Salve a tutti, Purtroppo ho un problema che non è di facile gestione, provo ad esporlo sperando di

18 risposte
Salve a tutti,
Purtroppo ho un problema che non è di facile gestione, provo ad esporlo sperando di avere qualche consiglio.
Ho una sorella minore, di 24anni, che da poco ha intrapreso una relazione con una persona che ha 25 anni in più di lei.
Questa frequentazione è iniziata a settembre, ma nonostante avessimo un rapporto molto stretto e di confidenza, ne sono venuta a conoscenza da poco.
Forse sbagliando ho mostrato da subito perplessità per la situazione, perché per quanto non debba avere pregiudizi, una persona con il doppio degli anni, con un divorzio e due figli alle spalle, non mi pone personalmente in una condizione di fiducia.
Si sono conosciuti in quanto lui cliente del suo studio. Per praticità chiamerò li chiamerò Luca e Chiara. Da subito ha mostrato interesse, chiedendo al suo capo, nonché amico, il numero della"tipa". Il suo approccio iniziale è stato unicamente dovuto all'aspetto, anche se lui marcava sempre sul fattore maturità. Ragazza bellissima e intelligente.
Da subito ho avuto una discussione con Luca proprio mentre cercavo di fare ragionare mia sorella, in quanto non mi sembrava normale che intraprendesse una relazione con una ragazza della stessa età di sua figlia. Da subito sono stata attaccata da questa persona, la quale ha giudicato la mia relazione. Quando ho fatto notare che il suo avvicinamento era dettato dal bell'aspetto di mia sorella, e che si fosse approfittato di un momento di fragilità emotiva, mi ha accusata di averla abbandonata trasferendomi in un'altra città, non interessandomi alle condizioni lavorative mentre mi impicciavo invece di quelle amorose. Ha definito il mio comportamento vergognoso. In tutto questo Chiara è stata zitta, ed anzi, concorde.
È passato un periodo di silenzio, dove non ci siamo sentite, finché non è entrata in gioco la migliore amica di mia sorella, Sonia, la quale allarmata mi contatta piangendo perché è preoccupata per Chiara.
Dice che sta con una persona pericolosa, che il legame tra i due è malsano.
Dopo averla conquistata, Luca, coglie ogni minima occasione per allontanare Chiara, o mortificarla, la quale prontamente torna fedele.
Luca disprezza e insulta verbalmente, minacciando anche apertamente Sonia, ponendo Chiara di fronte ad una scelta, lui o l'amica. Chiara a malincuore sceglie Luca, chiedendo a Sonia di non farsi sentire, in quanto sarebbe altrimenti rifiutata dal suo "ragazzo". Nel mentre ho preso visione di alcuni screen tra Chiara e Sonia, dove si parlava di chat esportate, pedinamenti, e minacce di divulgazione di foto intime da parte di lui.
SI vanta di farla felice come nessun altro, sottolineando che nessuno di noi la capisce, che è il migliore a letto, e via discorrendo ma alla fine si è mostrato un fidanzato morboso, geloso e possessivo. Sonia si è spinta oltre, confidandomi che oltre ad essere stato il primo rapporto, probabilmente quelli che ci sono stati a venire non sono stati così "piacevoli". Lui le impone di avere rapporti non protetti, e avanza già richieste di fare un figlio dopo solo 3 mesi di conoscenza.
Mia sorella ha inventato scuse con i miei genitori, dicendo si aver bisogno di stare fuori perché depressa per il lavoro, dal quale si è fatta licenziare.
Aveva sicuramente alcuni ritardi nei pagamenti, ma per pressioni di lui, non si è più presentata.
Questa sera doveva stare in famiglia, confermato da lei più volte, ma di punto in bianco ha cambiato i programmi. Al telefono con mia madre si sentiva che era un po'nervosa e che c'era la voce di qualcuno che suggeriva le risposte.
Quando parlo con lei sono sempre in vivavoce. Al telefono stiamo pochissimo, contrariamente al passato quando invece passavamo anche ore. Spesso lo mette offline, non risponde a chiamate o messaggi per ore.
Lei è totalmente cambiata. Non si prende più cura del suo aspetto. Non si trucca, non pratica attività sportiva, non studia e non considera più la sua gattina. Cose che non fanno assolutamente parte di lei.
Luca non la lascia in giro mai da sola. Sono davvero molto preoccupata, perché facendo qualche ricerca penso sia un narcisista manipolatore, ma non riesco a fare ragionare mia sorella in nessun modo, più che altro senza farmi sentire da lui. Ho anche paura che la stia minacciando in qualche modo ed avendo sempre il suo telefono che controlli ogni messaggio.
Non so davvero come comportarmi. Mi ha sempre specificato che non avrebbe mai accettato relazioni di questo tipo, anche perché è una ragazza molto indipendente.
