Salve sono un ragazzo di 28 anni e ora vi spiego la mia situazione. Ho sempre sofferto molto durante

20 risposte
Salve sono un ragazzo di 28 anni e ora vi spiego la mia situazione. Ho sempre sofferto molto durante la mia vita, in quanto mi sono sempre sentito estraneo a tutto e a tutti, in un certo senso congelato e non a mio agio quando sono con altre persone, ma lo nascondo bene questo. Scrivo questo perchè ultimamente sono molto preoccupato e sono ossessionato FORTEMENTE dall'idea di essere una persona cattiva: un narcisista patologico di tipo covert. Dico questo perchè la cosa cominciò nel 2020 durante la fine della prima quarantena, dove vidi una serie di video che parlavano del narcisismo patologico di tipo covert. Ora, non so ancora di preciso se in quel momento ero triste e angosciato solo perchè ho guardato un video brutto in cui si dicevano cose orribili su quelle persone, e quindi di conseguenza mi sentivo in quel modo... ma mi sentivo in effetti un po' come se questa persona nel video parlasse proprio di me! Lì mi è salita una tremenda paura da quel momento. Vado in terapia da un po' di anni e la mia psicologa dice che probabilmente non lo sono...dice che non sono un narcisista patologico. Ma ho paura che dica questo solo per consolarmi perchè pensa che questa verità non sia ancora pronto ad affrontare. Mi sento spesso molto solo e infelice, e stare con le altre persone è una cosa che mi crea molta ansia, anche se non la do molto a vedere, perchè mi rendo conto di essere molto controllato in quello che faccio quando sono con gli altri. E' come se capissi il mio problema ma riesca solo a grattare la superficie, e poi cerco di sabotarlo subito dopo perchè è troppo devastante quello a cui andrei incontro. Non ho molto piacere di uscire con le persone, ho pochi amici, e anche quelli in un certo senso le vedo come delle persone che mi possono ferire e dal quale mi devo proteggere. Mi devo un po mantenere a distanza da loro. A livello del corpo mi rendo conto che spesso mi sento molto rigido, soprattutto ultimamente. (non lavoro dall'estate scorsa forse sarà anche per quello boh) Ho l'addome spesso contratto e sento spesso di avere delle tensioni a livello facciale, nelle gambe e nelle mani. Tutte le mattine mi alzo e mi viene da vomitare (cosa che faccio) ma la cosa che mi preoccupa di più è questa ossessione e paura di essere un narcisista patologico di tipo covert. Leggo e mi informo su ogni aspetto del narcisista covert perchè ho una vocina nella mia testa che mi dice che devo trovare la verità su di me, e mi viene da cercare e cercare tutte le possibili caratteristiche di questo disturbo di personalità. Vedo un terapeuta e uno psichiatra da anni e ancora sento il bisogno di andarci e questa cosa mi fa schifo a me stesso anche se sono delle brave persone. Ma ora basta, ho preso appuntamento da questo psichiatria perchè mi sono deciso a chiederli di avere una diagnosi, voglio sapere la verità su di me , anche se può essere una realtà dolorosa con un effetto boomerang però la voglio conoscere al 100%. Voglio vivere la mia vita appieno e non sopravvivere e avere paura di tutto. Grazie in anticipo, ho scritto questo perchè mi piacerebbe avere dei chiarimenti e spero di avere delle risposte
Dott.ssa Cristiana Matiotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Rivarolo Canavese
Buongiorno comprendo la sua sofferenza ma la valorizzo per la buona decisione di chiedere l'aiuto di un collega psichiatra che saprà aiutarla e sostenerla, è importante che qualunque diagnosi sia affidata ad un professionista perchè leggere o seguire video in rete rischia di creare falsi allarmismi spesso andando ad alimentare paure e stati ansiosi. Cordiali saluti

