Nell’agosto 2014 sono stato ricoverato per insonnia severa all’Ospedale San Paolo di Milano , dove è

9 risposte
Nell’agosto 2014 sono stato ricoverato per insonnia severa all’Ospedale San Paolo di Milano , dove è emersa una carenza di sodio,poi rientrata fino ad oggi, allorché da un controllo di routine è emerso che il valore del mio sodio al presente è leggermente al di sotto di 132. Per poter dormire assumo 30 gocce di EN prima di coricarmi ed ho scoperto dal bugiardino che può ridurre la quantità del sodio nel sangue. Sono consapevole che la mia alimentazione può essere una concausa, perché molto ripetitiva e scondita.il disturbo che accuso, che non è fisso e che attribuisco allo stesso è per il formicolio al braccio destro, alla mano destra e alle labbra.Ringrazio per l’attenzione e confido in notizie che mi possano indicare il da farsi.
Salve ,per poter giudicare dovrebbe indicare l età ,ma in ogni caso l IPOSODEMIA ossia sodio basso può avere varie cause .Se lei è fa una dieta priva di sale, perché è necessaria, perché è iperteso ossia ha pressione alta ed è a rischio cardiovascolare allora ridurre il sale (sodio) fa bene ,altrimenti faccia una dieta ricca di vitamine sodio, magnesio, potassio che li trova nella frutta e verdura e anche nelle bustine di MAG2.
La mancanza di sonno può essere per carenza di sodio cosi constatata ma anche per carenza di neurotrasmettittori dell 'umore(serotonina e altri) bisognerebbe ,sapere come sta il suo umore.
in ogni caso le consiglio di assumere melatonina la sera e bustine di MG2 per regolarizzare il suo ciclo circadiano giorno/notte e riposare meglio senza l aiuto di EN ,FARMACO UTILE MA CONTROINDICATO NELL'IPOSODEMIA.
Se avrà bisogno altri chiarimenti mi può scrivere sul sito.
Cordiali saluti

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Gentile Signore, oltre a fare dei controlli di tipo medico la invito a consultare uno psicoterapeuta per osservare se ci sono delle motivazioni psicologiche alla base di questo disturbo. Ci sono stati ansiosi che passano inconsapevolmente nelle ore di sonno e che ci impediscono di acquisire una adeguata qualità e quantità di riposo quotidiano. La possbilità di lavorarci in terapia le permetterebbe, inoltre, di ridurre gradualmente, fino poi a dismettere completamente lo psicofarmaco che sta usando e che, da come dice, sembra andare in conflitto con la carenza di sodio. Cordiali Saluti. Dott.ssa Melania Fanello
L'insonnia può avere cause psicogene e organiche. Più spesso le prime. Se lo studio clinico e' avvenuto e gli esami di laboratorio e strumentali sono nella norma consultare uno psichiatra.
Buonasera, le consiglierei di:
- Consultare uno psicoterapeuta nel suo territorio così da poter esaminare maggiormente questo suo disturbo che ad oggi cura con il farmaco. Questo percorso, quando si sentirà pronto per poterlo e volerlo intraprendere, potrebbe mettere più luce sul suo stato emotivo e su come questo possa influire sulla sua mancanza di sonno.
- Contatti poi il medico che le ha prescritto il farmaco, gli esprima i suoi dubbi e nel caso, su sua indicazione compensi con una dieta alimentare, che come dice anche lei, può sicuramente essere un aiuto in più!
- Se ha bisogno di informazioni più specifiche, si metta in contatto con uno psichiatra.
Coraggio!
Gilda Schiavoni
Gentile Utente, per poterLe rispondere nella maniera più accurata possibile avrei bisogno di conoscere più informazioni sul suo conto: età, attività lavorativa svolta, situazione familiare, alimentazione ecc. Scrive, infatti, che segue un regime alimentare povero di sodio ma non specifica il motivo: è iperteso o è affetto da qualche patologia in particolare? Assume farmaci (oltre alle gocce di EN)? Sta attraversando un periodo di particolare stress? Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della Sua zona, in modo da verificare se, alla base della sintomatologia da Lei descritta, vi siano problematiche di natura psicosomatica.
Saluti
Dott.ssa Finizio
Buongiorno!!!
da quello che ho capito le soffre di insonnia e iponatriemia (carenza di sodio nel sangue).
Per quanto riguarda l'iponatriemia bisognerebbe scoprire se è dovuta da carenza alimentare o eccessiva eliminazione sodica dalle urine (per esempio dall'assunzione di En) e ovviare ad essa con maggior introito alimentare e/o cambio del farmaco.
Per quanto riguarda l'insonnia, non essendo fissa ed essendo accompagnata da alcuni sintomi neurovegetativi (formicolii) si potrebbe ipotizzare un'origine ansiosa di essa. Consultare quindi uno psichiatria o uno psicoterapeuta, così da ripristinare quanto prima quello stato di benessere e di salute che desidera.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
essersi rivolti ad n centro del sonno è sicuramente la cosa migliore che potesse fare per poter agire sulle cause di natura organica. Tuttavia alcuni dei sintomi che descrive non sono necessariamente causati da aspetti organici come la mancaza di sondio ma possono essere indotti da stati emotivi relativi all'ansia, o eventuali preoccupazioni che si posso avere in alcuni momenti di vita. L'insonnia molto frequentemente ha cause psicogene e organiche. Se lo studio clinico e' avvenuto e gli esami sono nella norma consultare uno psicoterapeuta potrebbe essere un punto di partenza. A volte un lavoro con integratori/ farmaci e un breve lavoro psicologico portano ad ottimi risultati.
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Salve, le faccio un esempio: se fuori dalla stanza da letto ci fosse una tigre che potrebbe da un momento all'altro entrare in camera e sbranarlo il suo corpo starebbe sempre molto attento e vigile e non si permetterebbe di addormentarsi. In quel caso lei può anche prendere dei farmaci per addormentarsi, ma la tigre è comunque li. Il modo in cui si vivono delle situazioni della propria vita può mantenere un continuo stato di allerta; quindi provi a valutare cosa nella sua vita le dà preoccupazione e non le permette di ritagliarsi i suoi spazi e del tempo per sè. Provi a darsi questa possibilità anche se la sua mente non potrà fare altro che considerare l'insonnia come causa e non come conseguenza. Se fosse necessario si prenda anche la possibilità di incontrare uno psicoterapeuta in modo da avere qualcuno che possa aiutarla da uscire da schemi prefissati e a vedere alla sua vita sotto un altro punto di vista.
Gentile Utente, la invito a rivolgersi allo specialista che le ha prescritto il farmaco e dal quale è seguito e a fare presente gli esiti degli esami svolti di recente. Sarà il medico, eventualmente, a prescrivere ulteriori controlli o a modificare la terapia in atto. Indagata la parte strettamente organica, le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta per approfondire la sua storia e appurare se vi sono fattori psicologici alla base del disturbo che riferisce. Ci sono situazioni, esperienze o momenti di vita che talvolta non si è in grado di comprendere o spiegarsi, ma che causano disagio e malessere. Lavorare insieme ad un professionista la potrà aiutare a ritrovare il benessere e una buona qualità di vita (e di riposo). Un caro saluto

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