Paziente dipendente dal terapeuta. Vi va di raccontarmi la vostra esperienza e come avete gestito i

19 risposte
Paziente dipendente dal terapeuta.
Vi va di raccontarmi la vostra esperienza e come avete gestito il tutto?
Salve, potrebbe gentilmente fornire ulteriori informazioni?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buongiorno, da quali dati (durata, sensazioni...) deduce una dipendenza in questo senso?
Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
Salve, la richiesta è molto vaga e si rischia di parlare di tutto o di nulla, magari può formulare meglio la domanda.
Saluti
Massimiliano
Salve,Dipende molto dalle situazioni. A volte la dipendenza sana in una relazione sana può essere proprio ciò che permette, quando i tempi sono maturi , una sana indipendenza e capacità di chiudere la relazione con il terapeuta senza sforzi o strascichi .
La "dipendenza" dal terapeuta va gestita parlando di, consapevolizzando e interpretando tale stato relazione; ciò va fatto dal paziente stesso insieme al terapeuta stesso.
Salve, la sua richiesta andrebbe contestualizzata meglio. Detto questo, è regola che i pazienti ripropongono con noi le stesse dinamiche relazionali che agiscono fuori dalla terapia con le persone significative. Pertanto ciò che succede all'interno del Setting terapeutico va sempre affrontato con il paziente perché materiale prezioso per favorire la consapevolezza e la crescita psicologica.
Saluti , dott.ssa Silvia Lodovica Pusceddu
Buonasera,
servirebbero maggiori informazioni per rispondere alla sua domanda. La dipendenza è un aspetto che si affronta in ogni percorso di psicoterapia.
Saluti.
Salve, sarebbe importante per il suo percorso parlare di questa "dipendenza" proprio con il suo terapeuta. Potrebbe aiutarla a raggiungere nuove consapevolezze.
Buona fortuna,
Rosella Pettinari
Gentile utente, ogni terapia è a sè stante quindi parlare delle esperienze che noi terapeuti possiamo avere avuto in questo senso rischierebbe di confonderla. Infatti, la dipendenza è insita in ogni rapporto (quindi anche in quello terapeutico) ciò che la rende disfunzionale dipende da caso a caso: è sempre necessario contestualizzare la questione e parlarne tra terapeuta e paziente. Le consiglio quindi di rivolgere la domanda al suo terapeuta o di specificarla maggiormente. Saluti
Buongiorno, la sua domanda avrebbe bisogno di essere spiegata meglio. Sicuramente la "dipendenza" è un tema da approfondire meglio. Non so se in questo momento lei stia svolgendo un percorso, in caso ne parli con il suo terapeuta. Le auguro una buona giornata.
Dipende dal tipo di psicoterapia intrapresa e comunque deve essere elaborata all'interno della relazione terapeutica
Buongiorno a lei. La dipendenza paziente-psicoterapeuta è parte integrante del percorso di cura. Si distingue una dipendenza "sana", definita dipendenza di transfert , quando la necessità che la paziente avverte di recarsi in terapia con regolarità per parlare delle propri questioni permette alla cura di progredire. Tale dipendenza di transfert avviene sempre all'interno dello studio del professionista. La dipendenza diviene patologica quando è agita fuori dallo studio del terapeuta (contattare continuamente il terapeuta via mail o messaggio o telefonata): in questo caso essa non favorisce una buona progressione della cura. Spero di avere chiarito i suoi dubbi, saluti, dott.ssa Margherita Maggioni.
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno, può aggiungere maggiori informazioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Gentile utente di mio dottore,
sarebbe utile esplorare il senso e il valore che attribuisce al termine dipendenza, al bisogno di etichettare un suo stato d‘animo entro una categoria di questo tipo.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dr Diego Ferrara
Buongiorno,
gli elementi proposti sono molto limitati per poter dare una risposta esaudiente.
Sarebbe opportuno approfondire meglio quanto scritto, comunque tutto ciò che emerge in terapia, compresa una relazione di dipendenza, può essere utile per indagare le dinamiche personali e relazionali proposte anche al di fuori del contesto terapeutico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Meloni Federica Maura
A volte, (non sempre) per risolvere un problema bisogna passarci in mezzo. Tuttavia non so se questo può fare riferimento alla sua situazione, che lascia solo immaginare.
Se vuole approfondire sono disponibile, ho esperienza specifica proprio nelle dipendenze.
Dr. ssa Clotilde Marinacci
Gent.le Utente,
dalla sua domanda non si comprende se lei è il paziente o il terapeuta di questa relazione terapeutica in atto. Sarebbe importante saperlo per poterle rispondere in maniera più precisa. Ad ogni modo la possibilità che il tema della dipendenza si presenti in una terapia è molto frequente e necessita di essere affrontata e analizzata in modo da poter dare un significato alle dinamiche relazionali che mettiamo in atto all'interno e all'esterno del setting terapeutico.
Un cordiale saluto
La relazione terapeutica perché possa dirsi tale deve sempre passare da una fase di dipendenza, le cui caratteristiche sono legate allo stile di attaccamento del paziente. La paura di dipendere dal terapeuta, spesso è un ostacolo all'avvio di una domanda per un percorso di aiuto. Occorre grande coraggio riconoscere che da soli non ce la possiamo fare e fare il passo di fidarsi e affidarsi all' Altro. Spesso la dinamica che si mette in atto è molto legata alla specificità del problema per cui si chiede aiuto. Superata la soglia, spesso, si apre la possibilità di riconoscimento di stesso e dell'Altro, che un famoso psicoanalista (D.W.Winnicott) chiamava "dipendenza relativa", ovvero il riconoscimento che si può essere fondamentalmente dipendenti dall'altro, ma allo stesso tempo separati e individuati. Le auguro di darsi questa opportunità, che sembra farle molta paura, ma che sembra anche molto desiderare. Cordialimente. Dott.ssa Maria Piscitello

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