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Violante Veronesi
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Roma
Buonasera, ha fatto la cosa giusta nel ri-chiedere un consulto psichiatrico. la sintomatologia che descrive giustifica l'intervento integrato. ovviamente la farmacologia e la psicoterapia devono poter andare di pari passo e data la sua giovane età, i farmaci devono avere un compito e poi essere scalati ed interrotti. le consiglio vivamente di fare auto diagnosi in rete. Cordialmente, Violante
Dr. Dario Mazzagatti
Psicologo, Psicoterapeuta
Messina
Buongiorno gentile utente. Concordo con i colleghi sul consigliarle di non cercare rassicurazioni o diagnosi in rete perchè potrebbero aumentare le sue preoccupazioni. Ben venga invece un consulto con lo psichiatra ma mi chiedo perchè senta la necessità di avere una diagnosi che dia un nome alla sua sofferenza. Mi sembra che in questo momento ciò che la disturba di più sia "l'ossessione" di poter essere come le persone descritte nel video e potrebbe ragionare su questo con la sua terapeuta. Anche i problemi relazionali che descrive, il suo suo vissuto emotivo e i correlati fisici possono trovare risposta nella terapia. Posso immaginare quanto tutto questo sia difficile ma mi sembra che stia facendo di tutto per prendersi cura di se stesso. Un caro saluto
Dott.ssa Eleonora Carlino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentilissimo buona sera, concordo con i colleghi sul sottolineare l’importanza di rivolgersi a un professionista per fare diagnosi e non alla rete che può darci risposte si immediate ma che non considerando in modo approfondito la situazione di ognuno non possono che essere superficiali , fuorvianti e spesso non fare altro che aumentare la preoccupazione. L’idea di rivolgersi allo psichiatra mi sembra molto pertinente per cui la sostengo nel farlo per valutare se fosse necessario un supporto farmacologico iniziale per vedere le cose in modo più chiaro e sereno.
La sua necessità di dare un nome alla sua sofferenza e del tutto normale , quello che mi preme dirle è che è più importante capire da dove arriva perché è qui e perché la fare stare così male, piuttosto che darle una etichetta. Qualsiasi sofferenza ha la sua dignità e per questo va ascoltata e non giudicata.

Questo può avvenire in psicoterapia.

rimango a disposizione nel caso ne sentisse il bisogno

Dottoressa Carlino Eleonora
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

