Salve dottori mi chiamo Alessandro, ma da sempre mi sento chiara mi sento donna e sarei felice di po

23 risposte
Salve dottori mi chiamo Alessandro, ma da sempre mi sento chiara mi sento donna e sarei felice di poter essere quello che sento di essere. Come dirlo a mia mamma che mi sento donna che mi piacciono i ragazzi e che sarei voluto nascere chiara per essere supportato in questo percorso?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno Alessandro, che tipo è sua mamma? E' una mamma affettuosa, le sa stare vicino, è facilmente dalla sua parte? Se è così credo che sua mamma lo abbia già capito da tanto tempo. Glielo dica e basta. Forse sua mamma farà fatica ad accettarlo, forse avrà bisogno di un po' di tempo per comprendere. Non dico che sarà facile confidarglielo, ma se ha bisogno del suo appoggio sarà necessario. Mi faccia sapere com'è andata se le fa piacere. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott.ssa Francesca Chiara Racaniello
Psicologo, Psicologo clinico
Mesagne
Buon pomeriggio, grazie per averci raccontato un pezzo di te. Comprendo questa tua difficoltà a fare i conti con un qualcosa che non riconosci come tuo. Questo è un momento fortemente delicato per te e pertanto dovresti ricercare la vicinanza di persone a te care. Hai paura che tua madre potrebbe non comprendere? In questo caso sarebbe opportuno rivolgersi a dei professionisti che possano aiutare te e i tuoi cari ad affrontare la tematica in questione supportandovi ad elaborare i vissuti emozionali tuoi e di chi ti sta intorno. E permetterebbe anche la conoscenza e la consapevolezza, per entrambe le parti, su questo argomento di profondo conflitto interiore. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o domanda, dubbio o consiglio, anche on line. Saluti- Dott.ssa Francesca Chiara Racaniello
Dott.ssa Giusy Solano
Psicologo, Psicologo clinico
Palmi
Salve Alessandro
Capisco che la tua situazione non è per niente semplice perché non solo ti trovi in un corpo che non ti appartiene in più la c’è quasi sempre la paura di come dirlo ai propri genitori, la paura di come reagiranno però se sei fermamente convinto tira fuori tutta la forza che c’è in te e prova a parlarne con mamma lo so che detta così non è per niente semplice ma questo ti aiuterà a sentirti più sollevato e finalmente ad iniziare il tuo cammino per la tua felicità.
Se ha bisogno troveremo insieme il modo per dirlo ai suoi.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa solano giusy
Dott. Rodolfo Mariotti
Psicologo clinico, Psicologo
Grottaferrata
Alessandro non mi sento di darLe alcun consiglio non conoscendo la Sua età e mi creda che è un elemento molto importante. Avrei bisogno di molte più informazioni per darLe un'opinione non banale e sinceramente con sole tre righe scritte da Lei per esprimere il tutto non me la sento.
Resto comunque a disposizione per un colloquio approfondito.
Un caro saluto.
Dott.ssa Claudia Margutti
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Carissimo
dalle sue parole emerge molta sofferenza e timore per la reazione di sua madre di fronte a quella che sente essere la sua vera essenza ,,,
Purtroppo non avendo più dati anamnestici risulta un po’ difficile inquadrare la situazione al fine di un eventuale confronto con i suoi cari ..
Ogni modo essere chiari, onesti ed esprimere ciò che si è e si pensa assertivamente paga sempre!
Qualora abbia bisogno di un supporto psicologico rimango a sua disposizione anche on line
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Margutti
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera. Grazie per la tua condivisione.
Rimandi di aver voluto essere supportata nel percorso di consapevolezza rispetto al tuo sentirti/essere Chiara e immagino non sia stato semplice affrontare tutto ciò da sola e/o con il supporto di persone esterne alla tua famiglia.
La tua consapevolezza rispetto al genere a cui senti di appartenere e il bisogno, ma anche il desiderio di condividere con tua mamma ciò che tu sei potrebbe essere una risorsa a tuo favore.
Puoi usare questa risorsa per condividere in modo molto autentico il tuo sentire, ciò che hai dentro e il percorso che hai fatto per arrivare a questa consapevolezza e come la sua vicinanza (o il semplice metterla al corrente) potrebbe renderti una persona felice e libera.
Magari la mamma avrà bisogno di elaborare questa condivisione, ma qualora ci fossero difficoltà ci si può rivolgere ad un professionista che potrà accompagnarvi in un percorso di supporto psicologico.
L'aiuto di un professionista potrebbe essere utile per aiutarvi a dirvi in modo efficace ciò che provate rispetto a questa tua condivisione; accogliere, ascoltare e comprendere i vissuti di entrambe trovando il modo di guardarvi reciprocamente in modo compassionevole e rafforzando la vostra relazione.
Ti faccio un in bocca al lupo.
Rimango a tua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao Alessandro, capisco che parlare con tua mamma di come ti senti possa essere un momento difficile ma importante nella tua vita. Prima di tutto, voglio dirti che è coraggioso condividere i tuoi sentimenti e desideri più profondi.

