Salve dottori,vi spiego in breve la mia situazione,mio marito dopo 13 anni di matrimonio mi ha resa

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Salve dottori,vi spiego in breve la mia situazione,mio marito dopo 13 anni di matrimonio mi ha resa una persona triste,fragile e spesso depressa,tutto ciò dovuto ai suoi comportamenti immaturi,tra quali: infinite bugie, zero dialogo, e urla agressive durante i litigi con pugni su porte, bottiglie scaraventate al muro ecc..tutto ciò lo fà ogni volta che scopro qualche nuova menzogna anche banale. Io dopo 12anni di matrimonio sono esausta, non mi fido più di lui..mi rende instabile cambia idea molte volte al giorno su ogni cosa, anche su cosa vuol mangiare ecc. Il problema ora non è più lui ma sono io.. sono io ora che mi sento cambiata, ho sempre i nervi a fior di pelle, e spesso ho crisi di pianto da stress e nausea.. mi sento sbagliata sono arrivata a pensare che se lui si comporta così e colpa mia, che sono io quella che non va vorrei solo un consiglio per ritrovare un pò di serenità dentro di me, vorrei una sorta di punti da seguire ogni giorno per non deprimermi di più,ma di rimanere serena a prescindere dai suoi comportamenti e bugie continue. Grazie
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla mancanza di fiducia e agli atteggiamenti aggressivi, ma anche legato ai sintomi che riporta e al pensiero su se stessa che non sembra positivo al momento.
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima buongiorno, comprendo la sua situazione ma diventa difficile fornirle un vademecum che le permetta di gestire una situazione complessa come la sua se prima non cambia lei. Attualmente si descrive come una persona triste, depressa, stressata. Sarebbe importante per lei concedersi un percorso che le permetta di ritrovarsi, recuperare risorse, fiducia in se stessa, energia ed equilibrio per ridefinire i propri obiettivi . Resto a sua disposizione se volesse pormi ulteriori domande. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Cara utente, la situazione che lei racconta è sicuramente assai faticosa e dolorosa. Come già altre colleghe hanno detto, non possiamo dirle cosa sia più giusto fare. Non esiste giusto o sbagliato esiste solo ciò che lei sente sia meglio per lei. Lei oggi si sente depressa, triste piange, le viene la nausea. Sarebbe importante che lei si prendesse cura di tali vissuti ed emozioni, chieda un supporto psicologico con un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, grazie per la sua condivisione; immagino che la situazione che sta vivendo sia particolarmente complessa e comprendo i suoi stati d'animo.
Alcune volte le relazioni in cui siamo, anche le più importanti, possono diventare fonte di malessere; penso che, più che definire una serie di punti da seguire per stare meglio nella quotidianità, ciò che potrebbe aiutarla è uno spazio in cui prendersi cura di sé, rielaborare i suoi vissuti, e comprendere i motivi che la tengono in questa relazione.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Gentile utente buonasera.
La sua è una richiesta di aiuto più che di consiglio. E come tale sarebbe giusto accoglierla in sedi opportune, come un contesto di intervento psicologico, individuale o di coppia. Dirle semplicemente come dovrebbe comportarsi o quali strategie utilizzare sarebbe superficiale e sicuramente poco professionale da parte nostra.

Il supporto di uno psicologo le consentirebbe di raggiungere una maggiore consapevolezza sulle sue preoccupazioni e ansie di questo momento, sui suoi bisogni e desideri, e soprattutto sulla natura della sua relazione coniugale.

Quel che posso dirle è che non deve assolutamente sentirsi in colpa per i comportamenti isterici e violenti di suo marito, lui è adulto e deve assumersi ogni responsabilità su cosa fa o dice.
Faccia sempre in modo di avere senso di sicurezza e di incolumità in casa, perché passare da lanciare bottiglie sul muro a mettere le mani addosso il passo è molto breve. Se ha la più piccola sensazione che possa accadere qualcosa di diverso si senta legittimata a chiedere aiuto e certamente lo troverà nei luoghi preposti.
Non sottovaluti neanche la violenza psicologica che è ancora più infima e pericolosa, le cui conseguenze, forse, già sta accusando da troppo tempo, visto quanto ci racconta.

