Sono uscito da 8 mesi dalla comunità psichiatrica ho fatto 3 anni a causa di problemi legali..ora so

17 risposte
Sono uscito da 8 mesi dalla comunità psichiatrica ho fatto 3 anni a causa di problemi legali..ora sono tornato da mio padre ma la mia vita è spenta..sempre uguale con restrizioni di orari e movimento perché sono in libertà vigilata..mi sento apatico e con poca motivazione..mi hanno proposto una borsa lavoro, pulizie ma ho rifiutato per ambiente di ex detenuti ed ex tossicodipendenti..non so più che fare mi sembra di girare in una grande gabbia con la speranza di tornare libero a breve..non ho idee precise sul domani e su cosa fare..qualche consiglio..ps psichiatri e psicologi del csm non aiutano perché non capiscono cosa vuol dire aver passato 4 anni ad aspettare il tempo che scorresse. Cosa fare?
Salve, il percorso che sta affrontando è molto duro, ma avere iniziativa per capire quali risorse attivare è il primo passo. Le consiglio di ricercare uno spazio di ascolto per il suo vissuto, che la possa aiutare nel tempo a ricostruire la propria progettualità. Bicchi

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, a breve il bonus psicologo sarà attivo, cerchi di trovare uno psicologo che la possa seguire in questa fase di transizione. Mi sembra importante un supporto psicologico in questo periodo così delicato. Resto a disposizione per un consulto on line. Cordiali saluti.
Salve, grossi problemi si risolvono con grande impegno. Se davvero vuole cambiare la sua vita col tempo vedrà cosa fare per il suo bene. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera,
Sicuramente la situazione non è semplice e le porta dei malesseri.
Personalmente ho presente la realtà delle strutture circondariali ed ho presente ciò che una persona vive. Spesso all'interno di queste strutture si perde la concezione di umanità e di persona, anche se per fortuna esistono strutture dove non è cosi.
Personalmente le consiglierei un percorso di supporto psicologico sia per quanto riguarda un sostegno personale per andare più a fondo su questo suo malessere sia per un sostegno nel reintegro in società.
Resto a disposizione ed auguro una buona serata
Aspettare che passi il tempo... in una grande gabbia con la speranza di tornare libero a breve. Ecco, mi sembra che abbia messo l'accento su come si sente e dove si trova. Potrebbe partire da qui, cercando di capire che cosa oggi fa ancora gabbia, porgendo ascolto a quello di cui il suo corpo e la sua anima necessitano momento per momento. Come le suggerisce una collega verifichi se può beneficiare del bonus psicologo e si trovi uno spazio di ascolto e di dialogo spazioso e senza sbarre, non solo fisiche ma mentali. Anche il sostegno online può essere un'efficace risposta.
Buongiorno
sarebbe necessario approfondire il suo malessere attraverso un percorso nel quale lei si ferma a riflettere sulle sue potenzialità, sui suoi interessi e valori ed insieme ad un professionista ed alla sua famiglia, inizi a prospettare il suo presente senza timori ed illusioni di riuscire ad affrontare tutto sempre al meglio ma con la consapevolezza che attraverso le paure e gli errori lei diventa sempre più forte e sicuro di sé.
Rimango a disposizione per ogni suo dubbio o confronto. La saluto cordialmente

