Salve e da più di un mese che soffro di dolori lombari acuti avverto delle scosse su tutta la parte

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Salve e da più di un mese che soffro di dolori lombari acuti avverto delle scosse su tutta la parte sinistra natica compresa ho fatto delle radiografie dove mi hanno detto che la mia schiena non è messa bene ho vertebre schiacciate e si presume qualche ernia a disco il 18 farò la risonanza alla schiena nel frattempo ho provato tanto cicli di punture voltaren muscoril bentalan cortisone per via orale miorilassanti nulla da fare non ho ottenuto miglioramenti l'ultimo ciclo che sto provando di punture sono le soldesam e diclofenac sono alla 4 puntura in associazione sto un puntino meglio ma poco la dottoressa me ne ha assegnate 6 totale quindi domani e dopodomani finirò il ciclo conviene continuare un altro po sendo che sto meglio?grazie a chi mi risponde so che comunque è una bomba di cura quella che sto facendo e nn so se e opportuno continuare dopo le 6 punture....
Dr. Lorenzo Gilardi
Osteopata
San Donato Milanese
Buonasera, capisco perfettamente la sua preoccupazione. Quando il dolore persiste, soprattutto nella zona lombare con irradiazione alla gamba e alla natica, è normale sentirsi spaventati, frustrati e pensare al peggio. Tuttavia, tenga presente che la presenza di vertebre schiacciate o di sospette ernie non significa necessariamente un danno grave o irreversibile. Il dolore non è sempre proporzionale a quello che si vede negli esami, e molto spesso è legato a tensioni muscolari, rigidità articolari o sovraccarichi funzionali che possono essere gestiti efficacemente.
In questi casi, l’osteopatia può offrire un valido aiuto. Attraverso tecniche manuali specifiche, si lavora per ridurre la pressione sulle strutture coinvolte, come le articolazioni vertebrali, i dischi o il nervo sciatico, e per ristabilire un equilibrio generale del corpo. Questo approccio non solo favorisce il rilascio delle tensioni e la diminuzione del dolore, ma aiuta anche a migliorare la mobilità e la qualità della vita.
Inoltre l'Osteopata è in grado di offrirle un piano di recupero, attraverso esercizi mirati e specifici per la sua condizione e le sue capacità, che la aiuteranno a velocizzare i processi di guarigione e a prevenire eventuali ricadute.
La preoccupazione ed eventuale catastrofizzazione, pur comprensibili, sono dei fattori importanti che tendono a cronicizzare il dolore, per questo è importante intraprendere questo percorso con calma e fiducia per ottenere benefici concreti.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Cordiali saluti, Lorenzo Gilardi Osteopata.

