Non voler dormire, intenzionalmente. Potrei averlo reso un meccanismo disfunzionale? Sento che, se d

20 risposte
Non voler dormire, intenzionalmente. Potrei averlo reso un meccanismo disfunzionale? Sento che, se dormo poco di notte, poi durante la giornata ho qualcosa di concreto a cui porre attenzione (lo stare sveglio). Ciò mi permette di non pensare ad altre cose, che di norma non mi fanno sentire bene (per le quali sono già in terapia). Volevo solo capire se questo non dormire per non “pensare” o comunque per non essere sempre “attivato” può diventare un qualcosa di disfunzionale appunto.
Vi ringrazio molto per le eventuali risposte. Buona giornata
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive. Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Laura Bova
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
buongiorno.
Il non dormire per non pensare durante il giorno è gia di per se un comportamento disfunzionale.
il sonno è una delle cose più importanti per il nostro organismo e così facendo lei sta mettendo a dura prova sia il suo corpo che la sua psiche.
mi chiedo perchè abbia optato per questa strategia e se di questo ne è al corrente il suo terapeuta che potrà certamente aiutarla a trovarne altre più funzionali.
resto a disposizione per qualsiasi approfondimento anche online.
un caro saluto .
Dott.ssa laura Bova
Dott.ssa Pietronilla Nicita
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Catania
Buona sera, concordo con Lei che il suo comportamento sia disfunzionale e comprendo quanto sia difficile affrontare determinati pensieri/emozioni e spesso la mente si protegge, evitandoli, però se gli viene dato uno spazio terapeutico a tutto ciò che lei cerca di evitare durante il giorno potrebbe ottenere dei miglioramenti. Non trascuri l'importanza del dormire la notte, perchè permette di migliorare lo stato di salute psicofico ed elaborare tutto ciò che si svolge durante il giorno.
Buon lavoro terapeutico
Dott.ssa Nicita Pietronilla
Dott.ssa Francesca Di Costanzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, la ringrazio per aver scritto.
Non dormire appositamente può alterare il consueto ciclo sonno-veglia, alterando di conseguenza anche la funzionalità quotidiana. I disturbi del sonno, ad ogni modo, hanno spesso a che fare con un’ipervigilanza per evitare appunto pensieri ruminanti o per non lasciarsi andare a ciò che ci accade intorno.
Bene che abbia già una terapia in corso in cui poter portare e trattare le perplessità accennate.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Dott.ssa Emanuela Carosso
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Gentile Utente, alterazioni importanti del ritmo sonno - veglia hanno sempre conseguenze negative sia dal punto di vista psichico che fisico. Fisiologicamente, se persiste nel privarsi del sonno, finirà per addormentarsi suo malgrado, magari in momenti in cui non se lo potrebbe permettere, come quando è alla guida. Posso suggerirle di portare questa problematica al terapeuta che la segue per le altre sue problematiche, in modo da cercare e trovare insieme una soluzione alternativa alla veglia notturna, prima che lei abbia a patirne conseguenze peggiori.
Auguri.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, sì il decidere di non dormire è un atto che nuoce al suo fisico e alla sua mente. Paradossalmente dormire dovrebbe spegnere i pensieri. Credo che sia importante che approfondisca il significato che lei dà al sonno, nel suo percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, concordo con i colleghi sul comportamento disfunzionale del privarsi del sonno, come limitare altri bisogni fisiologici. Porti questo meccanismo di evitamento al suo terapeuta e continui a lavorare con lui su quegli aspetti che le provocano malessere. Evitare ingigantisce i problemi, iniziare ad affrontarli gradualmente la farà sentire più forte. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
I disturbi del sonno sono un problema con cui moltissime persone convivono, spesso per una vita intera, senza notare gli effetti devastanti che la mancanza di riposo ha sulla salute psicofisica. È una grande fortuna che Lei si ponga questa importantissima domanda. Si tratta, nel suo caso, di una preziosa opportunità: provare a dare una risposta autentica non è semplice, e sicuramente non in un breve messaggio di chat, ma può costituire un'occasione di crescita e consapevolezza.
Conservi la domanda, e alimenti il bisogno di risposta. Se sente il bisogno di un supporto nella ricerca, la terapia può costituire una buona strada.
Buon lavoro!
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno, direi che di questi aspetti sarebbe opportuno parlarne col suo terapista. Da tali elementi potrebbero venir fuori interessanti spunti su cui lavorare. Cordialmente Dott. Diego Ferrara
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, una soluzione disfunzionale è la migliore candidata per lo sviluppo di un nuovo sintomo. Io smetterei
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amico o Amica,

