Dott.ssa
Rosa Gentile
Psicologa,
Psicoterapeuta
Psicologa clinica
Altro
Roma 1 indirizzo
Esperienze
Benvenute e benvenuti su questo profilo, qui in descrizione lascio una piccola biografia per presentarmi e raccontare la mia modalità di lavoro qualora il lettore o la lettrice desiderasse approfondire: sono Rosa Gentile e sono una psicologa psicoterapeuta napoletana trasferitasi a Roma da qualche tempo.
Il percorso terapeutico è un percorso che si costruisce insieme sulla base delle proprie risorse e dei propri bisogni. A volte possono volerci pochi incontri, altre volte il cammino può essere un po' più lungo poichè si desidera sostare su alcune tematiche che emergono per approfondirle e magari conoscersi meglio. Il malessere può assumere diverse forme "sintomatiche", vari possono essere i campanelli d'allarme (come sintomi d'ansia o disturbi del comportamento alimentare), che insieme, all'interno di un percorso terapeutico, possono essere compresi ed elaborati. Dalle crisi possono nascere bellissime evoluzioni e nuove scoperte.
Ho studiato Psicologia Clinica alla Federico II di Napoli ed in parallelo mi sono impegnata per anni in progetti nel terzo settore (soprattutto in ambito psicoeducativo e comunitario). Il desiderio di poter contribuire, attraverso l'attivazione di spazi di esplorazione e di parola, nella crescita delle persone che ho avuto modo di incontrare, mi ha fatto da battistrada nei diversi progetti a cui ho avuto modo di partecipare. Dalla scuola, al carcere, fino alla comunità.
Dopo un periodo di ricerca-tesi in Francia mi sono resa conto di voler tornare in Italia per specializzarmi come psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico, approccio che ho sentito più in linea alle mie corde (sebbene nella mia pratica clinica integri molto con gli altri approcci e continui ad interagire con colleghe e colleghi di altri orientamenti... sono molto aperta al confronto).
L'esperienza clinica in diverse realtà sanitarie campane mi ha permesso di incontrare diverse problematiche e di occuparmene in maniera peculiare. Non ho una modalità predefinita di lavoro, provo a comprendere, insieme a chi decide di raccontarsi ed in base alle sue necessità, cosa è meglio per lui/lei.
Qui lascio il link del mio sito professionale per ulteriori approfondimenti: https://rosagentilepsicologa.it/ Desiderosa di conoscere la tua storia, auguro a te che leggi una buona giornata!
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia scolastica
- Psicodiagnostica
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
Principali patologie trattate
- Autismo ,
- Borderline ,
- Bulimia ,
- Disturbo bipolare ,
- Malattia cronica ,
- +88 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Panaro 14, Roma 00199
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Psicoterapia individuale
60 € -
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Consulenza LGBTQIA+
60 € -
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Primo colloquio adolescente
60 € -
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Primo colloquio familiare
70 € -
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Primo colloquio individuale
60 € -
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Recensioni
8 recensioni
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P
P.
Devo dire che la dott.ssa mi ha subito messo a mio agio e non mi ha fatto sentire giudicata, anzi mi è sembrata molto umana e disponibile. Continuerò sicuramente il percorso
• Studio Agresta • colloquio psicologico •
Dott.ssa Rosa Gentile
Cara P., la ringrazio per queste parole: sembrano ottime premesse per un percorso in via di costruzione. A presto!
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G
Giuls
La Dott.ssa si è rivelata straordinariamente competente nel trattamento dell’ansia, offrendo soluzioni efficaci e un supporto costante. Altamente consigliata.
• Studio Agresta • colloquio psicologico •
Dott.ssa Rosa Gentile
La ringrazio di cuore per queste parole G., un caro saluto!
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A
A.S.
Ottima esperienza. Professionale, seria e preparata.
• Studio Agresta • colloquio psicologico •
Dott.ssa Rosa Gentile
La ringrazio molto, A. Un caro saluto!
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F
Francesca G.
Ho avuto il piacere di fare delle sedute online con la dottoressa Gentile e sono rimasta molto colpita dalla sua professionalità e dalla sua empatia. È riuscita a mettermi a mio agio fin da subito, ascoltandomi con attenzione e offrendomi consigli davvero preziosi. Ogni incontro mi è stato molto utile e mi ha permesso di affrontare alcune difficoltà che stavo vivendo con più forza, consapevolezza e serenità. La consiglio vivamente a chi cerca un supporto psicologico competente e allo stesso tempo comprensivo.
Grazie dottoressa
• Consulenza online • consulenza online •
Dott.ssa Rosa Gentile
Cara Francesca, la ringrazio di cuore per queste parole. Lo spazio terapeutico consente proprio di attivare le proprie risorse per comprendersi ed orientarsi rispetto alle proprie difficoltà. I consigli a cui fa riferimento sono le proprie verità che riusciamo a pronunciare meglio e che con coraggio riusciamo a perseguire. Un caro saluto ed in bocca al lupo per tutto!
