Salve a tutti, Sono un uomo di 33 anni che convive con la sua ragazza da 8 mesi di 29 anni, duran

20 risposte
Salve a tutti,

Sono un uomo di 33 anni che convive con la sua ragazza da 8 mesi di 29 anni, durante questo periodo ho notato fasi da dr. jeckyll e mr.hyde , un giorno è tutta normale e felice , un giorno è tutta incavolata e nervosa , queste fasi possono avvenire anche durante il giorno per un non nulla , del tipo un bambino che gioca a pallone , e le da fastidio subito incomincia a fare una grande lite , certe volte mi ha messo veramente in difficoltà con chiunque anche parenti e amici.
Io ho pensato che fosse una sua dote caratteriale e ho imparato ad accettarla perchè la amo così come è , perchè quando è normale è veramente un ottima persona.
Poi ho notato cartoni di vino scadente nei cassetti di casa o nella spazzatura ( del tipo in una settiamana 6 o 7 ) , gin tonic alle 10 di mattina o appena svegliata invece di fare colazione ordina su internet l'alcool a botte di 3/4 bottiglie , in casa avevo una discreta collezione di vini,liquori e altre cose regalate , praticamente ho trovato le bottiglie vuote alla mia domanda del perchè è subito arrabiata che la controllavo e mi ha stoppato ma risposte vere non ne ho avute.
Anche quando stiamo insieme o andiamo a fare una breve vacanza l'alcool è onnipresente , se andiamo al mare oltre al cibo conto almeno 4 tipi di alcol diversi bevuti nell'arco di 4/5 ore , se sto insieme a lei noto che a fine giornata spesso ha vomitato , per me spesso è oltre le 10 volte in 8 mesi.
Ho notato che a volte il cuore le batte fortissimo e poi prende delle pillole per calmarsi , ha tremori alle mani e spesso le pupille sono dilatatissime anche io ho finito per non fargli male ad abusare di alcol , non ho il coraggio di parlargliene direttamente per paura di offenderla o di accusarla ingiustamente di qualcosa di sbagliato ma i dubbi rimangono.
Come posso affrontare il problema ?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo innanzitutto fondamentale che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
Ritengo inoltre importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Purtroppo non si tratta di una dote caratteriale, ma tutti i dettagli che hai descritto in maniera esaustiva, riconducono ad un vera e propria condizione clinica di abuso/dipendenza alcoolica. Le "pillole" che la tua compagna assume "per calmarsi", sono funzionali alla diminuzione della frequenza cardiaca che - notoriamente - aumenta notevolmente durante l'assunzione di alcool e nelle fasi di astinenza. Non è dato escludere l'eventuale uso/abuso di altre sostanze (pupille dilatate, oscillazioni del tono dell'umore, aggressività, etc.). In ogni caso, già l'assunzione di alcool e di ansiolitici, rappresenta un "poly drug abuse", che la tua compagna utilizza per "medicare" un disagio più profondo, in cui l'abuso/dipendenza sono solo la punta dell'iceberg. Prova a parlare con lei, cercando di comprendere che cosa le crei sofferenza. "Agganciare" sul piano psicologico/psicoterapeutico i soggetti che - come la tua ragazza - negano e mentono non è facile: prova a stabilire una comunicazione accogliente e, chissà mai, che non decida di accettare un aiuto specialistico, che sarebbe decisamente necessario.
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Da quello che descrive, probabilmente ha ragione. La sua ragazza ha bisogno di aiuto. Cercatelo assieme. Mettersi lei in gioco, potrebbe aiutare la sua ragazza ad aprirsi, senza farla sentire stigmatizzata e inadeguata. Un caro saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, mi sembra che lei abbia ormai una certezza circa l'esistenza di un problema da affrontare. Il dubbio rimane su come affrontarlo, come comunicare alla sua ragazza la sua preoccupazione per lei senza farla sentire giudicata. In questo potrebbe farsi aiutare da un professionista con l'obiettivo di adottare un comportamento assertivo. Rimango a disposizione per un eventuale consulto. Un saluto
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Dott.ssa Simona Maida
Psicoterapeuta, Psicologo
Casorate Primo
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione di questo suo vissuto emotivamente difficile. Comprendo il disagio nell'affrontare con la compagna il problema, penso possa essere d'aiuto per lei intraprendere un percorso psicologico che possa supportarla emotivamente e allo stesso tempo affrontare la situazione descritta.
Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maida Simona
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, mi dispiace molto per i suoi vissuti dolorosi e la ringrazio per averli condivisi. Purtroppo non è facile convincere una persona che ha problemi di dipendenza a chiedere aiuto, a parte comunicare con lei apertamente e in modo accogliente e non giudicante, non può fare altro. Nel caso la sua compagna si rendesse conto di avere un problema e di volerlo risolvere, le consiglierei di rivolgersi al Ser.t della vostra zona in modo da affrontare il problema su più fronti, con l'aiuto di diverse figure professionali. Le consiglierei anche a lei di parlare dei suoi vissuti emotivi individualmente in un percorso terapeutico, in modo da poter elaborare quanto sta vivendo in questo periodo difficile nella relazione con la sua compagna. Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Lorella Mezzenga
