Salve, la mia ragazza è a un congresso. Per due giorni dorme in camera con un sup amico collega del

23 risposte
Salve, la mia ragazza è a un congresso. Per due giorni dorme in camera con un sup amico collega del quale si fida molto e si trova bene (si scrivono spesso e si vedono a lavoro tutti i giorni scehrzando). Il ragazzo è sposato e con due figli. La mia ragazza è una persona seria, ma nonostante questo mi da molto fastidio che lei dorma con un altro uomo nella stessa stanza. Anche perche in questi due giorni non la sento quasi niente perche e sempre occupata. Inoltre mi aveva paventato l'idea di hciedere a questo ragazzo di dormire nella stessa stanza per non avere sconosciuti. Al che io ho fatto finta di niente su di lui e le ho detto che poteva chidedere semplicemente di stare da sola. Ha fatto finta di niente fino a ieri quando mi ha detto che era con lui nella stasse camera e la ragazza sola era un altra collega. A me questo mi ha lasciato molto ramamricato e arrabbiato. Ho fatto finta di niente ma dentro sto rodendo. Ho paura che possa succedere qualcosa che nessuno sapra mai. Sono amici molto affiatati, mi viene paura di un possibile tradimento, ma non so se sono paure reali di cui mi devo fidare oppure no. Tecnicamente lei è un bravissima ragazza ma chissa mai cosa possa sempre succedere! QUando la vedo glielo devo dire? Devo credere ai miei pensieri?
Buongiorno gentile utente.
Essere consapevoli delle proprie emozioni e rifletterci sopra è segno di intelligenza emotiva, e questo le va riconosciuto. Lei sente gelosia, paura, rabbia, risentimento e preoccupazione. E ci sta comunicando tutto ciò che sente.
Faccia lo stesso con la sua ragazza, trovando il modo e il tempo giusto, esprimendo serenamente quello che sente e che pensa. Nel parlare con lei sia schietto e non aggressivo, disponibile ad ascoltare quanto lei avrà da dirle sulla situazione che si è creata con questo collega.
In un rapporto dare fiducia la partner è importante, ma lo è anche manifestare i sentimenti per non creare un disagio che poi sfocia in comportamenti ostili e impulsivi.
I suoi pensieri sono pensieri, un gioco della mente frutto delle emozioni che ha descritto, e non fanno altro che alimentare nuove ansie e preoccupazioni. Meglio è prendere contatto con la realtà, comunicare, ascoltare. Avrà molte più informazioni utili per lasciare che le emozioni abbiano il loro corso e possa agire con lucidità, mitigando i comportamenti.