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R
Rossella M.
Ho avuto il piacere di essere seguita dalla dottoressa Gentile e posso dire che è stata un'esperienza estremamente positiva. La sua empatia, professionalità e capacità di ascolto mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Grazie al suo supporto, sono riuscita a trovare strumenti utili per affrontare le difficoltà. Consiglio vivamente la dottoressa Gentile a chiunque stia cercando un aiuto psicologico.
• Consulenza online • psicoterapia online •
Dott.ssa Rosa Gentile
Cara Rossella, la ringrazio molto per queste parole.
Un caro saluto ed in bocca al lupo per tutto!
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D
D.
La mia esperienza con la Dott.ssa Gentile è stata più che soddisfacente. Ho avuto la fortuna di incontrare una professionista preparata, accogliente e attenta. Sentirsi veramente ascoltati e ricevere un riscontro delicato, ma puntuale ed efficace, come è successo a me in questo caso, non accade spesso.
• Consulenza online • consulenza online •
Dott.ssa Rosa Gentile
Grazie per queste parole D., lieta di esserle stata d'aiuto.
Un caro saluto e a presto!
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V
Vale M.
Ho conosciuto la dottoressa Gentile ormai più di un anno fa e mi sono sempre sentito ascoltato e sostenuto. Con grande delicatezza e sensibilità mi ha aiutato anche nei passaggi più ostici.
Consiglio quindi a chiunque stia male e voglia risolvere questo male di riferirsi alla dottoressa! Grazie!!• Studio Agresta • colloquio psicologico •
Dott.ssa Rosa Gentile
La ringrazio molto per queste parole, è soprattutto merito suo se si è messo così in discussione anche affrontando questi "passaggi ostici". Un caro saluto!
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M
MF
La dottoressa Gentile è stata disponibile e accogliente. Abbiamo affrontato insieme quanto avevo da analizzare e mi sono sentito subito più leggero. La prospettiva di un percorso mi spaventa molto meno adesso.
Straconsigliata!• Consulenza online • consulenza online •
Dott.ssa Rosa Gentile
Caro M., la ringrazio molto per queste parole e son lieta di leggere che si sia sentito "più leggero". Intraprendere un percorso può essere faticoso e riconoscerlo, insieme alle emozioni che suscita, è un primo passo importante.
A presto!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti. Sono Chiara ed ho 26 anni. Mi sono fidanzata all’età di 18 anni con Gregorio, con cui sono stata fino a un mese fa. Filippo è stato il ragazzo con cui ho scoperto il sesso, sono stata veramente innamorata di lui ed è sempre stato per me la persona della mia vita. Lui ha 3 anni più di me e studia all’università dai 18 anni, purtroppo però ha avuto problemi con lo studio e questo ha dilungato tantissimo gli anni di università: sostanzialmente ancora oggi deve laurearsi. In tutti questi anni io ho sentito il bisogno di concretizzare la nostra relazione, andando a convivere, ma lui ha sempre detto di non potere, per via dell’università. Mi diceva che prima di tutto lui doveva pensare a studiare e che io dovevo accontentarmi della relazione così come era. In più, avevamo dei problemi anche nell’intimità: io non ho mai raggiunto l’orgasmo e per lui questo era un grosso problema, per cui quando facevamo sesso mi rendevo conto che non stavamo facendo un atto di amore ma che lui tentava in tutti i modi di farmi raggiungere l’orgasmo ed io pensavo solo a riuscirci (non riuscendoci purtroppo); mi sentivo completamente sola ed abbandonata mentre lo facevamo. Ad un certo punto, ho iniziato a non provare più attrazione fisica per lui ed a dover pensare ad altri ragazzo che mi piacevano per compiere l’atto. In più, il fatto di non vivere assieme non rendeva l’atto facile, perché eravamo costretti a farlo in macchina o in casa sua (quando magari nella stanza accanto c’erano i genitori) e questo mi metteva molto a disagio. In tutto ciò, lui ha più volte cercato di spingermi a frequentare alcuni suoi amici con i quali io non mi trovavo affatto, per cui ho passato anni a forzarmi ad essere in un modo in cui non ero per compiacerlo. Per realizzare il suo sogno, come diceva lui. Circa un mese fa ho deciso di lasciarlo. Lui non voleva assolutamente e la cosa che più mi ha fatta arrabbiare era che da quando gli ho detto di volerlo lasciare ha cambiato i suoi comportamenti: diceva di volere una famiglia con me, mi ha regalato dei fiori (gesto che non ha mai fatto), passava molto tempo con me (mente prima dovevo elemosinarlo quel tempo). C’è da dire che io purtroppo vivevo una sorta di dipendenza da lui, non avendo amici, cosa che invece adesso ho.
