Salve, scrivo per mia sorella, è sempre stata una amante del cibo fin da piccola ma nel

13 risposte
Salve, scrivo per mia sorella, è sempre stata una amante del cibo fin da piccola ma nell'ultimo anno i miei genitori e io abbiamo notato che mangia in modo smodato e non sa controllarsi, magia anche pacchi interi di pane o 4/5 pesche al giorno fuori dai pasti. Fa nuoto 4/5 volte a settimana ma dopo questi momenti in cui si abbuffa fa esercizi in casa o esce a fare lunghe camminate. Non so come aiutarla, cerchiamo di tenerla d'occhio e non lasciarla sola in cucina, perché quando succede avvengono questi episodi.
Buongiorno, i comportamenti che descrive possono essere la spia di un disturbo alimentare emergente. In questi casi, prima ancora dell'aspetto nutrizionale, è importante lavorare sull'aspetto psico-emotivo, a cui si potrà affiancare un percorso nutrizionale. Vi consiglio di rivolgervi ad un centro in cui nutrizionista e psicologo lavorino in sinergia, oppure ad un centro ospedaliero per i disturbi del comportamento alimentare. Cordiali saluti. Dr.ssa Nicoletta Ferraris

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Buonasera il disturbo di sua sorella può essere curato con un approccio psicologico ed anche nutrizionale. I centri per i disturbi alimentari hanno sempre professionisti che lavorano in sinergia. Le consiglio di rivolgersi a tali centri, che sono presenti sul territorio o in alcuni ospedali.
Buongiorno,
Dal racconto si evince una particolare problematica che occorre essere valutata da un team multidisciplinare (medico, psicologo e nutrizionista)
Il sostegno e il supporto della famiglia è importante.

Un caro saluto
Buongiorno, è possibile in base a quanto descrive che stia emergendo un disturbo del comportamento alimentare.
La maniera più assennata di affrontare la cosa è di non prendere il tutto di petto, forzando scelte o imponendo, ma lavorando sulla compagine psicologica, nutrizionale, emotiva e comportamentale attraverso una team multidisciplinare che collabori per evitare che tali comportamenti si concretizzino in quel genere di problematiche, estremamente serie.
Le consiglio di affidarsi a specialisti, cordialità,
L.
Buonasera,
Dalla sua presentazione si evince che qualcosa va sistemato e che se si agisce per tempo può essere tutto risolto il prima possibile.
In primis è fondamentale un consulto psicologico per andare a ricercare la motivazione che la spingono a determinati comportamenti e successivamente sarà molto utile cominciare un percorso nutrizionale con lo scopo di riequilibrare l’alimentazione e garantire una corretta educazione alimentare.

Saluti,
Dott.ssa Anastasia Iapichino
Buonasera, il mio consiglio è quello di rivolgersi a professionisti che in sinergia riescano a riportare sua sorella ad un equilibrio alimentare.
Nello specifico mi riferisco ad un approccio alimentare e psicologico.
Inoltre fare troppa attività fisica può portare ad un aumento dell'appetito, quindi va bene farla ma senza esagerare.
Buonasera i dati da lei forniti potrebbero essere un "campanello d'allarme" che ci dice che sua sorella sta entrando nel "circolo vizioso" dei Disturbi del comportamento alimentare (DCA). Lei non ha specificato l'età di sua sorella. I DCA insorgono principalmente in età adolescenziale e sono dovuti a diversi fattori. Il mio consiglio è un approccio multidisciplinare. Esistono ulteriori segni e comportamenti che possono aiutare a comprendere il quadro di sua sorella. per ulteriori chiarimenti resto a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Francesca Salvati
Buonasera, dalle informazioni che ha fornito è possibile che si tratti di un disturbo del comportamento alimentare. Cerchi, insieme ai suoi genitori, di parlare con sua sorella e di affidarvi ad uno psicologo che possibilmente collabori con un nutrizionista; in questi casi l'approccio coordinato tra le due figure è veramente necessario. Cordiali saluti, Dott. Francesco Cinti
Buongiorno,
penso che la strada percorribile e necessaria sia, in questo caso, affiancare sua sorella con un professionista della nutrizione per impostare un piano alimentare personalizzato rispetto alle ore di sport da lei sostenute durante la settimana, forse mangia meno di ciò che necessita ed ha continui attacchi di fame, ma allo stesso tempo affiancare anche una figura professionale differente, che possa darle un supporto psicologico ed aiutarla nel suo atteggiamento ossessivo nei confronti del cibo e dell'attività fisica.

Saluti

Dott. Giacomo Severi
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Salve,
Potrebbe essere una spia per disturbo alimentare o banalmente un alimentazione da riordinare.
Mi contatti per maggiori informazioni.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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Salve, ciò che racconta potrebbero essere campanelli d'allarme di un disturbo del comportamento alimentare.
Posso consigliarle di rivolgersi presso centri specializzati sui DCA, dove si lavora in equipe (medico, nutrizionista, psicologo - psicoterapeuta) e si va ad agire sull'aspetto psico - emotivo della persona.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Lorenza Mileo
Buongiorno, gli atteggiamenti che descrive sembrano rilevare la presenza di un meccanismo disfunzione con il cibo. Le consiglio, innanzitutto, di parlarle in un momento di calma, cercando di aprire l'argomento delicatamente e farle capire che forse sarebbe meglio chiedere l'aiuto di un professionista. Inizialmente potrebbe essere più accettato da parte sua un* nutrizionista (le consiglio comunque di individuarne un* specializzato in disturbi del comportamento alimentare), che saprà come indirizzarla poi anche ad un percorso psicologico.
Resto a disposizione. Saluti.
Buonasera,
qualora le abbuffate e le attività compensatorie dovessero presentarsi con una discreta frequenza, le consiglio di rivolgersi ad un professionista formato in Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA) per una valutazione nutrizionale e/o psicologica più approfondita.
Tuttavia, le informazioni che ha fornito sono poche per poter pensare esclusivamente a un disturbo del comportamento alimentare conclamato.Questi disturbi possono essere trattati efficacemente ambulatorialmente (a seconda del caso) prendendo in carico l'aspetto medico/internistico, nutrizionale, psicologico e relazionale. E' il motivo per cui vengono trattati in team multidisciplinare. Fondamentale è quindi un intervento centrato non solo sul comportamento alimentare, ma anche sul disagio emotivo e/o psicologico.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Alessandra Nieddu

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