Spero di esserle stato di aiuto. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Caro utente, lei ci sta comunicando in modo molto onesto e sincero cosa sente e prova. Credo sia normale avere questo genere di pensieri pur fidandosi della sua partner. Credo che lei possa condividere esattamente come si è sentito in questi giorni e nei giorni precedenti. Stando in una posizione di condivisone emotiva e non di accusa o sospetto. Quello che è importante che la sua partner sappia è che lei oggi sta provando del malessere e che ciò che è accaduto l'ha in qualche modo turbata. Se lei non comunica il suo stato emotivo non si da lo spazio di validazione delle sue emozioni. Validerà le e emozioni ed i vissuti della sua compagna ma validando anche se stesso. Quando si ha una comunicazione sana si da spazio alle emozioni e ai pensieri di tutti. Si confidi con lei. Spero di esserle stato di aiuto. Un caro saluto, Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Purtroppo nessuno di noi può entrare nella testa degli altri e sapere se sono in buona fede o meno... Con l'aiuto di un collega può, però, riflettere sui suoi vissuti emotivi legati alla situazione.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Diane Zanella
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, i suoi dubbi sono comprensibili; penso che potrebbe valutare la possibilità di confrontarsi con la sua fidanzata ed esporre a lei i suoi vissuti riguardo la relazione con questo collega.
Per quanto il fare finta di niente possa risultare funzionale nel qui ed ora, penso che i suoi pensieri e stati d'animo meritino di essere espressi ed accolti, soprattutto all'interno di una relazione di coppia.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Dott.ssa Laura Cappello
Psicologo, Psicologo clinico
Carmiano
Gentile utente, dalle sue parole si evincono chiaramente le sue preoccupazioni. Gelosia, paura, rabbia, sono emozioni delle volte difficili da tollerare e metabolizzare. In questo caso la chiave potrebbe essere una buona comunicazione: quando la sua ragazza tornerà potrebbe essere il caso di affrontare questo tassello, spiegare con chiarezza le emozioni provate e i pensieri sopraggiunti in sua assenza, senza essere aggressivo. In questo momento la sua preoccupazione potrebbe portarla a fare delle supposizioni che potrebbero essere corrette o errate, ma rendere la partner a conoscenza delle emozioni provate, potrebbe essere un modo per riallinearsi, condividere le rispettive visioni. Resto a disposizione. Dott.ssa Laura Cappello
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Buonasera, mi dispiace per questa situazione sconosciuta che le crea molto disagio e sconforto. La gelosia, insieme a paura e rabbia sono emozioni normali e anche per un verso belle da provare. Quello che mi preme dirle è che in una coppia è importante la comunicazione e il dialogo. se una cosa la fa soffrire, ne parli con la sua compagna, cercate insieme di trovare delle spiegazioni. Se ha bisogno per qualche consiglio o sostegno rimango a disposizione. Non si abbatta, se qualcosa non le va, lo dica. Un caro saluto Giada
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentilissimo, questa situazione è assolutamente difficile da digerire ed arriva forte e chiara la potenza della sua reazione a quanto avvenuto. Le chiedo cosa le abbia impedito di condividere le sue emozioni e i suoi pensieri apertamente con la sua partner, e quanto le stia costando il “rodimento” a cui si riferisce. Sopratutto, le chiedo se ritiene che potranno esserci degli strascichi nella vostra storia, tenuto conto che lei si fida molto della sua compagna. Sarebbe un peccato inserire dei dubbi all’interno di una relazione dove regna la fiducia e la stima. Nella coppia, Comunicare i propri bisogni e le proprie reazioni rispetto agli eventi può davvero fare la differenza. Cosa la blocca? Nella risposta a queste domande potrebbero esserci informazioni davvero importanti su di lei e sul vostro legame. Un caro saluto
Dott. Fabio Falcone
Psicologo
Milano
Buonasera, certi dubbi sono come tarli che dolorosamente scavano ed aprono delle ferite. Le ferite, però, sono anche feritoie verso l’ interiorità più profonda che spesso è ben custodita e poco visibile. Ciò che sembra farle questione è se i suoi dubbi siano leciti o meno, se i suoi sospetti siano fondati o campati in aria, non ultimo, se debba farne parola alla sua partner o tacerli. Ognuno di noi può fornire una risposta, la propria risposta. Rifletta, invece, sul giovarsi di un percorso professionale piu articolato che possa aiutarla a ritrovare le sue, proprie, risposte, che sia di sostegno affinché la misura delle cose trovi un equilibrio che non sia la paralisi del dubbio e dove possa mettere in parola ciò che la interroga. Un saluto cordiale
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, da quello che ha scritto emerge preoccupazione e ansia riguardo alla situazione che ha descritto che la fa sentire a disagio. Potrebbe essere utile prendere del tempo per riflettere sulle emozioni che sta vivendo e successivamente parlare apertamente e con sincerità esprimendo le sue preoccupazioni . Affrontare questa situazione potrebbe essere un occasione per riflettere sulla relazione e anche rafforzarla. Le consiglio per esplorare in maniera più approfondita e capire quanto queste paure possano essere frutto di insicurezze personali di rivolgersi ad uno psicologo/a che la potrà aiutare a migliorare il suo benessere emotivo.