Quando decidi di condividere la tua identità di genere con qualcuno, è fondamentale scegliere un momento e un luogo tranquilli e privati per farlo. Cerca di scegliere un momento in cui tu e tua mamma avete tempo per parlare senza essere interrotti e quando entrambi siete più rilassati.

Quando parli con tua mamma, cerca di essere sincero e aperto riguardo ai tuoi sentimenti. Spiega che ti senti una donna e che questo è ciò che senti profondamente dentro di te. Puoi anche condividere il tuo desiderio di essere chiamata con un nome femminile (Chiara) e di essere trattata come una donna.

Potresti affrontare i tuoi sentimenti riguardo all'attrazione per i ragazzi e spiegarle che sei attratta da persone del tuo stesso sesso. Questo può essere un aspetto importante della tua identità che desideri condividere con tua mamma.

È possibile che tua mamma possa avere diverse reazioni iniziali a ciò che condividi con lei. Potrebbe essere sorpresa, confusa o avere domande. È importante essere pazienti e dare il tempo a tua mamma di elaborare queste informazioni.

Se possibile, potrebbe essere utile coinvolgere un professionista esperto in queste tematiche, come un consulente o uno psicologo specializzato in questioni di genere e sessualità, per aiutare a facilitare la comunicazione e fornire supporto a entrambi.

Infine, ricorda che il tuo benessere e la tua felicità sono fondamentali. Cerca di cercare comunità di supporto, come gruppi di sostegno o organizzazioni LGBTQ+, che possano aiutarti ad affrontare il tuo percorso di scoperta e transizione. Poter parlare con altre persone che hanno affrontato situazioni simili può essere molto utile.

Ti auguro il meglio in questo percorso e spero che tu possa trovare il supporto e l'accettazione di cui hai bisogno. Sii te stesso e segui il tuo cuore.
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Dott.ssa Cristina Villa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Genova
Cara Chiara, credo che più che un consiglio su cosa dire o come dire alla sua famiglia come si sente, sia più interessante pensare a come lei si senta considerata in famiglia e quanto spazio ci sia per la sua parola e desidero. Potrebbe chiedere un consulto psicologico per fare chiarezza inizialmente almeno su questi punti.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

