Salve dottori, chiedo una vostra opinione per la situazione che sto vivendo. Da qualche tempo sto so

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Salve dottori, chiedo una vostra opinione per la situazione che sto vivendo. Da qualche tempo sto soffrendo d'ansia e, credo che sia a causa di questa, vivo una strana sensazione. I miei cari e i luoghi a me familiari mi sembrano distanti, quasi estranei. Ovviamente so chi sono i miei genitori, so dov'è la mia casa e cose del genere, però, ripeto, mi sembrano lontane da me. Secondo me, a causa dell'ansia, il mio cervello è in una costante vigilanza, è come se avessi paura che mi possa succedere qualcosa, e quindi considera tutto e tutti come delle potenziali minacce. Voi cosa ne pensate? È possibile che a causa dell'ansia pure le persone a me vicine, nonostante sappia chi sono non avendo l'Alzheimer, mi sembrano quasi estranee. Cosa fare per superare questa più che sgradevole sensazione?
Cordiali Saluti
Salve, in prima battuta mi rivolgerei al suo medico di fiducia, per avere più informazioni possibili. Inoltre, le consiglio di effettuare un primo consulto psicologico per gestire il disagio che descrive. Inoltre, da quanto tempo sono comparsi i primi sintomi? E in che circostanza? Non demorda, vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio che sta vivendo.
La sensazione di vigilanza che riferisce è assolutamente di via dell'ansia: quando si è assolti in tale stato, è come se da un momento all'altro potesse arrivare una minaccia. Tutto pertanto risulta minaccioso e pericoloso. È molto interessante il senso di lontananza che descrive, sarebbe tuttavia opportuno avere maggiori informazioni per capire dettagliatamente cosa prova E cosa sente in determinate situazioni.
Potrebbe essere utile in queste situazioni un approccio EMDR, spesso risolutivo in situazioni di questo tipo.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, innanzitutto si rivolga asl suo medico per una batteria di analisi standard, poi occorrerebbe uno più colloquii psicodiagnostici per inquadrare il problema. Al termine poi si stabiliscono le sue reali necessità di cura. Buona giornata
Buongiorno, convivere con questa sensazione non deve essere facile. Provi a fare qualche accertamento con il suo medico di fiducia. Poi prenderei in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico dove poter affrontare le cause che determinano tale ansia e riuscire a trovare un modo per essere più sereno possibile.
Sicuramente con una buona psicoterapia potrà affrontare al meglio tutto questo disagio.
Le auguro in bocca al lupo
V. Barucci
Salve, è importante fare una diagnosi precisa per cui si rivolga ad uno psicologo che saprà valutare le problematiche psicologiche o comunque darle un sostegno ed eventualmente, se necessario, indirizzarla ad un medico per ulteriori approfondimenti
Questo stato di estraniamento può essere dovuto a diverse cause tra le quali sicuramente anche questo senso di inquietudine e di ansia.
Una pratica utile è sicuramente quella di ancorare i pensieri al momento presente. Essere centrati su se stessi è il primo passo, consapevoli dei propri stati d'animo. Il secondo espandere questa consapevolezza alle proprie relazioni esaminandole senza giudicare se stessi e gli altri, così per come sono.
Le suggerisco un singolo incontro di sostegno psicologico. La forza della Terapia a seduta singola che pratico è proprio che può essere risolutiva anche una singola seduta. La aspetto
Buongiorno, le consiglio di parlare di questa sua sensazione con un medico psicoterapeuta in modo da chiarire le sue sensazioni.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Buon giorno la situazione da lei descritta può provocare queste sensazioni dovute a vissuti ansiosi. Situazione sicuramente non piacevole che la può portare a vivere questo senso di estraniazione dalla realtà e dai suoi cari. Motivo per cui le consiglio di rivolgersi vuoi a un farmacologo vuoi a uno psicoterapeuta per iniziare assieme a lui un percorso di psicoterapia individuale che l'aiuterà a meglio individuare le sue risorse ed eventuali aree su cui sarà opportuno iniziare accurato lavoro di analisi. Potrà così giungere a una buona condizione di benessere psico-fisico. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Gentile utente,
la sensazione di distanza ed estraneità che lei descrive mi sembra associata ad una impossibilità momentanea di dare un tono emotivo positivo alle sue relazioni interpersonali. Forse affidarsi ad professionista psicologo di fiducia potrebbe essere il primo passo per aprirsi ad una riflessione circa i suoi vissuti ansiosi e di minaccia, così da ri-avvicinarsi con maggiore serenità e consapevolezza ai suoi legami significativi. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente.