Cordiali Saluti
Dott. Edoardo Bunone
Dott.ssa Saveria Ottaviani
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Ardea
Comunicare i nostri timori e quello che ci crea pensieri è sempre molto importante ma è altrettanti indispensabile trovare il modo giusto per farlo. Quelli che ci hai raccontato sembrano essere TUOI problemi e non della tua ragazza, tue supposizioni e paure che non c'entrano nulla con la tua ragazza, il suo essere e il suo modo di comportarsi. In ogni relazione bisogna avere fiducia nell'altro, altrimenti non si vive bene. Esponi pure le tue difficoltà ma tenendo presente che sono appunto TUE, devi lavorarci tu, non dipendono da lei, che a quanto dici non sta facendo nulla di male. Pensaci bene! Un saluto
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Carissimo, credo sia legittimo da parte sua non essere contento di quanto a descritto, non tanto perché la sua ragazza non sia una ragazza seria (lei è il primo a riconoscerlo) ma perché la situazione di essere nella stessa stanza e del dormire insieme richiama in ogni caso una atmosfera di intimità anche se, come è molto probabile, non si verificherà alcun tradimento. Io credo che di questo possa parlarne con la sua ragazza per provare a farle capire come si sente lei e quali significati è normale attribuire ad una situazione simile, seppur con un amico fidato. Resto a sua completa disposizione, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott.ssa Sara Lezzi
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Buongiorno, dalle sue parole emergono chiaramente l'ansia e il disagio che prova per questa situazione. La fiducia in una relazione non è qualcosa che si acquisisce una volta per sempre, ma va costantemente costruita da entrambi. Fare finta di nulla spesso non fa altro che alimentare dubbi e angosce. Più che domandarsi se possa succedere qualcosa o meno tra la sua ragazza ed il collega, la inviterei a riflettere sulle sue emozioni e sui suoi pensieri, non soltanto riguardo all'episodio che descrive, ma più in generale sulla sua relazione e sulla fase che state attraversando. Parlarne con la sua ragazza potrebbe rivelarsi utilissimo, tuttavia qualora avesse bisogno di un supporto la inviterei anche a valutare la possibilità di svolgere uno o più incontri psicologici per mettere a fuoco ciò che sente ed elaborare pensieri ed emozioni relativi alla vostra relazione. Questo l'aiuterà a compiere i prossimi passi con maggior consapevolezza.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buonasera, ha provato a parlare alla sua ragazza delle sue paure, delle sue difficoltà? A dirle come si sente? Su cosa sente che si basi la vostra relazione?
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile Utente, le proporrei di vedere questi pensieri e queste sensazioni non come la realtà ma come reazione ad essa.
La realtà è che la sua ragazza sta condividendo la stanza con un uomo, la sua reazione è pensare che la stia tradendo e questo, comprensibilmente, la preoccupa. Una simile idea è umano che spaventi, mi chiedo chi non lo sarebbe, ma appunto è un'idea, un prodotto della mente e come tale non ha bisogno di prove fisiche per esistere e,soprattutto, avere valore.
In quanto prodotti della sua mentre potremmo vedere questi pensieri come parti di lei, frutti del suo modo di essere e della sua storia.
In quanto tali hanno ulteriormente valore di esistere e di essere condivisi col partner, questo perchè è un modo per farsi conoscere e per consolidare il legame.
In questo modo inoltre sta dando la possibilità alla sua ragazza di condividere a sua volta i suoi pensieri e le sue sensazioni riguardo a questa vicenda, così facendo non solo si starebbe facendo conoscere da lei e rafforzando il legame ma le darebbe anche una visione diversa della storia, una visione magari meno spaventosa.
L'ultima cosa che preciserei è che per esserci una vera condivisione non ci devono essere colpevoli e vittime ma solo modi di essere e di sentire, perciò farei molta attenzione a non far passare l'idea che la sua ragazza abbia fatto un errore e che quindi abbia la colpa di come lei è stato in questi giorni. Se passasse questo messaggio la sua ragazza potrebbe viverla, giustamente direi, come accusa e reagire di conseguenza, in tal caso quello che potrebbe avvenire non è una condivisione ma uno scontro.
Concluderei dicendo che trattandosi di parti di sè è un suo diritto volerle gestire o quanto meno capire meglio, in modo magari ma poter vivere con più serenità alcuni momenti di vita. In tal caso potrebbe valutare di chiedere un consulto psicologico per poter definire meglio queste parti e capire quali siano i possibili percorsi da fare.
Spero di essere stato utile, se avesse ancora bisogno per dubbi, curiosità o altro si senta libero di scrivermi in chat e risponderò.

