Salve, una curiosità ma esistono psicoterapeuti che adottano tempistiche mostruosamente lunghe avvol

15 risposte
Salve, una curiosità ma esistono psicoterapeuti che adottano tempistiche mostruosamente lunghe avvolte tipo 10 anni? Perché io sentii dire che la psicoterapia avvolte può durare anni e mi terrorizzò ma poi non ho mai capito perché alcune persone non rispondono bene alla psicoterapia quali sono i fattori che vanno a determinare la guarigione definitiva di un problema? E quindi la buona riuscita della psicoterapia? Non ho mai capito perché alcune persone vengono etichettate come "incurabili" in ambito comune se poi io ho sempre sentito che una buona psicoterapia può guarire del tutto però vorrei sapere come mai alcune volte la psicoterapia non funziona, potete rispondermi a questi miei dubbi? Grazie in anticipo
Buonasera, l'efficacia di una terapia non è legata a quanto dura, esistono percorsi relativamente brevi ma risolutivi. A mio avviso non esistono persone incurabili. Se desidera chiarimenti non esiti a contattarmi. Un caro saluto

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Buona sera, la sua domanda e’ molto complessa perche’ per poter chiamare un percorso di psicoterapia che guarisce del tutto o non avere nessun beneficio (prendendo i due estremi e dico questo perche’ personalmente penso che non esistono estremi ma solo delle sfumature) dipende principalmente da tre fattori: dal paziente ( e qui i fattori sono talmente tanti che potrebbe rientrare tutta la psicologia e psicopatologia tra cui per esempio i tratti caratteriali del paziente, meccanismi di difesa o se ci sono dei disturbi gravi di personalita’), dal terapeuta e del tipo di psicoterapia che il terapeuta pratica o quello che viene chiamato orientamento. Riguardo questo c’e’ da dire che per poter chiamare una psicotrapia che guarisce ci deve essere una compatibilita’ tra quello che ha bisogno il paziente e l’orientamento dell’analista. In altre parole e’ un po’ come in medicina dove si dice che non e’ il paziente che si deve adeguare alla terapia ma la terapia ai bisogni specifici del paziente. Spero di averle risporto,rimango a disposizione
Buon giorno a lei. Devo dire che ha posto una domanda abbastanza complessa. Andiamo per punti e comincio con il dire che la terapia non è eterna ma in psicoterapia si lavora per obiettivi. Non è neanche detto che un percorso debba essere svolto unicamente con un unico terapeuta. Si può per esempio di decidere di affrontare una parte del percorso per esempio il qui ed ora con un terapeuta e poi dopo un tot di tempo decidere di affrontare per esempio il passato con un altro. È una possibilità ma non è obbligatoria. Seconda cosa la terapia può non funzionare per vari fattori anche perché il percorso terapeutico si fa sempre in due ovvero con il terapeuta e con il paziente. Per poter essere funzionale un percorso il terapeuta deve essere in risonanza con il suo paziente ma perché questo accada il paziente deve permetterlo al terapeuta. Se non si crea la allenando terapeutica è difficile che un lavoro terapeutico possa essere funzionale. Ci sarebbero tanti altri punti da illustrare e se ha bisogno di chiarimenti sono a sua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno,
Le assicuro che non è semplice dare dei tempi certi rispetto alla riuscita o meno di un percorso di psicoterapia.Molto dipende dalla volontà di instaurare un buon livello di alleanza terapeutica tale,da rendere più semplice e meno dispendioso sia in merito ai costi che alle energie espressi.Il resto si noterà con i risultati tangibili dallo stesso paziente e dal terapeuta.In genere il termine della terapia avviene di comune accordo,pur rimanendo disponibili.
Buona giornata
Buongiorno, uno dei fattori più importanti per fare un buon percorso terapeutico è la relazione fra terapeuta e paziente,a mio avviso l' incontro, oltre che tra bisogni del paziente e orientamento del terapeuta, prima di tutto tra due persone.
C'è una parte tecnica che entra in questa relazione di tipo professionale, e una parte umana. Ci sono terapeuti con cui si può lavorare al meglio su alcuni temi, e altri con cui fare un altro pezzo di cammino in un momento diverso della propria vita.
Ci sono orientamenti che prediligono percorsi lunghi, altri più brevi, i tempi vengono accordati tra paziente e terapeuta. Se si instaura una relazione di fiducia col terapeuta di solito qualche frutto si raccoglie sempre, diventando più consapevoli dei propri temi, dei punti di forza e debolezza,a prescindere dall'aver risolto completamente un problema.
Se una terapia non ha funzionato non per questo si deve rinunciare e non riprovare con un altro terapeuta.
Spero di aver risposto ad alcuni dei suoi dubbi. Buon cammino!
Dott.ssa Conticello Marialba
Gentile utente,
ritengo innanzitutto che non esistano pazienti " incurabili" : la relazione terapeutica, a prescindere dall' orientamento del terapeuta e dalle motivazioni/ intenzioni del paziente, è sempre sufficientemente efficace, perché si crea inesorabilmente un laboratorio emotivo accogliente di ascolto e di riparazione delle parti di sé anticamente danneggiate, rifiutate o poco investite.
In merito ai tempi, ci sono terapie brevissime o tecniche super efficaci ( EMDR oppure la terapia breve strategica...) ma anche terapie che richiedono lunghi tempi, quando si è motivati a scrutare dentro di sé in modo sistematico per raggiungere un percorso di crescita personale e migliorarsi in modo definitivo ( la psicoanalisi, la sistemica relazionale...).
Non esiste il paziente che " non risponde bene" alla terapia o terapie che " non funzionano" ...piuttosto esiste la relazione terapeutica unica e irripetibile di un paziente unico e irripetibile
svolta col suo psicoterapeuta unico e irripetibile: la buona riuscita è un processo sinergico, ma è garantita!
Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Pieve di Cento ( Bo)

