Soffro di gelosia retroattiva e a causa di essa ho appena interrotto la relazione con la mia compagn

18 risposte
Soffro di gelosia retroattiva e a causa di essa ho appena interrotto la relazione con la mia compagna. Inutile dire di aver provato percorsi terapeutici sia individuali che di coppia, ma ho raggiunto la convinzione che è un male irreversibile. Lo conferma l'inefficacia delle terapie effettuate ma soprattutto il fatto di non aver mai trovato testimonianze di persone che hanno superato definitivamente questo disturbo. Aspetto qualche confortante risposta, grazie
Mario
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
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Buonasera, mi spiace molto per il disagio che sta vivendo. Che tipo di terapie ha fatto?
Salve,
La gelosia retroattiva non la definirei un disturbo, ma una reazione emotiva disfunzionale a determinate Situazioni/Relazioni. Come ogni emozione, questa si attiva in difesa di nostri scopi personali ed è alimentata da pensieri automatici che spesso facciamo fatica ad identificare.
Le consiglio di intraprendere un percorso individuale per approfondire quali sono gli aspetti che possono attivare questa emotività, comprenderli e poi provare a modificarli.
Resto a disposizione,
SJC
Salve, l'efficacia diun percorso di psicoterapia non dipende soltanto dal terapeuta e dalle tecniche che applica, ma anche e soprattutto da quanto il paziente si Impegna e aderisce alla terapia. Senza queste premesse difficilmente si arriva adun buon risultato. Fossi in lei, ritroverei, la psicoterapia cognitivo comportamentale può dare buoni esiti. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, io ho trattato diverse persone con questo tipo di problema. Con la terapia EMDR, I traumi relazionali che sono alla base della gelosia vengono affrontati in profondità e questo problema si può superare. Se ha bisogno di un collega di riferimento nella sua zona mi può chiedere. Saluti.
"Gelosia retroattiva" non è considerata
inquadramento diagnostico, pertanto
occorrerebbe avere maggiori dettagli utili e
necessari per pervenire ad un corretto quadro clinico e alle cause che lo mantengono.
Comprendo il suo sconforto se è già' stato
seguito da diversi professionisti, tuttavia le
suggerisco di riprovarci: chieda un consulto
con uno psicoterapeuta clinico, possibilmente con provata e lunga esperienza nella psicopatologia clinica (la protratta esperienza sul campo spessissimo si rivela una carta importante nella nostra professione). Cerchi sul portale MioDottore un professionista le cui
caratteristiche possono "piacerle a pelle" e gli chieda una consulenza. Non perda la speranza, ci riprovi! Tanti auguri Mgf
Buonasera. Ritengo che per comprendere come poter affrontare la problematica che condivide sia importante innanzitutto esplorare ed approfondire il proprio modo personale di vivere sia in termini generali l'esperienza relazionale con l'altro, sia in particolare i sentimenti ed i vissuti di gelosia che si attivano in lei nella relazione intima con la sua partner. Sarebbe inoltre necessario esplorare il modo in cui ha vissuto le precedenti terapie che ha seguito e che ha giudicato inefficaci. Considerare questi aspetti, insieme alla propria personale motivazione ed alle proprie aspettative di cambiamento, è la base per valutare la possibilità ed i modi di affrontare efficacemente la problematica che sta vivendo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,
non si hanno informazioni relative alla sua storia da consentire delle ipotesi più ampie rispetto alla problematica di cui ci parla. L esito di una psicoterapia, non dipende solo dal terapeuta ma anche dal paziente, e dalla predisposizione a voler mettere in gioco se stesso per poter andare a rivedere e modificare alcuni aspetti della propria vita. Le auguro di trovare un professionista con cui riesca ad aprirsi, e a cui riesca ad affidarsi affinché possa ridimensionare le sue angosce di perdita all interno di una relazione.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao Mario, non so se sarà confortante, ma ti lascio una domanda che ritengo possa esserti un utile spunto di riflessione. Sei sicuro che la tua conclusione sull'incurabilità di questo male sia una conseguenza dell'inefficacia delle precedenti terapie? La mia domanda non presuppone che tu non voglia guarirne, ma a volte anche se noi facciamo di tutto per superare una nostra difficoltà, non è detto che le nostre resistenze inconsce non stiano attivamente lavorando per impedircelo. Allora, in tal caso, come si procede? A mio parere bisogna che si verifichino una serie di fattori, ad esempio trovare il/la terapeuta giusto/a per te, che non è mai semplice. Un altro fattore imprescindibile è la motivazione: sei spinto a risolvere questa difficoltà per tua volontà o per volontà di altri a te cari? Tutti questi aspetti contribuiscono enormemente alla riuscita di un percorso, ma non sono gli unici. Per altre info sono a disposizione
Gentile utente, non specifica per quanto tempo ha seguito una psicoterapia e quale motivo l'ha indotta a interromperla. Non ci sono abbastanza dettagli ma sembra quasi che il suo trovarsi in trappola sia un circolo vizioso. Forse il problema è nelle relazioni, nel modo in cui le vive e quanto si sente al sicuro. Nella psicoterapia il presupposto è lo stesso ma è il terapeuta che si fa carico di snodare le motivazioni sottostanti. La cosa essenziale è che lei si fidi e si "affidi".
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Mario buongiorno,