Percepisco proprio la sensazione di una persona a cui è stato fatto il lavaggio del cervello, e pensandole tutte anche l'idea di farla dichiarare non in grado di intendere e volere per allontanarla da questo soggetto malato.
Spero davvero di avere qualche consiglio per iniziare ad approcciarmi a questa difficile situazione. Mi scuso per essermi dilungata tanto. Grazie in anticipo
Gentile Utente,
mi arriva tutta la sua preoccupazione e l'amore per questa sua sorella più piccola. Mi dispiace molto, non dev'essere facile vivere con questo peso e in più con la sensazione di essere impotenti.
La situazione è veramente molto complessa, la invito a contattare uno psicoterapeuta sistemico relazionale quanto prima per poter sbrigliare questa fitta matassa.
Cordiali saluti

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Credo che sia importante instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata, senza giudizio, al fine di trovare soluzioni per soddisfare le esigenze di tutti.
Ritengo che possa essere utile richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Da come scrive si denota quanto sia importante per lei sua sorella. La invito a fare un primo consulto psicologico per riuscire a gestire l’ansia che descrive. Inoltre, non sono d’accordo con la collega, il tipo di approccio psicologico è indifferente, l’importante è che lei si senta a suo agio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
la situazione che descrive è sicuramente complessa e delicata, sono assolutamente comprensibili la preoccupazione ed il sentimento di impotenza che sembra emergere.
Per valutare con calma e accuratezza questa situazione complessa e che la fa star male, un consulto psicologico potrebbe certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Comprendo la sua preoccupazione.Questa situazione psicologica di sua sorella è da segnalare ad un centro antiviolenza e maltrattamento donne,si tratta di violenza.Telefoni al 1522 per una consulenza ,non so che centri ci siano dove abita lei Cerchi di parlare con sua sorella dicendole che deve assolutamente chiedere aiuto .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Mi rendo conto di quanto possa essere preoccupante la percezione dello stato di grave disagio di sua sorella, coinvolta in una relazione di coppia connotata da un pesante squilibrio in termini di potere, di autonomia e di rispetto . E di quanto possa essere per lei fonte di ansia la sensazione di impotenza conseguente alla incapacità del suo familiare nel riuscire a vedere con lucidità le caratteristiche possibilmente patologiche di questa relazione. Un consulto psicologico potrebbe permetterle, innanzitutto, di trovare una modalità di controllo rispetto agli stati d'ansia che al momento, vista la situazione rappresentata, certamente condizionano le sue giornate. Ancora, potrebbe esserle utile per trovare, all'interno della relazione terapeutica, forme e modalità di contatto capaci di permettere una comunicazione più efficace con sua sorella.
Cordialmente, Antonello Medas
Buonasera, offrendo quanto sia difficile sentirsi impotenti di fronte a qualcosa che accade a qualcuno che amiamo. I suoi genitori sono informati della gravità della situazione? Lei riesce a vedere da sola sua sorella.per cercare comprendere meglio alcuni aspetti e far sentire lei accolta e protetta, così che possa sentirsi più tranquilla nel parlarle di ciò che sta accadendo? È difficile, ma cerchi di non essere giudicante ma faccia solo l'ascoltatrice. Se sentirà aumentare la pressione può chiedere un consulto psicologico.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente di mio dottore,

dal suo racconto traspare la sua preoccupazione e la profonda angoscia per sua sorella. Se le problematiche che caratterizzano la relazione tra quest'uomo e sua sorella riguardano pressioni psicologiche e/o violenza di qualunque altra natura sarebbe opportuno confrontarsi direttamente con l'interessata cercando di far presente l'esistenza dei centri anti-violenza. Potreste telefonare al numero 1522 per una consulenza, è molto importante in questi casi cercare di non essere giudicanti ma ergersi ad ascoltatori della situazione. Provi mediante un approccio morbido, facendole capire che lei è dalla sua parte.

Un cordiale saluto
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, nelle sue parole arriva tutta la preoccupazione che ha per sua sorella. La invito a cercare un professionista con cui si senta a suo agio per poter gestire la sua preoccupazione e poter trovare un modo per aiutare sua sorella. Saluti Dott.ssa Laura Di Cesare
Buonasera, la situazione descritta è senz'altro complessa e con tratti che sembrano indicare, da ciò che scrive, controllo e possessione da parte di Luca.
Parli con i suoi genitori della situazione in modo chiaro, magari anche con la sua amica Sonia, così da esprimere le sue preoccupazioni. In secondo luogo, cerchi di avere un confronto da sola con sua sorella: sarebbe importante vedere le percezioni che ha Chiara rispetto alla loro relazione.
In ultimo, sono d'accordo con i colleghi che affermano che questo tipo di comportamento di Luca è definibile "violenza" e pertanto potreste contattare il numero 1522 e chiedere una consulenza.
