Salve, da circa un mese sento di aver perso la retta via e non riesco più a ritrovare la mia spensie

23 risposte
Salve, da circa un mese sento di aver perso la retta via e non riesco più a ritrovare la mia spensieratezza, la mia serenità. Nonostante io sappia che questo malessere generale sia nato da dei problemi familiari, essi si ripercuotono anche nella mia vita di coppia.
Da quando è nato questo malessere non riesco neanche più a ritrovare la serenità di coppia, prima il mio ragazzo risultava la mia via di fuga invece ora sembra solo un problema in più.
Ciò ha fatto nascere tante problematiche di coppia, non riusciamo più a ritrovare la nostra tranquillità ed io sento di star perdendo una relazione, ma non riesco a trovare una soluzione a tutto ciò.
In un momento particolare della mia vita, mi sono sentita sola nonostante sapessi di aver qualcuno al mio fianco ma quel qualcuno era troppo occupata per notare il mio stare male. Non è bastato il mio aver esposto tante volte queste sensazioni negative, niente è mai cambiato fra di noi.
Ad oggi mi chiedo come io possa superare un momento no di coppia sapendo di non aver avuto alcun appoggio fisico e morale, mi sono sentita completamente sola e abbandonata a me stessa. Dovevo capire le sue problematiche, dovevo comprenderlo, ma perché non c'è stata un minimo di empatia nei miei confronti?
Vorrei recuperare questo rapporto, ma sembra di star facendo tutto estremamente da sola nonostante dall'altra parte ci sia una persona che dice di tenerci, ma questo è amore? Lasciare in balia dei pensieri negativi la tua ragazza è amore?
Ho sempre avuto abbastanza paura nel legarmi troppo ad una persona, non volevo avere troppo richieste di attenzioni ma ad oggi non riesco più a comprendere cosa sia giusto o cosa sia errato. In questa relazione sembra io debba comprendere solo l'altra persona, ma non trovando mai un reale appoggio per quanto riguarda me nonostante, a parole, l'altra persona dica di esserci.
E quindi ad oggi, non sono sono invasa da negatività, ma mi sento anche estremamente confusa.
Ne vale la pena continuare una relazione in questo modo? E, soprattutto, è giusto prendere una decisione dettata da un momento no?
Comprendo che, delle volte, nella vita in una coppia si hanno dei momenti no ed è difficile venirsi in contro. Eppure perché mi basta così poco per mettere in discussione tutto? Potreste darmi un parere su come affrontare la situazione?
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve potrebbe esserle di aiuto valutare l'opportunità di un consulto con uno psicoterapeuta per approfondire i temi relazioni di cui accenna nella sua nota. Il disagio e la sofferenza che emergono nella narrazione delle dinamiche sembra degno di una maggiore attenzione e forse una diversa lettura di questi vissuti potrebbe essere una buona possibilità per lei. Un cordiale saluto

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Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendere sul serio ciò che le accade. La direzione lei l'ha già intravista, ovvero farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Dott.ssa Alice Boschiroli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, nella vita di coppia ci troviamo ad affrontare insicurezze e vissuti emotivi che arrivano dalla nostra storia personale e familiare e dall'incastro delle storie dei due partner. Questo ci rende difficile talvolta sintonizzarci con il nostro compagno/a, nutrire la relazione ed ottenere nutrimento.
Non è possibile dare un giudizio su una relazione senza conoscerne la storia e ascoltare le narrazioni che ne vengono fatte, ma attraverso un percorso di sostegno psicologico e uno spazio per sé potrebbe portare tutti questi suoi dubbi e domande.
Rimango a disposizione per qualsiasi approfondimento o decisione, Buona serata
Dott.ssa Alice Boschiroli
Dott. Gianpaolo Bocci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Buonasera,
il rapporto di coppia risente inevitabilmente di ciò che gli succede intorno. Al suo interno entrano preoccupazioni, ansie, malesseri, specialmente quando provengono dalle famiglie di origine.
I partner possono essere una grande risorsa l'uno per l'altro. Ci sono momenti e fasi in cui questo rapporto si trovi sotto tensione. A quel punto l'equilibrio che si era trovato, viene a vacillare. Non è possibile sapere in quale direzione questa situazione evolverà. Potrà rendere i partner più forti e più uniti, come potrà separarli. E' difficile dare una risposta alla sua domanda: "Ne vale la pena continuare una relazione in questo modo?", se già non lo ha fatto, potrebbe provare rivolgerla al suo partner. E' possibile che così si possa innescare un cambiamento in questa situazione in cui le fa così male stare.

