Salve, sono una ragazza di 28 anni e sono fidanzata da più di quattro anni. E' la mia prima relazion
20
risposte
Salve, sono una ragazza di 28 anni e sono fidanzata da più di quattro anni. E' la mia prima relazione importante.
Purtroppo nel corso della mia relazione ci sono stati vari problemi, che hanno spinto il nostro rapporto in crisi diverse volte. Lui è una persona molto gelosa, e lo sono anch' io, tant'è che in passato ci sono stati molti litigi in seguito alla mia decisione di partire per brevi periodi, con le mie amiche e mia sorella, per dei viaggi. In seguito al mio ultimo viaggio, la nostra relazione si è interrotta per circa due mesi, durante i quali ho visto davvero la sofferenza che queste mie scelte gli provocavano, decidendo così di giungere ad un compromesso: viaggiare tutti insieme, amiche e fidanzato.
Lui di base è una persona abbastanza sedentaria, abitudinaria, per cui raramente, se non nel periodo estivo, gli viene voglia di esplorare posti ed uscire dalla propria routine. Mentre io e le mie amiche siamo più spinte da questa voglia di avventura e di conoscere posti nuovi.
Come dicevo, non sono disposta a rinunciarci ma nemmeno ad essere egoista a tal punto da continuare a farlo soffrire, per le ragioni raccontate prima.
Qui entra in gioco però, mia sorella. Siamo quasi coetanee, ma non ha mai avuto una relazione. Mi sento continuamente giudicata dal suo modo diverso di vedere la vita, le relazioni, ma soprattutto sono invasa dai sensi di colpa, per questa mia scelta, nei suoi confronti.
Non avendo un compagno, e avendo lo stesso gruppo di amiche, prevalentemente fidanzate, è come se mi facessi carico io di tutte le sue aspettative.
Lei è delusa da questa mia decisione, ritiene che io sia stata manipolata, disapprova la mia relazione, le mie scelte, il mio voler superare le crisi di coppia che ci sono state col mio fidanzato. Mi sento costantemente giudicata da lei, e la cosa peggiore è che non so se il mio punto di vista sia sbagliato oppure no. Mi sento di averla "tradita" prendendo questa scelta, perché ciò implica il viaggiare sempre tutti insieme, e so che lei, in quanto single, non accetterebbe mai una vacanza in "3" se non in gruppo. Lei non è una persona disposta a viaggiare in gruppo, compresi i fidanzati delle mie amiche, essendo al momento l'unica single. Mi sento responsabile della sua impossibilità di viaggiare.
Mi sento intrappolata tra due fuochi, da un lato mia sorella, con le sue idee di vedere la vita, la voglia di viaggiare, e il continuo disapprovare la mia relazione, dall'altro il mio fidanzato, che non accetta più tutto ciò e col quale io vorrei costruirci poi una famiglia. Sono egoista? manipolata? non lo so.
Purtroppo nel corso della mia relazione ci sono stati vari problemi, che hanno spinto il nostro rapporto in crisi diverse volte. Lui è una persona molto gelosa, e lo sono anch' io, tant'è che in passato ci sono stati molti litigi in seguito alla mia decisione di partire per brevi periodi, con le mie amiche e mia sorella, per dei viaggi. In seguito al mio ultimo viaggio, la nostra relazione si è interrotta per circa due mesi, durante i quali ho visto davvero la sofferenza che queste mie scelte gli provocavano, decidendo così di giungere ad un compromesso: viaggiare tutti insieme, amiche e fidanzato.
Lui di base è una persona abbastanza sedentaria, abitudinaria, per cui raramente, se non nel periodo estivo, gli viene voglia di esplorare posti ed uscire dalla propria routine. Mentre io e le mie amiche siamo più spinte da questa voglia di avventura e di conoscere posti nuovi.
Come dicevo, non sono disposta a rinunciarci ma nemmeno ad essere egoista a tal punto da continuare a farlo soffrire, per le ragioni raccontate prima.
Qui entra in gioco però, mia sorella. Siamo quasi coetanee, ma non ha mai avuto una relazione. Mi sento continuamente giudicata dal suo modo diverso di vedere la vita, le relazioni, ma soprattutto sono invasa dai sensi di colpa, per questa mia scelta, nei suoi confronti.
