Salve, quando litigo con il mio compagno non riesco mai a prevalere e scoppio sempre in lacrime temo

23 risposte
Salve, quando litigo con il mio compagno non riesco mai a prevalere e scoppio sempre in lacrime temo che questo possa portare problemi nel nostro rapporto. Che ne pensate?
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. L'amore è un ambito molto complesso e la dinamiche di coppia a volte possono sembrare ingestibili. La sua risposta di scoppiare in lacrime potrebbe provenire da tantissime dinamiche diverse, che possono senza dubbio essere affrontate e scoperte insieme all'interno di un percorso. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili al fine di affrontare in maniera efficace queste modalità relazionali che tanto la preoccupano. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Dott.ssa Giovanna Volpe
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, dalle sue parole sembra che durante i litigi non riesca a dire la sua e probabilmente, presa dalla situazione di difficoltà, sfoga attraverso il pianto. Inoltre quel "non riesco mai a prevalere" mi fa pensare a una sorta di competizione che si crea nella coppia, tra chi ha ragione e chi no.
Sarebbe importante andare a fondo per capire cosa c'è dietro tali dinamiche. Consiglio di farlo prima con un percorso individuale e, in accordo con il compagno, un percorso di coppia.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Dott. Giovanni Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie di aver condivisio questa sua difficoltà. Le ragioni per cui durante i litigi scoppia a piangere possono essere diverse. E' interessante notare che lei in quel momento desidera prevalere. Potrebbe essere utile partire da qui, vedere come si comporta quando si sente in un "competizione". Dopodichè si può lavorare su più fronti, sia cioè sul perchè percepisce una competizione nella relazione (potrebbe non partire da lei), sia su come reglare meglio le proprie emozioni in diversi ambiti.
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno, grazie per la condivisione. Dalle poche righe è difficile esporsi, provo a darle un paio di spunti di riflessione, per cercare di scavare con consapevolezza dentro di se. Nei momenti emotivamente attivanti, i ritmi sono serrati e veloci: le emozioni sono ondate travolgenti e si corre il rischio di farsi letteralmente investire emotivamente nel corpo e nelle sensazioni. Riuscire a gestire le ondate emotive e lasciarle andare, ci permette di rimanere saldi e riuscire quindi a imparare a giostrarsi. L'assertività è la chiave che permette di portare avanti i propri bisogni in maniera costruttiva nel dialogo con gli altri. Un percorso sicuramente potrebbe aiutarla a gestire e attivare le giuste risorse per poter vivere in maniera più equilibrata le relazioni e le comunicazioni nei rapporti.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Buonasera, spesso quando all'interno di una discussione non si riesce a dire il proprio pensiero e far valere la propria posizione può esserci uno stato di insicurezza e di fragilità personale che non ci rende in grado di attivarci in questo modo. Forse il prevalere che intende lei è sinonimo di dire quello che pensa nel modo giusto?
Le potrebbe essere utile un percorso psicologico, per approfondire queste dinamiche emotive che avvengono nelle situazioni descritte. Lavorare sui nostri vissuti, sulle nostre emozioni e soprattutto sulle nostre fragilità, ci permette di ritrovare la strada giusta per affrontare le situazioni in modo diverso e più funzionale.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento e se ne sentisse il bisogno sarei felice di poterla aiutare, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, comprendo il disagio che riferisce. Ma il punto è proprio questo:perché prevalere sul suo compagno? Piuttosto cerchi di comprendere cosa la blocca dall’ esprimere una sua idea o un suo punto di vista diverso dal suo, condivida questo suo disagio con lui e se non ci riesce potrebbe essere utile iniziare un percorso di psicoterapia per imparare ad utilizzare tecniche di assertività.
