapeuta
Poggibonsi
Salve, per qualsiasi modifica alla terapia farmacologica deve consultarsi con il medico che glie l'ha prescritta così da valutare insieme il modo più appropriato per affrontare la situazione.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di base.
Buona serata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Maria Cristina Pacella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Sempre buona norma concordare con lo specialista prescrivente il dosaggio di qualsiasi trattamento farmacologico.
Se il momento è tanto complesso può ragionare sulla possibilità di un sostegno psicologico. Saluti
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Chieda al suo medico curante. Inoltre se la terapia farmacologica da sola non basta consideri una psicoterapia.
Gentile Utente, come già ampiamente suggeritole dai colleghi, è opportuno che si rivolga al medico con cui ha valutato l'assunzione del Daparox. Non conoscendo i dettagli del suo nuovo problema non è possibile indirizzarla. In generale credo valga la pena sempre cercare anche dentro noi stessi le risorse necessarie ad affrontare ogni nuova situazione problematica. Un caro saluto. Dott. ssa Pagliara
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, è davvero tanto che prende questo farmaco importante. Ha mai valutato di associare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a risolvere le sue difficoltà agendo sulla causa e non sul sintomo?
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, il dosaggio e la tipologia di farmaci devono essere concordati con il medico che glieli ha prescritti e dopo la conoscenza della sua storia clinica.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
la cosa più indicata è confrontarsi con il medico che le ha prescritto il farmaco.
Inoltre sarebbe indicato considerare, se non lo avesse già fatto, considerare anche un percorso psicoterapeutico che vada ad integrare la terapia farmacologica in modo da lavorare sulla funzionalità del sintomo dal punto di vista relazionale, comprendendone il significato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente,
non aumenti autonomamente la dose del farmaco. Piuttosto consulti il medico che glielo ha prescritto. Tenga presente, comunque, che i farmaci sono aiuti per consentirci di rivolvere o gestire i momenti di crisi: ha provato a consultare uno psicoterapeuta per approfondire i motivi della sua ansia?

Saluti
dr. Ventura
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
per il cambio di quantità di assunzione di un farmaco è necessario e bene consultare il medico che gliel'ha prescritto.
Buona giornata!
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
deve rivolgersi al suo medico curante.
Un saluto,
MMM
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, la modificazione del piano di farmacoterapia deve necessariamente passare il vaglia del suo medico curante. Le ricordo che questo approccio ha il vantaggio di contenere la sintomatologia nel breve termine, ma non attacca i meccanismi psicologico che ne sono alla base e che la mantengono. Per questo secondo aspetto le consiglio di ottenere un parere psicologico.
dott De Rosa Saccone
Dott. Luca Ferretti
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno

Buongiorno per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci e i loro effetti le consiglio di rivolgersi al medico che glieli ha prescritti Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Dott.ssa Giuditta Sposito
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Brusciano
Buongiorno, fa anche un percorso psicologico in associazione al trattamento farmacologico?
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per la fiducia con cui condivide il suo vissuto. Comprendo pienamente quanto possa essere destabilizzante trovarsi improvvisamente davanti a una situazione che riaccende l’ansia, soprattutto quando si è in un percorso terapeutico già avviato da tempo. Quando si assumono farmaci da anni, è naturale chiedersi come comportarsi di fronte a un momento di ricaduta o a un aumento dei sintomi. Tuttavia, rispetto alla possibilità di modificare la dose, è importante che a fornire indicazioni specifiche sia il medico curante o lo specialista che le ha prescritto la terapia. Detto questo, come psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale, vorrei aiutarla a riflettere sul significato di questo ritorno dell’ansia. Spesso, l’ansia non è solo un sintomo, ma un segnale: qualcosa nella nostra vita, nel nostro modo di percepire gli eventi o nelle strategie che stiamo utilizzando per affrontare lo stress, potrebbe richiedere attenzione e revisione. È possibile che situazioni nuove o difficili stiano attivando schemi di pensiero o credenze che le generano disagio. Oppure che il modo in cui interpreta gli eventi attuali sia influenzato da esperienze passate o da paure profonde. In questi casi, il lavoro psicologico diventa prezioso. L’approccio cognitivo-comportamentale, in particolare, si concentra sull’identificare e modificare i pensieri disfunzionali che alimentano l’ansia, e sull’acquisire strumenti pratici per affrontare i momenti critici. Tecniche come il monitoraggio dei pensieri, la ristrutturazione cognitiva, l’esposizione graduale alle situazioni temute o l’apprendimento di strategie di rilassamento possono essere molto utili nel ridurre l’intensità dell’ansia e nel rafforzare il senso di controllo. Se sente che l’ansia sta diventando nuovamente un peso, le suggerirei di considerare anche la possibilità di affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico, se non lo sta già facendo. Parlare con un professionista, in uno spazio sicuro e non giudicante, può darle strumenti per comprendere meglio se stessa e gestire più efficacemente i momenti difficili. La invito a non affrontare tutto da solo. Ogni sintomo è un messaggio, e ascoltarlo con attenzione può diventare l’occasione per un cambiamento positivo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Cristiana Punzi
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Buonasera. Trattandosi di un farmaco è molto importante confrontarsi con il medico che glielo ha prescritto prima di modificare in qualsiasi modo la posologia. Non so se all'assunzione di questo farmaco lei associa anche un percorso psicologico; nel caso non fosse così, potrebbe essere un ulteriore modo per imparare a conoscere meglio la sua ansia, l'origine e il modo di poterla gestire al meglio.

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