Salve, ho 22 e assumodaparox al giorno da più di un mese e mezzo. Il mio medico di base ha
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Salve, ho 22 e assumo daparox al giorno da più di un mese e mezzo. Il mio medico di base ha deciso di prescrivermelo perché soffro di gastrite nervosa: spesso mi si gonfia tantissimo lo stomaco e non è dovuto a cosa mangio. Mi ha detto che è legato allo stress e all’ansia ed è come se i miei muscoli siano sempre sotto sforzo o “contratti “.
quest’anno mi sono trasferita in un’altra regione, lontano dai miei cari, per continuare gli studi;
sono molto lontana da casa, ma non ho vissuto male questa situazione; ciò che sento che mi affligge è il pensiero di dover essere sempre perfetta, “la migliore”, dover prendere buoni voti ecc. Mi sento così, ed anche il dottore me l’ha detto, che ciò che ho non è un’ansia per come la si intende, piuttosto un “non devo sbagliare mai” neanche in un incontro ad un bar, una chiacchierata con delle persone ecc.
Dunque il dottore mi ha prescritto questo farmaco, ed effettivamente sto molto meglio con lo stomaco, sono anche più tranquilla, quella sensazione di vuoto nello stomaco nelle situazioni più stressanti non ce l’ho più. Però sono molto assonnata, con continui sbadigli. ad esempio, di giorno studio e la sera dopo cena vado subito a dormire. Questo mi fa soffrire perché non riesco a passare del tempo con i miei cari, ora che sono rintornata a casa per le vacanze.
inoltre, mi sento un po’ apatica, non provo più le emozioni di prima, con nessuno, neanche il mio ragazzo, che è la persona più importante della mia vita. provo amore ovviamente, ma è come se fossi assente, vivo un po’ in un mondo tutto mio. Inoltre non ho più desiderio sessuale e questa cosa mi dispiace molto, sebbene ci provi, soffro di anorgasmia. E non è colpa del mio ragazzo (con cui sto da molto tempo e non mi fa mancare nulla) io in generale non sento più quella voglia neanche da sola.
Vorrei parlarne con il medico di queste situazioni, anche se un po mi vergogno. Vorrei capire se fermarmi con questa terapia, se continuare o cambiare farmaco.
Una cosa che mi preme dire, è che non ho mai fatto delle visite dallo psicologo o dallo psichiatra, e sebbene mi andrebbe di farlo, non vorrei chiedere a mia madre di mandarmici e spendere altri soldi per me, che già ne spende molti per farmi studiare lontano da casa (questa cosa non me l’ha mai detta lei, lei è una persona molto disponibile e molto generosa, soprattutto con me, però a volte è capitato che durante una chiacchierata, mi dicesse che non crede io abbia bisogno di una visita da uno psichiatra o altro, ed io ovviamente non insisto perché mi sentirei anche in colpa).
ps.non parlo di mio padre perché non ce l’ho. ecco perche mi riferisco solo a mia madre.
vorrei un consiglio, so che ho scritto tanto e so che forse sembra che io non voglia una soluzione, ma avrei veramente bisogno di un parere esterno.
quest’anno mi sono trasferita in un’altra regione, lontano dai miei cari, per continuare gli studi;
sono molto lontana da casa, ma non ho vissuto male questa situazione; ciò che sento che mi affligge è il pensiero di dover essere sempre perfetta, “la migliore”, dover prendere buoni voti ecc. Mi sento così, ed anche il dottore me l’ha detto, che ciò che ho non è un’ansia per come la si intende, piuttosto un “non devo sbagliare mai” neanche in un incontro ad un bar, una chiacchierata con delle persone ecc.
Dunque il dottore mi ha prescritto questo farmaco, ed effettivamente sto molto meglio con lo stomaco, sono anche più tranquilla, quella sensazione di vuoto nello stomaco nelle situazioni più stressanti non ce l’ho più. Però sono molto assonnata, con continui sbadigli. ad esempio, di giorno studio e la sera dopo cena vado subito a dormire. Questo mi fa soffrire perché non riesco a passare del tempo con i miei cari, ora che sono rintornata a casa per le vacanze.
inoltre, mi sento un po’ apatica, non provo più le emozioni di prima, con nessuno, neanche il mio ragazzo, che è la persona più importante della mia vita. provo amore ovviamente, ma è come se fossi assente, vivo un po’ in un mondo tutto mio. Inoltre non ho più desiderio sessuale e questa cosa mi dispiace molto, sebbene ci provi, soffro di anorgasmia. E non è colpa del mio ragazzo (con cui sto da molto tempo e non mi fa mancare nulla) io in generale non sento più quella voglia neanche da sola.
Vorrei parlarne con il medico di queste situazioni, anche se un po mi vergogno. Vorrei capire se fermarmi con questa terapia, se continuare o cambiare farmaco.
Una cosa che mi preme dire, è che non ho mai fatto delle visite dallo psicologo o dallo psichiatra, e sebbene mi andrebbe di farlo, non vorrei chiedere a mia madre di mandarmici e spendere altri soldi per me, che già ne spende molti per farmi studiare lontano da casa (questa cosa non me l’ha mai detta lei, lei è una persona molto disponibile e molto generosa, soprattutto con me, però a volte è capitato che durante una chiacchierata, mi dicesse che non crede io abbia bisogno di una visita da uno psichiatra o altro, ed io ovviamente non insisto perché mi sentirei anche in colpa).
ps.non parlo di mio padre perché non ce l’ho. ecco perche mi riferisco solo a mia madre.
vorrei un consiglio, so che ho scritto tanto e so che forse sembra che io non voglia una soluzione, ma avrei veramente bisogno di un parere esterno.
Ha un disturbo d’ansia, motivo per cui ha risposto bene al trattamento. I problemi di cui parla, possono esser un effetto collaterale del trattamento. Se contatta uno specialista le può indicare altri trattamenti altrettanto efficaci, magari che tollera meglio.
Cordiali Saluti.
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