Le auguro una buona serata,
Gianpaolo Bocci
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, quando un partner in una coppia soffre, ne risente tutto il sistema coppia. Non è sempre facile stare accanto a qualcuno che soffre, spesso vorremmo che gli altri facessero delle cose, avessero sempre la risposta giusta al momento giusto, il giusto gesto, la giusta modalità di cura nei nostri confronti. Ma le chiedo ha mai condiviso con lui di cosa a bisogno? Spesso diamo per scontato che gli altri sappiano come interagire con noi che stiamo soffrendo; ma alle volte dobbiamo un po condurli, fare un pezzo di percorso insieme.
Non posso rispondere alla sua domanda "Ne vale la pena continuare una relazione in questo modo?". Questa potrebbe essere un ottima domanda da esplorare in terapia.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Alberto Morandi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Trento
Buongiorno, grazie per aver chiesto un confronto in questo momento spinoso che stai attraversando. Il mio consiglio è quello di confrontarti con uno psicologo- psicoterapeuta rispetto alle difficoltà personali vivi in questo momento. In particolare, un confronto può aiutarti a fare ordine in questa "confusione" che riporti. Scrivi diversi aspetti personali di come ti consideri in alcune situazioni, di vissuti di solitudine e abbandono, della paura nel legarti a qualcuno, di problemi familiari al di fuori della relazione. Un confronto con un professionista potrebbe aiutarti a ridimensionare la confusione e ad essere maggiormente consapevole dei modi di fare personali che metti in pratica per fronteggiare i vissuti e paure che riporti. Saluti
Dott. Michele Bonacina
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno, sarebbe poco utile tentare di dare una risposta alle sue domande. Valuti la possibilità di un percorso psicologico per provare ad accettare tutto quello che è successo (situazione familiare e di coppia) e capire cosa può fare ora per lei.
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Salve,
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con calma e con più informazioni.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gent.ma, mi spiace per quello che sta passando, al momento quello che le posso suggerire è di seguire un percorso suo personale di psicoterapia prima ancora che un percorso di coppia, in modo da poter prima conoscere meglio se stessa e le sue risorse, in questo modo potrà anche vedere il rapporto di coppia sotto una possibile nuova prospettiva. Resto a disposizione per qualunque necessità, un cordiale saluto.
Dott.ssa Angela Ricucci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Cara utente, mi dispiace molto per la situazione che ha descritto. Immagino che non sia per niente facile trovarsi nella situazione in cui tutto viene messo in discussione. Mi sembra di aver capito che alcune problematiche riguardanti la sua famiglia d'origine potrebbero essere l'inizio di una sofferenza, probabilmente è arrivato il momento di affrontarla e farci i conti. In questo modo il suo compagno non dovrà essere una via di fuga per lei, ma colui con il quale condividere pensieri positivi, ma anche negativi. L'unica persona che può sapere se è amore il sentimento che vi lega è lei. Si ascolti e valuti la possibilità di scoprire cosa sta accadendo. Mettere in discussione tutto può avere esito trasformativo sì, ma questo non significa per forza distruttivo. Dott.ssa Angela Ricucci
Dott.ssa Giulia Liorni
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Terni
Buonasera, comprendo la sua sofferenza in questa situazione. Sa, accade che tendiamo a relazionarci con gli altri in base ai nostri schemi. Lei è consapevole che alcuni dei suoi problemi sono causate da delle problematiche familiari (che magari deve ancora elaborare) e questo può ripercuotersi anche in altre dinamiche relazionali e in senso più ampio in alcune aree della propria vita. Ha pensato chiedere un consulto o iniziare un percorso? Sarebbe uno spazio sicuro in cui poter elaborare i suoi vissuti emotivi.
Rimango a disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Giulia Liorni
Dott. Lorenzo Ferdinandi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Gentile utente, è importante che faccia più chiarezza su alcuni suoi vissuti e meccanismi, altrimenti se li porterà appresso e li riverserà inevitabilmente anche nella vita di coppia. Purtroppo non basta rispondere alle sue domande per risolvere le difficoltà ma c'è bisogno che cominci ad affrontare le sue problematiche, ciò richiedere tempo. Cordialmente, Dott. Lorenzo Ferdinandi.
