Salve, ho 49 anni e da maggio ho iniziato ad avere degli attacchi di panico dovuti al fatto che non

20 risposte
Salve,
ho 49 anni e da maggio ho iniziato ad avere degli attacchi di panico dovuti al fatto che non riuscivo più a deglutire
avevo paura di soffocare mangiando qualsiasi cosa. Sono dimagrito qualche chilo che non riesco a riprendere e inoltre da quel momento ho iniziato ad accentuare la mia ipocondria manifestando la paura di avere qualche malattia grave o tumore, misuro spesso pressione, saturazione e mi sono comprato anche un glucometro per misurare la glicemia. Ho un ansia incredibile che non riesco a fermare e controllare.
Avevo iniziato un percorso con una psicologa che ho interrotto ad agosto, ma credo di dover ancora continuare.
Potete darmi qualche consiglio? Grazie.
Dott.ssa Valeria Napodano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Avellino
Gentile utente, il suo stato di ansia sembra generalizzarsi sempre di più, invadendo il suo corpo e dandole l'idea che sia malato. Inoltre, il suo tentativo di tenerla sotto controllo potrebbe acuirla ancora di più, come in un circolo vizioso. La sua intuizione di continuare il percorso psicologico è buona, ricominci il prima possibile

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Dott.ssa Ida Pizzini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, i suoi sono tipici sintomi ansiosi. Il su corpo manifesta quello che il suo cuore sta cercando di dirle ma che lei forse fa fatica ad ascoltare. Il consiglio è spassionatamente quello di riprendere un percorso psicoterapeutico e di non cercare di farcela da solo... non serve!
Se ha bisogno sono qui!
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente spesso mi è capitato di avere a che fare con somatizzazioni. Spesso il sintomo è qualcosa di protettivo a cui dare un significato. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita durante la quale avviene una prima raccolta ana a cui far seguire un percorso di psicoterapia in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gent. Utente, sembra stia vivendo una forte ansia, che comprende la preoccupazione per la salute e per la difficoltà di deglutizione. Riprendere la psicoterapia è molto importante al fine di gestire l'ansia e i pensieri ipocondriaci ed è un buon passo per rompere circoli viziosi. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.mo, sarebbe opportuno potesse riprendere un lavoro psicoterapeutico che per altro aveva iniziato. Attraverso questo potrà trovare risposte al suo disagio. SG
Dott.ssa Chiara Siri
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Milano
Buongiorno, è difficile dare consigli perchè sta vivendo un momento certamente molto faticoso e non sarebbe professionale dare indicazioni in merito alla sua sintomatologia solamente in base a questa descrizone. Certamente riprendere un percorso di psicoterapia che la aiuti a capire l'origine di questi sintomi e a risolverli sarebbe la cosa più utile. In base alla situazione e a quanto i sintomi sono al momento invalidanti potrebbe essere necessario associare un trattamento farmacologico (da valutare col terapeuta ed eventualmente contattare uno psichiatra per questo). Se stava meglio dopo la terapia è possibile che sia accaduto qualcosa che ha fatto precipitare la situazione? magari ci sono alcuni trigger che riattivano i sintomi e sarebbe davvero utile capire i trigger attuali ma anche ciò che è all'origine della sintomatologia. I sintomi sono una risposta disadattiva che che abbiamo imparato a mettere in atto per ripararci da qualcosa di emotivamente troppo grande che la nostra mente non avrebbe potuto affrontare. In questa chiave di lettura, un trattamento che possa eventualmente associare la terapia EMDR potrebbe essere di aiuto.
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Come mai ha interrotto il percorso? È stata una sua decisione e cosa l'ha spinta ad abbandonare la terapia?
Credo che dovrebbe partire da queste domande.
Che rapporto ha con il chiedere aiuto?
Resto a sua disposizione
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Dott.ssa Lucrezia Lopolito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. Si fa bene intanto a pensare di continuare il percorso di psicoterapia. é importante capire quando è nato il sintomo, che fase stava vivendo e quindi la funzione che paradossalmente il sintomo svolge.
Ho seguito un caso molto simile al suo e dopo qualche mese si sono visti i primi risultati alleggerendo di molto la paziente che continua a lavorare sulle sue difficoltà che i suoi sintomi coprivano.
Un caro saluto
Lucrezia Lopolito
Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera. La sua vulnerabilità è aumentata in modo notevole attorno al mese di maggio. Quindi le suggerisco di porre il fuoco su cosa è successo nella sua vita, cosa è cambiato attorno o un prima di questo mese per cominciare a comprendersi. Sicuramente è fondamentale proseguire con un percorso psicologico. Mi può scrivere se ha bisogno di altra informazione. Saluti
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Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissimo,
le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera,

