Salve ...e da circa due sett che mi è ritornato uno stato ansioso nonostante assumo mezza compressa

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Salve ...e da circa due sett che mi è ritornato uno stato ansioso nonostante assumo mezza compressa di sereupin cura che seguo da circa due anni ma con pastiglia dimezzata da quasi un anno ....e come se non avessi più la serenità che avevo recuperato anche perché un fattore simile si è ripresentato relazionale come quello che ha scatenato la mia ansia in passato vorrei un consiglio se aumentare la dose nuovamente o no i no in questo periodo grazie
Gentile utente, per modificare il trattamento farmacologico deve necessariamente rivolgersi al medico curante. Non possono essere forniti consigli del genere senza ri-visitarla e ri-analizzare il quadro clinico considerandone i cambiamenti. Rispetto allo stato ansioso potrebbe considerare di rivolgersi ad uno psicologo per comprenderne meglio le cause. Purtroppo come ha potuto notare il farmaco agisce esclusivamente sul sintomo esterno. Certo può temporaneamente calmare l'ansia ma essendo questa indicativa di un malessere inesplorato, continuerà a ripresentarsi nonostante i farmaci. Rimango a disposizione, un saluto

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Buongiorno, sicuramente il periodo storico in essere può innescare vissuti ansiosi. Non mi è chiaro come questi vissuti si palesino: ha attacchi di panico, pensieri, preoccupazioni e/o insonnia? Sicuramente la cura farmacologica può essere rimodulata, ma è necessario che ricontatti il medico che le ha prescritto il trattamento. La invito, però, a riflettere sull'eventualità di iniziare un percorso psicologico data anche la grande mole di evidenze scientifiche che ne dimostrano l'efficacia per un quadro ansioso. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti o domande. Un saluto. Dott.ssa Alessandra D'Antonio
Buongiorno,
se ben comprendo, ha a che fare con l'ansia da qualche tempo, ma il suo sintomo sembra essersi riaccentuato nell'ultimo periodo a seguito di un evento relazionale che lei ricollega in qualche modo ad uno simile accaduto nel passato e a seguito del quale lei ha iniziato a sperimentare questo stato ansioso.
D'altro canto, la situazione collettiva che stiamo affrontando può riacutizzare alcune sofferenze che in altri momenti si riuscirebbe a tenere sotto controllo: è possibile che ciò stia accadendo, almeno in parte, anche in lei.
Ciò che potrebbe fare è, da un lato, rivolgersi al medico che la segue per valutare insieme a lui un eventuale rimaneggiamento della terapia farmacologica e, dall'altro lato, pensare ad un sostegno psicologico che le consenta di esplorare i vissuti e i pensieri che la stanno attraversando in questo momento delicato.
Auguri.
Cordiali saluti,
Dott. Carrera
Il sostegno psicologico le permetterebbe di integrare farmaci e sedute mentali per ridurre lo stato di ansia e piano piano separarsi dal farmaco.
Le consiglio la psicoterapia ipnotica o tecniche di rilassamento.
Buona Vita
Buonasera mi sento di dirle di NON aumentare assolutamente la dose senza il parere di uno psichiatra. Detto ciò lei non scrive il motivo ed a quando risale l'evento passato che ha scatenato una sintomatologia ansiosa, che ad oggi si ripresenta per un motivo simile.
Vorrei dirle che lei non è la stessa persona che ha esperito la sofferenza nel passato, lei è adesso diversa e anche le situazioni sono diverse.
Mi farebbe piacere approfondire il collegamento tra i due episodi.
Può mandarmi un messaggio privato peraltro gratis.
Resto a disposizione.
Un caro saluto e non si abbatta, ce la può fare tranquillamente.
Livia
Come detto dai miei colleghi i farmaci non vanno mai aumentati o sospesi in assenza di una consultazione con lo specialista di riferimento. Credo sarebbe importante per lei avere uno spazio psicoterapeutico dove capire come quello che lei riferisce come fattore relazionale infici sulla sua serenità. Uno spazio dove approfondire la correlazione tra gli eventi e comprendere cosa accade nella sua interiorità. Un caro saluto

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