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera e grazie per averci reso partecipi della sua situazione che, mi pare di comprendere, le stia portando sofferenza e dubbi dati dal fatto di sentirsi sola pur essendo in una relazione. Se da un lato la preoccupa la situazione familiare, mi sembra di capire che lei lamenti il fatto di essere poco compresa nei suoi bisogni da parte della persona che ha accanto. Prima di prendere decisioni così importanti è consigliabile riuscire a riflettere bene sul senso della propria sofferenza e delle proprie scelte e per questo il consiglio che posso darle è quello di ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltata. Dare un senso ed una comprensione più profonda del proprio dolore porta a scelte più sagge e consapevoli. Resto a sua disposizione anche per colloqui online, qualora lei abitasse lontano da Genova. Sperando di esserle stato utile, la saluto. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Gentilissima la ringrazio per aver trovato il modo per aprirsi sul portale, da come descrive la situazione sembra che lei abbia molte domande a cui non trova risposta. Credo che necessiti di un maggiore approfondimento e da come lei parla forse anche lei ha il desiderio di trovare uno spazio dove si possa sentire accolta e supportata. Non ha esplicitato le motivazioni per le quali si sentiva in difficoltà, ha sottolineato che forse ci sono ragioni che affondano le radici in problemi familiari. La invito a concentrare le sue energie su questo più che deviare sulle cause dei malesseri di coppia, che si sono importanti ma che forse sono solo la punta dell'iceberg. Rimango a disposizione, anche online. Cordialmente.
Dott.ssa Flaminia Iafolla.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Psicologo
Castelfiorentino
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue fragilità, non è facile mettersi a nudo e chiedere aiuto. A volte sembra che le cose siano tutte contro di noi e a una situazione no se ne aggiungono altre e altre ancora e non sembra che ci sia una fine. Si tende a a mettere in discussione tutti e a farsi piazza pulita intorno perché abbiamo bisogno di capire chi è disposto nonostante tutto a starci a fianco. Non è facile, capisco la sua sofferenza e capisco anche la preoccupazione di perdere una persona importante perché si è in un momento difficile e si tende ad allontanarla. Non posso dirle da cosa derivi il suo malessere, solo lei lo sa e sono lei può trovare la forza per trovare le sue risorse che lei ha dentro di sé. Come professionista mi sento di consigliare di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a sentirsi meno sola e a trovare le sue competenze e qualità che la possono aiutare in questo momento di difficoltà e a capire cosa davvero vuole per la sua vita.
I momenti difficili ci sono e ci saranno sempre, le persone a volte restano, a volte se ne vanno, è la vita. Lei è padrona della sua vita, non se lo dimentichi mai. E si ricordi sempre che non è da sola, lei ci sarà sempre per se stessa e si aiuterà quando gli altri non lo faranno. Prima di prendere decisioni affrettate che sono comandate più dal momento che sta vivendo che da una reale necessità, la invito a riflettere bene e a prendersi il tempo che le è necessario e la invito nuovamente a pensare a un percorso psicologico che la possa aiutare meglio a risolvere i suoi dubbi anche sulla sua relazione e a capire perché sente il bisogno da un lato di lasciare questa persona.
Spero di esserle stata d'aiuto, buona serata.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott.ssa Francesca Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Roccafranca
Gentilissima, la vita di coppia (ma potremmo dire la relazione con l'altro più in generale) attraversa momenti di difficoltà e chi ne fa parte, generalmente, si impegna a ritrovare un nuovo equilibrio o a ristabilire quello precedente.
Tra le domande che pone leggo la sua fatica, a tratti anche l'angoscia (forse?), nel tentativo di stabilire una relazione significativa con l'altro. Si è posto già molte domande e questo è sintomo del fatto che sia una persona riflessiva, capace di mettersi in discussione, ed è già un'ottima risorsa!
Le potrebbe essere davvero utile rivolgersi ad uno specialista per poter tentare di trovare una risposta almeno a parte di questi interrogativi, mettendosi innanzitutto in ascolto di quello che fa bene a LEI (prima che ancora agli altri), dei SUOI autentici bisogni.
Ciò non significa essere egoisti e calpestare quello che anche gli altri sentono o ciò di cui hanno bisogno, ma avere una buona dose di amor proprio è un'ottima base a partire dalla quale costruire delle relazioni.
