Salve, sono un ragazzo di 28 anni. Purtroppo, la mia vita non va come dovrebbe, o come vorrei.

15 risposte
Salve, sono un ragazzo di 28 anni.

Purtroppo, la mia vita non va come dovrebbe, o come vorrei.

Mi scuso se a 28 anni mi lamento come un bambino di 14, ma sento il bisogno di esprimermi.


Ho tutto ciò che mi serve:

un lavoro, anche se non mi appaga completamente,
una famiglia, anche se non sempre comprende il mio stato d'animo,
pratico sport, che amo profondamente, anche se la mia condizione mentale a volte mi impedisce di dare il massimo negli allenamenti.


Mi sento costantemente inadeguato e incapace di soddisfare le aspettative, sia degli altri che le mie.


Sono molto insicuro di me stesso e a volte non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio, vedendo solo difetti e sentendomi veramente orrendo.

Ho letto in rete che per la psicologia la bellezza è OGGETTIVA e NON soggettiva


Chiedo spesso ai miei amici (non in modo diretto se sono un bel ragazzo) dicono che soggettivamente sono un bel ragazzo, io non riesco a crederci.


Il mio problema principale è la difficoltà a relazionarmi con le ragazze.


I miei tentativi su social media sono stati deludenti (non rispondevano, risposte fredde o mancanza di interesse)
e mi convinco che nessuna ragazza vorrebbe mai stare con me.


Questo pensiero mi tormenta e non so se sia solo una mia percezione distorta o una realtà oggettiva.


Paura di non trovare mai la persona giusta per me e di non realizzarmi sentimentalmente, poiché desidero formare una famiglia.


Mi sento insicuro in molte situazioni, come guidare un'auto diversa dalla mia (mi parte un pensiero ma non l’hai mai guidata quindi non sai guidarla)
essere giudicato dagli altri.


In sintesi, mi sento solo, insicuro e temo di non realizzare i miei desideri più profondi.


Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno e grazie per la sua condivisione, da cui emerge tutta la sua sofferenza. Credo che sia veramente importante e urgente che lei investa veramente su di lei regalandosi un percorso psicoterapeutico. Come molte ricerche nell'ambito delle neuroscienze dimostrano, la percezione e la rappresentazione mentale che si hanno di se stessi -e le emozioni ad esse collegate- influiscono in modo determinante sul modo in cui percepiamo il mondo esterno e gli altri. Inoltre, se lei si sente "brutto" e non degno di amore e di attenzione da parte degli altri, succederà che gli altri percepiranno la stessa cosa, grazie anche alle incessanti comunicazioni inconsce che intercorrono tra gli esseri umani. Credo inoltre che il disagio che prova da tempo e che la spinge a scrivere qui, può essere lo stesso che la può portare a chiedere aiuto ad un/a professionista con cui stringere una relazione basata sulla fiducia e che certamente potrà aiutarla per lo meno a vivere più sereno con se stesso. Rimango a disposizione per dubbi o altro. Le auguro un grande in bocca al lupo per il suo percorso di autoconsapevolezza e crescita personale, cordiali saluti, d.ssa Paola Pellegrino
Buongiorno, ho letto con molta attenzione e partecipazione ciò che racconta nella sua mail. Ritrovo nelle sue parole il vissuto di molti suoi coetanei (sappia che non è solo) che vivono lo stesso profondo senso di inadeguatezza e sfiducia. C'è spesso confusione su ciò che vuol dire sentirsi sicuri....la convinzione è che la sicurezza in se stessi derivi dal non avere limiti, dovremmo non avere esitazioni, dubbi, paure, difficoltà o difetti...insomma dovremmo essere perfetti per andar bene, per essere amati...ma non saremmo umani. Spesso abbiamo la pretesa di dover raggiungere un'ideale che nella realtà non esiste e tendiamo a criticare aspramente tutto ciò che di noi da quell'ideale si discosta...così ci sentiamo continuamente delusi e deludenti. I nostri occhi ci guardano e ci giudicano negativamente e siamo convinti che così faranno gli occhi degli altri che invece sono quasi sempre più benevoli, ma noi non lo vediamo o non ci crediamo. Queste pretese di perfezione e la loro mancata realizzazione rischia di condannarci alla perenne insoddisfazione, ma la buona notizia è che se ne può uscire, lavorando per sviluppare un senso di sicurezza basato su aspetti più autentici smettendo di lottare per eliminare i limiti nostri e della realtà, ma imparando ad accettarli e normalizzarli attraverso la psicoterapia. Spero di esserle stata utile e le auguro di trovare al più presto ciò di cui ha bisogno. Cordialmente. Dott.ssa Ilaria Michelini
Salve, grazie per la condivisione.
Comprendo il suo stato d’animo e la sua sofferenza.
Ritagliarsi uno spazio di ascolto e di condivisione potrebbe essere l’inizio di una consapevolezza del suo funzionamento cognitivo ed emotivo per poter scoprire nuovi modi di pensare , gestire la sua emotività e lavorare sul suo vissuto.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Caro utente,
Quello che lei descrive è un vissuto che in realtà tantissimi suoi coetanei condividono, per cui sappia che non è solo; il solo fatto che ammetta a se stesso che, pur avendo indubbiamente tanti motivi per essere contento, riconosca una generale sensazione di malessere e insoddisfazione è il primo passo per poter cambiare le cose. Per quanto il momento possa sembrare complesso e difficile, potrebbe anche essere l’opportunità per lei di indagare più a fondo su quali sono le sue qualità e le sue risorse, che forse in questo momento fa fatica a vedere e riconoscersi. Riconoscere le proprie qualità e rafforzare la propria autostima potrebbe anche essere il primo passo per comprendere meglio che tipo di relazione di coppia desidera e soprattutto, quello che lei può offrire e portare all’interno della relazione. Le faccio i miei più cari auguri e rimango a disposizione, un cordiale saluto.
Salve, dato che lei è molto giovane una psicoterapia potrebbe aiutarla ad esplorare i suoi vissuti profondi e le sue emozioni. Cerchi aiuto in modo da rafforzarsi dal momento che spesso la vita si complica con il passare del tempo e lei ha tutto il diritto di fare le esperienze tipiche di un giovane adulto(ragazze comprese). Un saluto
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Sta vivendo un momento sicuramente molto faticoso: crescere e andare avanti con un'autostima così fragile non è semplice. Bisognerebbe capire da dove viene questa fragilità: perchè questa è l'immagine che ha di sè? Da cosa dipende e come si è formata? Capire l'origine delle nostre fatiche molto spesso ci aiuta a decostruirle, ridimensionarle e capire come affrontarle. Il mio consiglio è di cominciare un percorso con qualcuno che le ispiri fiducia, che possa affiancarla nel processo di esplorarsi ed esplorare più da vicino le sue fragilità, per capire i motivi che la portano a vedersi così brutto e poco degno di attenzione, per poter andare alla radice del problema e risolverlo, facendo pace con se stesso e modificando l'immagine che ha di sè. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Caro utente, parli di una profonda sofferenza che nasce da una profonda sfiducia in te, in quello che senti e quello che vivi. La buona notizia, che meriti subito dopo tanta sofferenza, è che non sei nato così, ma che questa sfiducia in te e nella tua vita è il risultato di tanti eventi che ci anno traumatizzato negli anni dell'infanzia. E a questi si può reagire, imparando a riconoscerli ed ad attingere alle proprie risorse interiori per superarle. Condivido un consiglio che le è già stato dato: fare un percorso psicologico con qualcuno che le ispira fiducia o dianzi alla quale lei si senta accolto. Se avesse bisogno di un ulteriore supporto rimango a disposizione anche per un lavoro o una consulenza online. Grazie dell'attenzione ed un caro saluto. Carlo Bertorello
Carissimo grazie per aver condiviso la sua situazione in cui si trova. Quello che le posso suggerire è un percorso per approfondire i temi messi in evidenza. Restoba sua disposizione anche online
Un caro saluto
Dott.ssa Lina Robertiello
Buongiorno, grazie per aver condiviso le sue difficoltà. Mi dispiace molto sentire che sta attraversando questo periodo così complesso e pieno di dubbi su sé stesso e sul suo futuro.
È normale sentirsi inadeguati, insicuri e a volte persi, soprattutto quando ci si confronta con le aspettative, sia degli altri che nostre. La sua voglia di trovare la persona giusta e di formare una famiglia è un desiderio legittimo e importante, che fa parte della natura umana.