Dottor Mauro Simonetti


Dr. Bruno Marzemin
Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno e buona domenica.
Le colleghe e i colleghi hanno già risposto in modo molto esaustivo alla Sua domanda.
In modo molto sintetico, tuttavia, mi permetto solo di suggerirLe di chiarirvi e parlarVi assieme. Il resto verrà di conseguenza: non è possibile prevederlo a priori.
Cordialmente, Bruno Marzemin
Dott. Iacopo Curzi
Psicologo, Psicologo clinico
Senigallia
Buongiorno caro utente.
Lei ha comunicato quanto sente dentro di sé in modo chiaro e sincero. Sa cosa la preoccupa e la fa star male. Stare ha contatto con le proprie emozioni non è sempre facile e il riuscirci è un chiaro segno di intelligenza emotiva.
Ritengo che sia di estrema importanza instaurare con chi si ama un dialogo che sia capace di partire dalle proprie emozioni e da come ci si sente ha contatto con esse.
Dalle sue parole emerge molto chiaramente questa sua capacità e a questo proposito le consiglio di utilizzarla con la sua compagna.
Se sente però che questa situazione è particolarmente difficile da affrontare da solo mi sento di consigliarle di iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapeutico.
Dott. Iacopo Curzi
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente ,
grazie per aver condiviso con tutti noi il suo disagio emotivo. Se percepisce che questa situazione non è semplice da affrontare da solo può iniziare un percorso psicologico. Rimango a sua disposizione anche online,
Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
sicuramente la comunicazione è una delle armi centrali per il buon funzionamento di una relazione di coppia. Detto questo, esponga le sue preoccupazioni alla sua fidanzata in maniera oggettiva e calma. Se il riscontro che dovesse ottenere non la soddisfacesse a sufficienza, potrebbe essere opportuno iniziare un percorso di terapia breve, al fine di capire meglio cosa la porta ad avere questo tipo di preoccupazioni e dubbi rispetto all'altro.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Chiara Cuoco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Caro utente, credo che sia importante che lei possa comunicare apertamente alla sua ragazza i suoi sentimenti e avere un dialogo aperto e sincero con lei su questa situazione. Fare finta di niente quando sente una tale rabbia, ansia, angoscia e frustrazione potrebbe portare soltanto a ulteriori problemi e incomprensioni all'interno della coppia. Quello che posso consigliarle è di provare ad aprire un dialogo con lei e di porsi lei stesso delle domande su sé stesso, sui propri sentimenti, sulla sua relazione e sul momento che sta attraversando, pensando anche di chiedere alcuni incontri di supporto psicologico lì dove sentisse di non farcela da solo. Resto a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco
Dott.ssa Lavinia Sestito
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve,
se lei è seria e tu sei serio con lei non vedo dove sia il pericolo.
Se dubiti di lei, forse in una parte profonda, dubiti di te.
Che avresti fatto tu nella stessa situazione?
In un percorso di terapia potresti capire da dove derivino tali dubbi.
Un caro saluto
Lavinia
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Gentile utente,
quello che descrivi è un vissuto molto comune e umano: la gelosia, la paura del tradimento, la sensazione di perdere il controllo su ciò che accade fuori dalla nostra portata. È importante riconoscere che questi sentimenti non fanno di te una persona “sbagliata” o possessiva a priori, ma un essere umano che tiene alla relazione e che, in questo momento, si sente vulnerabile e forse non del tutto rassicurato.

La situazione che stai vivendo è effettivamente delicata: la tua compagna dorme nella stessa stanza con un altro uomo, con cui ha una relazione amichevole e confidenziale, e ti ha informato solo in un secondo momento, dopo che tu avevi espresso (in modo implicito) il desiderio che evitasse una simile soluzione. È comprensibile che tu ora ti senta ferito, messo da parte e poco considerato, e che la tua mente stia iniziando a costruire ipotesi su cosa potrebbe accadere tra loro.

Tuttavia, c'è una distinzione fondamentale da fare: tra ciò che senti e ciò che sai.
Le emozioni, per quanto intense, non sono necessariamente specchio della realtà.
La gelosia e il sospetto possono emergere anche in relazioni sane, specie quando sentiamo di non avere il controllo o quando i segnali dell’altro non ci rassicurano del tutto. La tua ragazza non ti ha tradito, da quanto racconti, né ha dato prova concreta di intenzioni scorrette. Ma il fatto che ti abbia nascosto la composizione della stanza inizialmente può averti fatto sentire escluso o tradito emotivamente, ed è questo che sta alimentando il tuo malessere.

A questo punto, ci sono due piani su cui puoi agire:
1. Esprimere ciò che provi con autenticità e calma.
Non è necessario “fare finta di niente”, anzi: le emozioni represse tendono a crescere e a distorcere la percezione. Quando la rivedrai, prova a dirle ciò che hai provato, senza accusarla o metterla sotto interrogatorio. Usa frasi che parlino di te, come ad esempio:
“Quando mi hai detto all’ultimo che dormivate nella stessa stanza, mi sono sentito messo da parte e ho provato disagio. So che ti fidi di lui, ma per me non è stato facile gestire questa informazione, e avrei preferito che me lo dicessi prima.”

