Quando il mio ragazzo non c'è, è con gli amici, io sto male, ma proprio male, il pensiero che si sti

18 risposte
Quando il mio ragazzo non c'è, è con gli amici, io sto male, ma proprio male, il pensiero che si stia divertendo con altre persone è devastante, so che è sbagliato, infatti non gli vieto nulla, io vorrei una relazione sana, perché lo amo e voglio il suo bene, ma quando torna da me non riesco a fare a meno di trattarlo male, in un modo forse un po' subdolo, facendogli pesare le cose, questo capita in generale quando fa qualcosa che a me non piace, e io non voglio che accada, vorrei capire il perché di questo mio comportamento. Oltre questo, ho sempre ansia, non riesco a vivermi le situazioni senza pensare al peggio, faccio paranoie per qualsiasi cose che ho detto e mi sembra possa essere un minimo sbagliata.
Vorrei capire da cosa nascono queste cose o quanto meno provare a fermarle, so che per questo servirebbe una terapia, ma non è la possibilità, ed è per questo che vi chiedo qualche consiglio o un semplice parere, qualsiasi cosa mi va bene, per favore aiutatemi.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, come lei ha già intuito rivolgersi a un/a professionista potrebbe aiutarla a esplorare i suoi vissuti ed emozioni per capire da dove vengono queste paure e come affrontarle. Il modo in cui viviamo le relazioni è legato alla nostra storia, al rapporto avuto con le prime persone di riferimento affettivo, alla capacità o meno che abbiamo sperimentato di vivere e tollerare le emozioni, ai confini esperiti. Inoltre eventuali situazioni traumatiche/lutti/malattie possono averci condizionato. Il punto non è mai totalmente l'esperienza in sé ma il vissuto e la relazione. Provi a parlare con il suo ragazzo di questa sua difficoltà, il confronto può aiutare a mettersi nei panni dell'altro per sviluppare maggiore empatia e comprensione da parte di entrambi.
Buonasera, purtroppo le informazioni a disposizione sono poche, però le consiglio, come ha già detto lei, un consulto psicologico, anche insieme al suo ragazzo, per comprendere le cause del suo malessere. Resto a disposizione, anche online. Le auguro una buona giornata, dottoressa Nibbioli.
Salve, parto con il dire che ha fatto bene a proporre il quesito su una piattaforma per professionisti della salute mentale, così che io ed i miei colleghi possiamo darle più consigli al riguardo. Personalmente le consiglierei un percorso di supporto psicologico individuale al fine di lavorare su di lei, la diretta interessata. Con un professionista della salute potrà indagare la natura e la dinamica di questi pensieri ( ovvero da cosa scaturiscono, quando si sono manifestati le prime volte, in che occasioni, perché proprio questo tipo di pensieri, cosa fa per cercare di alleggerire l'ansia scatenata da questi ultimi, ecc..). Oltre a ciò avrà modo di approfondire se stessa e i suoi comportamenti, così che tutto possa essere spiegato all'interno di un quadro generale di senso compiuto.
Spero che i nostri consigli le siano stati utili e che scelga di investire su se stessa;
Cordialmente, dottor Moraschini.
Buongiorno, comprendo quanto il suo atteggiamento nei confronti del suo ragazzo da una parte la fa soffrire e dall'altra sente quasi di non poterlo evitare. Magari alla base ci sono delle insicurezze verso l'esterno ma anche proprie insicurezze. Altrettanto per quel che riguarda la sua ansia di aver detto qualcosa fuori luogo la fa soffrire. In linea con i colleghi anche io le suggerirei almeno qualche colloquio per poter lavorare su quanto da lei riportato. Mi auguro che riuscirà a trovare la strada per aiutarsi e aiutare così le sue relazioni. Un caro saluto. Alessandra Domigno
Buonasera, purtroppo pareri o consigli non avrebbero nessun effetto. La questione che pone merita di approfondimento perché riguarda il suo modo di fare esperienza nella relazione e questo ha a che vedere con tutta una serie di questioni riguardanti la sua vita e le sue emozioni.
L'unica via è intraprendere un percorso psicologico proprio perché questo suo malessere le impedisce di vivere la relazione con serenità.
Dott.ssa CAMILLA BALLERINI
Buongiorno, Per poter prendere in considerazione la sua domanda ci vorrebbe un approfondimento maggiore.. Se vuole può prendere contatti per una consulenza online…a presto!
Gentile utente, il quadro che descrive sembra essere profondamente invalidante e immagino la fatica da lei provata in questo momento. In particolare i sintomi ansiosi da lei descritti penso siano una manifestazione di un suo disagio più profondo a livello psicologico. Per questo motivo mi sento di consigliarle di rivolgersi ad un professionista per poter lavorare sui suoi sintomi e sui vissuti che ne sono alla base. Un caro saluto, Dott.ssa Andreoli
Gentile paziente, il confronto con un professionista potrebbe aiutarla a gestire meglio le emozioni che prova (rabbia, gelosia,...).
Il passaggio da compiere è “Dalla gelosia alla fiducia“, in questo momento c'è una tipologia di comunicazione disfunzionale, un aiuto esterno potrebbe aiutarla a rendere più funzionale.
Cosa accade quando la gelosia diventa eccessiva? In questi casi piuttosto che servire a mettere un po’ di pepe nel rapporto di coppia, si trasforma in una vera e propria paranoia, come lei ha ben identificato, che provoca un lento e inevitabile logorio della relazione.
La persona eccessivamente gelosa è convinta che l’altro prima o poi la tradirà, oppure che si diverta più con gli amici che con lei e ricerca “prove” non tanto per smentire ma piuttosto per confermare la sua convinzione. A questo scopo mette in atto tre tentate soluzioni che, di fatto, aggravano il problema: il controllo, la richiesta di rassicurazioni, le recriminazioni sulle presunte colpe.
Nessuna persona rimane fedele a un’altra per effetto della gelosia. Il suo eccesso è quindi del tutto inutile per il mantenimento di un sano rapporto di coppia.