lo è di sicuro! Qualsiasi interferenza in un bisogno fondamentale come il sonno è di per se stesso disfunzionale. Ci sono modi più efficaci di gestire preoccupazioni e pensieri: il suo terapeuta la indirizzerà a quelli più giusti per lei.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dr. Adriano Trono
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Taranto
Buongiorno. Partendo dal presupposto che dormire é una parte importantissima per il funzionamento degli animali (esseri umani compreso), nel momento in cui qualcosa le genera sofferenza sicuramente puó avere qualcosa di disfunzionale. Provi a parlarne col suo terapeuta. Sicuramente la saprá aiutare.
Cordiali saluti, dottor Adriano Trono
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, dormire è necessario per stare bene. Cerchi un aiuto farmacologico blando se non riesce a dormire ma ricordi che il sonno non attiva ma fa riposare il cervello , cosa necessaria per tutti.
 Maria Damiano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Frattamaggiore
Buongiorno gentile utente,
esplorerei meglio questo "sintomo" con il suo terapeuta, sicuramente ha un significato legato alla sua storia e alle problematiche per cui è in cura.
Certamente si tratta di un comportamento disfunzionale ma se lo porta avanti ha anche dei "vantaggi" secondari che possono non esserle chiari e che la portano a reiterare il comportamento.
Dr.ssa Damiano Maria
Dott.ssa Lucia Giammattei
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cattolica
Buongiorno, dormire è vitale quanto mangiare, condizionare il sonno per non pensare è una contraddizione, le consiglio di parlarne con il suo terapeuta e affrontare al meglio questo comportamento. Dott.ssa Lucia Giammattei
Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gent. Utente, favorire un riposo di buona qualità la notte, ci permette di funzionare durante il giorno e di regolare le nostre emozioni. Il sonno ci aiuta inoltre a prestare attenzione al presente e ci predispone ad estinguere di conseguenza con maggior facilità ruminazione e rimugino. Dormire adeguatamente infatti, insieme ad altri fattori, quali ad esempio l'alimentazione regolare e l'attività fisica, ha un impatto notevole sul nostro umore. Si affidi con fiducia ad uno psicoterapeuta che individui l'intervento più adatto al suo caso. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, continui con la sua terapia in modo da risolvere il problema che la attanaglia.
Diventa disfunzionale non dormire.
Prima o poi il suo organismo le chiederebbe dazio per l’assenza di sonno, per cui è necessario trovare nuove soluzioni per modulare l’eccesso di pensiero.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Salve,

Quello che descrive potrebbe essere un meccanismo di coping, in cui il non dormire diventa un modo per distrarsi dai pensieri e dalle emozioni difficili. Questo tipo di strategia, sebbene possa sembrare utile nel breve termine per evitare il dolore o la ruminazione, può effettivamente diventare disfunzionale nel lungo periodo. La mancanza di sonno, oltre a compromettere la salute fisica e mentale, può peggiorare l'umore e la capacità di gestire le emozioni, creando un circolo vizioso.

Il fatto che lei stia già lavorando in terapia è un passo positivo, e potrebbe essere utile esplorare con il suo terapeuta il motivo profondo di questa difficoltà con il sonno e se esistono altre modalità per gestire i pensieri e le emozioni difficili senza ricorrere al sonno insufficiente. In questo caso, la consapevolezza del problema è un primo passo importante, e un percorso di sostegno mirato potrebbe aiutarla a sviluppare strategie più sane e funzionali.

Buona giornata!
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, bisognerebbe capire cosa intende per "poco"; alterare in maniera significativa il ritmo sonno-veglia potrebbe comportare disfunzioni o comunque scompensarla. Mantenersi concentrati per garantire uno stato di vigilanza non sembra essere la soluzione più opportuna per risolvere i problemi a cui non vuole pensare e per cui ha intrapreso un percorso. Sembra piuttosto un modo per non farsi carico dello stato di disagio che lamenta. La scelta più indicata sarebbe quella di capire quali sono queste cose che non la fanno sentire bene, e perchè. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Chiara Gagliano
Psicologo, Psicoterapeuta
Mantova
Buongiorno,
quello che descrive è un meccanismo più comune di quanto si pensi: privarsi volontariamente del sonno può diventare una strategia inconscia per tenere la mente occupata, così da evitare il contatto con pensieri o emozioni dolorose.

Nel breve termine può sembrare “utile”, ma a lungo andare il corpo e la psiche rischiano di pagare un prezzo alto, perché il sonno non è solo riposo: è anche il momento in cui si rielaborano contenuti profondi, anche emotivi. In questo senso, sì, può diventare un meccanismo disfunzionale, soprattutto se diventa abituale.

Un buon percorso terapeutico può aiutare a riconoscere queste dinamiche e a trasformarle. L’ipnosi, ad esempio, è uno strumento molto efficace per facilitare il rilassamento profondo e ripristinare un dialogo sicuro con il proprio mondo interno, senza che questo diventi troppo attivante o minaccioso.

Sta già facendo un lavoro importante su di sé: porsi queste domande è parte del processo.

Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Gagliano

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