Salve, io mi sveglio spesso di notte, e mi sento come se avessi un blocco alla gola e mi viene il vo

22 risposte
Salve, io mi sveglio spesso di notte, e mi sento come se avessi un blocco alla gola e mi viene il vomito e ho il respiro affannoso.. ho scoperto di soffrire di tiroide, ma può essere ciò?
Gentile utente, in merito alla questione di carattere medico lascio la parola ai medici del portale, benché la mia prima indicazione sia, se non lo ha già fatto, di parlarne con il suo medico di base e con il medico, endocrinologo suppongo, che la segue per i problemi tiroidei. Una volta escluso che i sintomi che descrive siano dovuti ad un problema di pertinenza medica, credo sarà opportuno valutare, con uno psicologo, se ci siano invece alla base dei sintomi delle questioni di ordine psicologico. Un saluto, Marta Corradi

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Gentile, utente, ciò che lei ha descritto, mi fa pensare, chiaramente in modo ipotetico alla presenza di uno stato ansioso.
Sarebbe però opportuno approfondire la sua condizione attuale, attraverso un colloquio conoscitivo di persona o tramite skype.
Potrebbe esserci una correlazione con la problematica di natura tiroidea, in quanto talvolta tale problematica può manifestare anche sintomi a livello psicologico. In ogni caso, le consiglio di parlare con il suo medico di riferimento ed eventualmente valutare l'aspetto psicologico.
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Stabile Anastasia
Buongiorno, le sensazioni da lei descritte potrebbero dipendere dal mal funzionamento della tiroide.
Pertanto le consiglio di rivolgersi ad uno specialista (endocrinologo), che valuterà gli esami di approfondimento diagnostici, oltre che la terapia farmacologica adeguata.
Qualora i sintomi dovessero persistere, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per approfondire il senso del suo disagio.
Cordialmente
Paola Uriati