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno gentile utente, credo che abbia molta consapevolezza del problema che affligge la sua partner. Sicuramente cosa complessa e non di facile gestione, oltretutto complicata anche dalla assunzione di farmaci che tentano di sedare la dipendenza e il malessere da astinenza. Consiglierei anch'io di rivolgersi ad un servizio pubblico SERD in cui operano diverse figure professionali medici, psicologi ed educatori che possono prendere in carico questa situazione . La cosa difficile è rendere consapevole la sua fidanzata che ha bisogno di aiuto. Lavorerei sui dati di realtà di cui è a conoscenza senza tentare di accomodare e negare la problematica. la saluto cordialmente Dr.ssa L.M:
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, dal suo racconto non si tratta di un problema di natura caratteriale ma un serio problema legato all'alcool. La sua ragazza ha bisogno di aiuto. Provi a parlarne con lei in modo sereno e affettuoso in un momento che le apparirà opportuno. Tuttavia se non otterrà una volontà di risolvere il problema da parte della sua fidanzata, la cosa sarà molto difficile. Provi a chiedere il sostegno della famiglia e degli amici della sua compagna e ovviamente una terapia psicologica è indispensabile. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Greta Di Marzo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Prato
Buongiorno,
Da suo racconto evince una dipendenza, probabilmente nata da un malessere interiore che porta dentro.
La cosa che potrebbe fare è parlarle in modo molto delicato, non giudicante, e farle capire che di lei si può fidare, sempre se leiè disposto a tutto questo, e successivamente cercare un professionista che possa aiutarla.
Resto a disposizione
Dott.ssa GDM
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buon pomeriggio,
da quello che descrive, sembra che la sua compagna abbia un problema con l'abuso di alcol.
Provi ad affrontare la questione, che è molto delicata, parlandogliene con dolcezza ma anche con schiettezza. E' importante che la sua compagna riconosca di avere un problema, anche se in situazioni come questa non è facile e, solitamente, avere il sostegno della famiglia e di altre persone significative può essere d'aiuto.
Una psicoterapia è assolutamente necessaria. Occorre anche valutare la possibilità di rivolgersi a un SERD.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Maria Sole Ricci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pescara
Gentile utente, comprendo la drammaticità della situazione che sta vivendo. Se vuole aiutare la sua ragazza deve parlarle del suo problema, penso sia inutile cercare di non offenderla se poi il problema esiste davvero.
Le faccio un rande in bocca al lupo.
Gentile Utente, ci descrive una situazione emotivamente difficile e dalla gestione complessa. Sarebbe opportuno instaurare con la sua compagna un dialogo non giudicante ma sincero sulla sua evidente difficoltà. Ciò che lei ha descritto è compatibile con una condizione di dipendenza per cui potreste rivolgervi al SerD presente sul vostro territorio oppure contattare un terapeuta insieme al quale valutare l’intervento più opportuno. Le persone che hanno problemi di dipendenza sono spesso poco collaborativi e può quindi essere opportuno che lei sia coinvolto sia nella ricerca dell’aiuto professionale sia nel successivo intervento. Cordiali Saluti
Dott.ssa Letizia Muzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pontassieve
Buona sera
la sua compagna ha una gravissima dipendenza da alcool e non deve sentirsi in colpa se le fa presente che si è accorto di questa dipendenza. Purtroppo la dipendenza da alcool non si supera soltanto ascoltando la sua compagna e credendole nella sua volontà di uscirne da sola, nel caso in cui lei riconoscesse di avere questa dipendenza. Lei dovrà accompagnare la sua compagna ad un Ser.D del territorio e farvi seguire sia da un punto di vista farmacologico ed organico che da un punto di vista psicologico individuale per lei e di gruppo.
Le consiglio di mettere molto in dubbio tutte le eventuali affermazioni di essere in grado di uscirne da sola perchè la sua compagna potrà anche sentirsi sicura di farcela ma la dipendenza struttura dei meccanismi di difesa molto complessi che tendono alla manipolazione dell'altro, alla negazione ed al vittimismo per rimandare il momento nel quale dovrà realmente e con impegno prendere in mano la sua vita ed il suo modo di amarsi e rispettarsi.
Per ulteriori indicazioni e spiegazioni, non esiti a contattarmi