Dott.ssa Letizia Muzi
Buonasera, immagino la grande sofferenza che sta vivendo in questo momento, un periodo critico e di grande confusione le si presenta davanti. Consideri però l'oppurtunità di intraprendere un percorso terapeutico che l'aiuti a valutare anche in modo molto pratico quali possibilità le si presentano davanti e quali risorse ha e che può sfruttare a suo vantaggio. Resto a disposizione per ulteriori informazioni anche online. Cordialmente dott.ssa Notaro
Salve.
La comunità ed il carcere sono ambienti difficili e complessi: non è facile poi, una volta usciti, "reinserirsi" (termine che si sente spesso in tali ambienti), non senza un notevole sforzo. Credo che in questo un lavoro su di sè la possa aiutare a trattare le diverse questioni che porta, prima fra tutte il tempo. Il tempo, che non scorre, sezionato, scandito da un Altro dell'istituzione, può essere spietato, ma sta a noi ritagliarci degli spazi di libertà, per quanto limitata, al suo interno.
E mi spiace per la brutta esperienza con i colleghi. Forse varrebbe la pena fare un altro tentativo ed investire su di sè, che dice?
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buongiorno mi dispiace davvero tanto per la situazione che sta affrontando , le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la aiuterà sicuramente e dal quale troverà giovamento. Un caro saluto
Buonasera, capisco il suo vissuto, in quanto conosco le difficoltà che riguardano ex ospiti di strutture residenziali psichiatriche. La soluzione ottimale sarebbe un raccordo con i servizi territoriali, i quali però lei dice non corrispondono ai suoi bisogni evolutivi. Potrebbe essere d'aiuto secondo me la scelta di un professionista anche privato che provi, oltre che provvedere alle necessità terapeutiche, a stabilire un raccordo con quanto presente nella sua zona (associazioni, cooperative o servizi sociali), per progettare assieme un programma individualizzato. Un saluto.
salve, conosco bene cosa sta vivendo e quanto sia difficile riprendere in mano la propria vita, ma può ripartire dagli strumenti acquisiti durante il suo percorso comunitario sostenuto da un percorso personale che potrebbe in questa fase essere per lei di grande aiuto. Dott.ssa Rea
Buonasera, situazione molto complessa la sua, perché oltre a un comprensibile dolore psicologico lei è costretto a muoversi su diversi piani, interagendo con diversi attori, anche istituzionali (CSSA, CSM, SerT, cooperative, avvocati, ecc.). Spesso, infatti, la libertà vigilata é accompagnata da prescrizioni, che di solito vanno oltre alla semplice "imposizione" di precisi orari. Condivido quindi il suggerimento di approfittare del "bonus psicologo", per iniziare un percorso di sostegno psicologico, cosa che con ottima probabilità l'aiuterebbe ad attraversare questo periodo psichicamente faticoso, però a questo punto servirebbero più informazioni, poiché se, ad esempio, tra le prescrizioni c'è quella di mantenere un rapporto con il CSM (il quale magari dovrebbe pure relazionare al magistrato..), non si può sparire di colpo, né tantomeno si possono seguire contemporaneamente due percorsi psicologici diversi. Pertanto, condivido il suggerimento di rivolgersi ad un professionista che operi in rete e "nel territorio", cioè disposto ad interagire con i vari attori coinvolti (probabilmente una volta ottenuta l'autorizzazione dal Magistrato incaricato). Un'ultima cosa: suggerirei inoltre di trovare un professionista con esperienza nel settore, cioè che conosca la "galera" e le istituzioni più o meno "totali" simili, perché sono in parte un pianeta a se stante, con regole e logiche proprie non dette ma pregnanti, che, se non considerate, potrebbero alimentare l'incomprensione dei professionisti della salute, ai quali lei ha accennato nel suo quesito.
Cordialmente,
M.M.
Buonasera, la sua situazione è facilmente comprensibile. In situazioni simili, altri miei pazienti hanno trovato molto giovamento avvicinandosi al mondo del volontariato. E' un'attività che lei potrebbe fare, o magari richiedere di fare?
Cordiali saluti, Gessica De Cesare
Buongiorno, immagino che la situazione che sta passando non sia per nulla facile. Sicuramente qualcosa in lei si sta muovendo se si è spinto ad esporre il suo disagio, penso che questo movimento vada colto e per questo motivo le consiglio di prendere un appuntamento da uno psicologo per poter valorizzare il suo sentire. Questo le sarà sicuramente molto utile anche per mettere un po' d'ordine e capire meglio cosa fare nel futuro.
Un saluto Simone Toffoli
Buonasera, comprendo la sua grande sofferenza.Lei ha bisogno di sostegno psicologico ,di vicinanza e di affetti.Immagino provi anche rabbia e poca speranza di trovare "una via d uscita " Non si isoli c è sempre una possibilità di ricominciare.Un caro augurio dottoressa Luciana Harari
Gentile utente di mio dottore,

come suggerito già da alcuni colleghi che mi hanno preceduto cerchi di trovare uno psicologo che la possa seguire in questa fase di transizione. Sarebbe importante esser supportati psicologicamente in questo periodo così delicato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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