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Buongiorno, le consiglio di seguire le prescrizioni mediche date dal suo medico. Tuttavia, molto spesso, queste non sono sufficienti a dare una risoluzione completa nel lungo termine, ma aiutano a togliere l'infiammazione acuta. Il consiglio è quello di abbinare una terapia manuale osteopatica in modo tale da lavorare direttamente sulle cause e di conseguenza è utile a garantire un benessere nel tempo e una miglior qualità di vita. Rimango a disposizione per eventuali dubbi o domande. Cordiali saluti.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie
Buongiorno,
Le consigliere di fare una visita specialistica da un ortopedico o fisiatra e valutare anche di fare dei trattamenti osteopatici in aggiunta alla cura, che potrebbero aiutarla nel migliorare il suo dolore lombare. Cordiali saluti
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. Capisco quanto possa essere difficile convivere con dolori lombari persistenti e le incertezze legate ai trattamenti. Come osteopata, posso suggerirle che un approccio integrato può essere utile: oltre alla terapia farmacologica, tecniche manuali come il trattamento osteopatico possono contribuire a ridurre le tensioni muscolari, migliorare la mobilità/ postura e alleviare la pressione sulle strutture nervose.
Le consiglio di attendere i risultati della risonanza per avere un quadro più preciso e di consultare il suo medico o uno specialista prima di decidere di interrompere o proseguire con i trattamenti farmacologici.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti e Le auguro una pronta guarigione.
Dr. Gianni Casulli
Osteopata, Massofisioterapista
Bologna
Io le consiglio appena possibile di contattare un neurochirurgo o un ortopedico per farsi operare.
Dott.ssa Katia Brocanelli
Osteopata, Fisioterapista
Ancona
Consulti il suo medico curante che la conosce e saprà indirizzarla al meglio.
Dr. Valerio Labib
Osteopata, Terapeuta, Posturologo
Roma
Buonasera, vista la sua situazione le consiglio di affidarsi ad un'osteopata. Il collega analizzando gli esami diagnostici e visitandola può alleviare la sintomatologia. Se non si tratta di una diagnosi dove occorre l'intervento chirurgico l'unica soluzione è la terapia conservativa ed in questo l'osteopatia è molto valida. Con qualche seduta la sua situazione può migliorare molto, grazie a delle manovre mirate su muscoli, passaggi vasculo-nervosi ed uno riequilibrio posturale.
Per qualsiasi dubbio rimango a disposizione, un cordiale saluto
Buongiorno. Probabilmente le ernie stanno dando fastidio ai nervi come il nervo sciatico provocando questa sensazione di scossa. Sicuramente tramite RM si avrà una visione più chiara di ciò che sta accadendo. Importante capire cosa sia successo, se un trauma tipo caduta o improvvisamente senza motivo apparente. La terapia di attacco in fase acuta è quella che ha già fatto e cioè Muscoril per rilassare la muscolatura, cortisonici e voltaren per l'infiammazione. Visto che il connubio soldesam e diclofenac non dovrebbe essere fatto a lungo, il mio consiglio è seguire le indicazioni del suo medico e fare solo 6 iniezioni. Una volta finito e fatta la RM, prenda in considerazione una valutazione con un ortopedico che le darà indicazioni per un percorso fisioterapico insieme ad uno osteopatico.
Un caro saluto.
Dott.ssa Micol Teti
Dott. Franco Migliozzi
Fisioterapista, Osteopata
Padova
Buongiorno
Per un parere sulla terapia attuale, le consiglio di rivolgersi al suo medico curante e dopo aver fatto la risonanza si può considerare una terapia riabilitativa
Buonasera, successivamente ad una risonanza magnetica si capirà meglio se è presente o meno una compressione radicolare, che da come descrive potrebbe coinvolgere il nervo sciatico.
Sarebbe opportuno valutarla per capire bene la sua situazione e la sintomatologia, non sapendo esattamente la gravità della situazione le consiglierei una visita dal neurochirurgo che le saprà dare un quadro esatto della sua situazione.
Da osteopata le posso consigliare anche di farsi valutare da un collega che sarà in grado di valutare se sia il caso di trattarla.
Le auguro buona serata
Buonasera, considerando come descrive il decorso dei sintomi, io non continuerei con la cure una volta finite le 6 punture, ma piuttosto farei una valutazione olistica da uno specialista tipo osteopata, chiropratico, energy healer, che potrebbe aiutarla a comprendere l'origine del problema. Per esempio qualcosa che coinvolga anche aspetti psicologici e di natura emozionale. Spero di essere stato di aiuto, Cordialmente
Eugenio Mastrelli, Osteopata D.O.
Dott. Davide Ferrari
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Parabiago
Gentile paziente,
sicuramente i medicinali che sta e che ha assunto (antinfiammatori e antidolorifici) sono forti e sono stati correttamente prescritti per eliminare la sintomatologia dolorifica.
Ciò però non è successo da come dice e di conseguenza mi permetto di consigliarle questo percorso:
- attendere l'esito della risonanza (meglio se prende il considerazione anche la parte della schiena dorsale).
- indipendentemente dall'esito si rivolga al suo medico di famiglia che farà le opportune valutazioni.
- eseguirei poi una visita Osteopatica, per valutare e trattare l'insieme dei vari compensi che si sono venuti a creare evitando quindi che si possano ripresentare ricadute nel tempo.
- in abbinata all'osteopatia andrei a creare un percorso di esercizi terapeutici di mantenimento.

