Premetto che sono stata in terapia 1 anno fa e gli psicoterapeuti hanno coinvolto anche i miei genit

16 risposte
Premetto che sono stata in terapia 1 anno fa e gli psicoterapeuti hanno coinvolto anche i miei genitori. Poi ho smesso stanca delle loro parole colpevolizzando sempre me o di non essere abbastanza forte (avevo crisi acute di ansia che mi bloccavano tutto il corpo) piano piano con il tempo ho imparato a gestire le emozioni e così a riprendere in mano la mia vita lavoro/nuova città/rapporti lasciandomi alle spalle la vecchia immagine di me. Da qualche settimana a questa parte però ho iniziato a svolgere delle attività da casa anche da computer che con il passare dei giorni mi hanno fatto sentire sempre più male ( periodo 40ena che da lì poi sono nate le mie crisi) insomma sono andata in TILT nuovamente come se tutti gli strumenti imparati negli anni fossero stati inutili perché mi sono anche chiusa in me stessa e il mio umore è diventato altalenante con altre crisi, in più a volte ho quell’immagine brutta di me negli occhi, in casa non hanno mai capito il mio disagio che talvolta arrivo a farmi del male per farli smettere di criticare ‘la mia situazione’. Io ultimamente vorrei capire se questa è una ricaduta depressiva, un trauma da risolvere e/o come procedere per capirne di più. Grazie
Buongiorno, mi dispiace per le brutte sensazioni che descrive. A prescindere dalle "etichette" (ricaduta depressiva, trauma da risolvere ecc), mi sembra che quello che descrive sia uno stato d'animo che la fa stare male e per cui effettivamente mi sentirei di consigliarle di rivolgersi ad uno specialista. Anche se abbiamo già affrontato percorsi psicologici/psicoterapici in passato, può capitare di sentirsi nuovamente male in alcuni momenti della vita. Forse potrebbe valer la pena per lei di capire cosa ha scatenato questo disagio, anche per imparare a riconoscerne i segnali nel caso in cui dovessero ripresentarsi in futuro. Un caro saluto

