Salve, da circa 2 anni, sono afflitto da un dolore alla zona pubica. Ho fatto risonanza, ecografia e

13 risposte
Salve, da circa 2 anni, sono afflitto da un dolore alla zona pubica. Ho fatto risonanza, ecografia e visita chirurgica. Alla fine, pare che sia pubalgia. Ora sono in cura da un fisioterapista che mi sta trattando e mi ha detto che il mio problema è legato a un fattore posturale da risistemare. Il mio dolore è concentrato sulla fascia pubica e lungo i quadricipiti, lato interno. Da quando sono in cura dal fisioterapista ho avuto dei miglioramenti. Però, quello che mi affligge è mi porta finito, é un dolore fisso e acuto presente sempre nello stesso posto ovvero a 3/4 centimetri dell"anca, zona interna cioé verso il pube. Quello che mi chiedo, é normale che la pubalgia possa avere un dolore fisso e acuto sempre allo stesso posto? Non è passato né con le infiltrazioni localizzate né con terapia cortisonica, senza parlare di laser e ultrasuoni. Dalla risonanza sono stati evidenziati degli edemi infiammatori nella parte del dolore acuto. Grazie e spero di essere stato abbastanza esaustivo.
Salve,
Si, la pubalgia può produrre la sintomatologia da lei descritta. Se sta avendo miglioramenti con le terapie che svolge presso il collega continui, anche se mi sento di consigliare di integrare, qualora non li svolgesse già, esercizi specifici per il suo problema. Esercizi che devono essere insegnati e dosati su misura dal collega. Ad oggi sempre più evidenze scientifiche dimostrano quanto gli approcci attivi alla terapia siano più efficienti di quelli passivi rappresentati da elettromedicali.
Saluti
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dopo due anni di sintomi si può dire che il corpo si ha restaurato un atteggiamento cronico. probabilmente il dolore si ridurrà più lentamente . perciò ci vuole più pazienza da parte Sua.
oltre ai trattamenti che Le portano giovamento, potrebbe introdurre esercizi che le renderanno consapevole di atteggiamenti viziati .