concordo con i colleghi sul sottolineare l’importanza di rivolgersi a un professionista per ricevere una diagnosi. Cercare di capire da cosa si è affetti attraverso la rete può esser pericoloso oltre che controproducente. Uno psichiatra potrebbe accogliere una richiesta di questo tipo e nel caso ce ne fosse bisogno potrebbe somministrarle un'adeguata terapia farmacologica che potrebbe comunque integrare il percorso di psicoterapia già avviato. Nel parli anche con lo /la specialista che la segue.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Paolo Lippi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente, grazie per la sua ricca descrizione del problema. Il desiderio di sapere la verità è un diritto sacrosanto sia in ambito medico che psicologico. Sapere la verità attraverso una diagnosi è però la via più breve ma anche quella più superficiale. Conoscere la verità su chi siamo è un percorso lungo e faticoso che non si esaurisce in una semplice categoria diagnostica. La psicoterapia non toglie i sintomi ma ti porta a comprendere le vere cause della sofferenza e per fare questo ci vuole del tempo.
Saluti
Paolo Lippi
Dott.ssa Letizia Muzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pontassieve
Buona sera
dal suo racconto emerge un forte di bisogno di conoscersi e soprattutto comprendere i suoi comportamenti, le sue emozioni ed i suoi pensieri per raggiungere una migliore qualità della sua vita. Se, come ci ha descritto, i pensieri e le preoccupazioni sul suo attuale stato psichico sono davvero continui e persistenti ha fatto bene a fissare un appuntamento con uno psichiatra per una terapia farmacologica che le possa permettere di accedere così al suo mondo emotivo e psichico e comprendere quali siano le sue convinzioni ed il suo modo di osservare e percepire la realtà che la circonda con lucidità e calma. Sarà poi necessario iniziare un percorso di psicoterapia volto all'approfondimento delle sue relazioni e del significato che lei gli attribuisce. Rimango a disposizione per ogni sua domanda o chiarimento, saluti
dott.ssa Letizia Muzi
Dott.ssa Noemi Carrieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Firenze
Buonasera, sento quanto per lei capire meglio se stesso sia importante, e per tale motivo è giustissimo che si sia affidato a pofessionisti della salute come la sua psicologa e lo psichiatra.
Tuttavia sento un'ansia davvero molto grande sulla probabilità di una diagnosi come quella di Narcisista Covert. Partendo dal presupposto che nessun disturbo psicologico è una condanna, compreso il disturbo narcisistico, purtroppo online si tende a far passare troppo spesso informazioni erronee, fuorvianti o alle volte troppo categoriche soprattutto su certi tipi di condizioni mentali e/o personologiche. Motivo per cui è davveo difficile nonchè un grande errore autodiagnosticarsi disturbi tamite una rassegna online. Tolta l'autodiagnosi, se ricevesse una diagnosi di Narcicista Covert non ci sarebbe nulla di così terribile e spaventoso, anzi, sarebbe un'ottima occasione per conoscere meglio alcuni aspetti di sè e delle sue relazioni, così da approfondirle e darsi la possibilità nel caso di migliorarle. Ho a che fare con diverse tipologie di Narcisismo, e posso assicurare che molti non sono i demoni che vengono descritti così facilmente.
Cordialmente
Dr.ssa Noemi Carrieri - Firenze
Dott. Alvaro Fornasari
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Vigevano
Buongiorno.
Innanzitutto, le consiglierei di effettuare una valutazione neuro-psichiatrica/psicologica, in modo da comprendere se le sue difficoltà possano essere rintracciate nell'ambito della neurodiversità. Una volta escluse o meno cause di ordine neuropsicologico si potranno fare le dovute considerazioni psicodiagnostiche e terapeutiche del caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, vive un pietoso davvero difficile e comprendo quanto sia importante ma anche ammirevole che lei cerchi di uscirne. D'accordo con lei che un altro consulto possa aiutarla in tal senso. Si soffermi sull'idea che anche se lo fosse non sta facendo del male a nessuno. Non reperisca informazioni in rete perché non danno mai certezze e aumentano il suo stato ansioso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Giacomo Santini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. Capisco la difficile situazione emotiva che sta vivendo in questo momento; naturalmente potrei darle dei suggerimenti di buon senso, ma me ne astengo: potrebbero tranquillamnete farelo stesso persone sagge o amici fidati, ma non è questo il punto. Si tratta invece di capire se la sua è una situazione di fragilità psicologica tanto avanzata da richiedere un percorso terapeutico strutturato. Questo si può decidere solo dopo un colloquio che consenta di mettere a fuoco la complessità del problema. Mi metto pertanto a sua disposizione per un colloquio telefonico gratuito; mi può contattare tramite Mio Dottore. Cordiali saluti Dott. Giacomo Santini
Dott.ssa Sara Mengoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Falconara Marittima
Buongiorno, leggendo il suo racconto mi ha colpito la sua preoccupazione di essere, se posso tradurre con altre parole una persona come dire "cattiva". Questo mi fa pensare che sarebbe importante indagare con un terapeuta come mai lei cerca in qualche modo la conferma o la disconferma di questa cosa, tra l'altro molto pericolosa. Si percepisce un sentimento di sè svilito e con poca o nulla considerazione del proprio valore personale. Le consiglio di lavorare tramite un percorso di psicoterapia alla ricerca e costruzione di un'identità dove possano albergare una buona autostima e un sano valore di sè: questo la potrà aiutare molto a trovare stabilità, equilibrio e soprattutto serenità. Le auguro ogni bene.
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Ciao è comprensibile che la scoperta di questa patologia e i video negativi ad essa associati ti abbiano portato a preoccuparti di essere una persona narcisista.
Prima di tutto, è positivo che tu stia già cercando aiuto da una psicoterapeuta. È importante continuare a lavorare con lei e ad aprirti riguardo ai tuoi pensieri e alle tue preoccupazioni. La tua psicoterapeuta ha esperienza nel campo della salute mentale e sarà in grado di valutare la tua situazione in modo accurato.
È comprensibile che tu possa avere dubbi sulla sua valutazione, ma è importante ricordare che la diagnosi di un disturbo mentale richiede una valutazione approfondita e professionale. I professionisti della salute mentale utilizzano strumenti specifici per valutare i sintomi e le caratteristiche di un disturbo, e spesso è necessario un periodo di osservazione per arrivare a una diagnosi accurata.
È positivo che tu stia considerando di consultare anche uno psichiatra per una valutazione. Uno psichiatra è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi mentali e potrebbe essere in grado di fornirti una prospettiva aggiuntiva sulla tua situazione.
È importante anche esplorare le tue emozioni e i tuoi pensieri riguardo agli altri e a te stesso. La sensazione di vuoto, l'invidia e l'alienazione potrebbero essere segnali di altri problemi emotivi o di autostima. Parlarne con il tuo terapeuta può aiutarti a comprendere meglio queste dinamiche e a lavorare su di esse.
Spero che tu possa trovare il supporto e la guida di cui hai bisogno per affrontare questa situazione.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, ho già risposto precedentemente. Troverà la mia risposta nell'elenco. cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente posso dirle dalla mia esperienza anche di comunità psichiatriche che quando si viene messi ddentro una cornice è difficile uscirne. Quali sono le motivazioni che la spingono a dire che lei vuole che qualcuno le diagnostichi un disturbo di tipo narcisistico? Cordialità dott. Gaetano Marino
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. La tua preoccupazione di essere un narcisista patologico, in particolare di tipo covert, sembra alimentata da un'auto-diagnosi ossessiva, una condizione che può derivare da ansia e insicurezza. Sebbene tu senta che la tua psicologa ti stia consolando, è importante ricordare che la diagnosi di disturbo di personalità narcisistico richiede un'analisi approfondita, che va oltre le preoccupazioni superficiali. La tua ansia sociale, il senso di estraneità e le tensioni corporee possono essere legati a stress emotivo e disturbi d'ansia. Continuare a lavorare con i tuoi terapeuti, senza cercare conferme su Internet, ti aiuterà a comprendere meglio te stesso e a superare queste paure. La ricerca di una diagnosi chiara potrebbe essere utile, ma è fondamentale affrontarla con il supporto giusto.
Dott.ssa Lucia Violi
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Cadorago
Grazie per aver scritto in modo così diretto e sincero. Leggendo le tue parole si sente tutto il peso di questa ossessione che ti sta consumando, il bisogno disperato di una risposta definitiva su chi sei, come se la tua intera esistenza dipendesse da una diagnosi. È come se tu fossi in guerra con te stesso, con questa parte che continua a dirti che c’è qualcosa di profondamente sbagliato in te, mentre un’altra parte cerca di resistere e di capire se tutto questo abbia davvero senso.