Le sue sensazioni sono reali e meritano di essere ascoltate. Non è un bambino che si lamenta, ma un giovane adulto che sta cercando di dare un senso alla propria vita e di affrontare le proprie emozioni. Il coraggio che ha dimostrato nel raccontare le sue difficoltà è un primo passo importante verso il cambiamento.

Posso consigliarle un percorso con un/una terapeuta cognitivo-comportamentale(CBT). La terapia CBT può aiutarla a:

-Comprendere meglio i suoi pensieri, le sue emozioni e i suoi comportamenti.
-Sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stesso e dei suoi punti di forza.
-Imparare a gestire le sue emozioni in modo più costruttivo.
-Modificare i pensieri negativi e limitanti che le causano sofferenza.
-Costruire relazioni più sane e appaganti.
-Aumentare la sua autostima e la sua fiducia in sé stesso.

Il percorso di cambiamento non è sempre facile, ma è possibile e gratificante. Con il giusto impegno e la giusta guida, potrà superare le sue difficoltà e costruire un rinnovato benessere.

Ricordi che non è solo.
Oltre alla terapia, potrebbero esserle utili anche:

-Gruppi di supporto per persone con bassa autostima o ansia sociale.
- Attività che la appassionano e che le permettano di stare in contatto con altre persone.
-Un diario per tenere traccia dei suoi pensieri, emozioni e progressi.
Augurandole il meglio le faccio un in bocca al lupo per tutto e resto a sua disposizione per un'eventuale colloquio online. Cordiali saluti. Dott. Giulio Sbravati
Buon pomeriggio, si descrive come una persona che ha tanto e fa tanto (una famiglia, un lavoro, lo sport, le amicizie), ma anche come una persona insicura che teme di "non realizzare i miei desideri più profondi". Un altro aspetto che emerge dalla sua descrizione è la non piena soddisfazione rispetto alla famiglia, al lavoro e allo sport e il non riuscire a socializzare con le ragazze. Nonostante le sue insicurezze, è una persona in movimento che sta tentando tutte le strade per raggiungere i suoi obiettivi.
Grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza,chiedendo in qualche modo un aiuto.
L'immagine di noi stessi, degli altri e del mondo in generale, e' il risultato delle esperienze relazionali che abbiamo vissuto e che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi.
Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia, che possa aiutarla a comprendere come è arrivato ad avere queste insicurezze e questa immagine di
sé così svalutante, al fine di imparare a dare valore a ciò che dice, ciò che pensa e ciò che fa. Un caro saluto, Dottoressa Michela Randa
Buongiorno, dalla sua condivisione emerge molta sofferenza e disagio che spero possano trovare ascolto in uno spazio dedicato a lei. Gli aspetti da esplorare sono molteplici e complessi, meritano un’adeguata attenzione, le consiglio di intraprendere uno percorso psicoterapeutico in cui possa condividere ed esprimere maggiormente il
Suo disagio
Un caro saluto
D.ssa Celeste Gualinetti
Non è prudente lasciar guidare ad altri la propria auto. I pregi e i difetti di quell'auto chi può conoscerli meglio del suo proprietario? Al pari di come lasciamo che il giudizio di altri possa definire ciò che siamo noi.

Buongiorno, dalla sua presentazione colgo un bisogno di autodefinizione e individuazione personale, un bisogno che ha radici remote, per poter passare dalle porte di questo cambiamento, non bisogna tanto guardare a ciò che si possiede, ma a ciò che va lasciato andare.

Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
buongiorno,
sicuramente un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad affrontare le sue paure e le sue insicurezze. Partirei da lei e da come e' soddisfatto di se e di quello che fa prima di rivolgermi al futuro e pensare al perche' non riesce a trovare una persona con la quale condividere la vita.
le faccio tanti auguroni

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