dott.ssa Letizia Muzi
Dott.ssa Maria Zaupa
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Vicenza
Purtroppo sta vivendo una situazione molto difficile ed ha colto più di un segnale della dipendenza della sua compagna; riuscire a starle accanto immagino sia faticoso oltre che doloroso. Chiede come affrontare il problema. Da una parte c'è lei, preoccupato della situazione ma ancora fiducioso che potrebbe sbagliarsi, dall'altra c'è la coppia, appena nata e già in difficoltà e poi c'è la sua compagna, in una condizione di profondo bisogno. Qualche consulenza, mirata al problema, potrebbe esserle d'aiuto nel decidere come affrontare il problema con la sua ragazza. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Dott.ssa Jessica Scheggi
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buongiorno, la situazione che descrivi è complessa e sicuramente non puoi affrontarla da solo, il mio consiglio è quello di contattare un centro che si occupa di dipendenze, in particolare da alcool, e lì ti sapranno dire come muoverti...ovviamente dev'essere lei a volerne uscire, non la puoi costringere...quello che puoi fare è parlarle a cuore aperto, dirti come ti senti, e cosa vuoi, stare accanto a chi ha una dipendenza è difficile, probabilmente avrai bisogno anche tu di sostegno, è una percorso lungo quello della disintossicazione...
Forza! Buon cammino!
Jessica Scheggi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, lei credo abbia incominciato a comprendere quale sia il problema di fondo.
La sua ragazza abusa in modo non trascurabile di alcool e non so se sia pronta ad ammettere questo limite.
Non conoscendo a fondo la storia direi che il consiglio che le si può dare è quello di ciedere un ciclo di consulenze con uno psicoterapeuta o consultare uno psichiatra per tentare di aprire possibilità diverse.
Le dipendenze devono essere trattate comunque dai servizi dedicati, lei per primo si faccia aiutare in questo percorso, ne avrà bisogno.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Quello che posso consigliarle è di iniziare un percorso terapeutico di coppia. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico online oppure in presenza. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
La situazione che descrivi sembra essere complessa e preoccupante. I comportamenti che hai osservato, come l'abuso di alcol, le emozioni altalenanti, il consumo eccessivo di alcol in orari inappropriati, e le reazioni fisiche come tremori e battito cardiaco accelerato, potrebbero suggerire che ci sia un problema legato all'abuso di sostanze, o a un disturbo emotivo che influisce sul suo comportamento.

Prima di tutto, è importante affrontare il problema con delicatezza e senza giudizio. Parlarne con lei in modo non accusatorio, ma da un punto di vista di preoccupazione per il suo benessere, potrebbe essere un primo passo. Potresti dire qualcosa come: "Ho notato che hai avuto dei momenti difficili e ho visto alcuni comportamenti che mi preoccupano, come l'abuso di alcol. Mi interessa molto il tuo benessere e vorrei che potessimo parlarne insieme". Questo approccio potrebbe aiutarla a sentirsi più supportata piuttosto che accusata.

