Rassicurare il partner che si sente esclusa dalla mia vita. Salve, sono in una relazione da 3 anni

16 risposte
Rassicurare il partner che si sente esclusa dalla mia vita.
Salve, sono in una relazione da 3 anni con una ragazza bipolare (segue una cura farmacologica ed è seguita da un terapeuta). Facciamo una vita molto casa-e-chiesa e abbiamo pochi amici con cui usciamo raramente, infatti passiamo la maggior parte del nostro tempo soli, soprattutto perchè lei non ha tanta voglia di uscire e socializzare. Tuttavia quando amici o familiari mi propongono (una volta ogni 2-3 anni!) qualche evento, gita o vacanza e io con piacere ci starei, lei si indispone e trova sempre delle scuse non solo per non accettare, ma anche per "impedire" a me di farlo. Legge la situazione come fosse un affronto o un dispetto nei suoi confronti, come se volessi fare cose non curandomi del suo stato ed escludendola volutamente dalla mia vita, perchè pronuncia frasi come "sai che è un brutto momento, sai che è un brutto periodo e io non posso viaggiare. Sai che se te ne vai da solo sto in ansia. Se ci tieni non mi fai questo..." e quindi puntualmente rinuncio. E questo accade in qualunque momento dell'anno, come se fosse continuamente un "brutto momento". Spesso arriva anche a dire "se tu sei così e vuoi fare in libertà questo tipo di esperienze non sei la persona adatta per stare con me".
Non le ho mai dato occasione di dubitare di me o di farle capire che preferisco questo tipo di piaceri a lei. Fa parte del suo carattere, perchè mi raccontava che avveniva la stessa cosa con le sue precedenti storie. Ma mi sembra ingiusto, con tutto il rispetto che ho e ho sempre avuto per la sua condizione, che debba rinunciare a queste cose del tutto innocue.
Come faccio a convincerla? Che lavoro si può intraprendere e basato su cosa?
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Caro utente, posso solo immaginare quanto faticoso sia per lei. Ciò che mi sento di dirle è che i bisogni di ognuno vanno rispettati ed accettati. Lei si mostra sempre ben disposto verso la sua compagna, forse sarebbe importante che lei al posto di rinunciare sempre condivida con lei in modo chiaro onesto e sincero come si sente in quei momenti. Cosa è importante per lei. Validando si il momento di fatica della sua compagna ma validando anche i suoi di bisogno e desideri. Stare accanto a qualcuno che soffre non è semplice ma non significa che noi stessi dobbiamo trascurare ciò che desideriamo. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve
è molto frustrante e impegnativo rinunciare ai propri desideri per dare spazio solamente alle esigenze del/la partner; chiaramente questo porta ad uno squilibrio di bisogni. Mi chiederei se è buono per lei rinunciare e responsabilizzarsi cosi tanto da dover immaginare di rassicurare la partner.
Le insicurezze personali sono appunti legati a ciascuna individualità quindi è compito di ciascuno di noi occuparsene.
Per quale motivo lei sceglie di rinunciare a sè stesso cosi?
ha immaginato di lavorarci un pò a livello personale?
un caro saluto
Dott.ssa Eleonora Sellitto
Buongiorno. Come forse può immaginare non è in nessun modo possibile indurre una persona a cambiare. Al contrario, l’unico realistico lavoro terapeutico che potrebbe intraprendere riguarda solo sé stesso: perché ad esempio trova appagante una relazione sentimentale di cui al contempo si lamenta, apparentemente contrassegnata da importanti limiti e insoddisfazioni. SG
Buongiorno, quando ha conosciuto la sua attuale compagna forse non aveva ben compreso a quanto dovesse rinunciare per mantenere la relazione ed ora se ci scrive sembrerebbe che abbia sviluppato questa consapevolezza. Del resto è quasi impossibile capire tutti i meccanismi del partner e della relazione sin da subito, ma ora sarebbe importante capire quanto le costa rinunciare ad una vita sociale più appagante. Una possibilità sarebbe quella di fare un percorso di coppia al fine di sensibilizzare ulteriormente la sua compagna a questo suo bisogno, e capirne gli sviluppi. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo, che è sicuramente molto complessa.