"Amare sé stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta la vita", diceva Oscar Wilde e questo lo può fare dedicando del tempo per sé, magari iniziando anche dall'intraprendere un percorso psicologico personale.
Con i migliori auguri!
Dr.ssa Conti Francesca


Dott.ssa Simona Spiezia
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cara utente, vivere dei momenti difficili causati da problemi familiari è complicato e non ricevere il supporto sperato fa risultare il tutto ancora più doloroso. A volte si ha la tendenza ad aspettarsi dagli altri quello che faremmo noi per loro ma dal momento che siamo tutti molto diversi non sempre è possibile, avere l'altro vicino a volte non coincide sempre con avere l'altro vicino come si vorrebbe.
La sua disillusione nei confronti della coppia di cui fa parte può essere dettata anche dal forte stress accumulato a causa della situazione familiare complessa.
Per riuscire a capirne qualcosa in più le consiglio una terapia di coppia, se anche il suo partner è d'accordo, per cercare di ritrovarsi laddove la sua (vostra) volontà sia questa, altrimenti può richiedere un supporto individuale per prendersi cura di sé durante il momento di difficoltà.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Le difficoltà che sta affrontando parlano di una situazione di profondo malessere interna, influenzata da dinamiche familiari e relazionali che sembrano essersi accumulate nel tempo, minando la serenità che aveva precedentemente nel suo rapporto di coppia. È normale sentirsi sopraffatti e confusi quando le proprie necessità emotive non vengono soddisfatte, specialmente in un periodo di difficoltà come quello che descrive.
La sensazione di solitudine, anche se circondata da qualcuno, è un'esperienza intensa e dolorosa. Sembra che, mentre lei cercava supporto e comprensione, la mancanza di empatia e attenzione da parte del suo partner la porti a mettere in discussione il valore della relazione stessa. È naturale chiedersi se una relazione che non offre il sostegno necessario possa realmente essere definita amore.
Osservare che la sua figura di riferimento, che in passato le garantiva un senso di fuga e serenità, è divenuta sotto alcuni aspetti una fonte di stress, può generare dubbi sulla direzione da prendere. La confusione che prova nel valutare cosa sia giusto e cosa errato è comprensibile. La chiave qui potrebbe risiedere nel riconoscere la validità dei suoi sentimenti e nella necessità di chiarire ciò di cui ha bisogno in questo momento della sua vita. Cominciare a stabilire cosa le serve per sentirsi amata, compresa e sostenuta può aiutarla a definire la sua posizione nella relazione.
Considerare di affrontare questi sentimenti, sia con il suo partner direttamente, sia attraverso l’aiuto di un professionista, potrebbe offrirle un quadro più chiaro per capire le sue aspettative e decidere come procedere. È possibile che vi siano momenti difficili in una relazione, ma se non c'è un riscontro reciproco nel cercare di affrontarli insieme, questo potrebbe indicare che è necessario un cambiamento.
Se desidera approfondire ulteriormente queste questioni e trovare un modo per riprendere in mano il suo benessere,
La invito a contattarmi. Sarò lieta di aiutarLa in questo processo.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita
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Dott.ssa Paola Schizzarotto
Psicologo, Psicologo clinico
Limena
Carissima...
forse lei non ha perduto la sua spensieratezza e la sua serenità. Forse lei si sta rimettendo di nuovo in contatto con se stessa e nel farlo sta capendo di cosa veramente ha bisogno. Forse si sta rendendo consapevole di ciò che lei da in un rapporto e di cosa le viene ritornato. Ma più che valutare un rapporto come un freddo bilancio di dare e avere, provi a "sentire" come si sente accanto a questa persona. Metta a taciere i pensieri critici verso se stessa e provi a sentire come si sente quando sta con questa persona. Se si sente bene, al sicuro, capita e a suo agio, tolga ogni dubbio. Se invece al contrario si sente tormentata e affranta forse è arrivato il momento di chiedersi se il rapporto di coppia ha ancora senso di esistere.
Un caro augurio
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco che si trovi in un momento di grande confusione e frustrazione. La solitudine emotiva in una relazione può davvero mettere in discussione tutto. È importante comunicare apertamente i suoi bisogni al partner, senza accusare, ma facendo capire come si sente. Se la relazione non offre il supporto che cerca, potrebbe essere utile riflettere su cosa realmente desidera. Non è sbagliato prendersi un momento per valutare se continuare o meno, ma la priorità deve essere il suo benessere emotivo.
