Esperienze

Sono la dott.ssa Irene Barbieri, Psicologa, Criminologa clinica ed esperta in Tutela Minori e Consulenza sessuale. Sono una dei membri della Consulta delle giovani psicologhe e dei giovani psicologi dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, oltre che membro della Società italiana di Criminologia.
Mi rivolgo principalmente a bambini, adolescenti e giovani adulti, ma anche a genitori e adulti in generale che vogliono approfondire la conoscenza di sé e della propria identità, trovare nuove strategie per regolare i propri stati emotivi e comportamentali, affrontare difficoltà relazionali e costruire nuovi significati, oltre che affrontare nuove sfide e opportunità che la vita propone (es. studio, università, crescita dei figli, cambiamenti lavorativi, relazioni interpersonali).
Il percorso assieme al paziente pone le sue radici nella costruzione dell’alleanza terapeutica, nel rispetto dei tempi e dei modi di ciascuna persona, sia minorenne che adulta. Insieme si andranno a delineare gli obiettivi terapeutici più opportuni e che meglio possono costruire una condizione di benessere nel qui ed ora. Sarà imprescindibile un lavoro integrato tra pensieri, emozioni e corpo per comprendere il proprio funzionamento e per costruire nuovi schemi e nuovi significati.
La struttura teorica ed epistemologica di riferimento si basa sull’integrazione tra la teoria dell’attaccamento, la psicologia evoluzionistica, il costruttivismo, il costruzionismo sociale, le scienze cognitive e l’approccio narrativo alla sofferenza.

Lavoro, inoltre, come libero professionista nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle carceri.

Sono laureata con Lode in Psicologia criminologica e forense presso l’Università degli studi di Torino con una tesi sperimentale sul fenomeno del bullismo in età adolescenziale e sui fattori promotivi di un buon clima scolastico. Dopo un tirocinio professionalizzante nella S.S. di Psicologia dell’età evolutiva – S.C. Neuropsichiatria Infantile dell’ASL Città di Torino ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione con conseguente iscrizione all’Albo professionale sezione A dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, n.8925.

Ho poi approfondito le mie conoscenze in ambito criminologico grazie al master di II livello in Criminologia clinica e Psicopatologia forense dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove mi sono focalizzata sulla tematica della violenza domestica e della violenza assistita. In concomitanza al master, ho svolto un tirocinio presso il centro S.A.Vi.D. – Stop alla Violenza Domestica afferente all’Università degli Studi di Milano e supervisionato dalla prof.ssa Isabella Merzagora, dove ho potuto toccare con mano la presa in carico criminologica e trattamentale di partner autori di reati violenti.

In seguito, ho frequentato il master di I livello in Tutela, Diritti e Protezione dei Minori presso l’Università degli Studi di Ferrara e ho svolto un tirocinio presso lo studio legale dell’ Avv. Elisa La Rosa di Alpignano, dove ho affiancato l’avvocato e la sua equipe nei casi che richiedono la collaborazione tra professionisti con diverse competenze. Ho incentrato la tesi finale sui temi della Giustizia Riparativa (Restorative Justice) con la supervisione della prof.ssa Patrizia Patrizi dell’Università di Sassari. La tesi verteva su come ognuno di noi possa essere un facilitatore nella gestione dei conflitti e su come il danno causato da un reato o da un conflitto possa essere riparato grazie all’impegno di tutte e tutti.

Sono iscritta alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia cognitiva dell’infanzia e dell’adolescenza M.In.D. – Mastery Interaction Development del Centro Clinico Crocetta e sto svolgendo il tirocinio di specialità presso la S.S. di Psicologia dell’età evolutiva dell’ASL TO3 di Orbassano dove seguo pazienti minorenni (dalla psicodiagnosi al trattamento), ma anche adulti che presentano una sintomatologia traumatica semplice o complessa (Psicologia dell’emergenza).

Collaboro con EssereUmani Onlus come psicologa e mi occupo di uno sportello d’ascolto presso un istituto comprensivo del quartiere Mirafiori Sud; creo e svolgo laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado sui temi dell’educazione affettiva e sessuale, del bullismo e del cyberbullismo, della gestione dei conflitti e della regolazione delle emozioni; sono una formatrice nei corsi organizzati per docenti e genitori sulle tematiche care all’ente e che sposo in prima persona (empatia, ascolto, resilienza, giustizia riparativa e mediazione dei conflitti, ecc.).
Altro
Esperto in:
  • Criminologia clinica
  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicologia scolastica
  • Psicologia giuridica

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Un medico eccellente,chiara ed umana.
La consiglio a tutti.Meravogliosa
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La dott.ssa è professionale e preparata. Mi ha subito messo a mio agio, perché è una persona divertente. Ma la cosa più importante è che mi son sentito accolto grazie alla sua empatia e alla sua attenzione ai dettagli.

Dott.ssa Irene Barbieri

La ringrazio di cuore per aver condiviso il suo sentito. Credo che empatia e attenzione ai dettagli siano fondamentali per offrire un supporto efficace e personalizzato ed è un piacere sapere che ha apprezzato anche il mio lato più leggero e divertente!

A
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Accogliente, professionale e competente! Mi ha fatto sentire subito a mio agio. Sono contenta di averla trovata.