Non avendo un compagno, e avendo lo stesso gruppo di amiche, prevalentemente fidanzate, è come se mi facessi carico io di tutte le sue aspettative.
Lei è delusa da questa mia decisione, ritiene che io sia stata manipolata, disapprova la mia relazione, le mie scelte, il mio voler superare le crisi di coppia che ci sono state col mio fidanzato. Mi sento costantemente giudicata da lei, e la cosa peggiore è che non so se il mio punto di vista sia sbagliato oppure no. Mi sento di averla "tradita" prendendo questa scelta, perché ciò implica il viaggiare sempre tutti insieme, e so che lei, in quanto single, non accetterebbe mai una vacanza in "3" se non in gruppo. Lei non è una persona disposta a viaggiare in gruppo, compresi i fidanzati delle mie amiche, essendo al momento l'unica single. Mi sento responsabile della sua impossibilità di viaggiare.
Mi sento intrappolata tra due fuochi, da un lato mia sorella, con le sue idee di vedere la vita, la voglia di viaggiare, e il continuo disapprovare la mia relazione, dall'altro il mio fidanzato, che non accetta più tutto ciò e col quale io vorrei costruirci poi una famiglia. Sono egoista? manipolata? non lo so.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive. Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Salve, grazie per la condivisione del suo vissuto.
Da quello che scrive da una parte ci sono le richieste ed i bisogni del suo fidanzato e dall'altra le richieste ed i bisogni di sua sorella.
Sembrerebbe che entrambi, seppur inconsapevolmente, le "chiedano" di supportare i loro bisogni emotivi.
La inviterei in questo momento ad ascoltarsi e a riflettere su quali invece siano i suoi bisogni profondi e cosa vuole per sé a prescindere dalle esigenze altrui, suggerendole di iniziare un percorso terapeutico.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Tiziana Di Fazio
Da quello che scrive da una parte ci sono le richieste ed i bisogni del suo fidanzato e dall'altra le richieste ed i bisogni di sua sorella.
Sembrerebbe che entrambi, seppur inconsapevolmente, le "chiedano" di supportare i loro bisogni emotivi.
La inviterei in questo momento ad ascoltarsi e a riflettere su quali invece siano i suoi bisogni profondi e cosa vuole per sé a prescindere dalle esigenze altrui, suggerendole di iniziare un percorso terapeutico.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Tiziana Di Fazio
Buonasera cara utente ,mi sembra ,da ciò che leggo, che la situazione sia abbastanza ingarbugliata e non credo sinceramente che si possa limitare ad una risposta da parte di uno di noi specialisti.
Se vuole possiamo fare un primo colloquio e vedere meglio la situazione.
Se vuole possiamo fare un primo colloquio e vedere meglio la situazione.
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, la descrizione di chi si trova fra due fuochi mi fa pensare che si sente senza via d'uscita. Credo che in questo quadro che ha esposto prevalga l'importanza per lei di soddisfare i bisogni del suo fidanzato e di sua sorella, così anche la vacanza diventa impegnativa. Ha scritto chiaramente che si è presa carico di sua sorella, nonostante i suoi giudizi e le sue critiche... è giunta a una soluzione di compromesso coinvolgendo il suo fidanzato nei viaggi, anche se sedentario rispetto alla sua voglia di sentirsi dinamica con le amiche. Altro aspetto importantissimo è la sensazione di essere egoista se pensa a sè stessa, o manipolata se pensa agli altri. Credo che un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a sperimentare modi di essere più assertiva senza sentirsi di togliere qualcosa a qualcuno, sperimentare la relazione senza dover abbracciare per forza il punto di vista dell'altro, ma nel rispetto di ciò che più le corrisponde.
Drssa Marilisa Fiocca
Drssa Marilisa Fiocca
Buonasera,
il primo tema importante mi sembra la convivenza di due stili di attaccamento ansioso che rendono problematico instaurare un senso di fiducia nella relazione. Il secondo, a cascata, riguarda le conseguenze che questa modalità di stare insieme ha con amiche e sorella.
Non credo sia egoista, né manipolata. Si tratta di capire come mai manca la fiducia nella relazione di coppia.
il primo tema importante mi sembra la convivenza di due stili di attaccamento ansioso che rendono problematico instaurare un senso di fiducia nella relazione. Il secondo, a cascata, riguarda le conseguenze che questa modalità di stare insieme ha con amiche e sorella.