Resto a disposizione.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Martina Milani
Psicologo, Psicologo clinico
San Bonifacio
Salve e grazie per aver condiviso il suo vissuto. Alcune dinamiche di coppia possono essere non funzionali al benessere individuale per un perpetuarsi di comportamenti che poi diventano abitudine e possibile problema. Questo significa anche che si possono analizzare e migliorare, è però doveroso conoscerle in una più ampia gamma di situazioni e capire il vostro percorso di nascita e crescita come coppia prima di qualsiasi interpretazione sulla sua individualità. Le lascio una riflessione: il suo pianto pensa che possa creare dei problemi a lei o alla coppia? Cosa passa nel pianto che non riesce a dire in parole: paura, rabbia, frustrazione, temere che l'altro non accetti il suo pensiero (diverso) e possa cambiare idea rispetto la sua persona o l'amore per lei, soffocare i possibili conflitti per non creare problemi? Le auguro di trovare la giusta serenità nel suo emotivo e di coppia! Martina
Dott.ssa Raffaella Lombardo
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Gioiosa Ionica
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Bisognerebbe capire perché scoppia in lacrime quando non riesce a prevalere e perché in lei c'è il desiderio di prevalere nel rapporto di coppia. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a prendere consapevolezza maggiore della situazione che sta vivendo. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, ricevo anche online. Cordialmente, Dott.ssa Raffaella Lombardo
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e ne comprendo le fatiche e preoccupazioni per gli sviluppi futuri della relazione. Credo sia per lei utile poter parlare con uno specialista di quello che le accade, in modo da esplorare ed elaborare le motivazioni sottostanti le sue difficoltà.
Resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
immagino che non sia piacevole avere reazioni vittimistiche come quelle che presenta, in risposta a discussioni di coppia.
Sicuramente una delle grandi caratteristiche umane, anelate da molti, è la duttilità, la flessibilità. In questo caso lei potrebbe presentare, per lo meno da quanto riporta nel testo del messaggio, un'irrigidimento di posizione non riuscendo ad agirne un altro. Si potrebbe cercare di indagare come? se ciò avviene solo con lui o in altre circostanze? se avviene sempre o meno? Per definire meglio il punto di partenza, solo così potrà prefissarsi il punto d'arrivo.
Rimango a disposizione se ha bisogno di un consulto.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Manuela Garofalo
Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Buona sera e grazie per aver condiviso la sua storia. Innanzitutto posso immaginare quanta sofferenza stia provando e quanta preoccupazione rispetto a possibili "implicazioni" del suo atteggiamento sulla sua relazione. Provi a concentrarsi su due elementi; il primo: perchè sente di non riuscire a prevalere? sembra quasi esserci una "gara" tra voi. secondo punto: il pianto che significato ha? una sconfitta per aver perso ancora una volta la battaglia? magari vuole far emergere il suo senso di non essere all'altezza, bassa autostima o un'incapacità di farsi ascoltare dall'altro. ..provi a riflettere su questi punti e ne discuta con il suo compagno. per qualsiasi chiarimento resto a disposizione. ricevo anche online. Dott.ssa Manuela Garofalo
Dott.ssa Stefania La Rocca
Psicologo, Psicologo clinico
Paderno Dugnano
Buongiorno,
mi spiace per come si sente.
Non è facile nei rapporti interpersonali, sopratutto quelli di coppia trovare il giusto equilibrio tra ascolto empatico e comunicazione assertiva e può capitare di sentirsi sovrastati dalle emozioni. L'obiettivo non è far prevalere uno o l'altro nel rapporto, ma trovare appunto questo giusto equilibrio. Un percorso di supporto psicologico può sicuramente aiutarla nel trovare le giuste strategie per esprimere le Sue emozioni e poterle comunicare al suo partner, rispettando nel contempo i suoi bisogni.