Dott.ssa Irene Barbieri

La ringrazio per le sue parole, A., e soprattutto per la fiducia con cui stiamo affrontando assieme vari aspetti della sua vita. Sono lieta di accompagnarla in questo percorso di scoperta e di libertà.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

salve a tutti vorrei un consulto sulla mia situazione , allora io sono molto giovane e soffro di doc ( l ‘ anno scorso ero ossessionato dalle pulizie mentre ora ho un doc aggressivo senza ansia da novembre con ossessioni e impulsi aggressivi verso me stesso e ho delle ossessioni per le malattie mentali ( depressione,schizofrenia,ecc..) che mi hanno e mi fanno soffrire. inoltre soffro di ipersessualità da anni e non me ne sono mai accorto ma ultimamente sto avendo pensieri su cio che ho fatto e sensi di colpa che mi fanno stare malissimo inoltre rimugino sulla mia sensazioni di quei momenti in cui mi sentivo “ depresso” . inoltre faccio una terapia con la psicologa alla quale ho detto il problema dell ipersessualità che deve capire meglio . inoltre soffro di una forte ansia. come posso guarire da queste sofferenze?

Buongiorno,
dalle sue parole mi sembra di capire che ha cercato aiuto e che la collega psicologa la sta seguendo in un percorso di cura.
Mi sembra importante continuare a mettersi in gioco nel percorso che ha intrapreso con la collega, così da creare maggiore alleanza e senso di efficacia nel tragitto di cura che state affrontando assieme.
Non demorda!
dott.ssa Irene Barbieri

Dott.ssa Irene Barbieri

Buongiorno,
da ieri la mia relazione dopo 10 anni sta per giungere al termine.

Lui vuole stare qualche giorno da solo perché ha bisogno di riflettere su noi due (abbiamo 30 anni).

Dice che io non ho cambiato nulla nel nostro rapporto, ogni volta che mi fa notare che vorrebbe che io dicessi più spesso di vederci sono passiva e non mostro interesse nei suoi confronti perché ci vediamo solo nel weekend (sabato e domenica) e una volta in settimana.
Inoltre io non sono una tipa possessiva e mi fa piacere se sta anche con altre persone... ultimamente qualche volta gli è capitato di fare aperitivo da solo con una collega (che io conosco) e lui mi rimprovera il fatto di non essere gelosa (perché dovrei diventare possessiva?
Non la vedo una cosa sana in un rapporto... ) Al contrario suo io non sono una tipa che dà esclusività alla coppia, voglio anche i miei spazi e non sento la necessità di vederlo tutti i giorni... a lui manca tutto questo e dice che ad un passo dal creare una famiglia/convivenza, non è più certo di sapere cosa vuole.
Non mi ha lasciato, però vuole stare qualche giorno da solo per riflettere e non vuole che io lo raggiunga a casa.
Mi ha detto che si farà sentire lui.
Sono molto scossa, sto vivendo questo momento come un lutto perché temo il peggio, ma non so come affrontare serenamente questi giorni con lucidità.
Lui ha detto che dovrei riflettere anche io, ma non capisco cosa sbaglio.
Sono effettivamente sbagliata o è lui a vivere le relazioni in maniera morbosa?

Ps vorrei aggiungere che sto pensando e ripensando alla cosa perché lui spesso dice di sentirsi solo nella coppia. . ha delle aspettative nei miei confronti, dei bisogni che a me paiono eccessivi del tipo perché non mi hai chiesto di vederci ieri? (quando magari ci siamo visti il giorno prima). . quasi come se mi mettesse alla prova. Da premettere che sotto la scorza del duro credo si nasconda un animo fragile. Da piccolo ha sofferto molto la separazione dei genitori e credo che ciò abbia condizionato il suo modo di relazionarsi sia in amore che amicizia. Non è che magari si tratta di sindrome dell’abbandono?

Grazie mille

Buongiorno,
mi spiace molto per la situazione che sta vivendo e immagino si possa sentire scossa e confusa.
Ogni persona ha esigenze diverse in una relazione. Lei sembra avere un approccio equilibrato e rispettoso della libertà reciproca, mentre il suo compagno manifesta un bisogno più intenso di vicinanza e conferme. Questo non significa che uno di voi sia "sbagliato", ma potrebbe indicare che i vostri modi di vivere la relazione sono diversi. A volte, queste differenze possono creare incomprensioni o insicurezze, proprio come nel vostro caso.
La invito a riflettere non tanto su una possibile sindrome dell'abbandono o meno, ma quanto sui suoi bisogni:
- Quali sono i miei bisogni emotivi e affettivi?
- Mi sento libera di essere me stessa in questa relazione?
- Quanto sono disposta a cambiare senza perdere me stessa?
- Lui riesce ad apprezzare il mio modo di essere, di amare e di vivere la relazione?
- Quanto il suo (di lui) modo di essere, di amare e di vivere la relazione mi fa stare bene?
Quando entrambi vorrete condividere le vostre riflessioni, potrete magari discutere assieme su quali sono i vostri bisogni emotivi, su che cosa vi fa sentire amati, su come poter bilanciare i vostri spazi personali e il tempo assieme, su che tipo di relazione a lungo termine vi immaginate di voler costruire, e così via.

Se sente che la situazione è troppo pesante, potrebbe essere utile parlare con un/una professionista, che la aiuti a gestire queste emozioni e a trovare maggiore chiarezza.
Non si dimentichi di prendersi cura di sé. È un momento difficile, ma con il tempo e il dialogo potrà capire cosa è meglio per lei e per la vostra relazione.
Un caro saluto,
dott.ssa Irene Barbieri

Dott.ssa Irene Barbieri

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