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, prima di concentrarsi sulla sua relazione, sarebbe opportuno che si prenedesse cura di sé stessa tramite un percorso psicologico. Cordiali saluti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con tanta chiarezza e sincerità il suo vissuto. Le sue parole esprimono un carico emotivo profondo e complesso, che merita attenzione e rispetto. Da quello che racconta, emerge una sensazione di smarrimento che coinvolge più ambiti della sua vita: la famiglia, la coppia, ma anche il rapporto con sé stessa. È del tutto comprensibile che, quando i problemi si sommano e si intrecciano, si perda quella leggerezza emotiva che rendeva più facile affrontare le giornate e le relazioni. Nel modello cognitivo-comportamentale, consideriamo molto il modo in cui gli eventi esterni e le interpretazioni che ne diamo influenzano il nostro stato d’animo e i nostri comportamenti. Lei racconta che questo malessere è nato da problemi familiari, e questo è già un primo elemento importante: quando la base della nostra stabilità emotiva – spesso radicata nel contesto familiare – viene scossa, è naturale che anche altri aspetti della nostra vita ne risentano, come la relazione di coppia. Quando qualcosa dentro di noi si incrina, anche ciò che ci sembrava un rifugio sicuro può improvvisamente apparire fragile o inadeguato. La sua riflessione sulla relazione è molto lucida: ha bisogno di comprensione, di presenza, di condivisione. Ed è del tutto legittimo. Spesso, nelle coppie, si crea un meccanismo in cui uno dei due finisce per “reggere” tutto il peso della relazione, mentre l’altro, anche involontariamente, rimane più distante. Questo può generare un senso di solitudine profonda, ancora più difficile da tollerare perché si sperimentano distacco e incomprensione proprio dalla persona da cui ci si aspetterebbe sollievo. Il fatto che lei abbia più volte espresso il suo disagio, senza sentire un reale cambiamento, può aver contribuito a una crescente sfiducia e a una sensazione di abbandono. Ed è comprensibile che tutto ciò l’abbia portata a mettere in discussione l’intero rapporto. Nel momento in cui si affronta un periodo di crisi, è naturale farsi domande radicali: "Ne vale la pena?", "È amore questo?", "Sto chiedendo troppo?". Ma è anche importante riconoscere che queste domande spesso non nascono da una visione limpida e distaccata, bensì da un momento emotivo molto carico, in cui si è affaticati, vulnerabili, e alla ricerca di un po’ di pace. Non è sbagliato porsi queste domande, ma è importante non pretendere da sé stessi di trovare risposte definitive in un momento di grande confusione. La invito a considerare che la sua sofferenza attuale potrebbe non dipendere solo dalla relazione, ma anche dalla somma di vari fattori stressanti che si stanno accumulando nella sua vita. Quando siamo in difficoltà, il nostro cervello tende a concentrarsi sulle minacce e sugli aspetti negativi, perdendo di vista le sfumature e rendendo tutto più pesante. Da questo punto di vista, potrebbe essere utile esplorare insieme, in un percorso terapeutico, come questi pensieri si costruiscono, quali emozioni generano e in che modo influenzano i suoi comportamenti. Imparare a riconoscere e gestire questi automatismi le permetterebbe di vedere con maggiore chiarezza cosa davvero desidera da questa relazione e da sé stessa. Nel frattempo, può essere utile chiedersi se ci sono spazi (anche minimi) in cui lei e il suo ragazzo riuscite ancora a comunicare senza tensioni. Se ci sono, provare a coltivarli. E se non ci sono, può iniziare da lei a mettere dei confini, a comunicare cosa le fa bene e cosa no, non tanto per ottenere una risposta immediata, quanto per ristabilire il suo valore e il suo diritto ad essere ascoltata e sostenuta. Anche questo è amore: imparare a prendersi cura di sé, e riconoscere quando una relazione ci fa sentire più soli che accompagnati. In conclusione, non c’è una risposta giusta o sbagliata, né una decisione urgente da prendere. C’è invece un bisogno profondo di ritrovare equilibrio e chiarezza, e questo si costruisce passo dopo passo, anche nei momenti in cui tutto sembra confuso. Non è debolezza, ma consapevolezza quella che sta mostrando. Si dia il permesso di stare in questa fase senza fretta, con la possibilità di esplorare i suoi bisogni emotivi e relazionali in modo nuovo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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