Dott.ssa La Rocca Stefania
Dott.ssa Simona Del Peschio
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi questo aspetto della sua vita di coppia. Questa reazione le capita solo nell'ambito della relazione sentimentale? Potrebbe esserci un mondo dietro questa sua domanda, quindi le rispondo che non è così semplice poterle offrire una spiegazione dato che non conosco la sua storia personale. La invito a pensare se, sulla faccia del suo fidanzato, appiccichi un'altra faccia verso la quale è diretto quel pianto, se in passato possano esservi state della figure significative verso le quali aveva la medesima reazione e che le suscitava le stesse emozioni. Il mio consiglio è di considerare la possibilità di una consulenza psicologica per riflettere su questo tema.
Rimango a disposizione.
Le auguro di riuscire ad elaborare questo vissuto che, immagino, le provochi sofferenza.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
E' comune che le persone abbiano diverse reazioni emotive durante i litigi all'interno di una relazione. Alcune persone potrebbero sentirsi sopraffatte dalle emozioni e scoppiare in lacrime, mentre altre potrebbero manifestare la rabbia o chiudersi emotivamente.

Non è necessariamente un problema se piangi durante una discussione con il tuo compagno. Le lacrime possono essere una risposta emotiva naturale a situazioni di conflitto o stress. Tuttavia, è importante considerare come questa dinamica emotiva influenzi la comunicazione e la risoluzione dei problemi nella vostra relazione.

Se scoppiare in lacrime durante i litigi interferisce con la tua capacità di esprimere i tuoi pensieri e sentimenti in modo chiaro e assertivo, potrebbe essere utile trovare strategie per gestire le tue emozioni in modo più efficace durante i conflitti. Ci sono diverse tecniche che puoi provare, come prendere delle pause durante le discussioni per raccoglierti emotivamente, respirare profondamente o esprimere i tuoi sentimenti attraverso la scrittura.

Inoltre, è importante comunicare al tuo compagno come ti senti durante i litigi e spiegargli come potrebbe aiutarti a gestire meglio le tue emozioni. Potreste trovare un modo per lavorare insieme per creare un ambiente di comunicazione più sicuro e comprensivo, in cui entrambi possiate esprimere i vostri pensieri e sentimenti in modo aperto e rispettoso.

Se le tue lacrime sono una risposta di natura più profonda, come sentirsi impotente o non ascoltata nel rapporto, potrebbe essere utile esplorare queste emozioni in modo più approfondito. In questo caso, potresti considerare la possibilità di cercare il supporto di uno psicologo o consulente di coppia per lavorare sulla comunicazione e sulla gestione delle emozioni nella tua relazione.

Ricorda che ogni relazione ha i suoi dinamismi e modi di comunicazione unici, quindi ciò che è importante è trovare un equilibrio che funzioni per entrambi. Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dott.ssa Chiara Petrucci
Psicologo
Cepagatti
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Questo desiderio di prevalere che descrive ha bisogno di una maggiore contestualizzazione, in modo da poter dare un significato anche al pianto che ne consegue. Le rimando che, non è la situazione in sé che potrebbe potrare problemi nel vostro rapporto, ma le emozioni, i pensieri e le dinamiche sottostanti. La inviterei a valutare questi aspetti in un percorso psicologico, anche di coppia se il suo partner lo desidera. Il fatto che ha esposto in questo spazio un qualcosa che la preoccupa rispetto alla sua relazione, è indice che qualcosa non sta funzionando come lei desidererebbe; grazie a questa sua buona intuizione, potrà valutare di approfondire questo argomento e trovare delle soluzioni che siano buone per lei ed eventualmente per la coppia. Le mando un caro saluto e resto a disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Capire come gestire i conflitti in una relazione può essere complesso e richiede sensibilità da entrambe le parti. Il fatto che tu scoppio in lacrime durante i litigi potrebbe indicare diverse cose, tra cui un'elevata carica emotiva o la difficoltà nel gestire il confronto diretto. Ecco alcune riflessioni e consigli che potrebbero esserti utili:

Comprendere le Tue Emozioni: Le lacrime possono essere un'espressione di diverse emozioni – frustrazione, tristezza, rabbia, o persino senso di impotenza. Prova a comprendere cosa scatena questa reazione in te. Ti senti sopraffatta, non ascoltata, o sotto pressione?
Comunicazione Efficace: In una relazione, è fondamentale comunicare in modo aperto ed efficace. Quando non sei in un momento di conflitto, parla con il tuo compagno delle tue emozioni e di come ti senti durante i litigi. Cerca di esprimere le tue esigenze e ascolta anche le sue.
Gestione del Conflitto: Impara tecniche di gestione del conflitto che non escalino la situazione. Ciò può includere fare pause durante una discussione se senti che le emozioni stanno diventando troppo intense, o usare "io-messaggi" anziché "tu-messaggi" per esprimere come ti senti senza accusare o attaccare l'altro.
Rafforzare l'Autocontrollo: Esercitati a rimanere calma durante le discussioni. Tecniche di respirazione profonda o di mindfulness possono aiutarti a mantenere la calma e a pensare più chiaramente.
Valutare la Dinamica della Relazione: È importante che entrambi i partner si sentano ascoltati e rispettati. Se ti senti regolarmente sopraffatta o non in grado di esprimerti, potrebbe essere utile esplorare perché ciò accade e se la dinamica della relazione è equilibrata.
Consulenza di Coppia: Se i conflitti diventano un problema ricorrente e senti che non riesci a risolverli da sola, potrebbe essere utile cercare una consulenza di coppia. Un terapeuta può aiutare a mediare i conflitti e a sviluppare strategie comunicative più efficaci.
Curare la Tua Autostima: A volte, una bassa autostima può influenzare il modo in cui gestiamo i conflitti. Lavorare sulla tua autostima può aiutarti a sentirti più sicura nelle discussioni.
Ricorda, in una relazione sana, entrambi i partner dovrebbero sentirsi ascoltati, rispettati e in grado di esprimere le proprie emozioni senza paura. È importante affrontare i problemi insieme e lavorare come una squadra per trovare soluzioni.
Dott.ssa Giulia Pelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente,
da quello che riporta emergono due principali dinamiche: da una parte sembra che durante i litigi si instauri una dinamica di prevaricazione, in cui una parte cerca di prevaricare sull'altra per ottenere la ragione ed elevarsi ad una posizione di superiorità rispetto all'altro nella conversazione; un secondo aspetto è quello del freezing, ovvero la difficoltà nell'esprimere il proprio punto di posizione in modo assertivo e "congelarsi" o bloccarsi nella conversazione arrivando al punto di far esplodere il carico emotivo accumulato.
Suggerirei di provare a mettere luce su queste due dinamiche guardandole come meccanismi che si attivano all'interno della coppia e che partono però da una sua individualità/vulnerabilità, valutando l'opzione di un percorso individuale o in accordo col compagno, una terapia di coppia.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Giulia Pelini
Dott.ssa Benedetta Mentesana
Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno, grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Premetto che avendo pochi elementi posso solo proporle qualche spunto di riflessione in merito alla situazione che descrive.
Regolare la propria emotività durante un diverbio è molto complesso, è un gioco di equilibri, ci si auspica di rimanere sufficientemente lucidi per poter esprimere i propri punti di vista e riferire i propri vissuti, tuttavia non è sempre facile tarare e dosare la propria reattività.
La invito a ripensare a come si svolgono i vostri litigi, se ci sono degli aspetti, delle frasi, dei toni o delle modalità di comunicazione del suo compagno che la bloccano, e che quindi vanno a determinare la sua difficoltà nella gestione e nell’ affrontare il confronto con lui.
Potrebbe inoltre essere molto interessante approfondire il tema e cosa intenda di preciso con “prevalere”. È qualcosa che emerge solo con il suo compagno o in generale durante ogni litigio?
Tenga presente che piangere non deve essere per forza un qualcosa di negativo, il pianto non è un nemico, anzi, spesso e volentieri è molto funzionale. Lo diventa se lei percepisce che lo sia perché non le permette di avere il controllo e la libertà di esprimere il suo punto di vista.
Cosa prova quando deve confrontarsi con il suo compagno? Sente di non essere libera di comunicare o ha il timore di ferire l’altro?
Se vi sono le condizioni per farlo, provi a condividere questo vissuto con il suo compagno, provi a parlarne con lui apertamente, potrebbe essere uno spunto per poter fare gioco di squadra e trovare una via di comunicazione più efficace per entrambi.
Un caro saluto!
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