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Cara utente, per dare un etichetta di qualunque natura occorre un approfondimento maggiore. Ciò che però emerge chiaramente è la sua grande fatica di questo momento. Prendersi cura di questo malessere di oggi è importante. Dare un senso un significato alle cose è sempre di valore e importante. Rimango a sua disposizione cordiali saluti. Dott.ssa Alessia D'Angelo
I percorsi di psicoterapia arrivano a un ternmine per vari motivi ma lasciano sempre la sensazione di avere fatto un passo in direzione di una maggiore capacità di introspezione. Poi le esperienze di vita consolidano le sicurezze acquisite o riattivano certi discorsi dolorosi. Può considerare l'opportunità di contattare un altro/a collega per riprendere, partendo dalle sue nuove consapevolezze, quel dialogo più intimo con se stessa e cogliere, all'interno di una buona alleanza con il/la terapeuta, i discorsi che la portano a segnalare in maniera intensa e dolorosa, la presenza di quella immagine brutta di sè e la mancanza di comprensione del suo disagio. Le auguro di superare al meglio questo suo momento. Un caro saluto. Dott. Vincenzo Vannoni.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente,
talvolta il fatto di risentire quel dolore che pensavamo ormai "passato" è fonte di angoscia e di giudizio nei nostri confronti.
In realtà la vita ci porta ad attraversare spesso momenti di difficoltà e di fatica che riattivano antichi dolori.
Ma il percorso che ha fatto è un buon punto di ripartenza per il momento attuale che sta attraversando. Potrebbe ricontattare il suo terapeuta e riprendere un altro pezzetto di lavoro.
E' una sorta di manutenzione del nostro benessere psicologico.
Un caro saluto
Sara
Buongiorno, mi sento di tranquillizzarla rispetto al fatto che il lavoro fatto nella precedente terapia non è andato perso, anche se in questo momento sono tornate delle emozioni spiacevoli che fa fatica ad affrontare. Come accade per un dolore muscolare, che può tornare anche dopo aver fatto un buon lavoro di fisioterapia, allo stesso modo la vita ci può porre di fronte a situazioni difficili da affrontare, che riscatenano emozioni che pensavamo di aver superato. Le consiglio di rivolgersi ad un altro specialista, per ripartire da dove era arrivata e rinforzare le competenze che già ha acquisito in passato.
Un caro saluto
dott.ssa Federica Tessaro
Gentile utente, capisco che una volta concluso il percorso di psicoterapia ci si aspetta di dover affrontare futuri periodi di crisi in maniera differente rispetto al passato. Questa capacità di fronteggiare gli aventi stressanti (coping) è una capacità che si allena con il tempo. Se sente l'esigenza di riprendere un percorso di terapia potrebbe avere una durata minore rispetto a quello precedente e che siano sufficienti alcune sedute per equilibrare "l'onda emotiva". Oppure potrebbe essere un'occasione per lavorare su alcuni aspetti che nel passato non sono stati oggetto di intervento.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile Utente, La ringrazio per questa condivisione.
Poter maggiormente comprendere questi Suoi attuali vissuti emotivi e il significato profondo che hanno per lei, col supporto di un/a Professionista, sarebbe di grande aiuto per un processo finalizzato ad un Suo maggior benessere.
Le auguro di poter trovare uno spazio adeguato per esplorare e quindi comprendere questo Suo momento di sofferenza e fatica.
Costanza Altamore
Buongiorno, ogni processo di crescita ha i suoi momenti, forse potrebbe pensare in iniziare un percorso terapeutico che la possa accompagnare in questo periodo.
Un abbraccio
Buongiorno! Nonostante i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un piccolo contributo. Lei ha affrontato, come poteva e con qualche "intrusione", un primo percorso di psicoterapia e sembra che gli strumenti acquisiti le abbiano permesso di raggiungere obiettivi importanti (una giusta distanza dalla famiglia di origine, una nuova città, il lavoro). Ma, forse, sono cambiate le esigenze del suo mondo interno, che adesso pare chiedere di essere accolto, ascoltato, compreso e ri-significato. È un lavoro diverso, più profondo, che acquisisce valore perché nessuno potrà intromettersi (immagino che questo possa anche spaventare un po'). Lei sceglierà il/la terapeuta, lei pagherà l'onorario, ma non sarà sola. Avrà qualcuno con cui condividere e dare voce ad aspetti, emozioni, vissuti che ha sempre sentito inascoltati, criticati, denigrati. Approfitti di questo momento tanto doloroso quanto prezioso e si rivolga ad un* terapeuta che le offra un percorso ben strutturato e di lungo respiro. In bocca al lupo per tutto
Non si smette mai di ammalarsi!
Passato un raffreddore a nessuno verrebbe mai in mente "ora non lo prenderò mai più". Lo stesso vale per il disagio, i periodi difficili....ed il chiedere aiuto.
Se hai bisogno chiedi aiuto.
Salve, forse un solo anno di psicoterapia non è bastato a ricomporre le sue ferite., il suo rapporto con i suoi e tutto il resto. Ricontatti il suo terapeuta e probabilmente con un po' di sostegno starà meglio. Un saluto
Buongiorno, sicuramente il lavoro fatto con la psicoterapia precedente le ha permesso di fare i passi verso quel cambiamento che l'ha portata a dove è ora. C'è da dire che, vivendo, capita che ci si presentino nuove difficoltà o se guardate da un'altra prospettiva, potremmo chiamarle nuove occasioni per rimetterci in gioco, per poter così scoprire che possiamo trovare nuovi strumenti o possiamo affinare quelli che già abbiamo per riuscire ad affrontare in modo nuovo le sfide che ci si presentano nelle nuove fasi della vita. La invito a cogliere "l'opportunità" che questo disagio le sta offrendo per incontrare, magari solo per alcuni colloqui chiarificatori, una terapeuta con la quale affrontare queste tematiche. Mi contatti per un'eventuale consulenza. Un saluto.
Buongiorno, come e’ stato gia’ detto dai colleghi che mi hanno preceduto, il percorso terapeutico gia’ fatto l’ha portata a stare bene per un periodo, ma non e’ detto che non sia necessario riprenderlo e proseguirlo . Forse non sono stati affrontati alcuni temi che ora, in questa nuova fase della sua vita, sono diventati importanti, oppure i problemi non erano pienamente risolti. Nella vita le cose cambiano e non e’ detto che non si possa creare un nuovo disagio. Una buona psicoterapia potra’ sicuramente aiutarla di nuovo! A disposizione anche online, Le invio un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Salve, la ringrazio per aver scritto.
Talvolta accade che gli strumenti costruiti per affrontare una certa fase della vita non funzionino più in una fase successiva perché cresciamo e differenti sono le cose che incontriamo nel tempo. C’è bisogno dunque periodicamente di rinnovare questi strumenti affinché tornino ad esserci di aiuto.
Le crisi tornano a mostrarci proprio ciò che più non accettiamo di noi ma in fondo abbiamo già fatto esperienza che trattandole se ne esce, anche se dall’altro continua a non arrivare la comprensione che ci aspettiamo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Gentile utente,
La vita ci mette continuamente di fronte a nuove sfide e può essere necessario in alcuni momenti fermarsi e farsi aiutare a fare un check per capire delle cose di sé.
Se ha fatto tesoro del precedente percorso certamente le servirà meno tempo per riprendere la sua rotta ma non esiti a chiedere aiuto.
Dr.ssa Damiano Maria

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