Salve chi di voi a mai sofferto di ansia e doveva mangiare perché si sentiva svenire dipende dall an

23 risposte
Salve chi di voi a mai sofferto di ansia e doveva mangiare perché si sentiva svenire dipende dall ansia o da qualche altra cosa ?
Dott.ssa Elisa Galantini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la sua domanda andrebbe inserita in una cornice più generale che riguarda la sua vita e quanto le sta accadendo. Non esiti a contattare uno psicoterapeuta, potrà trovare sostegno e risposte per dare un senso a quello che sta vivendo. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini

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Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, quanto racconta dovrebbe essere contestualizzato tenendo in considerazione la sua personale storia di vita. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che le ispiri fiducia affinché possa accoglierla in uno spazio protetto a lei dedicato. Un caro saluto
Dott.ssa Beatrice Aisa
Psicologo, Psicoterapeuta
Poggibonsi
Salve, è difficile darle una risposta senza avere ulteriori informazioni riguardo ciò che sta vivendo. Le consiglio di rivolgersi al suo medico così che possa valutare se ci sono cause organiche alla base di quanto riporta. Rivolgendosi a uno psicologo potrà comprendere come mai sta provando quest'ansia e potrà gestirla nel migliore dei modi.
Dott.ssa Maura Falocco
Psicologo, Professional counselor
Grottaferrata
Buonasera,
è difficile rispondere alla sua domanda perché mancano informazioni riguardo alla sua vita attuale e alla sua storia.
Potrebbe prima contattare il suo medico di base per escludere qualsiasi causa organica.
L'ansia a volte può provocare un senso di vuoto allo stomaco che si manifesta con un senso di fame e l'esigenza di riempire il vuoto con il cibo. Ma è difficile dire se questa spiegazione può essere valida anche per lei. Sicuramente uno psicologo può aiutarla a comprendere meglio la sua ansia e a capire come gestirla. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, con così poche informazioni è difficile risponderle.
Le consiglio comunque di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di trovare le risposte che cerca, soprattutto sull’ansia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo in consulenza così da chiarire al meglio i suoi dubbi, ciò che descrive va inserito in una cornice più ampia.
L' ansia così come i sintomi fisici possono dipendere da diversi fattori. Saluti.
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. Mangiare per compensazione (fame nervosa) potrebbe essere un comportamento. Ma va inquadrato all'interno della.sua persona, dei suoi meccanismi di funzionamento, della sua fase di vita
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, l'ansia può portare ad un rapido consumo di zuccheri, e questo può avere un'influenza sull'appetito. Tuttavia è molto più probabile che la fame che avverte sia un modo di "alleviare" l'ansia, una forma di consolazione emotiva.
Tutto questo, però, andrebbe indagato con più informazioni: le consiglio di contattare uno psicoterapeuta, per fare chiarezza sulla sua condizione.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Erika Massaccesi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera
Avrei bisogno di qualche informazione in più per poter rispondere alla sua domanda. Ad esempio se si verifica sempre o In periodi particolari del
mese (ciclo?esami?lavoro?). Nel linguaggio comune il termine "ansia" viene spesso usato riferendosi a generiche condizioni di apprensione, nervosismo e stress che nulla hanno a che vedere con il disturbo psichiatrico vero e proprio.
Quindi è importante considerare, dopo aver escluso danni o disturbi fisici, quanto questo che descrive sia un problema significativo per lei e. che merita un percorso psicologico specifico oppure no.
Può avvalersi di una consulenza online se desidera approfondire la questione.
Le auguro buona serata!
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
sarebbe necessario un approfondimento di quanto descritto per poterle dare delle indicazioni. Si affidi a uno psicologo per affrontare questo suo vissuto.
Buona giornata!
Dott.ssa Susanna Fontani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Borgo San Lorenzo
Buonasera, purtroppo mancano dati ed informazioni anamnestiche per poter esprimere un parere fondato. Consulti uno specialista e gli descriva il suo disagio fornendogli le informazioni del caso. Auguri
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve chi di voi a mai sofferto di ansia e doveva mangiare perché si sentiva svenire dipende dall ansia o da qualche altra cosa ?