2. Chiederti che tipo di relazione vuoi costruire.
La fiducia non è assenza di dubbi, ma la volontà di affrontarli insieme. Se senti di non riuscire a gestire queste situazioni senza soffrire profondamente, forse è utile aprire un dialogo più ampio sulla fiducia reciproca, sui confini, e su ciò che vi fa sentire al sicuro nella relazione. La vera intimità nasce anche da questi confronti, e non sempre il disagio è un segnale di pericolo: a volte è solo un bisogno inascoltato.

Infine, ti invito a riflettere su questo: credere ai tuoi pensieri non significa credere che siano tutti veri. I pensieri sono risposte a ciò che temiamo, non sempre a ciò che sta realmente accadendo. Chiediti: le tue paure parlano più di lei o del tuo bisogno di controllo, di rassicurazione, di sentirti scelto?

Può essere utile, se questa gelosia diventa frequente o paralizzante, iniziare un percorso personale anche breve con uno psicologo per imparare a distinguere tra paure fondate e insicurezze personali.
Hai il diritto di sentirti al sicuro nella relazione, ma anche il dovere verso te stesso di costruire sicurezza dentro di te, e non solo attraverso il comportamento dell’altro.

Se vuoi, posso aiutarti con alcune strategie per affrontare questi pensieri ricorrenti o con esempi di come affrontare un dialogo costruttivo con lei.
Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Psicologo Clinico
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Quello che stai vivendo è un conflitto interiore profondo, tra la fiducia che razionalmente riconosci di avere nella tua compagna e l’ansia emotiva che si è attivata in seguito a una situazione che per te è fonte di disagio. Non è banale. Non è gelosia “immotivata”, come si tende a liquidare in modo sbrigativo: è un campanello che va ascoltato con onestà, prima dentro di te e poi nella relazione.
La tua ragazza ti ha comunicato la situazione solo dopo che tu avevi già espresso — anche se indirettamente — una tua preferenza chiara (cioè il desiderio che dormisse da sola). Non ti ha mentito in modo diretto, ma ha evitato il confronto. Questo, al di là dell’evento in sé, ha un peso: ti ha fatto sentire escluso, messo da parte, e probabilmente anche poco ascoltato nei tuoi bisogni. La reazione che descrivi — trattenere tutto, fare finta di nulla, ma intanto “rodere dentro” — è tipica di quando non sentiamo di avere lo spazio per esprimerci o temiamo che il nostro disagio venga sminuito, o che possa compromettere la relazione.

Ma reprimere non è una strategia che regge nel tempo. Le emozioni trattenute tendono a trasformarsi in risentimento, diffidenza, chiusura. Per questo sì, sarebbe importante parlarle. Non per accusarla, né per controllarla, ma per portare il tuo vissuto sul tavolo, in modo adulto, onesto e vulnerabile. Non dire "non voglio che tu stia con lui", ma piuttosto:
"Mi ha ferito che tu non me lo abbia detto prima, perché questo mi ha fatto sentire escluso da una decisione che per me tocca un punto sensibile. So che non significa automaticamente che tu stia facendo qualcosa di sbagliato, ma sento che ho bisogno di parlarne con te per capire meglio da dove nasce questa mia inquietudine e se possiamo affrontarla insieme."
Parlare così non significa "dare ragione" alla gelosia, né assecondare l'ansia: significa darle una voce per non lasciarla marcire nel silenzio.

Riguardo ai tuoi pensieri più angoscianti (che possa succedere qualcosa che non saprai mai), ti capisco: sono pensieri che nascono dal senso di impotenza. Quando non abbiamo il controllo su una situazione, il cervello riempie i vuoti con scenari — a volte realistici, a volte estremi — per tentare di proteggerti dal peggio. Ma è una protezione apparente. Stare in questo stato di allerta continua non solo ti consuma, ma non previene nulla: solo alimenta il sospetto e, alla lunga, può minare il legame stesso.

Quindi no, non devi automaticamente credere ai tuoi pensieri. Ma nemmeno ignorarli. Ascoltali come segnali emotivi: ti stanno dicendo che hai bisogno di rassicurazione e chiarezza, e che forse c’è un’area nella vostra relazione — quella della comunicazione emotiva e della gestione delle confidenze con altri — che merita più dialogo.

Se lei è davvero una persona seria e la vostra relazione è solida, saprà accogliere questa tua apertura. Non è il fatto che dorma in camera con qualcuno a definire il rispetto o il tradimento, ma il modo in cui vi confrontate sui vostri confini reciproci. Ed è lì che si costruisce, o si ricostruisce, la fiducia.
Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano

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