Gentile utente, la su domanda è complessa ma assolutamente comprensibile. Non esiste un tempo uguale per tutti, la "guarigione" è un concetto molto personale e non sempre definibile secondo un criterio universale. Esistono percorsi di terapia che mirano alla risoluzione di un tema doloroso specifico, altri percorsi che hanno bisogno di tempo per essere elaborati ed esplorati dalla persona. In terapia si settano in accordo con il terapeuta degli obbiettivi, ma questi obbiettivi nel tempo possono cambiare, così come cambia la nostra vita ragion per cui i tempi si possono dilatare i restringere, in base alle esigenze. Inoltre spesso è la persona stessa che condivide con il terapeuta la volontà di interrompere o proseguire il percorso. Paziente e terapeuta lavorano insieme per arrivare al raggiungimento del benessere per quella persona.
Spero di esserle stata utile. Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, grazie innanzitutto per le domande che ha rivolto a noi! non esistono in realtà delle regole fisse per quanto riguarda la durata di una terapia, che ne comprovino anche l'efficacia. Sarà premura del suo terapeuta stabilire ed individuare insieme a lei degli obiettivi terapeutici da raggiungere, oltre che condividere insieme il progresso della terapia stessa.
Saluti!
AV
Buon pomeriggio,
credo che i tempi di un percorso terapeutico siano legati alla soggettività della persona che intraprende lo stesso, ovvero che siano soggettivi, per cui non esiste un tempo standard, a meno che non ci si rivolga alle istituzioni che devono invece rispondere a criteri di oggettività.
Riguardo al tema della "guarigione" la questione è molto più complessa ..... dovremmo prima accordarci su cosa si intenda per guarigione nel campo della psiche e all'interno di un percorso terapeutico, ma soprattutto in relazione a ciò che riguarda quello specifico soggetto e le sue particolari questioni.
Saluti.
Silvia Chiodi
Buon pomeriggio, esistono vari approcci che gli psicoterapeuti utilizzano per fare psicoterapia. In media una psicoterapia può durare da 3 mesi a 2 anni. Ciò dipende dal problema di partenza della persona che vuole imparare a conoscersi e se la persona vuole lavorare solo sui sintomi o andare a rimodulare il suo sistema di vita. Anche io come alcuni colleghi penso non esistano persone incurabili, ci vuole solo tempo, pazienza e fiducia

