Quale ansiolitico o sonnifero può causare Ipotermia?

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Quale ansiolitico o sonnifero può causare
Ipotermia?
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Buongiorno,
sarebbe più utile cnoscere almeno di quale molecola si tratta e le condizioni o indicazioni per cui le è stata prescritta come indicato dalla Collega.

In ogni caso proverò a fronirle una generica panoramica sullla tematiche, in vero molto poco comune se considerata in relazione alla varietà di effetti collaterali che questi farmaci possono indurre.

Gli ansiolitici e i sonniferi, in particolare quelli appartenenti alla classe delle benzodiazepine o ad altri sedativi ipnotici, possono influenzare la regolazione della temperatura corporea, portando in rarissimi casi a una riduzione della temperatura corporea, nota come ipotermia. Questo effetto non è comune, ma può verificarsi specialmente quando in combinazione con altri fattori.

Ecco alcuni esempi:

Benzodiazepine: Farmaci come alprazolam, diazepam, lorazepam e altri sedativi possono raramente causare ipotermia, soprattutto se assunti in dosi elevate o in combinazione con altre sostanze depressive del sistema nervoso centrale, come l'alcol.

Barbiturici: Anche se ora sono meno comunemente usati, i barbiturici (utilizzati in passato come sedativi o sonniferi) possono portare a ipotermia.

Antipsicotici: Alcuni antipsicotici, specialmente quelli più vecchi come l'aloperidolo, possono alterare la regolazione della temperatura corporea.

Opioidi: Anche se non sono ansiolitici o sonniferi tradizionali, gli oppioidi possono influenzare la temperatura corporea.

È importante sottolineare che il rischio di ipotermia aumenta in situazioni particolari, come:

Uso di dosi elevate o sovradosaggio.
Uso concomitante di altri depressori del sistema nervoso centrale.
In presenza di condizioni mediche che influenzano la termoregolazione.
In ambienti esterni molto freddi.
La sicurezza nell'uso di qualsiasi farmaco ansiolitico o sonnifero dipende da una corretta prescrizione, dal rispetto delle dosi raccomandate, e dalla considerazione delle condizioni di salute individuali e di eventuali interazioni con altri farmaci. In caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre consigliabile discuterne con il medico curante.

La devo quindi invitare a parlarne con il suo curante o con il suo specialista.
Cordiali saluti
Federico Baranzini Psichiatra a Milano federicobaranzini.it

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