Salve, Vorrei condividere una mia riflessione e conoscere anche la vostra riguardo al tema dell'usu

15 risposte
Salve,
Vorrei condividere una mia riflessione e conoscere anche la vostra riguardo al tema dell'usufruizione del sesso a pagamento (a scopo "terapeutico").
Leggevo degli articoli sulla richiesta di assistenza sessuale da parte di persone con disabilità che non possono soddisfarsi autonomamente, ed ho allargato un po' il range del discorso.
Ho pensato a tutte quelle persone che hanno un altro tipo di ""disabilità"", o, utilizzando un termine più adeguato, "deficit".
Ho pensato a coloro che si trovano a 20/23/25 anni soli, con difficoltà relazionali ben radicate, vergini o con difficoltà sessuali causate dall'imbarazzo o dall'ansia, intrappolate in un circolo vizioso che perpetua queste condizioni.
Al giorno d'oggi, abbandonati in buona parte i taboo di un tempo, sappiamo quanto la salute sessuale di una persona incide sul benessere generale, e mi riferisco soprattutto sull'autostima in giovane età.

Se il sesso a pagamento fosse un servizio come ce n'è sono tanti altri, regolamentato, non stigmatizzato come immorale, sporco o di cui vergognarsi? Se fosse come iscriversi a scuola di teatro allo scopo di diventare più sciolto?
Un miglioramento nella sfera puramente sessuale può essere un alleato al fine del successo terapeutico per le condizioni di cui sopra?
Per contro, sarebbe troppo facile cadere in una dipendenza e rendere un individuo ancora più restio ad instaurare una relazione sentimentale?
Lascio questi spunti e mi piacerebbe avere le vostre riflessioni in merito.
Un saluto
Salve, la sessualità è certamente un tema molto rilevante per il benessere e per la salute della persona, e come suggerisce è anche un tema colpevolmente trascurato.
L'esempio delle persone con disabilità è interessante, e so che ci sono delle associazioni che da anni si stanno spendendo faticosamente e meritevolmente a loro sostegno. Tuttavia a mio avviso queste condizioni non sono assimilabili, né come tipologia di disagio, né come conseguente intervento, a quelli che successivamente definisce come "deficit".
Per quanto ritenga anche io inadeguato il carico di giudizio morale che è ancora oggi attribuito alla sfera della sessualità, credo che interventi di "assistenza sessuale" per persone con difficoltà relazionali non sarebbero d'aiuto, e anzi rischierebbero facilmente di essere controproducenti (così come, a margine, è spesso controproducente la pornografia, che per molte persone rappresenta un disincentivo a spendersi per superare le proprie difficoltà).
Sarebbe dunque fondamentale sensibilizzare in merito all'importanza di questo tema, aiutare a superare la paura dello stigma, e incentivare chi è in difficoltà a chiedere aiuto.
Credo però che questo aiuto sia da individuare in percorsi psicoterapeutici che possano accompagnare la persona nel difficile lavoro di esplorare le sue difficoltà relazionali e progressivamente acquisire strumenti che consentano di arrivare ad esplorare (anche) la propria sessualità.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi

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Buongiorno, mi sembra che stia confondendo causa ed oggeto. un saluto
Buongiorno, sono a conoscenza dei servizi che alcune associazioni prestano a persone con disabilità e personalmente ritengo buono che venga data, nei limiti del rispetto, una possibilità di vivere la propria sessualità a chi realmente non ha modo di avvicinarsi ad una relazione con i propri mezzi. Per quel che riguarda le persone che hanno "altri deficit" ritengo che in quel caso il problema che sussiste è relazionale e vada affrontato con un lavoro psicoterapeutico andando quindi ad indagare e comprendere le difficoltà di relazione, di intimità, di apertura verso l'altro. Capisco che in questo periodo storico le relazioni dirette e di persona sono sempre più difficile e quasi rare e che quindi nel momento che ci si incontra corpo a corpo scaturiscono una serie di reazioni fisiche ed emotive alle quali non siamo più abituati. E' qui che a mio avviso il lavoro può iniziare. La sessualità così come ha posto lei il quesito allontana dalla profonda intimità fra due persone. Cordailità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Gent.mo, le potrebbe essere di maggiore giovamento intraprendere un percorso psicoterapeutico, in modo che lei possa rinforzare la sua autostima e lavorare sull'area relazionale. Usufruire del sesso a pagamento non l'aiuta a risolvere il suo disagio, anche perché le relazioni affettive sono ben diverse da quelle a pagamento ed è su quest'ultimo aspetto su cui dovrebbe lavorare maggiormente, perciò risulterebbe controproducente. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Caro Utente,
La possibilità di avere dei rapporti sessuali, a pagamento o no, agisce solo sul sintomo, non sulla causa purtroppo. Anche io, come gli altri colleghi, inviterei chi sente questo tipo di difficoltà relazionale a lavoraci con un percorso terapeutico.
Un abbraccio.
Dr.ssa Mirella Di Calisto
Buonasera, credo che le due finalità vadano ben distinte. Le persone con difficoltà relazionali dovrebbero affrontarle in un percorso che indaghi le cause e miri a risolverle. Le soluzioni facili potrebbero ostacolare un dialogo costruttivo su se stessi più che risolvere. Ovviamente si tratta di generalizzazioni che non possono essere applicate a tutti, bisogna valutare caso per caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