Non credo sia egoista, né manipolata. Si tratta di capire come mai manca la fiducia nella relazione di coppia.
Salve grazie per aver condiviso la sua situazione. Quello che mi viene da suggerirle è concentrarsi si quello che vuole lei. Forse sarebbe il caso di contattare uno psicologo per chiarirsi la confusione che sta vivendo. Resto a sua disposizione anche online
Un caro saluto Dottoressa Lina Robertiello
Un caro saluto Dottoressa Lina Robertiello
Buongiorno, grazie per la condivisione della sua situazione attuale, oltre a quello che desiderano o vorrebbero la sua sorella o il suo fidanzato, vorrei sapere quali sono i suoi desideri, rinunciare ai propri bisogni per altri non la porteranno a sentirsi soddisfatta e piena nella vita.
Potrebbe iniziare un percorso psicologico che la aiuti a concentrarsi nei suoi desideri e bisogni.
Un abbraccio
Potrebbe iniziare un percorso psicologico che la aiuti a concentrarsi nei suoi desideri e bisogni.
Un abbraccio
Salve, innanzitutto grazie per la sua condivisione, rispetto a ciò che condivide, la cosa che mi salta all'occhio è il senso di responsabilità che sente di avere circa il BenEssere o MalEssere dell'altro. La domanda che mi verrebbe da porle è: che senso ha per lei "sacrificarsi" per l'altro? e quali aspetti di sè sta "sacrificando" nel tentare di accontentare l'altro?
Nel vedere ciò può darsi la possibilità di ascoltarsi e sostenersi rispetto a ciò che desidera Lei per sè. Le auguro di darsi la possibilità di prendersi cura di questi aspetti all'interno in uno spazio nel quale si possa sentire libera di ascoltarsi ed esprimersi. Un caro saluto, Dott.ssa Marilia Buono.
Nel vedere ciò può darsi la possibilità di ascoltarsi e sostenersi rispetto a ciò che desidera Lei per sè. Le auguro di darsi la possibilità di prendersi cura di questi aspetti all'interno in uno spazio nel quale si possa sentire libera di ascoltarsi ed esprimersi. Un caro saluto, Dott.ssa Marilia Buono.
Buongiorno, penso sia impossibile e forse anche non utile a lei dare una risposta del genere "ha fatto bene", "ha fatto male", "è stata manipolata", ecc.
Mi pare senz'altro lei abbia provato una mediazione sana tra i propri interessi, il proprio compagno, il non voler rinunciare a una cosa a cui tiene e il non far soffrire la persona che ama. Per il resto però, per approfondire le dinamiche col suo compagno, per capire la storia della relazione con sua sorella e il senso di lealtà che prova nei suoi confronti, la storia dei due fuochi tra cui si sente, è necessario immaginare almeno una serie di incontri di consultazione con uno psicoterapeuta. Per ulteriori chiarimenti resto a disposizione, Dott. Alessio Antonucci
Mi pare senz'altro lei abbia provato una mediazione sana tra i propri interessi, il proprio compagno, il non voler rinunciare a una cosa a cui tiene e il non far soffrire la persona che ama. Per il resto però, per approfondire le dinamiche col suo compagno, per capire la storia della relazione con sua sorella e il senso di lealtà che prova nei suoi confronti, la storia dei due fuochi tra cui si sente, è necessario immaginare almeno una serie di incontri di consultazione con uno psicoterapeuta. Per ulteriori chiarimenti resto a disposizione, Dott. Alessio Antonucci
Buona giornata. Ho letto il caso che espone e sento di poterle dire con onestà che lei non è egoista. Sarebbe sicuramente opportuno progettare un lavoro sulle emozioni e sul senso di responsabilità che sta provando, per raggiungere l'obiettivo di sentirsi libera di agire senza il timore di collidere con le esigenze dei suoi affetti.
Salve, credo che lei abbia bisogno di vedere più lucidamente il suo rapporto con il compagno e quello con sua sorella in modo da fugare i sensi di colpa e da sentirsi più libera. Cerchi aiuto perché è molto giovane ed ha tanto tempo davanti. Lo viva al meglio!
Buonasera,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qua la sua situazione.