Gentile utente, rispetto alla problematica inerente alla tiroide le consiglio di consultare il suo medico ed eventualmente l'endocrinologo che l'ha seguita. In quanto psicologo le suggerisco invece di valutare l'eventualità che parte della sua sintomatologia sia riconducibile a una sofferenza di natura psicologica. In tal senso, potrebbe esserle utile riuscire a contestualizzare l'esordio e il mantenimento della sintomatologia che descrive, in relazione alla sue esperienze di vita e ai suoi progetti (es: Quando è iniziato? Ci sono situazioni in cui non le accade? ecc...) Potrebbe anche essere che proprio l'avvenuta scoperta di queste problematiche tiroidee sia fonte di ansia e preoccupazione? Non ci sarebbe nulla di strano... Provi a confrontarsi con uno psicologo per comprendere meglio l'origine di tale disagio, anche attraverso un consulto online. In bocca al lupo! un saluto, a disposizione. AC
Salve,
intanto può contattare il suo medico di base per sapere se c'è connessione tra il "soffrire"di tiroide ed i sintomi che avverte, e, in caso negativo, quindi avendo escluso una causa di natura organica, contattare uno psicoterapeuta in modo da indagare la natura di tali sintomi.
Saluti.
Buongiorno. Provi a sentire prima di tutto il parere del suo medico di fiducia. Esclusa un'origine organica, può a quel punto valutare un consulto da uno psicologo.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Salve, prima di poter fare qualsiasi ipotesi psicologica, è sempre indicato rivolgersi al suo medico di fiducia, e fissare una visita endocrinologia, se ci saranno indicazioni in merito.
Solo dopo si può procedere ad un intervento psicologico, sia per migliorare la qualità del suo sonno, sia per indagare se ci sono disturbi come ansia o depressione (o altro).
Con i migliori auguri!
Gentile utente,
non mi esprimo riguardo alla possibilità che i suoi disturbi possano essere ricondotti alla patologia tiroidea: mi limito a suggerirle di parlarne con il medico che l'ha in cura ed eventualmente rivolgersi ad un endocrinologo, che è lo specialista adatto alla sua situazione.
Qualora venissero escluse cause organiche , o qualora il medico ritenesse che queste non spiegano interamente i sintomi, può contattare uno psicologo per esplorare eventuali componenti psicogene.
Tenga presente che spesso una cosa non esclude l'altra, ovvero potrebbe essere che alle eventuali cause organiche si aggiunga anche un aspetto più prettamente psicologico.
Cordiali saluti,
Dott Carrera
Buonasera, riguardo alla problematica tiroidea le indicherei di contattare innanzitutto il suo endocrinologo di modo da capire se tali sintomi possano essere causati da problematiche organiche. Qualora non fosse così, sarebbe utile un consulto psicologico per verificare o meno la presenza di uno stato ansioso. Resto a disposizione
Dott. Ssa Marina Calogero
Vanno esclusi prima i.problemi organici per poter entrare in un terreno di altra natura, se no rischia di mescolare cause e terapie
Buongiorno, dovrebbe fare delle visite specialistiche mediche per capire se la causa è di natura organica, nel caso non lo fosse, il consiglio, è quello di rivolgersi ad uno psicologo.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Buongiorno, dovrebbe escludere problematiche di natura organica rivolgendosi al medico di base e anche ad un endocrinologo che le faccia fare controlli approfonditi alla tiroide. Alcune volte può capitare anche che un semplice reflusso gastroesofageo possa creare questi sintomi. Quest'ultimo aspetto andrebbe indagato con il gastroenterologo. In ogni caso non essendo un medico, si rivolga come primo step al medico di base e quest'ultimo saprà consigliarle cosa fare. Una volta escluse origini di natura organica, può consulatre uno psicologo per verificare la presenza o meno di uno stato ansioso. Un caro saluto Dott.ssa Lavinia Dilillo
In ogni intervento con una sintomatologia fisiologica sarebbe opportuno escludere prima eventuali cause organiche, rivolgendosi per esempio al medico di base. Poi, o contemporaneamente, consultare uno psicoterapeuta per affrontare insieme il percorso d’individuazione delle problematiche più profonde che possono generare il malessere, anche fisico. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile utente, si rivolga al suo medico di base che avendo lo storico può aiutarla ad escludere ed individuare velocemente le analisi più opportune.
Poi, o contemporaneamente, consultare uno psicoterapeuta per affrontare insieme il percorso d’individuazione delle problematiche più profonde che possono generare il malessere, anche fisico.
La disfunzione tiroidea è una condizione clinica in grado di provocare sintomatologia psichiatrica. In questo caso la psicoterapia è ovviamente inefficace. Si faccia curare la tiroide. Se il quadro sintomatologico non migliorasse, prenda in considerazione un percorso psicoterapico. Cordialmente.
Gentile, è opportuno prima di tutto escludere problematiche di tipo organico. In seguito, può considerare la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo per esplorare le cause del malessere.
Buonasera, sicuramente Le consiglio di effettuare una visita da uno specialista per escludere ogni fattore organico.
Un caro saluto
Guido Rutili
Buongiorno,
credo che sia opportuno consultare un medico per avere indicazioni più precise sul suo sintomo.
Buona giornata!
Gentile utente, mente e corpo vanno di pari passo.
E' probabile che ci siano ripercussioni mentali a condizioni fisiche, a maggior ragione se si parla di tiroide e apparato endocrino. Le consiglio di contattare il suo medico di base che le darà tutte le informazioni e le spiegazioni necessarie e procederà agli accertamenti del caso.
Anche in attesa di definizione della condizione medica, potrebbe comunque richiedere un consulto psicologico o psicoterapeutico, non solo per affrontare tematiche inerenti eventuali diagnosi o condizioni cliniche (che già di per sè possono essere fonte di preoccupazione e ansia).
Un caro saluto, Luigi.
Salve, innanzitutto le consiglio di rivolgersi ad un medico per escludere eventuali patologie fisiche.
In caso di responso negativo, cerchi di capire l'origine del sintomo con uno psicologo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, ne parli con il medico curante. Esclusa altra causa organica si rivolga a uno psicologo.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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