le difficoltà relazionali sono un aspetto su cui è possibile lavorare in terapia. Molto spesso le problematiche sessuali nascono da questioni più profonde, soprattutto in assenza di difficoltà organiche. Prenda in considerazione la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia, vedrà potrà aiutarla a ritrovare una vita sessuale soddisfacente.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Utente, distinguerei il tema della disabilità e della possibilità di fare esperienze sessuali da altre "fatiche" che, da come ne parla, mi sembrano più relazionali e legate alla proprio autostima, idea di sé. In quest'ultimo caso, effettivamente, la possibilità di vivere l'intimità a pagamento potrebbe disincentivare la possibilità di lavorare sulle proprie fatiche e di instaurare delle relazioni profonde e durature (caratterizzate anche da un'intimità reciproca e desiderata da entrambe le parti). Un caro saluto, DOtt.ssa Laura Mandelli
Buongiorno, intanto non è detto che una cosa come l'ansia di prestazione sia assente in un contesto di sesso a pagamento. Personalmente non ci troverei nulla di male se ci si trovasse in una situazione di libera scelta. Guardando solo l'aspetto positivo auspicato e cioè aiutare le persone con difficoltà nella sfera sessuale si rischierebbe secondo me di entrare in una bolla di dipendenza dentro la quale si "funzionerebbe" ma all'esterno della quale facilmente si incontrerebbero le stesse difficoltà di partenza nel momento in cui si ritorna ad una relazione più simmetrica.
Buongiorno, credo che la questione non sia strettamente legata al sesso a pagamento ,che oggi, soprattutto on-line, è altamente sdoganata non soltanto per quanto riguarda le persone con handicap; quanto piuttosto la possibilità di avere una relazione sentimentale amorosa e appagante. Questione che interroga tutti.
Un saluto
Dottoressa Cristina Villa
Salve, la premessa della sua domanda è completamente diversa dal contenuto ultimo della sua richiesta. Non potrà mai risolvere le sue difficoltà relazionali attraverso una prestazione sessuale a pagamento. Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per affrontare con la dovuta serietà e attenzione le motivazioni delle sue difficoltà di socializzazione al fine di migliorare la sua qualità della vita. Non esiti perché merita molto di più di quanto sta pensando ora. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente,
Solleva delle ottime domande! Al di là dei pregiudizi riguardanti la sessualità, non sono certa che prestazioni di natura sessuale possano risolvere le difficoltà da lei citate. In ogni caso è opportuno identificare qual è la difficoltà che compromette la sessualità e intraprendere il percorso terapeutico più adeguato.
Cordialmente
Salve, ci sono difficoltà come ansia e imbarazzo che possono essere affrontati. A volte la vita riesce a sanare alle volte è bene chiedere una mano ad uno specialista, ancora di i più in giovane età. Più che allargare il range di disabilità altamente compromettenti, anche a difficoltà affrontabili, provi a mettersi in gioco e chiedere una mano.
Buongiorno. L’unica realistica risposta a quanto domanda è provare a capire come e quanto questi suoi personali interrogativi riguardino la sua specifica esperienza soggettiva, tenendo presente che qualunque rapporto sessuale o amoroso non sono in nessuno modo una forma di terapia. SG
Buonasera gentile utente,
mi ricollego ai miei colleghi cercando di far capire meglio l ' essenza della sua domanda. Sicuramente lei non potrà mai risolvere le sue difficoltà relazionali attraverso una prestazione sessuale a pagamento.
Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per affrontare meglio i suoi dubbi e le sue perplessità
Saluti

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