Salve, quando avevo circa 11 anni ho subito un abuso da parte di un uomo più grande di me, in quel m

20 risposte
Salve, quando avevo circa 11 anni ho subito un abuso da parte di un uomo più grande di me, in quel momento non ne parlai con nessuno perché me ne vergognavo molto e temevo che gli altri, i miei genitori, i miei insegnanti o i miei compagni credessero fosse colpa mia dato che io mi sentivo in qualche modo colpevole. Purtroppo a seguito di quella violenza sessuale ma anche psicologica il mio pessimo rapporto con il cibo è diventato un disturbo alimentare, in verità credevo che le conseguenze sarebbero sono state solo quelle, ma oggi che sono passati quasi 8 anni mi rendo conto che non è così. Soffro di ansia, ho paura delle persone, non solo degli uomini, di tutti, a volte anche di me stessa, non mi fido di nessuno, non sono in grado di avere relazioni stabili perchè tendo a sabotarle. So di avere bisogno di aiuto, anche perchè così non riesco più ad andare avanti, ma non so come fare, ho paura di parlarne con i miei genitori.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, grazie per aver condiviso con noi una evento così doloroso e traumatico. In parte credo che già solo il fatto di aver scritto qui sia un primo passo per chiedere aiuto. Posso immaginare quanto spaventoso possa essere raccontare ciò che ha subito. Tuttavia credo anche sia fondamentale che lei si fidi delle persone che le vogliono bene e che la possono accompagnare e supportare verso l'inizio di un percorso psicoterapeutico che le allievi il dolore che sente; che la possa aiutare ad elaborare tale vissuto traumatico. Racconti in modo onesto e sincero ai suoi genitori quanto accaduto. Cordiali saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buonasera, deve assolutamente parlarne con uno/a psicologo/a. è un'esperienza traumatica che se non tratta/elabora continuerà ad influenzarla negativamente. Oltre all'elaborazione cosciente del trauma e di tutte le sfaccettature e conseguenze sarà sicuramente utile fare un trattamento con l'EMDR sulle memorie traumatiche. Solo dopo questo percorso sarà in grado di aprirsi con chi vorrà.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, mi dispiace davvero molto per quello che ha passato, dev’essere stato tremendo.
E difficilissimo ora vivere con questo fardello. Se se la sente chieda aiuto, il dolore è più sopportabile se lo si porta in due. Ci pensi, sono certa che ne apprezzerà i benefici di una psicoterapia.
Le auguro il meglio e rimango a sua disposizione, ricevo sia in presenza che on Line.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emanuela Graziano
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, forse ora è pronta ad affrontare la questione con uno specialista consapevole delle conseguenze dolorossisime avvenute dentro di lei. Sono certa le sara di aiuto. Cordialmente, Giada di veroli
Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Cara ragazza,
ti ringrazio per esserti confidata con noi. So che è molto difficile parlare quando ci aspettiamo di non essere ascoltati o capiti, perché gli altri, ad esempio i tuoi genitori, possono non essere così forti come noi vorremmo, anche loro possono avere le loro difficoltà. Prova a tenere questo in mente quando inizierai a parlare con loro. Coraggio. Mi puoi chiamare se hai bisogno di me.
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Mi dispiace per l’esperienza che ha vissuto e che ha condiviso con noi in questo spazio. Il mio suggerimento è di ascoltare il bisogno che sta sentendo di chiedere aiuto e rivolgersi ad un/a professionista per iniziare un percorso psicologico attraverso il quale poter dar voce ai propri sentimenti ed elaborare gradualmente la propria esperienza, al fine di promuovere il proprio benessere e ritrovare fiducia in se stessa e negli altri. Un saluto, Dott. Felice Schettini
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Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, la ringrazio per la fiducia in noi professionisti scrivendoci e aver condiviso la sua storia dolorosa. Questo suo gesto di aprirsi è un inizio per rielaborare l'abuso passato, il disturbo alimentare e le difficoltà relazionali attuali, il passo successivo è rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Essendo maggiorenne può attivarsi autonomamente anche tramite il medico di base, avvalendosi del servizio pubblico dove risiede oppure privatamente. Valuterà quando se la sente di parlarne con i suoi genitori. Cordialità. Dr.ssa Lorena Ferrero
Dott.ssa Cristina Villa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Genova
Un abuso sessuale è un evento traumatico che cambia il nostro assetto mentale ed esistenziale.