Comunque, l’ho lasciato e lui non vuole più parlarmi e sentirmi, non vuole che rimaniamo in amicizia. Per prima cosa mi sentivo molto leggera dopo averlo lasciato, mentre ora a distanza di un mese sto malissimo: ho paura di aver perso la persona della mia vita. Forse la situazione si poteva risolvere? Me lo sono chiesta anche io, ma dal momento in cui provavo poca attrazione fisica per lui mi son detta “è proprio finita”.
Sapete darmi un parere su questa situazione?
Cara Chiara, nel suo testo sottolinea che nella relazione con il suo ex ragazzo si è messa in una posizione di compiacimento rispetto ai suoi bisogni, faceva cose per "realizzare il suo sogno". Dice inoltre che il fatto che non raggiungesse l'orgasmo era un grosso problema per lui, per lei invece? Sembra che si sia fatta più carico di aspettative altrui, che della possibilità di dare ascolto alle sue necessità ed ai suoi desideri. Ha provato, ad esempio, a comunicare con più chiarezza ciò che voleva all'interno della relazione? A volte si tende ad attribuire all'altro la capacità di soddisfare i propri bisogni e ci si aspetta che sia l'altro a realizzarli. Partire da sè e da queste domande potrebbe essere un primo passo per comprendere ciò che si prova rispetto all'altro.
Un caro saluto!
Buongiorno,
Vi scrivo per un consulto perché mi trovo in una situazione scomoda. Mio fratello mente da quando è piccolo e questa cosa non è mai migliorata. Mente dalle cose più stupide a quelle più gravi. Quest'anno ha iniziato l'università e ieri ho scoperto che ha mentito sugli esami sostenuti. Aveva detto una cosa che non mi tornava su un parziale che aveva sostenuto e così presa dall'ansia ho controllato la sua posta studenti. Non ha nemmeno un esame verbalizzato. So che non avrei dovuto farlo ma sono molto preoccupata. Tra pochi giorni io partirò per un esperienza all'estero di sette mesi e ritengo che prima di andare via dovrei parlarne con qualcuno. Nostra madre è una persona molto particolare e penso che mio fratello ne sia vittima (io la ritengo la causa del problema) e perciò parlare con lei peggiorerebbe solo le cose. Avevo pensato di farlo presente ai miei zii in modo da discutere con loro sul da farsi. Non so se faccio bene, ma vorrei evitare che la cosa vada avanti e che poi si ritrovi tra qualche anno in trappola e sotto pressione. Secondo voi faccio bene a parlarne con loro o dovrei limitarmi a parlare con lui? Io ci ho già parlato tante volte ma le cose non sembrano cambiare. Purtroppo penso che mio fratello soffra molto e abbia bisogno di un aiuto psicologico ma mia madre non ha mai preso sul serio questa cosa.
Gentile utente,
la ringrazio innanzitutto per aver condiviso la sua situazione familiare, la sua posizione in questa dinamica è molto delicata. Sente di dover intervenire per aiutare suo fratello, ma non sa in che modo farlo poichè teme una sua chiusura in tal senso. Il suo comportamento può denotare una certa difficoltà a far fronte alle sfide universitarie, raccontare e raccontarsi bugie una strategia difensiva rispetto ai sentimenti che prova. Spesso si tratta di sentimenti di disistima di sè e di vergogna perchè chi li prova non riesce a raggiungere determinati "ideali" o "standard" a cui tendere. Un modo per proteggere il proprio sè, per quanto disfunzionale, poichè invalidante e non risolutivo. Per questo parlare con lui può essere complicato, rendersi conto delle proprie difficoltà ed ammettere di avere un problema richiede un "abbassamento" di queste strategie difensive. (Mi racconto delle bugie per proteggermi, ammettere a me stesso una verità inedita può essere faticoso, posso essere momentaneamente sprovvisto di corazze difensive).
Può provare nuovamente a parlarne con lui, conscia delle sue difficoltà, mostrando empatia e vicinanza per la sua situazione, provando a non farlo sentire giudicato... mostrandosi una sua alleata.
Può suggerirgli diverse soluzioni per ricevere il supporto necessario qualora si mostrasse ricettivo ed accoglierle (oltre che parlare con figure familiari di cui sente ci si possa fidare): diverse università italiane, ad esempio, hanno attivi degli sportelli psicologici gratuiti, pensati di proposito per sostenere gli iscritti nel loro percorso di studi.
Lei a breve parte per questa esperienza all'estero, magari può essere un'occasione utile non solo per lei, ma anche per lui, per preparare il terreno per uno scambio comunicativo tra voi due, per rafforzare il legame. Trovare il giusto canale comunicativo può essere delicato, fare leva su una buona comunicazione tra voi due potrebbe essere un primo passo.
Un caro saluto!
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