Di solito tendo a rispondere cercando di dare degli spunti di riflessione; quello che noto è la sua volontà di accontentare le persone che la circondano e che le vogliono bene, questo però non ci riesce sempre, poiché spesso accontentando una persona se ne delude un'altra e, anzi, a volte, accontentiamo tutti tranne noi stessi.
Secondo la terapia cognitivo comportamentale le nostre emozioni derivano da come interpretiamo una data situazione, ovvero qual è il pensiero che ci fa provare quella data emozione?
Inoltre spesso diamo per veri al 100% questi pensieri, senza mai metterli in discussione, ma non è così. Spesso questi pensieri sono errori di ragionamento che ci portano a stare male emotivamente e poi a compiere azioni che ci fanno rientrare in un circolo vizioso.
Le consiglio perciò di iniziare a comprendere quali sono i suoi pensieri e iniziarli anche a vagliare quanto sono conformi o meno alla realtà.
Spero di averle dato modo di riflettere.
Dott.ssa Giada Valmonte
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qua la sua situazione.
Di solito tendo a rispondere cercando di dare degli spunti di riflessione; quello che noto è la sua volontà di accontentare le persone che la circondano e che le vogliono bene, questo però non ci riesce sempre, poiché spesso accontentando una persona se ne delude un'altra e, anzi, a volte, accontentiamo tutti tranne noi stessi.
Secondo la terapia cognitivo comportamentale le nostre emozioni derivano da come interpretiamo una data situazione, ovvero qual è il pensiero che ci fa provare quella data emozione?
Inoltre spesso diamo per veri al 100% questi pensieri, senza mai metterli in discussione, ma non è così. Spesso questi pensieri sono errori di ragionamento che ci portano a stare male emotivamente e poi a compiere azioni che ci fanno rientrare in un circolo vizioso.
Le consiglio perciò di iniziare a comprendere quali sono i suoi pensieri e iniziarli anche a vagliare quanto sono conformi o meno alla realtà.
Spero di averle dato modo di riflettere.
Dott.ssa Giada Valmonte
Cara 28 enne,
non credo che si debba soffrire così tanto all'interno di una relazione, non esiste un amore che non porti anche momenti difficili, ma se sono più gravosi di quelli belli allora è il caso di riflettere con il supporto di una professionista perché le persone coinvolte (fidanzato, amiche, sorella) non sono capaci di sostenerla proprio perché sono affettivamente legate a lei.
Le consiglio vivamente di prendere fiato, non credo che la vita possa essere un continuo "compromesso" che vuol dire rinunciare sempre a qualcosa. Vedrà che facendo aiutare da una/un psicoterapeuta troverà le risposte e riconquisterà un sano equilibrio psicofisico.
Un caro saluto
Dott.ssa Camilla Lenti
non credo che si debba soffrire così tanto all'interno di una relazione, non esiste un amore che non porti anche momenti difficili, ma se sono più gravosi di quelli belli allora è il caso di riflettere con il supporto di una professionista perché le persone coinvolte (fidanzato, amiche, sorella) non sono capaci di sostenerla proprio perché sono affettivamente legate a lei.
Le consiglio vivamente di prendere fiato, non credo che la vita possa essere un continuo "compromesso" che vuol dire rinunciare sempre a qualcosa. Vedrà che facendo aiutare da una/un psicoterapeuta troverà le risposte e riconquisterà un sano equilibrio psicofisico.
Un caro saluto
Dott.ssa Camilla Lenti
Gentile utente,
Non è affatto semplice sentirsi tra due fuochi e le dinamiche che descrive credo meritino uno spazio maggiore di approfondimento affinché lei possa sentirsi davvero libera di fare le proprie scelte senza dipendere da quello che credono o si aspettano le persone che la circondano.
Dr.ssa Damiano Maria
Non è affatto semplice sentirsi tra due fuochi e le dinamiche che descrive credo meritino uno spazio maggiore di approfondimento affinché lei possa sentirsi davvero libera di fare le proprie scelte senza dipendere da quello che credono o si aspettano le persone che la circondano.
Dr.ssa Damiano Maria
Gentile utente,
ritengo la sua posizione tra le più difficili da affrontare poiché, come da lei descritto, sta tra due fuochi senza vie di fuga.