Oggi lei ne intuisce la gravità di impatto. Chieda un consulto ad una o uno psicoterapeuta per valutare l inizio di una psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Dott.ssa Rossella Chiusolo
Psicologo, Psicoterapeuta
Aprilia
Ciao grazie per aver condiviso la tua storia. Trovare la forza per scrivere anche qui è già un ulteriore passo verso la guarigione. Tu non hai nessuna colpa di ciò che è successo. Ad 11 anni eri una bambina. Parlarne con i tuoi genitori ti darà un enorme sollievo ed è un altro passo verso la libertà. La psicoterapia ti aiuta ad elaborare ciò che è successo e a tirare fuori tutto il dolore e la rabbia. Un caro abbraccio Rossella Chiusolo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
Si affidi ad uno specialista ed intraprenda un percorso di psicoterapia, vedrà che potrà essere aiutata nell'elaborazione di un evento così doloroso.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Buon pomeriggio. Il fatto che lei ne parli qui e condivida con noi questo segreto, è importante. Al momento quello che dovrebbe essere per lei di primaria importanza è, cosa non le piace della sua vita,cosa le procura malessere e su cosa vorrebbe essere aiutata. Un supporto terapeutico è l'intervento più adeguato. Parlare con i suoi genitori, potrà essere preso in considerazione quando sarà pronta. Un passo alla volta.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile utente, mi dispiace sentire che hai vissuto un'esperienza così traumatica e che le conseguenze si siano estese a diversi aspetti della tua vita. È coraggioso da parte tua riconoscere che hai bisogno di supporto e cercare una soluzione per affrontare queste difficoltà.
In situazioni come questa, è importante ricordare che non sei da sola e che ci sono risorse disponibili per aiutarti. Anche se può essere spaventoso, parlare con qualcuno di fiducia può essere un passo importante per iniziare il processo di guarigione. Tuttavia, capisco che tu possa avere preoccupazioni sul condividere questa esperienza con i tuoi genitori. Se ti senti a tuo agio, potresti considerare di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nel trauma e nel disturbo alimentare. Potrebbero aiutarti ad affrontare l'ansia, a ricostruire la fiducia nelle relazioni e a sviluppare strategie per superare i comportamenti di sabotaggio.
Se non ti senti pronta ad aprirti con i tuoi genitori, considera di cercare una risorsa professionale. Puoi consultare direttamente un professionista o cercare organizzazioni, come associazioni di sostegno alle vittime di abusi, che potrebbero offrire supporto e indicazioni su come procedere.
Ricorda che il percorso di guarigione richiede tempo, ma con l'aiuto di un professionista esperto e un sistema di supporto adeguato, puoi iniziare a risolvere i sentimenti di paura, ansia e sfiducia.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dott.ssa Maria Rosaria Ranito
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Buonasera Cara utente, leggevo il suo racconto, quello chè lei ha vissuto è un trauma, la ringrazio per la sua condivisione, una violenza ti fa sentire in colpa, potrebbe farti sentire sporca, potrebbe annullarti, i problemi alimentari sono l espressione di tutto questo. Mi auguro che lei possa pensare di iniziare un percosrso di psicoterapia perchè è possibile liberarsi adi piccoli grandi mostri. In bocca al lupo
Dr.ssa Maria Rosaria Ranito
Dott.ssa Lucia Giammattei
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cattolica
Buongiorno, leggendo le sue parole comprendo il dolore e la sofferenza che ha condizionato la sua vita, ma al tempo stesso ritengo che essere riuscita a scriverlo in questa modalità chiedendo aiuto sia un passo molto importante, non deve preoccuparsi di dover in primis dirlo ai genitori, questo lo deciderà lei con i suoi tempi. Quello che è importante è sapere che nel contesto della relazione terapeuta paziente c'è il segreto professionale, un luogo in cui possa avere voce quel dolore e quella sofferenza, un primo passo importante l'ha fatto, adesso segue il secondo di affidarsi a un professionista perchè lei ha il diritto di ricominciare ad amare ed essere libera. Se vuole mi può contattare. Dott.ssa Lucia Giammattei.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
gentilissima, grazie molte per la profonda condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la fatica ed il dolore soprattutto nell'affrontare in solitudine tutto questo. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare quanto successo insieme ad un professionista lì per lei e con lei.