potrebbe esser aiutato in questo da un percorso di supporto familiare. E' molto importante che parli alla sua famiglia di come si sente e di ciò che vorrebbe fare, poter esser se stessi è la chiave per stare bene.
In bocca al lupo per il suo percorso.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Catia Califano
Psicologo
Fiumicino
Buongiorno Alessandro in questo messaggio non ha specificato la sua età o provenienza. Ha detto che da "sempre" si sente di appartenere ad una identità di genere diversa dalla sua ma a questo punto è probabile che i suoi genitori abbiano ben capito la situazione. Le consiglio di prendere coraggio e parlare con loro in modo aperto e diretto. In bocca al lupo ed un caro saluto.
Dott.ssa Saveria Ottaviani
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Ardea
Cara Chiara, cerca di non viverti questo momento così importante da sola. Ci sono diversi centri che potrebbero supportarti (cerca, rispetto alla città in cui vivi, il centro più vicino), che potrebbero aiutarti a capire meglio quello che stai vivendo, trovare risposte alle tue domande e supporto rispetto a come muoverti e cosa fare. Puoi anche pensare di iniziare un percorso psicologico parallelamente al percorso in centri specializzati: capirti a fondo, conoscerti in maniera profonda, ti aiuterà a vivere meglio e a vivere meglio anche i tuoi rapporti importanti, soprattutto quello con i genitori. Non esiste "un modo" per parlare con la propria madre, tu devi trovare il tuo modo e i tempi giusti per farlo, ma è qualcosa di molto personale, la cui risposta non si può trovare in poche righe su internet. In bocca al lupo per il tuo confronto con tua mamma e per il tuo percorso personale.
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno Chiara,
innanzitutto la ringrazio molto per la domanda e per la condivisione.
È assolutamente normale chiedersi come poter comunicare la sua identità di genere, ora che ha raggiunto la consapevolezza che ciò potrà renderla felice.
Penso che l'avvio di un percorso di sostegno psicologico possa aiutarla a capire meglio come poter proseguire serenamente nel percorso di affermazione di genere che ha iniziato e soprattutto come poter comunicare chi sente di essere a sua madre e alle persone con cui lo vorrà condividere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua difficoltà all'interno di questa rete.
Non fornendo ulteriori informazioni anamnestiche e contestuali, diventa difficile poterle dare un supporto più concreto.
Cosa le impedisce la condivisione di questa sua condizione con sua madre? Cosa teme?
Spero che riesca a fare un po' di chiarezza a partire da queste domande. Sarebbe auspicabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale per esplorare la sua sfera emotiva e per dare l'adeguato spazio d'ascolto alle sue difficoltà. Le auguro di stare meglio presto, un caro saluto
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Alessandro,

La tua condivisione riflette un profondo desiderio di autenticità e un bisogno di essere compreso e sostenuto nel tuo percorso personale. Affrontare questioni di identità di genere e orientamento sessuale può presentare delle sfide, specialmente quando ci si confronta con le persone a noi care.

È fondamentale ricordare che ciascuno ha il diritto di vivere in modo autentico e di essere accettato per quello che è. Tuttavia, capisco anche la preoccupazione e l'ansia che può nascere dal pensiero di condividere queste sensazioni con tua madre.

Prima di tutto, potrebbe essere utile riflettere sulle tue aspettative e su come immagini che tua madre possa reagire. Se ritieni che potrebbe avere una reazione negativa o non comprensiva, potrebbe essere d'aiuto cercare sostegno esterno, come quello di uno specialista o di gruppi di sostegno dedicati, per prepararti a questo passo.

Quando deciderai di parlarne con tua madre, scegli un momento in cui entrambi siete calmi e avete del tempo da dedicare alla conversazione. Potresti iniziare esprimendo quanto sia importante per te avere il suo sostegno e comprensione, e poi condividere le tue sensazioni e desideri.

È possibile che tua madre abbia bisogno di tempo per elaborare ciò che hai condiviso, quindi cerca di essere paziente e aperto al dialogo. Ricorda che la comunicazione è un processo e può richiedere diversi tentativi per arrivare a una comprensione reciproca.

Ti suggerisco di considerare l'idea di intraprendere un percorso terapeutico specializzato per esplorare in profondità questi sentimenti e avere supporto nel percorso di coming out e transizione, qualora decidessi di intraprenderlo.

Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di autodescubrimiento e nella ricerca di un equilibrio tra ciò che senti e come ti presenti al mondo.