Le sembrerà strano ciò che dico ma la soluzione è non andare nè da una parte né dall'altra, impari a guardare la propria posizione, ovvero quella che implica i propri disideri e bisogni, impari a valorizzare e legittimare ciò che la fa stare bene. Con il tempo il suo spazio personale troverà una forma più comoda dove gli altri possono adattarsi
Scelga di fare un percorso di supporto e tutto le sembrerà più semplice
Dott.ssa Aida Faraone
ritengo la sua posizione tra le più difficili da affrontare poiché, come da lei descritto, sta tra due fuochi senza vie di fuga.
Le sembrerà strano ciò che dico ma la soluzione è non andare nè da una parte né dall'altra, impari a guardare la propria posizione, ovvero quella che implica i propri disideri e bisogni, impari a valorizzare e legittimare ciò che la fa stare bene. Con il tempo il suo spazio personale troverà una forma più comoda dove gli altri possono adattarsi
Scelga di fare un percorso di supporto e tutto le sembrerà più semplice
Dott.ssa Aida Faraone
Gentile utente, innanzi tutto si liberi dai sensi di colpa perchè sono un inutile impedimento a trovare una soluzione positiva alla situazione. E' presa fra due fuochi, ma è importante che si chieda perchè ci si è messa e sostanzialmente che cosa vuole lei. A voler accontentare tutti si scontenta tutti. Credo che questa situazione sia emblematica delle sue relazioni, per cui affrontarla a fondo le può essere utile per la sua vita. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapico in cui analizzare il suo stile di attaccamento e le modalità di relazione affettiva. Non può prendersi la responsabilità
delle scelte degli altri (sorella, fidanzato), ognuno deve rispondere per se stesso. Pensare a se stessi non vuol dire essere egoisti, ma dare a se stessi l'amore che diamo agli altri. In vista di una possibile famiglia, una "ristrutturazione" affettiva le sarà molto utile. Scusi il tono direttivo ma mi piacerebbe che uscisse da questa situazione, la saluto molto cordialmente, rimango a disposizione per approfondimenti, dott.ssa Silvia Ragni
delle scelte degli altri (sorella, fidanzato), ognuno deve rispondere per se stesso. Pensare a se stessi non vuol dire essere egoisti, ma dare a se stessi l'amore che diamo agli altri. In vista di una possibile famiglia, una "ristrutturazione" affettiva le sarà molto utile. Scusi il tono direttivo ma mi piacerebbe che uscisse da questa situazione, la saluto molto cordialmente, rimango a disposizione per approfondimenti, dott.ssa Silvia Ragni
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Dal suo racconto sembra emergere un senso di colpa nei confronti di sua sorella, come se lei dovesse necessariamente partire con lei o andare in vacanza con lei. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico in modo da poter approfondire questo legame che sembra indissolubile e non le permetta di vivere appieno la sua relazione di coppia. Cordialità dott. Gaetano Marino
Leggo nel tuo racconto il peso di emozioni molto intense: la tensione tra il desiderio di mantenere l’equilibrio nelle relazioni con le persone a te care e la sensazione di essere giudicata e forse, a tratti, incompiuta rispetto ai tuoi stessi bisogni. Prima di tutto, voglio dirti che quello che stai vivendo è comprensibile e umano: il confronto con gli altri, soprattutto con chi amiamo, può portarci a sentirci intrappolati tra aspettative e desideri contrapposti.
Nella tua esperienza emerge un tema centrale, la polarità. Da un lato, il tuo desiderio di esplorare e vivere nuove esperienze, dall’altro il bisogno di costruire e proteggere una relazione affettiva importante. E poi c’è il legame con tua sorella, che sembra portarti in un luogo ancora più complesso, fatto di aspettative, senso di responsabilità e il timore di deluderla. Mi colpisce come tu ti stia muovendo con cura e rispetto verso tutte queste parti, cercando di trovare una strada che tenga insieme i pezzi di questa complessità.
Una domanda che mi sento di proporti è questa: cosa senti davvero tuo, autentico, in tutto ciò? È possibile che alcune scelte siano nate per assecondare gli altri, mentre altre rispondono più profondamente al tuo sentire? Portare attenzione al “qui e ora” di ciò che provi, senza giudizio, può aiutarti a distinguere tra ciò che nasce da te e ciò che forse ti è stato “imposto” dalle circostanze o dalle aspettative altrui.