Anche se può sembrare difficile, affrontare il problema direttamente è essenziale. L'alcolismo o l'abuso di sostanze può avere effetti molto gravi sulla salute fisica e mentale di una persona, e potrebbe essere un segno di una difficoltà più profonda che la tua ragazza sta affrontando, come stress, ansia o depressione.

Se lei riconosce che ci sono delle difficoltà, il passo successivo potrebbe essere quello di cercare supporto. Un terapeuta o uno specialista in dipendenze potrebbe aiutarla a esplorare le radici del suo comportamento e a trovare strategie per affrontarlo. Se lei non è pronta ad ammettere di avere un problema, potrebbe essere utile coinvolgere un professionista per parlare della situazione e su come gestirla al meglio.

Anche tu meriti di essere supportato in questa situazione, e potrebbe essere utile per te parlare con un terapeuta o un consulente per capire come affrontare la situazione in modo sano per entrambi. In ogni caso, il dialogo aperto, l'ascolto e il supporto reciproco sono fondamentali per affrontare insieme questa difficoltà.
Dott.ssa Federica Di Maggio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Caro utente,
Innanzitutto, voglio riconoscere la difficoltà della situazione che stai vivendo e l’ansia che può generare vedere la persona che ami affrontare comportamenti che ti preoccupano. Dal tuo racconto emergono segnali che potrebbero indicare un problema con l’alcol, che va oltre un consumo occasionale e sembra avere un impatto significativo sul benessere e sulla vita quotidiana della tua compagna.
Il primo passo è accettare che affrontare da solo questa situazione può essere molto difficile. Ti consiglio di cercare un momento di tranquillità per parlarle con sincerità e senza giudizio, esprimendo la tua preoccupazione e come ti senti rispetto ai suoi comportamenti. L’obiettivo non è accusarla, ma aprire un dialogo che possa portarla a prendere consapevolezza.
Tuttavia, se noti resistenza o negazione da parte sua, potrebbe essere utile il supporto di un professionista, come uno psicoterapeuta o uno specialista in dipendenze. Se la tua compagna ha difficoltà ad ammettere il problema, potresti comunque consultare tu stesso un esperto per ricevere consigli su come gestire al meglio la situazione.
Infine, è importante anche tutelare il tuo benessere emotivo. Vivere con una persona che alterna momenti di serenità a comportamenti difficili può essere destabilizzante. Ti invito a riflettere su quali siano i tuoi bisogni nella relazione e su come proteggerti, senza cadere nel senso di colpa o nel timore di offenderla.
Se vuoi, possiamo approfondire alcuni aspetti insieme per capire meglio come affrontare questo momento.
Dott.ssa Vanessa Tribuzi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Foligno
Gentile ragazzo, comprendo il momento delicato che sta attraversando e i legittimi dubbi che ne conseguono. Da ciò che scrive, la sua ragazza ha una REALE (quindi non ipotetica) problematica con il consumo di alcol. La prima cosa da fare, anche se non è semplice, è affrontare questo discorso con la sua ragazza. Nei rapporti in generale, che siano amicali, familiari o di coppia, non si sta con una persona per sopportare in silenzio i suoi comportamenti problematici per paura di farla arrabbiare.

È più che comprensibile che a lei non piaccia questa situazione: alcol onnipresente, arrabbiature improvvise per un nonnulla, tremori e vomito dovuti al consumo e alla necessità di assumere alcol, pillole per acquietare i sintomi da abuso di alcol. È questo che vuole davvero in una relazione?

I dubbi di cui parla nel suo messaggio possono trovare una risposta e un aiuto concreti: se lo desidera, possiamo approfondire questo argomento attraverso dei colloqui di psicoterapia. A presto, se vorrà.

Un cordiale saluto

Dott.ssa Vanessa Tribuzi

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