Cordiali saluti,

Ilaria.
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno Chiara, e grazie per la domanda.
Nello stesso modo chiaro ed esauriente che ha usato con noi. Le parole semplici sono sempre le più efficaci. In bocca al lupo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno Chiara, immagino che si senta spaventata dalla possibile reazione di sua madre e questo la faccia soffrire. Conosco bene quei timori che a volte sono così forti da portare la persona a fingere di essere chi non è. A volte è necessario trovare una solidità interna per essere in grado di affrontare quello che c'è fuori. Se ha bisogno di un consulto sono a disposizione, cordialmente. Dott.ssa Sofia Bonomi
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, ti ringrazio per la tua apertura e il coraggio di condividere un aspetto così intimo e profondo della tua vita. Capisco che questo momento possa essere carico di emozioni, forse anche di paure. Il desiderio di essere autentica e di vivere in armonia con la tua identità è qualcosa di prezioso. Spesso, la paura di non essere compresi o accettati, specialmente da chi amiamo come la nostra madre, può rendere tutto più difficile. Tuttavia, partirei da un principio fondamentale: tu meriti di essere chi sei, e di essere amata per questo. Parlare con tua madre può essere un passo molto delicato. Potrebbe essere utile riflettere su come comunicare con calma e chiarezza ciò che provi. Potresti iniziare esprimendo quanto è importante per te condividere questa parte di te, spiegando come da sempre ti sei sentita Chiara e che ora senti il bisogno di vivere in coerenza con quella che è la tua vera identità. Non sappiamo come tua madre reagirà, possiamo fare certamente previsioni, e questo può spaventarti. È normale. A volte le persone hanno bisogno di tempo per elaborare una nuova realtà che non si aspettavano. Anche se il suo primo impulso potrebbe essere di sorpresa, confusione o preoccupazione, ciò non significa che non ti ami o che non potrà, con il tempo, comprendere e supportarti. In questi casi, potrebbe essere utile ricordare a tua madre quanto è importante per te il suo sostegno, sottolineando che questa non è una decisione improvvisa, ma qualcosa che hai sentito da molto tempo. Potresti dirle che essere Chiara non cambia l'amore che provi per lei, ma ti permetterebbe di essere finalmente felice e in pace con te stessa. Se ti senti insicura su come affrontare questo discorso, non c’è nulla di male nel cercare supporto da una figura professionale che possa aiutarti a prepararti meglio, o anche nel coinvolgere tua madre in un percorso di confronto con un terapeuta, se lo ritieni utile. Ricorda che non sei sola in questo cammino, e che ci sono molte risorse e persone pronte a sostenerti. Ti auguro di poter trovare la serenità che meriti nel tuo percorso. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Gessica Turiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Salerno
Salve , comprendo i suoi timori e le sue preoccupazioni circa un confronto con sua madre. Ritengo possa giovarsi di un supporto psicologico che la aiuterà ad avere una visione più chiara di stesso e di conseguenza a prendere le sue decisioni nel modo più funzionale per lei. Resto a disposizione,
Dott.ssa GT.
Dott.ssa Valeria Laganà
Psicoterapeuta, Psicologo
Guidonia Montecelio
Buongiorno, spesso la sofferenza è invisibile agli occhi degli altri ma le assicuro che, se ne parla con un professionista o con i suoi genitori, verrà accolta e validata. La sofferenza psicologica è importante tanto quanto quella fisica ed è per questo che la invito a prendere appuntamento per intraprendere un percorso di psicoterapia per la risoluzione delle sue problematiche riportate.
La attendiamo a braccia aperte. Un caro saluto e Le auguro buon tutto!

VL
Dott.ssa Francesca Roma
Psicologo, Psicologo clinico
Borgosesia
Buongiorno Chiara, le consiglio di rivolgersi adun professionista che la accompagnerà in questo momento e la aiuterà ad informare le persone a lei care.
Sono felice della sua consapevolezza!
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno Chiara, grazie per aver scritto apertamente. Non deve essere facile e penso sia normale avere difficoltà ad aprirsi con la famiglia, a volte per paura di non essere accettati.
Ovviamente sarai solo tu a trovare il momento giusto in cui sei più sicura di rivelare chi sei. Nel mentre proverei comunque a fare un percorso di sostegno psicologico per prepararti al meglio.
Rimango a disposizione se volessi una figura a cui riferirti.
Dott.ssa Casumaro Giada

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