mi sembra che lei abbia molto chiara la sua situazione. Cosa dovrebbe accadere/cambiare nella sua vita, affinchè una terapia possa risultarle utile ad affrontare la sua problematica? Qual è la prima cosa che noterebbe di diverso?
La mia porta è aperta,
Cari saluti, dr.ssa Selena Tomei
Buongiorno, mi dispiace per la sofferenza manifestata, potrebbe essere utile approfondire le sue relazioni passate, il suo modo di vivere la coppia e quale cambiamento vorrebbe accadesse nella sua vita. Per entrare nel profondo di questi temi e aiutarla ad uscire da questo loop un percorso psicologico potrebbe essere di grande aiuto, ma la prima persona convinta di volere questo cambiamento e disposta a mettersi in gioco e ad interrogarsi su se stesso deve essere lei. Con questi presupposti un percorso la aiuterebbe a vivere le relazioni in modo sereno.
Buona giornata!
Alice Fantino
Gentile Mario, mi è difficile risponderle, non conosco la sua storia. Mi piacerebbe conoscere il suo vissuto, cosa la spinge a credere che la sua "condizione" sia irreversibile... talvolta sono proprio queste credenze che bloccano il cambiamento.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Sofia Faustini
Immagino che ipotizzare un ulteriore percorso psicologico le sembri inutile dal momento che ha già provato altre volte e non si sente cambiato, né sente di aver cambiato questo vissuto interno penoso. A me ad ogni modo non sembra affatto impossibile, anzi, poter "convivere" con questa gelosia, comprendendola e facendo in modo che riduca il suo impatto nel suo mondo interno; quantomeno a far sì che non rovini un rapporto o renda impossibile una relazione nel presente. Ovviamente essendo il mio orientamento psicoanalitico lo trovo particolarmente adeguato a una situazione del genere ma le chiederei comunque che tipo di terapie ha svolto finora ma soprattutto se ha dato sufficiente tempo ai/alle colleghi/colleghe e a sé stesso. Questo genere di percorsi hanno bisogno di tempo per portare a una vera maturazione ed elaborazione interiore di certe dinamiche interne.