Resto a disposizione qualora avesse necessità di riportare all'interno di un suo spazio personale il disagio e la preoccupazione che sta vivendo, anche on line.
Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno. Dal suo racconto mi arriva tutto l'amore per questa sorella e la sua preoccupazione. Provi a chiamare il 1522 per avere un confronto, dopo di che potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per gestire questa ansia e preoccupazione nel miglior modo possibile. Se è possibile, cerchi di avere un contatto con sua sorella e cerchi di riportare anche a lei questa preoccupazione, magari convincedola a chiamare lei stessa il 1522 per un iniziale confronto. Resto a disposizione, Dottoressa Curci Federica
Buongiorno cara! Si, la situazione è seria e comprendo il tuo stato d'animo di preoccupazione per la sorella. Da ciò che scrivi (e in questo momento ho solo il tuo scritto su cui basarmi, andrebbe approfondito) la strada del narcisista potrebbe essere corretta. Mi posso sbilanciare perchè conosco bene queste situazioni. Il suggerimento di chiamare il 1522 è ottimo. Intanto puoi farlo tu e sentire cosa ti consigliano, Perchè tua sorella finchè è plagiata e non si renderà conto di dove è finita, non lo farà! E' un percorso lento, è lei che piano piano potrebbe stancarsi di subire e nel tempo accorgersene, perchè completamente esaurita. Non si sa però quanto possa volerci. E nel caso tu chiamassi il 1522 è per te stessa, non per tua sorella, per sentire dei pareri di persone esperte in questo specifico ambito. Tu puoi "vegliare su di lei a distanza". Ma se lei non vuole essere aiutata, ricordati che non si farà aiutare, anzi comincerà a reagire e venirti contro e questo non farebbe altro che rafforzare la posizione che ha ora.
Ci sono delle cose che ti posso spiegare, ma in un contesto idoneo, non di chat.
Quando e se lo vorrai sono a disposizione, anche online.
Dott.ssa Irene Buzzoni.
Buonasera, è una situazione molto delicata però bisogna distinguere le 2 situazioni. Riguardo lei comprendo benissimo la sua preoccupazione ma l unica cosa che può fare è cercare di ristabilire un rapporto e soprattutto un dialogo con sua sorella.
Riguardo le scelte fatte da sua sorella, non si può fare molto perché maggiorenne dovrà esser lei vista la situazione descritta a prendere consapevolezza ed eventualmente a dover chiedere aiuto. Cari saluti dott.ssa Antonia Lagana'
Cara Amica, la situazione che ci descrivi è davvero delicata e complessa. Credo che vada affrontata su due livelli. Il primo riguarda la relazione con tua sorella. E' molto evidente il dispiacere che ti procura l'allontanamento che si è venuto a determinare. Credo che un accompagnamento psicologico potrebbe aiutarti a leggere con più chiarezza le implicazioni emotive e ad affrontarle con maggiore serenità. Il secondo livello riguarda la sicurezza di tua sorella. Gli avvenimenti che ci racconti si configurano come veri e propri episodi di violenza e come tali vanno trattati, rivolgendoti quindi agli organismi preposti a trattare circostanze come questa. Ti auguro di cuore che la brutta situazione possa trovare presto una soluzione. Un caro saluto. dott. Gabriele Mezzetti
Gentile utente,
Ci ha esposto una situazione veramente complessa. È più che comprensibile il suo stato di preoccupazione per sua sorella e per la violenza psicologica che sta subendo. La invito a rivolgersi a un centro antiviolenza della sua zona per individuare insieme ai professionisti del centro delle possibili strategie per affrontare tutto questo.
Stia vicino a sua sorella come può in questo momento.
Potrebbe esserle d’aiuto anche a lei un supporto psicologico.
Le faccio i migliori auguri
Dott.ssa Carla Nesci
Assolutamente d'accordo con colleghi si rivolga ad un centro antiviolenza e insieme ai professionisti valuti il d farsi la situazione e delicata creste una rete famiglia amici frofessionisti ed agite il prima possibile
Gentile utente, sono assolutamente d'accordo con i colleghi che le hanno consigliato di contattare il centro antiviolenza, anche se purtroppo per sua sorella non si può fare molto perché maggiorenne. Comprendo la preoccupazione e mi dispiace molto. Le mando un caro saluto
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. È una situazione complessa e probabilmente sua sorella è dipendente da questo uomo. Non si arrenda e cerchi tutti i modi per aiutarla. Sarebbe proficuo sentire sua sorella da sola e cercare di capire cosa ne pensa, se si rende conto del malessere che sta vivendo e se accetta una mano di aiuto. Potete contattare un centro antiviolenza e sentire anche il parere di qualche avvocato per eventuali denunce o simili. Il primo passo dovrebbe essere trovare un'alleanza con Chiara, in un secondo momento cercarle un supporto psicologico per capire le motivazioni che l'hanno spinta in questa relazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.