Questo è un altro ottimo motivo per rivolgersi a uno psicologo che l'aiuti a capire queste dinamiche relazionali e prendere decisioni volte a migliorare la sua vita.
Spero di esserle stato di aiuto. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno, mi sembra di capire che la sua domanda sia orientata verso uno stratagemma, un sistema di soluzioni e strategie che le consentano di poter continuare questa relazione senza, però, avere ripercussioni interiori, senza quella parte di dolore che deriva dai comportamenti che lei ha ben descritto. È questo ciò che la interroga? Le fa questione solo il come poter andare avanti mantenendo intatto lo status quo e, al contempo, tentando di mantere intatta anche la sua serenità? Dica, dica a se stessa la risposta a queste domande, metta in parola ciò che oggi vede come un inciampo. Se troverà almeno alcune delle risposte che sta tentando di trovare, valuti la possibilità di un percorso con il sostegno di professionista. Un saluto cordiale
Buongiorno, le dico sinceramente che non penso le si possano dare dei consigli da seguire pedissequamente per avere serenità. Penso che insieme a un terapeuta possa provare a capire cosa nella sua vita ha fatto sì che lei arrivasse a scegliere per sé un partner con questi atteggiamenti violenti e accettare di rimanerci insieme così a lungo. Ovviamente non è questione di capire chi è cattivo e chi è buono, ma forse provare a incentrarsi un po' di più su sé stessa, provare a capire come si sente e cosa vuole dalla sua vita potrebbe essere un buon punto di partenza. Il consiglio pertanto è di contattare un professionista per iniziare a parlare di sé, senza aspettarsi da questi dei consigli da seguire. Dott. Alessio Antonucci
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione e il periodo che sta vivendo. Provi a chiedersi, com'è per lei? cosa la porta a continuare questa situazione di grande dolore?
é difficile poter dare consigli "a caso" senza conoscerla in modo approfondito. Se ha bisogno sono disponibile per approfondire il suo stato d'animo. Un caro saluto, Giada
Salve grazie per aver condiviso qua il suo vissuto, la situazione che descrive sembra essere molto delicata e forse necessiterebbe più che un consiglio, ma forse un supporto per capire se è davvero giusto e necessario andare avanti cosi oppure dare una svolta alla sua vita, perché sottostare a certi atteggiamenti? cosa vuole lei dal suo matrimonio? e dalla relazione con l'altro? ci sarebbero molti aspetti da approfondire, cominci col chiedersi quanto ancora è disposta ad affrontare tutto ciò? e a riflettere sulle sue emozioni quotidiane.
Resto a disposizione anche online. Dott.ssa Gioia Picchianti
Gentile Utente, intanto grazie per aver condiviso questo vissuto con noi. Già il fatto che stia cercando un confronto esterno per questa situazione così difficile che sta vivendo è un passo positivo. Fornirle una lista di punti da seguire non è possibile, in quanto non esiste una soluzione unica e predeterminata per stare bene. Mi pare dalle sue parole che il suo umore, la sua idea di sé, i suoi comportamenti siano ormai in larga misura influenzati da suo marito. Forse per cominciare a cercare una "via di uscita" da questa situazione, sarebbe utile in primis riconnettersi con sé stessa, con le sue emozioni e poi analizzare meglio il rapporto con suo marito. Tutti questi elementi sono esplorabili all'interno di un percorso psicologico. Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Giulia Gregori
Purtroppo stai descrivendo una relazione violenta (la violenza non sono solo gli schiaffi). Ti consiglio di iniziare al più presto un percorso personale, sull'onda della tua infelicità che ti porta a sentire di non potercela più fare. Parallelamente (o se pensi di non poter o voler fare una terapia personale) inizia un percorso in un centro antiviolenza che ti aiuti a comprendere quello che stai vivendo e a riuscire ad uscirne coi tuoi modi e i tuoi tempi (sono percorsi gratuiti). Prendi in mano la situazione, fatti aiutare, non viverti tutto da sola e vedrai che le cose andranno meglio. Un saluto
Gentilissima, la situazione che descrive è certamente molto complicata e dolorosa. Il malessere che descrive ed il suo "sentirsi sbagliata" sono campanelli d'allarme, non andrebbero sottovalutati.
Il mio consiglio è di valutare la possibilità di svolgere un colloquio psicologico quanto prima. In questo modo potrà riappropriarsi di uno spazio di tranquillità che le permetterà di dare spazio a pensieri ed emozioni su quanto sta attraversando nella relazione con suo marito, per muovere i prossimi passi in maniera più serena e consapevole. Cercare di sistemare la situazione da sola potrebbe essere sfibrante, non abbia paura di chiedere un aiuto.
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Gentile Signora, il decalogo da seguire per risolvere le situazioni, è il tipo di ricetta che tutti vorremo avere e, per chi fa la mia professione, anche poter offrire. Tristemente però non credo che esista.
I vissuti sono individuali e le situazioni hanno solo tratti apparentemente simili, ma sono il frutto delle nostre singole individualità.
Ciò detto credo lei dovrebbe rapidamente rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare a lavorare sulla sua autostima. Il pensiero colpevolizzante che si insinua in lei quando accade qualche episodio di quelli descritti con suo marito, lascia intendere che lei sta perdendo di vista il focus della situazione; magari per la paura o la tensione che vive in modo costante.
Serve una relazione terapeutica che la sostenga e la aiuti a risollevare lo sguardo dalla situazione. Aiutandola a leggerla e sostenendola nel ripensare a sé stessa.
Se ritiene, non esiti a contattarmi anche on line.
I miei migliori auguri.
Dott. E. Scarabelli
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Buongiorno, lei è in una relazione di questo tipo, risulta difficile consigliarle dei "punti da seguire", come dice, e lasciarsi scivolare ciò che accade, nella sua relazione come in casa sua.
Perché tiene in vita questa relazione? Che cos'è che la rende triste? Cosa cerca, nel suo rapporto o nella sua vita?
Le consiglio, se vuole, di lavorare su di sé, essere più consapevole delle sue relazioni e delle sue difficoltà, della sua tristezza per potersi, un giorno, risollevare
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Salve gentile utente, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo.
Le consiglio di intraprendere, insieme a suo marito, un percorso di coppia, per riuscire a comunicare in modo tranquillo. Inoltre per chiarire tutti i suoi dubbio. Sono a disposizione, anche online. Un saluto, dottoressa Nibbioli.
Comprendo che stai attraversando un periodo molto difficile a causa dei comportamenti immaturi e problematici di tuo marito. È importante sottolineare che il comportamento di tuo marito non è colpa tua, e che hai il diritto di cercare serenità e benessere nella tua vita. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questa situazione:

Cerca supporto: Parla con amici di fiducia o familiari di quanto stai attraversando. Condividere le tue preoccupazioni con persone di cui ti fidi può essere molto terapeutico e ti farà sentire meno sola.
Terapia individuale: Considera la possibilità di intraprendere una terapia individuale con uno psicologo o uno psicoterapeuta. La terapia può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a sviluppare strategie per affrontare lo stress e a costruire una maggiore resilienza emotiva.
Attività di rilassamento: Dedica del tempo a pratiche di rilassamento come la meditazione, la mindfulness o il tai chi. Queste attività possono aiutarti a gestire lo stress e a ritrovare un senso di calma interiore.
Auto-compassione: Sii gentile e compassionevole con te stessa. Ricordati che non sei responsabile per il comportamento di tuo marito, e che hai il diritto di cercare il tuo benessere e la tua serenità.
Stabilisci confini: Considera la possibilità di stabilire limiti chiari con tuo marito riguardo ai suoi comportamenti immaturi e aggressivi. Potrebbe essere utile coinvolgere un consulente matrimoniale o familiare per aiutarvi a comunicare in modo più costruttivo.
Tempo per te stessa: Trova del tempo per te stessa e per le attività che ti fanno sentire bene. Coltiva le tue passioni e gli interessi che ti portano gioia.
Assistenza legale: Se i comportamenti di tuo marito sono pericolosi o illegali, potresti dover valutare l'opzione di consultare un avvocato o cercare assistenza legale.
Valutazione della relazione: Rifletti su cosa vuoi dalla tua relazione e cosa è meglio per il tuo benessere a lungo termine. In alcuni casi, potresti dover prendere in considerazione la possibilità di una separazione o del divorzio per proteggere te stessa e la tua salute mentale.
Ricorda che la tua salute mentale è una priorità e che cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta può essere un passo importante verso il tuo benessere emotivo. Non sei sola in questa situazione, e ci sono risorse disponibili per aiutarti a superare questa fase difficile della tua vita.
Buongiorno, mi dispiace per la tua situazione difficile. Per ritrovare serenità, potresti considerare una routine quotidiana che includa attività rilassanti come la meditazione o lo yoga. Cerca anche il supporto di amici, familiari o uno psicologo cognitivo-comportamentale per capire meglio le tue emozioni e trovare strategie utili ad affrontare la situazione attuale. Prendersi cura di se stessi è importante. Resto a disposizione per ulteriori consigli o supporto.
Un caro saluto, Dott. Moro
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