Cordiali saluti, sperando di essere stato utile
Dott.ssa Federica Oliveri
Osteopata, Posturologo, Chinesiologo
Sant'Agata li Battiati
Salve, dopo la risonanza avrà un quadro completo della situazione.
Per adesso finisca il ciclo di terapia e successivamente consiglio di cominciare terapia posturale per rafforzare la muscolatura e migliorare la postura.
Dott. Gaetano Orlando
Osteopata, Chinesiologo, Psicologo
Firenze
Abbinata alla cura farmacologica gli consiglio un approccio Osteopatico fasciale globale per ripristinare un onda fasciale piu fisiologica. Chiaramente sempre dopo aver eseguito PRIMARIAMENTE una risonanza magnetica esplicativa e dettagliata . Nel contempo gli consiglio di rimanere parallelamente in contatto dal suo ortopedico con cui dovra valutare eventuali interventi. Cordiali saluti
uno giorno intanto mi dispiace sentire di questo quadro.
Per ora sta facendo tutto da manuale una volta che avrà in mano il referto della rmn potremmo capire meglio il percorso.
Consiglieri di iniziare un percorso ci ginnastica postulare e magari trattamenti osteopatici per vedere quanto miglioramento si può ottenere.
Se alla fine di questo percorso non sarà soddisfatto potrebbe provare con ozono-terapia o steroidi se il medico curante lo ritiene opportuno
Dott.ssa Martina Lenzi
Osteopata, Chinesiologo, Terapeuta
Collesalvetti
Salve, sicuramente il suo medico saprà consigliarla per il meglio.
Ad ogni modo, credo che sarebbe opportuno portare aventi le indagini ed una volta definito il quadro, potrebbe esserle di aiuto fare una buona terapia fisica e/o rivolgersi ad un osteopata che possa trattarla nella maniera più adeguata.
Buongiorno, non essendo un medico non le posso consigliare nulla riguado la cura ma le posso proporre di valutare un trattamento osteopatico per migliorare la situazione. Ne parli con il suo medico.
Buongiorno,
mi dispiace per la situazione che sta vivendo, comprendo bene quanto possano essere debilitanti i dolori lombari acuti con irradiazioni lungo l’arto inferiore. I farmaci che sta assumendo (antinfiammatori, cortisonici e miorilassanti) sono spesso indicati nella fase acuta per ridurre l’infiammazione e contenere la sintomatologia, ma quando i benefici sono solo parziali o temporanei è importante iniziare a ragionare anche in un’ottica funzionale e posturale.

La risonanza le darà informazioni utili sulla condizione dei dischi e delle strutture nervose, ma non sempre l'immagine radiologica è proporzionale al dolore percepito. Spesso, infatti, sono le restrizioni fasciali, muscolari o viscerali ad alimentare il dolore e i compensi posturali che si creano nel tempo.

In questi casi l’osteopatia può rappresentare un valido supporto, aiutando a:

migliorare la mobilità vertebrale e articolare,

ridurre le tensioni miofasciali,

favorire il drenaggio dei tessuti infiammati,

riequilibrare il sistema nervoso autonomo, spesso coinvolto nel dolore persistente.

Resto disponibile per una valutazione, anche in parallelo con l’iter medico già avviato, per costruire un percorso il più possibile completo e su misura per lei.

Un cordiale saluto,
Alessandro Nebuloni
Salve.
Poiché l'utilizzo di così tanti antinfiammatori e cortisonici crea un'irritazione e successiva infiammazione dello stomaco e un po' di tutto l'apparato gastro-enterico e può dare complicanze anche su altri fronti, io le suggerirei di provare ad integrare la terapia farmacologica con la terapia manuale osteopatica. Questo perché, la terapia osteopatica (in questo caso meglio se biodinamica, in quanto il dolore è in acuto ed anche perché è un po' più profondo come trattamento), è prettamente manuale e punta all'equilibrio del corpo e alla diminuzione dello stato infiammatorio generale e quindi del dolore.
In concomitanza al trattamento osteopatico, ovviamente le suggerisco di continuare con la terapia farmacologica, per abbassare più velocemente lo stato infiammatorio, ma senza il bisogno di farne un uso eccessivo, proprio per evitare i fastidiosissimi effetti collaterali.
Salve, dovrebbe attenersi alla terapia affidata dallo specialista anche se le sembra che possa essere forte come dosaggio. Sarebbe comunque utile rivolgersi ad un osteopata e superata la fase acuta con la terapia farmacologica, eliminare la causa del problema tramite il trattamento osteopatico. Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Dott. Giammarco Valente
Osteopata, Massoterapista, Massofisioterapista
Saronno
Buongiorno,
comprendo bene il disagio che sta vivendo: il dolore lombare con irradiazione alla natica e alla parte sinistra è tipico di una possibile compressione nervosa (come da ernia o protrusione discale), ma è importante attendere l’esito della risonanza per avere conferme precise.