mi dispiace molto che stia attraversando questo momento difficile.
I sintomi che descrive possono essere molto impegnativi e bisogna comprendere quanto possano influire sul suo benessere quotidiano. Potrebbe essere utile riprendere il percorso con la psicologa o consultare un professionista della salute mentale per ottenere supporto nel gestire l'ansia e le preoccupazioni che sta vivendo.

Le auguro di trovare presto sollievo.

Un cordiale saluto.
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, le consiglio di continuare ad indagare in se stesso quali possano essere i motivi del suo malessere con l'aiuto di un terapeuta. Potrebbero essere di varia natura ma in questo modo lei si tormenta e basta. Un saluto
Dott.ssa Giuditta Di Meo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bacoli
Gentile utente scrive di non riuscire a controllare l'ansia, credo che non debba essere questo il suo obiettivo. Piuttosto provare a mettersi in ascolto dell'ansia, imparare a comprendere il messaggio di cui si fa portavoce. È complesso, faticoso e doloroso, ma con un buon percorso di psicoterapia è possibile. Riprenda e se ci sono "sospesi " rispetto ai motivi per cui ha deciso di interrompere riparta da lì, magari approfondendo col collega che la seguiva.
La saluto.
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, la difficoltà a deglutire lascia intendere una marcata rigidità dei muscoli coinvolti nella deglutizione. Pertanto, è probabile che a partire da maggio sia accaduto qualcosa nella sua vita che le ha indotto uno stato di tensione/rigidità?
La focalizzazione sul corpo e pertanto sui sintomi corporei, la distoglie su ciò che nella sua vita è accaduto e accade tutt'ora, alterando il suo senso di stabilità personale. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Francesca Albicini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cesena
Caro utente grazie per la condivisione.
Immagino che avrà già fatto accertamenti fisici per la difficoltà legata alla deglutizione e al dimagrimento...ma da un punto di vista psicologico he cosa non riesce a mandare più giùnella sua vita? Il consiglio che mi sento di darle è di proseguire il suo percorso terapeutico e di aver fiducia nella sua psicologa.
Buon proseguimento.
Dott.ssa Francesca Albicini
Dott. Danilo Gravina
Psicoterapeuta, Psicologo
Galatina
Capisco quanto possa essere difficile gestire l’ansia, soprattutto quando si manifesta attraverso attacchi di panico e paure per la salute. È comune che eventi come la difficoltà a deglutire inneschino una preoccupazione per il corpo, e che questa si traduca in ipocondria o nella necessità di monitorare costantemente i parametri vitali. Riprendere il percorso psicologico può senz’altro essere un passo utile, soprattutto se rivolto ad affrontare le radici di questa ansia e a sviluppare strategie di gestione degli attacchi di panico e delle paure per la salute. Inoltre, tecniche come il rilassamento, la respirazione profonda e la mindfulness possono aiutarti a riportare l’attenzione al momento presente e a ridurre l’ansia. Considera anche piccoli obiettivi graduali, ad esempio limitare il numero di volte in cui ti misuri pressione o glicemia ogni giorno. Questi piccoli passi, insieme al supporto psicologico, possono aiutarti a ritrovare sicurezza e serenità nel tuo corpo e a ridurre l'ansia progressivamente.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova


“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. La situazione che sta vivendo, con gli attacchi di panico e l'ansia costante, è senza dubbio difficile e può essere molto debilitante. Le sue paure legate alla deglutizione e alla salute sono spesso manifestazioni di ansia intensa, che può portare a concentrarsi su possibili minacce. È positivo che abbia già intrapreso un percorso con una psicologa, anche se ha deciso di interromperlo. La psicoterapia, soprattutto quella focalizzata sulla gestione dell'ansia, può essere davvero utile nel lungo periodo. Le suggerisco di riprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Riprendere il percorso psicologico è una scelta preziosa: lavorare sull’ascolto del corpo e sulla gestione dell’ansia può ridarti un senso di fiducia e controllo. Stai già compiendo un passo importante chiedendo aiuto.

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