L’unico modo per costruire un rapporto che abbia basi solide è fare star bene l’altro il più possibile senza dimenticare di amare e rispettare se stessi.

La psicoterapia breve strategica, lavorando sulle appena descritte tentate soluzioni disfunzionali può aiutare in tempi brevi, attraverso l’uso di sofisticate tecniche terapeutiche, a raggiungere questo obiettivo incrinando la credenza alla base del problema.
A disposizione,
saluti
Salve, se lei ha valutato il suo atteggiamento sbagliato nei confronti del suo compagno è già un buon inizio. Impossibile darle una risposta definitiva perché ci sono pochi elementi ma credo che dovrebbe valutare la possibilità di lavorare sulla sua autostima e verificare se il disturbo ansioso compromette la sua capacità di valutare l'esterno. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per valutare il tutto e acquisire una maggiore sicurezza personale che le consentirà di gestire al meglio l'attuale relazione e rapporti con gli altri. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, sembra sia entrata in un circolo "vizioso" da cui potrebbe essere faticoso uscirne da soli. Capire da cosa derivano, come chiede, richiede un tempo e uno spazio a lei dedicato. Spero trovi la possibilità, se fosse impossibilitata per una questione economica si rivolga alla ASL/Usl/Ausl della sua zona.
Cordialmente, dott.ssa Costantini M.
Salve, mi dispiace per quello che sta vivendo. Da quello che scrive lei sa già che le ansie che prova ed i pensieri negativi la ostacolano nel viversi bene il suo rapporto di coppia e varie situazioni quotidiane. Questi vissuti però non sono quindi "razionali" ma sussistono nonostante lei li veda come "sbagliati", per questo purtroppo un consiglio sarebbe riduttivo e non efficace. Comprendo che possono esistere molte difficoltà nell'intraprendere un percorso ma contattare uno psicologo ed esporre anche queste difficoltà potrebbe essere importante. Spero che trovi il percorso che cerca e le sue modalità valide per superare queste difficoltà che vive. Un saluto!
Salve le suggerisco di portare nell'ambiente protetto della terapia l'evento descritto. Questo tipo di gelosia, che sconfina nella possessione, potrebbe essere legata a cause diverse. La giovane età ad esempio, quando si è alle prime esperienze e ci si sente molto coinvolte, può accadere di perdere il controllo delle proprie emozioni e di non saperle gestire. Si affacciano alle porte del proprio animo sentimenti nuovi, sconosciuti, quasi travolgenti, quindi non sempre si è in grado di governarli e istintivamente si pensa con con la gelosia si possa avere una forma di controllo sulla situazione.
Oppure possono subentrare fattori più strettamente personali, legati alla propria storia e alla propria personalità, persone più insicure e che credono poco in se stesse vedono nel mondo esterno un continuo pericolo, quindi tutto si deve esaurire nella coppia perchè diventa il porto sicuro, non pensando che la chiusura può portare solo alla fine di un rapporto perchè si può alimentare fino a un certo punto, ma tutti hanno bisogno dei propri spazi per essere felici.
La invito a riflettere sul fatto che non è possibile avere un controllo totale né sull’esterno né sul tuo ragazzo, devi puntare tutto su te stessa e sulla coppia, se la relazione funziona non devi temere nulla, il tuo fidanzato sceglierà sempre di tornare da te e se si diverte a lavoro o con gli amici sarà solo positivo perchè se la persona che ami è felice anche la coppia ne gioverà. Se volesse lavorare su se stessa resto a sua disposizione. Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, essere consapevoli dei suoi meccanismi è il primo passaggio per affrontarli e per poterli affrontare le consiglierei un supporto psicologico, rimango disponibile.
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Salve,