dott.ssa Roberta Sala
Buongiorno, il fatto che lei riconosca questo disagio come "ego-distonico", ovvero come qualcosa che non desidera/non in sintonia con il suo modo di essere, é già una buona notizia. Che età ha? È successo qualcosa di particolare in questo periodo della sua vita? Ha provato per fare qualcosa per questa condizione? Mancano delle informazioni fondamentali per un'anamnesi clinica. Fare dei colloqui anamnestici da uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe essere utile a chiarirle ogni dubbio. I miei migliori auguri
Buongiorno.Grazie per essersi rivolta a noi. È difficile fare una dettagliata anamnesi e diagnosi però apparentemente si trova in uno stato d'ansia e il conseguente stato di ipervigilanza. Quale sia il motivo che lo ha attivato non lo sappiamo. Un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a iniziare ad analizzare i suoi meccanismi di attivazione e cosa la fa sentire in 'pericolo'. In bocca al lupo
Salve. Ne parli col medico e valutate la possibilità di fare delle indagini cliniche.
Escluse cause organiche, valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza su ciò che la fa sentire a disagio. Sarebbe importante comprendere quali sono le dinamiche in famiglia, se lei ha un vissuto di individuazione o se in qualche modo il suo disturbo è causato da un bisogno di distacco, di individuazione che lei non riesce ad attivare consapevolmente.
Un percorso che oltre alla chiarezza possa stimolare la fiducia in sé, individuando cosa c'è alla base del suo problema. Distinti saluti
Buongiorno.
Leggendo la sua domanda ho provato ad immaginare quanto possa essere spaventata da queste percezioni di estraneità e lontananza dei luoghi e delle persone, non dev essere per nulla facile gestirli, mi dispiace.
Gli elementi che descrive sono pochi per poterle dare una risposta soddisfacente, le consiglierei di chiedere aiuto ad un professionista che possa fornirle tutti gli strumenti necessari per superare al meglio questo momento difficile.
Cordiali saluti,
Dottor Corteggiano Dario.
Salve, nel suo racconto ha descritto le sensazioni che avverte, un professionista con le sue tecniche di cui ne è in possesso può identificare meglio la problematica, quindi trovare una soluzione alla risoluzione al problema, un terapeuta può accompagnarla in questo percorso che migliorerà la gestione fin al miglioramento del proprio stato emotivo e sintomatologico. Cordiali Saluti!
Si potrebbe essere anche l'ansia certo, provi a chiedere un appuntamento ad un/a psicologo/a e vedrà che, raccontandosi più in profondità, capirà come uscirne, magari con una psicoterapia
Buongiorno, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo. La vigilanza di cui parla è un sintomo dell'ansia: le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico per ritrovare la serenità e capire cosa accade dentro di lei. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno,
come ha visto quel che si suggerisce in genere è di parlarne con il medico, per una prima valutazione che consenta di escludere fattori organici.
Il passo successivo è una valutazione psicologica, quindi uno spazio nel quale potersi aprire descrivendo in dettaglio quel che sente e pensa.
Importante è anche considerare l'ambiente in cui vive e le persone che ha accanto per valutare quanto le sue relazioni significative possano avere una parte nel suo disagio.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi

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