Forse potrebbe aiutarvi fare alcuni colloqui insieme al fine di comprendere meglio in che modo portare avanti questa relazione
Buongiorno, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo, tuttavia tenga presente che non dobbiamo rinunciare sempre ai nostri legittimi bisogni di liberta’ per compiacere il partner, anche ammesso che soffra di un problema psicologico… Nonostante l’impossibilita’ di cambiare un’altra persona, sempre che non sia lei stessa a volerlo, io lLe suggerirei di correre qualche piccolo rischio, cioe’ proverei a non assecondarla sempre mettendo in atto piccoli boicottaggi strategici che Le consentano di mettere alla prova la relazione. Nel caso si rischi cosi’ una effettiva rottura, proverei a portare la problematica nello studio di uno psicoterapeuta che possa guidare entrambi a venirvi incontro in favore di uno scambio basato su una maggiore reciprocita’ . Sono disponibile per ulteriori chiarimenti anche online o mediante il tasto” invia messaggio”. Un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Buongiorno, capisco bene la Sua difficoltà nel vivere un forte contrasto: Quello di amare la Sua compagna che però esige da lei una rinuncia ai propri bisogni. Le domande da farsi sono sia: Perché la sua compagna usa la propria malattia per monopolizzarLa?
Ma anche: perché Lei sente il bisogno di stare in una relazione castrante?
Un lavoro psicoterapico può chiarire i Suoi vissuti che L’hanno portato a scegliere questo tipo di relazione in cui però sta male.
Rimango a Sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Buongiorno, dalla situazione da lei descritta emerge uno sbilanciamento della relazione a favore dei bisogni della sua partner, che sono indubbiamente importanti, ma che portano lei a frustrare le sue esigenze. Sicuramente la sua partner ha acquisito una certa sicurezza nel portare le sue rimostranze anche perché lei tende ad assecondarla ogni volta mantenendo questo equilibrio, sarebbe importante che lei cominciasse a dare spazio anche ai suoi bisogni e desideri. Questo percorso può essere coadiuvato da un professionista in caso ci fossero pensieri o sensazioni da elaborare per potersi posizionare in modo differente. Rimango a disposizione, cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Spesso le relazioni con persone bipolare rendono infelice l'altro membro della coppia. Vi consiglio di andare insieme da un esperto in modo che i vissuti dolorosi della sua compagna non ricadano troppo su di lei. Un saluto
Gentilissimo, condivido pienamente ciò che scrivono i miei colleghi e colleghe.
Rinforzo la necessità che lei rispetti ed ascolti i suoi bisogni; solo così, la sua energia personale, oltre che l'intesa di coppia, trarranno giovamento. Può farsi aiutare in forma individuale, e condividere dei momenti in coppia, così da essere supportati entrambi. Complimenti per la sua forza!
dottoressa Maria Raffaella Starace
Buongiorno, qua il problema non è come convincere la sua ragazza ad essere ragionevole, vorrebbe dire che sarebbe guarita. Qua deve chiedersi cosa vuole e cosa è disposto a fare lei per stare con la sua ragazza ma anche per vivere con soddisfazione la sua vita. Cosa che al momento non mi sembra di aver percepito dalla descrizione. Diciamo che per ora sa come si vive cedendo ai ricatti di lei. Potrebbe guadagnare spazi di autonomia ma accettando di mettere a rischio la relazione perchè non si può salvare capra e cavoli.
Buonasera, grazie per la condivisione. Comprendo quanto la situazione sia per lei difficile da gestire e come oggi stia avendo un peso rilevante nella sua vita. Si trova spesso a rinunciare ad attività/relazioni per lei importanti e significative per rassicurare e assecondare la volontà della sua partner. Immagino che questo stia avendo un costo forse ad oggi troppo elevato, sente il bisogno di avere una vita più socialmente attiva, meno "casa e chiesa", che possa coinvolgere o meno la sua partner. Non abbiamo la possibilità di cambiare le altre persone ma ci si può focalizzare su di lei, sui suoi bisogni e vissuti e chiedersi cosa succederebbe se non assecondasse la sua partner? quali potrebbero essere le conseguenze da lei avvertite? questo permetterebbe di comprendere bene i timori che ne sono alla base. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a comprendere i suoi vissuti, a gestire al meglio la situazione e a costruire la vita che desidererebbe.
Cordialmente
Dott.ssa Alessandra Scidone
Gentile utente di mio dottore,
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con la sua compagna, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, come dico spesso ai miei pazienti in seduta, non possiamo modificare ciò che è all'esterno ma solo lavorare su noi stessi, allo stesso modo le dico che non possiamo pensare di indurre una persona a cambiare. Le consiglio di intraprendere un lavoro terapeutico per capire cosa la lega a questa persona e se è possibile vivere questa relazione in modo più funzionale per entrambi.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Loredana Beligni
Gentilissimo utente,
Si coglie benissimo dal suo messaggio tutta la sua sofferenza.
Come già detto dai miei colleghi quando la situazione non si può cambiare si deve modificare il modo in cui si vive la relazione.
Io le auguro di non vivere più in preda a paure e o costrizioni che non dipendono da lei.
Un percorso terapeutico la può aiutare a ridefinire meglio i suoi confini.
La saluto e la ringrazio per averci scritto

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