Certamente occorre del tempo per l'adattamento e la sensibilità postoperatoria, poi dovrebbe diventare tollerabile. In caso contrario dovrà discuterne con il chirurgo.
E' passato un mese e mezzo e in fatto non dovrebbe più avere reazioni conseguenti all'intervento, tuttavia la febbricola persistente ed il dolore agli arti fanno pensare ad un prolungamento…
Non sembra sia stata effettuata una diagnosi e la terapia non ha indicazioni reali se non cercare di tamponare il sintomo senza risolverne le ragioni non individuate. Non ha senso l'antibiotico…
In entrambi il principio attivo fondamentale è la serenoa con il suo contenuto in repentina ad azione anti-androgenica. Diversa è invece l'associazione con estratti e molecole ad azione…
Avere molta pazienza… le urine vanno drenate il più possibile e prima di rimuovere il catetere verificare che non ci siano spandimenti con una cistografia.
Ovvio che non possa valutare lei... ma il dialogo con il chirurgo urologo è l'unica modo per avere tutti i dettagli del caso e le relative prospettive. Occorre vedere le immagini della urotac…
Abbia pazienza... deve riportare il dato istologico per intero, altrimenti non si capisce nulla e soprattutto corredato dal valore del PSA totale e libero (meglio del PHI) pre-operatorio.
Non si vedono le problematiche del colon, mi spice. ma dato quanto riporta credo che la priorità assoluta sia quella della PET/CT per le possibili metastasi da carcinoma prostatico.
Il PSA sta risalendo e ciò non è per nulla un buon segnale anche se non ha ancora raggiunto il livello di attenzione (0.2 ng/ml). Può aspettare che arrivi a tale livello o eseguire sin da ora…