Non ho mai avuto problemi intestinali fino al 2012, poi sono iniziati frequenti problemi intestinali

17 risposte
Non ho mai avuto problemi intestinali fino al 2012, poi sono iniziati frequenti problemi intestinali che sfociavano in veri e propri crampi e diarrea. Sono andato dal medico che mi ha prescritto delle analisi del sangue. Non sono risultato essere celiaco e secondo il mio medico era solo stress (in quel periodo stavo avendo una relazione alquanto turbolenta e stressante). Mi sono trovato ad avere mal di pancia mentre ero in giro nel week end con amici e sono letteralmente scappato a casa. Poi una volta in una riunione di lavoro. Poi un'altra volta lontano da casa e sono dovuto andare nel bagno di una pizzeria. Questi casi di mal di pancia, a poco a poco mi hanno spinto a non allontanarmi troppo da casa, ad evitare posti senza bagni vicini, ad informarmi prima di uscire dei bagni pubblici nelle vicinanze, a prendere su sempre la mia macchina per essere pronto a fuggire in caso di necessità. E per finire a vivere con due compresse di Imodium sempre nel portafoglio. Tutta una serie di accorgimenti che mi sono entrati nella testa. A distanza di 7 anni di vita così ho fatto un test sui cibi e sono risultato intollerante a formaggi e latticini (ne mangiavo praticamente tutti i giorni). Come per magia, eliminandoli dalla dieta, i problemi intestinali si sono ridotti del 90%. Il problema nella mia testa invece è rimasto uguale a prima e io continuo a vivere con stress uscite ecc tanto a volte da farmi venire davvero per l'ansia il mal di pancia al pensiero. So che è tutto nella mia testa ma non so come uscirne e questo problema mi sta davvero danneggiando l'esistenza. Vorrei tornare a godermi le uscite in maniera spensierata come 10 anni fa. Grazie in anticipo per le risposte
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe opportuno inoltre cercare di ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata ed affrontare gli schemi di mantenimento del problema ossia correlati agli evitamenti che lei mette in atto per evitare insorgere del disturbo ma che, al contempo, sono dannosi poiché compromettono l'intero funzionamento sociale, interpersonale e familiare.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, comprendo il disagio manifestato. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per comprendere i meccanismi di attivazione e mantenimento dello stato ansioso ed evitarne la cronicizzazione al fine di non invalidare ulteriormente la sua qualità di vita.
Un caro saluto
Gentile Utente, mi dispiace molto per il disagio che ha riportato. Immagino quanto tempo e quante energie Lei abbia investito dal 2012 ad oggi per fronteggiare il problema descritto e ritengo assolutamente comprensibile una reazione che fatica a contenere nonostante riferisce di aver individuato la causa organica e risolto la maggior parte delle sue difficoltà legate al sintomo. Davanti ad un'esigenza così influente nella sua vita, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per gestire le conseguenze e il fatto che sia qui a formulare la sua richiesta, denota come abbia anche intuito il supporto di cui avrebbe bisogno adesso. Resto pertanto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile Signore dalla lettura delle sua nota emerge molto chiaro il suo disagio per le conseguenze di un disturbo legato al suo organismo. Sicuramente un consulto con uno psicoterapeuta è una buona opportunità per valutare con attenzione gli aspetti emotivi legati a questa situazione. Sulla base degli elementi che condivide, sembra che possa essere una buona possibilità valutare un lavoro sugli aspetti psicologici ma questa ipotesi va confermata tramite una valutazione fatta da uno psicoterapeuta. Solitamente le psicoterapie riescono a modificare gli equilibri e pertanto sembrano poter modificare alcuni dei comportamenti che narra ma le ripeto che i risultati si possono valutare solo alla fine del lavoro in quanto sono influenzati da molte variabili. Certamente potrà trovare uno specialista fra quelli presenti in questo sito che saprà fornirle le indicazioni che chiede. Un cordiale saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo. Ha ben chiari gli obiettivi, credo che sia arrivata l'ora di di intraprendere un percorso psicologico per raggiungerli.
Buona giornata.
Dott. Fior
Salve. È importante che abbia individuato la causa del suo problema, adesso bisogna affrontare i condizionamenti che questa situazione le ha lasciato. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla ad avere fiducia in se stesso e pian piano a recuperare la serenità che è venuta meno a causa del disturbo. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Gentile utente, il suo desiderio di ritornare alla vita di 10 anni fa può essere un buon trampolino di lancio per iniziare un percorso psicologico. Ha mai pensato di iniziarlo? saluti
Salve, intraprenda con fiducia un lavoro di psicoterapia, per esplorare le sue ansie e ricominciare a vivere le sue esperienze con autenticità, insomma liberamente.
Un caro saluto
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Sicuramente il punto è come mai lei viva in una condizione di allarme nonostante la sua situazione intestinale. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera

I disturbi psicosomatici che lei descrive possono essere affrontati in terapia attraverso un lavoro di mentalizzazione degli stati somatici .

Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per comprendere le cause che le generano l'ansia e per riuscire a riprendere la sua vita uscendo tranquillamente di casa senza preoccuparsi. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Ghislanzoni - Psicologa
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta vivendo da diverso tempo. Capire il problema medico non l'ha aiutata nel risolvere le ansie rispetto alle uscite fuori casa.
Le consiglio di andare a fondo per capire se dietro ci siano altre motivazioni, legate a eventi che sta vivendo o ha vissuto (accennava di una rela difficile).
L'aiuto di un professionista può essere utile per affrontare insieme il problema con tecniche mirate. Tali tecniche (es, Mindfulness, tecniche di respirazione, visualizzazioni guidate...)servono per ritornare gradualmente ad esporsi alle situazioni che creano ansia.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua situazione. Capisco il disagio che la situazione possa averle provocato e capisco che questo possa averle lasciato degli strascichi psicologici spiacevoli. Penso che la cosa migliore che possa fare sia quella di ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltato al fine di cercare di avere una comprenione più profonda dei suoi vissuti e del suo sentire al fine di tornare più pienamente padrone della sua vita. Qualora lo desiderasse resto a sua disposizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buongiorno, dal punto di vista organico il suo problema si è in gran parte risolto. Il pemanere dello stato ansioso denuncia la componente psicologica. Del resto corpo e mente sono strettamente intrecciati in tutte le loro manifestazioni. Potrebbe pensare di intraprendere un percorso su di sè per mettersi in contatto più profondo con la parte di lei che esprime disagio nelle uscite. Quella parte ha le sue ragioni e va ascoltata e compresa.
Inoltre, che cosa è accaduto 10 anni fa che ha cambiato la sua esistenza?
Le auguro il meglio e resto a sua disposizione, anche online
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno, ho letto la sua domanda e prendo atto della sua richiesta; rispetto a ciò bisognerebbe approfondire la situazione per poter dare una risposta più nello specifico. Per tale ragione la inviterei a prendere un appuntamento.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Mazzoleni Benedetta
Buongiorno, a volte i sintomi psicosomatici risultano quelli meno spiegabili. Mi sembra che ci siano i presupposti per iniziare un percorso e dar voce e valore alla sua sofferenza. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Costanza Zanini

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