Per quanto riguarda la terapia farmacologica (Voltaren, Muscoril, cortisone, Soldesam...), è giusto che sia gestita dal suo medico curante, che conosce la sua storia clinica e può valutare l’opportunità di proseguire o meno.

Dal punto di vista osteopatico, è possibile intervenire – in sicurezza – una volta superata la fase infiammatoria acuta, con l'obiettivo di:

alleviare tensioni muscolari e fasciali che possono aggravare il dolore;

migliorare la mobilità della colonna e del bacino;

riequilibrare la postura per ridurre i carichi su dischi e vertebre;

facilitare il recupero e prevenire recidive.

In casi come il suo, è fondamentale lavorare in sinergia con il medico: l'osteopatia può essere un valido supporto, ma deve essere inserita nel momento giusto.
Salve, Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni e valutare con alcuni test specifici, possiamo quindi programmare un appuntamento a studio per un consulto gratuito. Cordiali saluti
 Filippo Olgiati
Osteopata, Massofisioterapista, Professional counselor
Gazzada Schianno
Buongiorno,
i sintomi che descrive potrebbero essere legati a due cause principali:
– di natura neurologica, come in caso di ernia o discopatia, che possono comprimere le radici nervose e causare dolore irradiato, anche a livello della natica e lungo l’arto inferiore;
– di origine miofasciale, come nel caso dei trigger point attivi (punti dolenti profondi nei muscoli), che possono provocare un dolore riflesso molto intenso, spesso simile a quello di natura nervosa. In questi casi, i farmaci risultano spesso poco efficaci, mentre un trattamento manuale mirato può offrire risultati più concreti.

La risonanza sarà certamente utile per chiarire il quadro, ma tenga presente che, anche in presenza di un’ernia, non è detto che sia quella la causa primaria del dolore: molte persone presentano ernie o discopatie senza alcun sintomo.

Le consiglio di completare il ciclo farmacologico come prescritto. Se i benefici dovessero essere scarsi o temporanei, può essere utile intraprendere un percorso di trattamento manuale con un professionista esperto, ad esempio un osteopata con formazione specifica nella gestione dei trigger point.
Una valutazione personalizzata le permetterà di comprendere meglio l’origine del problema e orientare il percorso terapeutico più adatto.
Dott. Davide Caputo
Osteopata, Chinesiologo
Roma
Gentile paziente,

da quanto descrive, la sintomatologia sembra compatibile con una compressione nervosa, verosimilmente a livello lombare, potenzialmente legata a una protrusione, discopatia o ernia discale, come suggerito anche dalle radiografie. I trattamenti farmacologici che ha seguito (antinfiammatori, corticosteroidi e miorilassanti) sono indicati nelle fasi acute, ma se non portano miglioramenti significativi o duraturi, è importante valutare approcci complementari.

Il ciclo con Soldesam e Diclofenac è una terapia antinfiammatoria potente, ma deve essere gestita con cautela per evitare effetti collaterali, soprattutto se prolungata. Se dopo le 6 punture il miglioramento è minimo, sarà fondamentale attendere l’esito della risonanza magnetica per definire meglio la causa del dolore e decidere il trattamento più mirato.

Nel frattempo, può essere utile integrare con fisioterapia mirata, trattamento osteopatico o posturale, che spesso risultano efficaci per migliorare la funzionalità e ridurre l'infiammazione meccanica in modo più duraturo.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto.
Dott. Andrea Flori
Osteopata, Chinesiologo
Bologna
Buongiorno vedrà che dopo aver ricevuto l'esito della rm tutto sarà più delineato. il consiglio comunque è di recarsi da un osteopata che possa nel frattempo eseguirle tecniche viscerali osteopatiche per attenuale il sintomo, in totale sicurezza.
A disposizione
Dott. Andrea Flori
Il ciclo di terapia che sta seguendo è già sufficientemente intenso; non è consigliabile proseguirlo oltre le sei somministrazioni senza una nuova valutazione medica, poiché i benefici aggiuntivi sarebbero limitati rispetto ai possibili effetti collaterali.