Grazie
Dr.ssa Francesca Luongo
Gentile richiedente, le sue domande, molto pertinenti ed interessanti, meriterebbero un trattato di psicoterapia. Forse potrebbe fare prima contattando uno psicoterapeuta che sicuramente potrà darle tutte le informazioni relative ai diversi tipi di psicoterapia e alle teorie sulla personalità e sull’origine dei vari disturbi psichici che ne sono i presupposti scientifici. Non esiti a farlo.
Cordialmente Maria Nasti

Gentile utente, le suggerirei di concentrasi sul raggiungimento dei propri obiettivi piuttosto che sulle tempistiche. Ogni percorso è diverso ed è difficile in psicoterapia stabilire a priori la durata poiché il paziente è parte attiva del processo. Ogni persona reagisce in maniera differente alla psicoterapia e il professionista è tenuto a mettere in primo piano i suoi bisogni e i suoi tempi. Mi contatti se necessita ulteriori informazioni.
Cordiali saluti, dott.ssa Curatolo
Buongiorno! La dipendenza dall'altro (dal terapeuta) può spaventare e molto, ma è parte fondante della relazione terapeutica e di un esito soddisfacente della psicoterapia. Si tratta, però, di una dipendenza buona e controllata dalle competenze del terapeuta. In fondo, ognuno di noi è già stato profondamente dipendente (pensi al neonato) e quella dipendenza è stata la base da cui partire per poter andare da solo nel mondo. Nonostante tutto, oggi quel "bambino" è diventato adulto, fa il meglio che può e scrive delle sue paure. Accettare di aver bisogno dell'altro e la dipendenza che ne deriva (con i tempi che richiede, al di là delle tecniche impiegate) è come una "rampa di lancio" necessaria per vivere quanto più pienamente possibile se stesso. Buon viaggio
Bentrovata! Quei percorsi lunghi cui accenna solitamente fanno più riferimento a percorsi di tipo psicoanalitico che ad un ciclo di incontri di psicoterapia. Oggi, una buona psicoterapia e un buon counseling possono essere affrontati con successo anche in cicli di 10-12 sessioni. Tutto dipende dai risultati che si vogliono ottenere, e dal punto di partenza. A mio avviso oggi come oggi la scienza psicoterapica si è talmente evoluta, e le persone masticano talmente tanto già concetti psicologici, rispetto a un tempo, che quello che una volta poteva essere affrontato e risolto in un anno di lavoro, oggi può essere trattato nell'arco di due-tre mesi. Detto questo, mi sento di invitarla a considerare altri elementi preziosi che possono determinare il successo o meno di una psicoterapia: la fiducia riposta nel terapeuta, il valore inestimabile del proprio benessere emotivo, e la fede nel fatto che la vita può essere davvero piena di gioia e di amore, se ci si dedica con passione alla propria crescita personale. Se vuole, mi farebbe molto piacere approfondire questo tema nel dettaglio con una consulenza on line, iniziando un percorso breve ma altamente trasformativo, già dal primo incontro.
Buongiorno,
Rispondere alla sua richiesta non è semplice perché da un lato esistono molte correnti diverse nell'ambito della psicoterapia, alcune caratterizzate da approcci molto rapidi ed altre da percorsi classicamente più lunghi. D'altro canto in psicoterapia, differentemente da altre branche del mondo sanitario, la "guarigione" non è solo una considerazione fatta dallo specialista, ma forse maggiormente una presa di coscienza condivisa tra terapeuta e paziente, in cui viene a cessare quello che generava sofferenza. Il percorso della psicoterapia può infine essere non lineare: ai miei pazienti dico spesso che il percorso si costruirà man mano per decisioni prese insieme.
Cordialmente,
Dott. Giovanni Zanette

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