Apprezzo la tua apertura nel condividere le tue preoccupazioni e le sfide che stai affrontando nella tua relazione. È importante riconoscere e affrontare i sentimenti che possono emergere quando siamo lontani dalle persone a cui teniamo.

Il fatto che tu riconosca l'importanza di una relazione sana e che tu voglia il meglio per il tuo ragazzo è un passo positivo. Tuttavia, comprendo che il tuo disagio e le tue ansie possono influenzare il modo in cui interagisci con lui e con te stessa.

Alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

1. **Esplorare le emozioni:** Cerca di esplorare le emozioni che emergono quando il tuo ragazzo è con gli amici. Cosa ti fa sentire così male? Quali paure o insicurezze potrebbero essere alla base di questi sentimenti? Comprendere meglio le tue emozioni può aiutarti a gestirle in modo più sano.

2. **Comunicazione aperta:** Parla con il tuo ragazzo apertamente dei tuoi sentimenti. Una comunicazione sincera può contribuire a creare una maggiore comprensione reciproca. Spiegagli come ti senti quando è lontano e cerca di capire la sua prospettiva.

3. **Autoconsapevolezza:** Lavora sulla tua autoconsapevolezza per riconoscere quando stai iniziando a trattarlo in modo negativo a causa dei tuoi sentimenti. Praticare la consapevolezza può aiutarti a fermarti prima di reagire impulsivamente.

4. **Gestire l'ansia:** L'ansia può influenzare il modo in cui interpretiamo le situazioni. Considera di adottare tecniche di gestione dell'ansia, come la respirazione profonda, la meditazione o l'esercizio fisico, per aiutarti a calmarti quando ti senti sopraffatta.

5. **Riflessione personale:** Cerca di riflettere sulle tue paure e ansie in modo più ampio. Potrebbe esserci un motivo più profondo che sta alimentando questi sentimenti. La riflessione può aiutarti a comprendere meglio le tue reazioni.

6. **Supporto sociale:** Parla con amici di fiducia o persone di cui ti senti vicina per condividere i tuoi pensieri e sentimenti. Il supporto sociale può offrirti un'opportunità per ascoltare punti di vista diversi e ottenere conforto.

7. **Counseling individuale:** Se possibile, considera l'opzione di cercare supporto professionale, come il counseling individuale. Uno spazio terapeutico può aiutarti a esplorare ulteriormente le tue emozioni e trovare strategie per gestirle in modo più sano.

Ricorda che ogni persona ha il proprio percorso e i propri modi di affrontare le sfide. Anche se non posso sostituire una terapia professionale, spero che questi suggerimenti possano offrirti alcune idee per affrontare i tuoi sentimenti e migliorare il tuo benessere emotivo.

Cordialmente,
Ilaria
Buon pomeriggio.
Comprendo il disagio che sta provando: sarebbe interessante fare degli approfondimenti anche per avere una panoramica dettagliata dei problemi riportati, come ad esempio da quanto tempo sono presenti.
Per questo non escluderei l'eventualità di un percorso psicologico.
Resto a disposizione sia in presenza che online
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Gentilissima, grazie per la condivisione. Immagino il malessere che lei vive e ci racconta. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di comprendere meglio il perché dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi comportamenti. Se vi è un'impossibilità economica, provi a rivolgersi agli enti pubblici. Un caro saluto. Dott.ssa Elena Sonsino
Gentile utente, grazie per aver condiviso questi aspetti della sua vita. Dal suo racconto traspare una notevole consapevolezza delle strategie non sempre funzionali da lei adottate all'interno della sua dinamica relazionale. Ritengo che un percorso psicologico o psicoterapeutico possa essere la soluzione migliore per esplorare in un ambiente protetto le sue emozioni e i suoi pensieri connessi allo stare in relazione, al fine di lavorare su eventuali schemi disfunzionali che la portano a soffrire. Qualora vi fosse una problematica di natura economica, le consiglierei di rivolgersi ai servizi territoriali. Rimango a disposizione qualora avesse bisogno di un consulto online.

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