Gentile Signore/a è utile che lei si rivolga al suo medico di fiducia per capire se c'è una componete organica che genera questa situazione. Qualora non emergano indicazioni utili è opportuno che lei valuti la possibilità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per capire le ragioni che spingono a mettere in atto questi comportamenti. Pur avendo il forte sospetto che l'ansia di cui parla sia un elemento molto importante le suggerisco di non sottovalutare un consulto medico da anteporre ad altri interventi. Un cordiale saluto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
Quanto da lei descritto andrebbe approfondito mediante un consulto psicologico. In particolar modo la psicoterapia potrebbe darle molte risposte in merito alla domanda da lei portata in esame.
I disturbi d' ansia possono esser tranquillamente trattati con un percorso psicoterapico.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Omar Vitali
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Dalmine
Buongiorno,
è importante valutare l'assenza di problemi medici. Un abbassamento glicemico la porterebbe a ingerire cibo in particolare zuccheri e suoi derivati. Probabilmente questa situazione ha risvolti ansiosi se lei pensa sia così. Può sentire online qualcuno di noi che come me è disponibile via whatsapp come consulenza psicologica.
Tanti Auguri
Omar Vitali
Buonasera, ci fornisce poche informazioni per permetterci di provare a inquadrare la sua problematica. Primariamente le consiglio di consultare il suo medico di base per escludere cause organiche. Successivamente, se con esito negativo, potrebbe richiedere una consulenza psicologica per approfondire le sue dinamiche ansiose. La ricerca di cibo per nervoso e quindi compensazione esiste come agito.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento. Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
ha fornito poche spiegazioni. Impossibile darle un consiglio.
Un saluto,
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, la sua domanda è accompagnata da troppe poche informazioni per poterle essere di aiuto. Un saluto, AD'A
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. A mio avviso, considerata la mancanza di informazioni, sarebbe essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Dr. Leonardo Gottardo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Padova
Buongiorno,
l'ansia può porta ad abbuffarsi o mangiare fuori misura.
Senz'altro un percorso terapeutico la può aiutare a gestire l'ansia e andare eventualmente a sradicare le cause più profonde.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Dott. Luca Ferretti
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buongiorno il senso di svenimento può essere un sintomo tipico dell’ansia. Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Dott.ssa Elisa Boccacci
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Salve, dipende dalla situazione. Se non ha mangiato da tempo, è probabile che sia dovuto ad un calo di zuccheri nel sangue. Tuttavia, se ha mangiato di recente, potrebbe trattarsi di uno dei sintomi legati a uno stato di forte ansia, che può causare sensazioni simili. Se il malessere persiste, sarebbe utile consultare un medico per una valutazione più approfondita.
Ciao, capita che alcune persone, quando vivono momenti di forte ansia, possano percepire sensazioni fisiche intense come debolezza o la paura di svenire, anche legate al momento in cui devono mangiare. Però ogni esperienza è personale e può avere cause diverse. Se ti va, possiamo sentirci così me lo spieghi meglio.

Dott.ssa Janett Aruta,
Psicologa - ricevo su MioDottore e in sede a Palermo
Quando l’ansia “chiede cibo”: un segnale del Secondo Cervello

Il bisogno improvviso di mangiare per non sentirsi svenire durante un momento di ansia è un segnale molto chiaro del coinvolgimento del Secondo Cervello (il sistema nervoso enterico, situato nell’intestino).

Nel modello SBP, questo sintomo è un’espressione psico-emotiva viscerale, che possiamo leggere così:

Quando vivi un'ansia intensa, il tuo Secondo Cervello entra in stato d’allerta, e può attivare una serie di risposte corporee:

-Vasocostrizione e calo energetico: il corpo percepisce un pericolo e riduce l’afflusso di sangue a certe aree, facendoti sentire debole, instabile, con il “vuoto allo stomaco”.
-Caduta della glicemia psicosomatica: anche se i livelli reali di zucchero nel sangue possono essere normali, il corpo si comporta come se avesse bisogno urgente di energia, per compensare lo stato di allarme.
-Richiesta di cibo come “ancoraggio” alla realtà**: mangiare, in quel momento, non è solo un bisogno biologico, ma un tentativo inconscio di calmare la tempesta emotiva.

COSA C’ENTRA IL SECONDO CERVELLO?

Il Secondo Cervello è il centro della memoria emotiva. Quando hai vissuti non digeriti (traumi, stress, rotture, ferite non elaborate), si possono installare programmi automatici che si attivano in momenti di stress.

Il bisogno improvviso di mangiare è, quindi:

-Una risposta condizionata della tua mente viscerale.
Un modo per abbassare il picco d’ansia, perché il gesto del mangiare:
- stimola il nervo vago (che rilassa)
- richiama energia verso lo stomaco (e distoglie dal panico)
- riporta “a terra” quando ci si sente fluttuanti o in procinto di svenire.

In parole semplici: il corpo sta cercando un modo per calmarsi, non per nutrirsi.

È solo ansia o c’è altro?

In ottica SBP, non si tratta solo di ansia “mentale”, ma di una memoria emotiva attiva nel Secondo Cervello, che può coinvolgere:

-Paure ataviche, (abbandono, vuoto, perdita di controllo)
-Somatizzazioni psico-digestive, (malassorbimento, tensione viscerale, nausea e fame alternate)

COSA FARE SE TI SUCCEDE?

-Ascolta il segnale, ma non fermarti lì. Se ti senti svenire, mangiare può aiutarti sul momento, ma è importante chiederti perché accade proprio in certe situazioni.
-Lavora per indagare e sciogliere la tua Memoria Emotiva: probabilmente ci sono vissuti registrati nella tua Matrix Emotiva che attivano questo “programma di emergenza”.
-Usa strategie SBP per riattivare il legame tra i due cervelli (quello logico e quello emotivo-viscerale), così da **non dover più usare il cibo come unico calmante.

In sintesi, il bisogno di mangiare durante l’ansia non è un capriccio, né un sintomo “solo fisico”. È un linguaggio del tuo Secondo Cervello. Sta dicendo:
“Ho un’emozione ancora non digerita. Dammi sicurezza, non solo zucchero.”

Se ti riconosci in questa esperienza, potresti iniziare a monitorare quando succede, in quali contesti, con quali pensieri o emozioni.
In SBP, questa è la prima fase del lavoro con la decodifica del Codice Emotivo: osservare il corpo non come nemico, ma come alleato che ci parla.

Se vuoi, posso aiutarti a costruire una mappa della tua Matrix Emotiva, per comprendere da dove nasce questo sintomo e come scioglierlo in modo definitivo.

Armando Ingegnieri, Psicologo e Fondatore della Second Brain Psychology

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