Buona guarigione
Molto giusto il discorso della riabilitazione posturale , ma non sottovaluterei la presenza di infiammazione nella zona del dolore. senza vedere la risonanza non mi posso esprimere sul caso, ma comunque ti consiglio di fare una visita fisiatrica , per trattare al meglio l'infiammazione che riferisci, cordiali saluti.
Buongiorno, come consigliato dai colleghi prima di me, con la riduzione del dolore a seguito di un lavoro posturale e di terapia manuale, valuterei un programma di esercizi attivi a carico crescente da effettuare con il proprio fisioterapista inizialmente e successivamente, quando il professionista reputa che sia pronto, in autonomia a domicilio con controlli periodici. Se il sintomo è persistente da due anni il sistema avrà bisogno di tempo per ricondizionare la zona.
Buongiorno, sapere che un sintomo è più o meno costante e presente da un paio di anni fa già pensare che il percorso riabilitativo non potrà essere breve, ciònonostante credo che sia saggio porre un limite di sedute che non sia superiore a 10.
Concordo infatti sull'analisi fatta dal suo fisioterapista sulla natura posturale del suo problema ma questo purtroppo significa tutto e non significa niente.
La pubalgia è una condizione dolorosa dovuta a un'alterazione degli equilibri tensionali della regione pubica insieme però a una sofferenza posturale, di altre strutture corporee, asintomatiche ma ugualmente centrali nella genesi del dolore. Credo che le sue parole lo confermino: "Non è passato né con le infiltrazioni localizzate né con terapia cortisonica, senza parlare di laser e ultrasuoni".
Se l'approccio manuale è correttamente mirato alle strutture coinvolte al mantenimento di questa alterazione il numero di sedute che ho indicato è più che sufficiente a risolverlo. Diversamente se i trattamenti non "vanno a bersaglio" c'è il rischio che il "blocco" di fondo possa essere rafforzato: diminuiscono i fastidi secondari, migliora la mobilità e l'elasticità delle articolazioni e dei muscoli "secondari" mentre peggiora (in apparenza "inspiegabilmente") la situazione di blocco delle articolazioni e dei muscoli principalmente coinvolti e quindi il dolore principale.
Se fosse questo il caso le consiglierei di insistere comunque con la terapia manuale ma cambiando professionista. Non esiste nessuno specialista al mondo, nel campo della salute e non solo, che possa risolvere i problemi di chiunque. Credo anzi che un professionista che si ponga un limite di "tentativi da effettuare" e sia in grado di "alzare le mani" sia un punto riferimento al quale rivolgersi con maggiore serenità e fiducia in caso di bisogno.
Cordiali saluti!
Salve. Viste tutte le prove e gli approcci che ha già effettuato le potrei consigliare di intraprendere un percorso di shiatsu terapia.
Rimango a sua disposizione. Cordiali saluti.
E' stato molto esaustivo ed è chiaro che lavorando in ottica posturale, può trarre dei benefici anche dal trattamento di muscoli sinergici. Purtroppo si tratta di una condizione cronica che presenta alle volte riacutizzazioni, secondarie a fattori esterni (lavoro, attività fisica, appoggio plantare ecc.) con manifestazioni simili a quelle da lei descritte. Le consiglio di continuare con la terapia e svolgere esercizi di mantenimento che sicuramente il collega le ha già insegnato. Si ricordi che in caso di edema ed infiammazione acuta, sarebbe consigliabile fermarsi con le terapie e affrontare il problema da un punto di vista medico. La saluto
Buongiorno, premesso che la pubalgia è un infiammazione che prevede un lungo periodo di riposo e continui lavori fisioterapici anche se all'inizio la sintomatologia può non passare del tutto, le suggerirei di effettuare una visita osteopatica e posturologica per valutare il processo d'insorgenza di tale infiammazione che a volte può derivare da problematiche tensive di distretti corporei lontano dal pube.

Rimango a disposizione
Cordialmente

Dott. Alberto Marcellini
Buonasera, se sta migliorando continui con il suo fisioterapista. La pubalgia può dare questi sintomi e purtroppo non sempre passa così facilmente. Quindi un pò di pazienza e veda se i miglioramenti continuano altrimenti le consiglio una visita fisiatrica.
Un caro saluto
Salve le terapie passive non sono efficaci o se lo sono hanno effetto solo a breve termine, lo stesso vale anche per i farmaci. E' importante invece valutare il singolo caso in maniera unica e specifica per ricercare le cause che hanno innescato la disfunzione. Il passo successivo è una rieducazione fatta di terapia manuale ed esercizi specifici così come dimostrato dalle evidenze scientifiche. Si affidi ad un fisioterapista che utilizzi questa metodica. Cordiali saluti
Salve! Sembra proprio si tratti di una pubalgia causata da una tensione dei muscoli adduttori (muscoli dell'interno della coscia), quindi andrebbe fatto un lavoro di inibizione di questi muscoli (che sicuramente sono contratti, o almeno in tensione) e anche di allungamento.
NB: a volte il dolore all'inguine (come può essere il suo) può essere causato da un problema all'anca, per cui può chiedere se ne vale la pena fare una radiografia all'anca per escludere l'artrosi ad esempio.
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buonasera, si la pubalgia può portare questo genere di sintomatologia in tantissimi casi. Continui con le indicazioni fornite dal collega e, se i risultati tardassero ad arrivare, magari cercate insieme di integrare la terapia già instaurata con altre metodiche, per esempio esercizio terapeutico specifico, terapia manuale, stretching...
Personalmente ritengo la terapia strumentale da supporto per tutti le tecniche e gli approcci di terapia manuale, non la via principale o unica da seguire.

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