Nel frattempo, le consiglio di mantenere un’attività moderata, evitando sforzi, posture prolungate e movimenti bruschi, e di dedicarsi a brevi camminate quotidiane. Dopo la risonanza, potrà essere indicato un trattamento osteopatico o fisioterapico personalizzato, mirato a migliorare la mobilità, ridurre le tensioni e favorire un recupero funzionale stabile.
Dott.ssa Alessandra Rosati
Osteopata, Chinesiologo, Massoterapista
Monte San Biagio
Buongiorno,
la terapia che sta seguendo è di tipo farmacologico e mira a ridurre il processo infiammatorio e la contrattura muscolare, ma quando i dolori persistono da più di alcune settimane, come nel suo caso, è importante andare oltre la sola gestione del sintomo e valutare la causa meccanico-funzionale del dolore lombare.

L’assunzione prolungata di cortisonici o antinfiammatori, se non indicata dal medico curante o dallo specialista, non è consigliabile per i possibili effetti collaterali sistemici. Dopo aver completato il ciclo prescritto, è corretto **attendere l’esito della risonanza** per comprendere l’entità delle alterazioni discali e strutturali, e poi impostare un percorso riabilitativo mirato.

In presenza di ernia o protrusione discale, un approccio integrato con trattamento osteopatico e chinesiologico può favorire il recupero funzionale, migliorare la mobilità vertebrale, ridurre la compressione nervosa e limitare le recidive, agendo sulle cause biomeccaniche e posturali del dolore.

Le consiglio quindi di non prolungare autonomamente la terapia farmacologica e di pianificare, dopo la risonanza, una **valutazione funzionale personalizzata** per impostare un programma di recupero sicuro e graduale.

Dott.ssa Alessandra Rosati
Chinesiologa e Osteopata Certificata FAC
Specializzata in rieducazione motoria e trattamento delle disfunzioni vertebrali

Buongiorno, se continuare o meno può dirlo il medico curante. Se non fa effetto solitamente si passa ad una cura cortisonica. Se vi è un'ernia/protusione che tocca la radice nervosa si può valutare anche ozono terapia ecoguidata. Suggerisco passato lo stadio acuto di fare una visita osteopatica e di iniziare il quanto possibile con un rinforzo della zona lombare seguita da un professionista
Dott. Marco Rinaldi
Chinesiologo, Osteopata, Posturologo
Milano

Salve, capisco bene la sua preoccupazione: quando il dolore lombare persiste per settimane e le terapie farmacologiche non danno il risultato sperato è normale sentirsi scoraggiati.
Le punture con antinfiammatori, miorilassanti o cortisone possono dare un sollievo temporaneo, ma nella maggior parte dei casi agiscono solo sui sintomi. Non risolvono la causa del problema, che spesso è legata a una combinazione di rigidità articolari, infiammazione locale e – soprattutto – una riduzione della forza e del controllo dei muscoli che stabilizzano la colonna e il bacino.

Per questo, anche se completa il ciclo che le è stato prescritto, il miglioramento vero e duraturo arriva solo quando si abbina un percorso attivo:
• rinforzo progressivo della muscolatura lombare, addominale e glutea,
• lavoro mirato sulla mobilità di anca e colonna,
• esercizi specifici scelti in base alla valutazione personale.

Senza questa parte attiva, purtroppo è molto comune che il dolore ritorni non appena terminato l’effetto delle punture.

Il mio consiglio è di completare il ciclo prescritto dalla dottoressa, ma parallelamente farsi valutare da un professionista che possa impostare un piano di trattamento e rinforzo mirato, basato sulla sua situazione clinica e sugli esiti della risonanza che farà.

Con il giusto percorso spesso si riesce a ridurre il dolore, recuperare funzione e – cosa più importante – prevenire le ricadute.

Resto a disposizione se ha bisogno di chiarimenti o di un inquadramento più preciso.

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