Rispetto a tua sorella, è importante ricordare che, anche se vi legano un affetto e una storia comuni, le vostre vite e i vostri percorsi sono unici e distinti. Portarti sulle spalle la sua delusione o le sue aspettative potrebbe toglierti energia e spazio per vivere pienamente la tua vita. Non significa non amarla, ma piuttosto riconoscere che il tuo cammino non può essere identico al suo, né tu puoi essere responsabile del modo in cui lei affronta le sue esperienze.
Infine, con il tuo compagno, hai già dimostrato una grande disponibilità a trovare compromessi. Questo è un segno di maturità e amore. Tuttavia, il compromesso, per essere sostenibile, deve lasciare spazio anche ai tuoi bisogni fondamentali, come quello di esplorare e vivere momenti di libertà. Riflettere insieme su come costruire una relazione che vi permetta entrambi di sentirvi liberi e sicuri potrebbe essere un passaggio importante.
Non sei egoista e nemmeno manipolata: sembri una persona che si sta interrogando con profondità sulle proprie scelte. Questo è un atto di coraggio e consapevolezza. Continuare a esplorare il tuo sentire, magari con un supporto che ti aiuti a far emergere le tue risorse interiori, può aiutarti a ritrovare chiarezza e pace in questo momento di grande complessità.
Nella tua esperienza emerge un tema centrale, la polarità. Da un lato, il tuo desiderio di esplorare e vivere nuove esperienze, dall’altro il bisogno di costruire e proteggere una relazione affettiva importante. E poi c’è il legame con tua sorella, che sembra portarti in un luogo ancora più complesso, fatto di aspettative, senso di responsabilità e il timore di deluderla. Mi colpisce come tu ti stia muovendo con cura e rispetto verso tutte queste parti, cercando di trovare una strada che tenga insieme i pezzi di questa complessità.
Una domanda che mi sento di proporti è questa: cosa senti davvero tuo, autentico, in tutto ciò? È possibile che alcune scelte siano nate per assecondare gli altri, mentre altre rispondono più profondamente al tuo sentire? Portare attenzione al “qui e ora” di ciò che provi, senza giudizio, può aiutarti a distinguere tra ciò che nasce da te e ciò che forse ti è stato “imposto” dalle circostanze o dalle aspettative altrui.
Rispetto a tua sorella, è importante ricordare che, anche se vi legano un affetto e una storia comuni, le vostre vite e i vostri percorsi sono unici e distinti. Portarti sulle spalle la sua delusione o le sue aspettative potrebbe toglierti energia e spazio per vivere pienamente la tua vita. Non significa non amarla, ma piuttosto riconoscere che il tuo cammino non può essere identico al suo, né tu puoi essere responsabile del modo in cui lei affronta le sue esperienze.
Infine, con il tuo compagno, hai già dimostrato una grande disponibilità a trovare compromessi. Questo è un segno di maturità e amore. Tuttavia, il compromesso, per essere sostenibile, deve lasciare spazio anche ai tuoi bisogni fondamentali, come quello di esplorare e vivere momenti di libertà. Riflettere insieme su come costruire una relazione che vi permetta entrambi di sentirvi liberi e sicuri potrebbe essere un passaggio importante.
Non sei egoista e nemmeno manipolata: sembri una persona che si sta interrogando con profondità sulle proprie scelte. Questo è un atto di coraggio e consapevolezza. Continuare a esplorare il tuo sentire, magari con un supporto che ti aiuti a far emergere le tue risorse interiori, può aiutarti a ritrovare chiarezza e pace in questo momento di grande complessità.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buonasera, la situazione che descrive evidenzia un conflitto interno importante e il peso delle aspettative familiari e di coppia. Lele suggerisco di riconoscere che non è egoista mettere al primo posto la sua crescita personale e il benessere della relazione che desidera costruire. I sensi di colpa verso sua sorella sono comprensibili, ma è fondamentale distinguere tra il suo bisogno di autonomia e le proiezioni emotive altrui. La psicoterapia, in particolare con un approccio di psicoterapia umanistica, può aiutarla a chiarire i suoi confini emotivi e a gestire meglio questi sentimenti di responsabilità e giudizio, sostenendo una scelta consapevole e autentica. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.