Resto a disposizione
AV
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, i sentimenti che ha provato sono molto comuni fra chi ha subito un abuso, un atto terribile che crea una lesione sul corpo e sull'animo. Basterebbe anche solo il disturbo alimentare per chiedere urgentemente aiuto, senza dare ulteriori spiegazioni fino a quando, e se, si sentirà pronta a farlo. Il rispetto e l'amore per se stessa sono stati violati, non permetta che le blocchino la possibilità di poter vivere la sua vita in modo diverso. Cerchi l'aiuto di uno psicoterapeuta prima possibile. Tante ragazze con disturbi alimentari hanno un vissuto come il suo, non è la sola. Si faccia forza e riprenda la sua vita in mano. In bocca al lupo
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, comprendo il dolore che ha vissuto. È un passato doloroso che ha lasciato profonde cicatrici emotive. È coraggiosa aver deciso di affrontare questa situazione e chiedere aiuto. Le consiglio di considerare l'opportunità di iniziare una terapia breve strategica con uno psicoterapeuta specializzato in traumi e disturbi legati all'abuso. Questo tipo di terapia può aiutarla a elaborare l'esperienza traumatica, a gestire l'ansia e a costruire relazioni più sane. È importante anche trovare un ambiente sicuro in cui sentirsi supportata e ascoltata. Se si sente a disagio parlando con i suoi genitori, potrebbe valutare di parlare con un amico di fiducia o un altro membro della famiglia. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore supporto di cui possa avere bisogno. Cordiali saluti







Dott.ssa Amelia Frasca
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Gent.le, quanto le è accaduto è terribile e credo sia "chiedere troppo a se stessi" l'idea di non parlarne mai e di reggere un peso del genere. Dica ai suoi che ha bisogno di un sostegno psicologico per altro e quando e se la sentirà parlerà loro della sua esperienza traumatica. Allo stesso modo, iniziata una terapia, valuterà se fidarsi della persona che la presa in cura e quindi quando parlare della sua sofferenza psichica. Non si maltratti e non dia retta ai suoi sensi di colpa, tragicamente tipici in chi ha subito violenza sessuale e psicologica (meccanismo di "identificazione con l'aggressore". Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Frasca dott.ssa Amelia
Dott.ssa Giuliana Azzaro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente sono molto rammaricata per quel che le è accaduto, è comprensibilissimo che a quell'età non sia riuscita a parlare di ciò e abbia tentato la strada di tenersi tutto dentro. Le sue sensazioni di vergogna, il timore di non essere creduta e di sentirsi colpevole, sono purtroppo le tipiche sensazioni che sperimenta chi ha subito un abuso, situazione che rientra nella categoria di esperienze traumatiche. I suoi sintomi, disturbi e le sue difficoltà sono tutti segnali che lei deve ascoltare questo disagio e prendersene cura il prima possibile. Posso immaginare la difficoltà di parlare di ciò ai propri genitori, ma non è necessario che lei li informi dei particolari di questa esperienza in questo momento, potrebbe bastare esporgli la sua situazione di malessere e disagio in generale e il suo bisogno di farsi aiutare da un professionista. Spero che lei riesca in questo, in modo da ricevere l'aiuto di cui ha bisogno. Saluti

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