Sarebbe importante comprendere come mai piangere o non “prevalere” possano portare dei problemi all’interno della sua relazione; teme che la sua voce non venga ascoltata? O i suoi bisogni non vengano presi in considerazione?
Al termine di un litigio o una discussione lo scopo non è proclamare un “vincitore” e un “perdente”, ma trovare un punto di incontro e comprendersi vicendevolmente.
Spero di esserle stata utile. Dott.ssa Elena Dati
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno, potrebbe prendere in considerazione un percorso psicologico volto allo sviluppo del comportamento assertivo e dell'autoaffermazione.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la ringrazio per aver condiviso questa sua riflessione così sincera. Ciò che sta vivendo tocca un aspetto molto delicato delle dinamiche di coppia: la gestione delle emozioni durante i conflitti. Il fatto che lei riconosca con lucidità una difficoltà ricorrente è già un passo importante, perché indica consapevolezza e volontà di comprendere meglio se stessa e la relazione. Le discussioni all’interno di una coppia sono eventi normali, spesso inevitabili, ma diventano significative non tanto per il contenuto del litigio quanto per il modo in cui vengono gestite. Quando racconta che non riesce mai a "prevalere", potrebbe esserci un significato più profondo: forse la sensazione che i suoi bisogni o punti di vista non vengano ascoltati o riconosciuti. E quando questo avviene ripetutamente, è comprensibile che si generi una frustrazione intensa, che poi si trasforma in pianto. Il pianto, infatti, è una forma naturale e umana di espressione emotiva. Non è un segnale di debolezza, ma piuttosto un modo attraverso il quale il corpo e la mente cercano di dare voce a ciò che le parole, in quel momento, non riescono a esprimere con chiarezza. Tuttavia, se lei avverte che questo pianto la mette in una posizione di svantaggio o se le fa pensare di perdere il controllo nella discussione, allora può diventare una fonte di ulteriore sofferenza e senso di impotenza. Nell’approccio cognitivo-comportamentale, ci si concentra molto su come pensieri, emozioni e comportamenti siano strettamente legati tra loro. Durante i litigi, potrebbero attivarsi in lei pensieri automatici del tipo "non riesco a farmi valere", "non sono abbastanza forte", "se piango lui penserà che non ho ragione". Questi pensieri, se non vengono esplorati e compresi, possono alimentare un ciclo in cui si sente sempre più insicura, frustrata e vulnerabile. Una possibile direzione di lavoro potrebbe essere quella di riconoscere questi pensieri nel momento in cui emergono e cominciare a metterli in discussione. Allo stesso tempo, può essere utile imparare a regolare l’intensità emotiva durante il confronto, ad esempio attraverso tecniche di respirazione, auto-osservazione e comunicazione assertiva. Non si tratta di "smettere di piangere", ma di costruire uno spazio interno dove lei possa sentire di avere voce, dignità e forza anche quando è in difficoltà. Anche nella relazione, può essere importante condividere con il suo compagno come si sente durante i litigi, non solo rispetto ai contenuti, ma anche rispetto alle modalità con cui si sviluppano. Parlare di ciò che accade tra voi quando siete calmi, in un momento di vicinanza, può aprire nuove possibilità di comprensione reciproca e rafforzare il legame. Il fatto che lei si interroghi su come il suo modo di reagire possa influire sulla relazione dimostra quanto tenga a questa persona e quanto desideri che la comunicazione sia più paritaria e costruttiva. Con un percorso di consapevolezza e con alcuni strumenti pratici, può senz'altro trovare un modo per sentirsi più forte e sicura nei momenti difficili, mantenendo al tempo stesso la sua sensibilità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Cara utente,
piangere durante un conflitto non è un segno di debolezza, ma spesso la manifestazione di un’emotività intensa e di un forte bisogno di essere compresa. In coppia, tuttavia, quando le emozioni prendono il sopravvento, diventa difficile comunicare in modo chiaro e far valere il proprio punto di vista.

Puoi provare a osservare cosa accade prima delle lacrime: senti di non essere ascoltata, temi di perdere l’altro, o ti senti sopraffatta dal conflitto? Comprendere il “momento” in cui l’emozione cresce è il primo passo per imparare a regolarla e a trasformare il pianto in parola.

Un percorso psicologico può aiutarti a rafforzare la tua sicurezza emotiva e la capacità di esprimere bisogni e limiti con calma, senza dover “prevalere”, ma costruendo insieme al partner un dialogo più equilibrato.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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