Dott. Alessio Antonucci
La gelosia retroattiva non è una malattia, tantomeno incurabile. Ma tu hai scritto qui, su un sito di psicologi, quindi credo questo tu lo sappia, credo che tu sappia che non sei irrecuperabile, che puoi stare bene, liberarti di questi pensieri e finalmente riuscire a vivere una relazione sana e felice. Sei nel posto giusto per riuscire a farlo e questa è la parte positiva. Devi solo lavorarci e riprovare una nuova terapia e anche questa è la parte positiva, perchè stare bene è possibile e dipende da te. Un saluto
Ciao Mario,

Sono spiacente di sentire che stai affrontando la gelosia retroattiva e che hai appena interrotto una relazione a causa di essa. La gelosia retroattiva può essere un disturbo emotivo difficile da affrontare, ma non necessariamente irreversibile. Ecco alcune considerazioni:

Variazioni individuali: Le persone affrontano la gelosia retroattiva in modi diversi, e la gravità della condizione può variare da persona a persona. Anche se può sembrare difficile da gestire, con il giusto supporto e il trattamento adeguato, alcune persone sono state in grado di affrontare e superare gradualmente questo disturbo.
Terapia: Il fatto che tu abbia cercato terapie individuali e di coppia è un passo importante verso il superamento della gelosia retroattiva. Tuttavia, è essenziale lavorare con un terapeuta esperto nel trattamento dei disturbi legati alla gelosia e alla fiducia nelle relazioni. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e altre terapie basate sull'evidenza possono essere utili nel trattare questa condizione.
Tempo e impegno: Il superamento della gelosia retroattiva richiede tempo e impegno. È importante comprendere che il cambiamento non avviene dall'oggi al domani, ma può richiedere mesi o addirittura anni di lavoro costante su te stesso e sui tuoi pensieri e comportamenti legati alla gelosia.
Sostegno sociale: Parla con amici fidati o con il tuo terapeuta per ottenere sostegno durante questo processo. Avere persone che ti comprendono e ti incoraggiano può fare una grande differenza.
Autoconsapevolezza: L'autoconsapevolezza è fondamentale. Cerca di identificare le radici della tua gelosia retroattiva, come insicurezze personali o esperienze passate, e lavora su di esse con il tuo terapeuta.
Riflessione sulla relazione: Prima di intraprendere una nuova relazione, rifletti sulle lezioni apprese dalla tua esperienza passata. Comprendere meglio i tuoi trigger e le dinamiche che hanno contribuito alla gelosia retroattiva può aiutarti a costruire relazioni future più sane.
Infine, tieni presente che il successo nel superare la gelosia retroattiva può variare da individuo a individuo, ma non è impossibile. Continua a lavorare con un professionista della salute mentale qualificato e concentrati sul tuo benessere emotivo. Con il tempo, il supporto adeguato e l'impegno personale, potresti essere in grado di migliorare la tua gestione della gelosia retroattiva e delle tue relazioni future.
Buonasera caro utente, mi spiace molto per la situazione che sta attraversando. La gelosia è un emozione normale da provare quando si è all'interno di una relazione di coppia, importante è riuscire a capire quando diventa destabilizzante e controproducente sia per se stessi che per la coppia e per il partner. Mi spiace molto che i suoi precedenti percorsi terapeutici non abbiano dato l'esito che sperava. Spesso una problematica di tipo psicologico non si supera definitivamente e in modo repentino, la terapia aiuta a portare alla consapevolezza il nostro funzionamento e da dove esso deriva, eventuali sofferenze passate che ci hanno portato ad agire così nel presente, e la consapevolezza che ci sono alternative nell'agire quotidiano oltre a quello che facciamo e sempre abbiam fatto fino ad ora. Tutto ciò ha bisogno del giusto tempo e del terapeuta che meglio fa per lei per poter affrontare questo lavoro di introspezione. Quello che le posso consigliare è di continuare il percorso terapeutico, trovando, se necessario, il terapeuta più "giusto" per lei. Riamango a disposizione. Cordialmente. Dott.ssa Martina Mari.
Buon pomeriggio Mario, non classificherei la "gelosia retroattiva" come un disturbo, ma una reazione emotiva disfunzionale a determinate relazioni ed eventi. Come ogni emozione, si attiva in difesa di nostri scopi personali ed è alimentata da pensieri automatici.
Le consiglio di riprendere un percorso terapeutico con un nuovo professionista, dove magari creare una buona alleanza terapeutica in modo da affrontare la questione.
Rimango a disposizione.
Dr.ssa Versari Debora.

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