Il punto è proprio questo: quello che ti sta logorando non è una verità da scoprire, ma il meccanismo stesso della tua paura. Più cerchi di capire, più leggi, più analizzi ogni tuo comportamento, più ti incastri in un loop senza fine. Il cervello trova sempre qualcosa che può sembrare una "prova" e più la cerchi, più la trovi. E nel frattempo, la tua vita resta in sospeso, sempre in attesa di una conferma che possa rassicurarti, ma che in realtà non basta mai.

La tua terapeuta e il tuo psichiatra ti hanno già detto che non sei un narcisista patologico, ma tu non riesci a crederci fino in fondo, perché hai paura che ti stiano solo proteggendo dalla verità. È come se dentro di te ci fosse una parte che rifiuta ogni rassicurazione e continua a chiedere una sentenza definitiva. Ma se fosse davvero così semplice, se bastasse un’etichetta per risolvere il problema, pensi che staresti meglio? O rischieresti di ritrovarti nello stesso identico punto, a cercare altre conferme, altri test, altre prove che in fondo non potranno mai bastare?

Quello che descrivi non è il pensiero di un narcisista patologico, ma di qualcuno che sta vivendo un’ansia profonda, un senso di vuoto e una difficoltà a sentirsi connesso con gli altri. Il fatto che tu ti senta rigido nel corpo, che la mattina ti venga da vomitare, che tu ti senta alienato e bloccato non sono segnali di narcisismo, sono segnali di una sofferenza che ha bisogno di essere guardata per quello che è, senza incastrarla in un'etichetta.

Il punto non è se sei o meno un narcisista. Il punto è che questa ossessione sta diventando il filtro attraverso cui guardi tutto, e più le dai spazio, più ti tiene in ostaggio. Se vuoi uscirne, forse il vero passo da fare non è cercare un’altra diagnosi, ma iniziare a lavorare su questa paura, su questo bisogno di controllo, su questo vuoto che sembra divorarti. E farlo senza l’illusione che una risposta definitiva possa sistemare tutto.

La buona notizia è che tutto questo si può affrontare. Se vuoi capire come smettere di inseguire una verità che non arriverà mai nel modo in cui la stai cercando, c’è un lavoro più profondo da fare. E se hai scritto questo messaggio, significa che dentro di te c’è ancora una parte che vuole vivere davvero, e non solo sopravvivere a questa lotta continua.

Un saluto,
Dott.ssa Lucia Violi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve mi sembrava di aver già risposto al quesito. Lei sta affrontando un grande peso interiore, fatto di paure profonde e incertezze riguardo a ciò che lei è davvero, in particolare riguardo al timore di essere un narcisista covert.
Il fatto che lei si preoccupi così tanto di questa possibile “etichetta” e che stia cercando di capire se questa descrizione si adatti a lei, è in realtà un segno di grande consapevolezza e profondità emotiva, non una prova che lei sia realmente narcisista. Spesso chi soffre di narcisismo patologico non si mette in discussione in questo modo. I sintomi fisici che lei descrive, come la rigidità muscolare e la nausea mattutina, sono segni evidenti di uno stato di ansia e stress che il suo corpo manifesta, e che certamente meritano attenzione. È molto positivo e responsabile che abbia deciso di rivolgersi a uno psichiatra per ottenere una diagnosi più precisa: conoscere meglio se stessa potrà aiutarla a capire come procedere per stare meglio. Le diagnosi, infatti, sono strumenti utili per indirizzare la cura e non devono essere vissute come un giudizio o una condanna definitiva.
La invito a trattarsi con gentilezza e pazienza, anche quando tutto sembra difficile e confuso. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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