Mi trovo sotto uno stato di delirio psicologico in questo momento, sto piangendo ma rido, non lo so

18 risposte
Mi trovo sotto uno stato di delirio psicologico in questo momento, sto piangendo ma rido, non lo so non mi conosco ma so che questo è il momento giusto per sfogarmi. Quando sono con le persone la mia testa inizia a parlare, dicendomi come devo comportarmi per fare una certa figura; a volte devo autoripetermi di essere sarcastico, altre di fregarmene di quello che la mia testa dice, altre volte cerco di mantenere un' espressione facciale che mi faccia ricollegare ad uno stato psicofisico che mi da autostima, a volte continuo a ripetermi nella mente "PARLA, PARLA, PARLA" quando mi capita che qualcuno mi fa una domanda ma comunque non riesco a parlare, rimango fisso a guardare il vuoto e a pensare a quello che devo pensare invece di rispondere alla domanda. Ogni circa 2 giorni il mio cervello se ne esce con una affermazione, una formula, che mi illude di aver trovato una soluzione al problema e che quindi mi fa essere felicissimo. Ma ovviamente è solo un illusione il giorno dopo mi sveglio pensando: "perchè ieri ero cosi contento? A cosa stavo pensando per avere quel comportamento?" e passo le giornate a ricordare il motivo per cui mi comportavo in quel modo fino a quando il mio cervello se ne esce con un'altra affermazione tipo "SII PIU' MENEFREGHISTA; PARLA PIU' LENTAMENTE, SCANDISCI LE PAROLE, RESPIRA PIU' LENTAMENTE, ecc" formule che ovviamente mi fanno sentire sicuro solo per poco tempo, facendomi cadere in un loop che è durato per 5 anni.
Cambio personalità in base alle parole o "formule" che mi assegno. Se mi ripeto di essere una persona sarcastica, io lo divento per un periodo di tempo limitato, se mi ripeto di essere menefreghista lo divento, estroverso , lo divento ecc.. e quando non ho nessuna parola in mente io divento nessuno: silenzioso, senza voglia di parlare, rispondo a malapena alle domande degli altri, sono sempre stanco ed ho voglia di stare da solo. Ultimamente sto riscontrando un problema, ovvero quello di non riuscire più a comprendere il significato Delle parole che mi assegno. Questo perché noto che il loro effetto è solo un illusione che mi fa credere di stare bene per un tot di tempo. Ognuno di loro perde significato dopo quel tot perché smette di funzionare. Ed in 5 anni credo di essere a corto di formule. sono stanco di vivere in questo modo. Cosa mi consigliate?
Buongiorno, da quello che scrive si può ipotizzare che ha instaurato delle forme di pensiero ritualizzate. La miglior cosa per lei sarebbe iniziare un percorso per interrompere questa modalità di pensiero, perciò, rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Carella

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissimo, grazie della sua condivisione. Emerge il disagio che sta vivendo nel barcamenarsi tra questi pensieri e gli stati emotivi che ne derivano. E' chiaro anche come al momento sia stanco di questa situazione. Ritengo pertanto che possa essere utile valutare la possibilità di incontrare un professionista per una consulenza psicologica, in modo da aiutarla a chiarirsi e comprendere come mai questi pensieri che racconta sono cosi persistenti per lei. Ci dice che sono 5 anni che ci prova, forse è arrivato il momento di chiedere aiuto. Un caro saluto
Gentilissimo,
dalle sue parole si manifesta molto chiaramente il disagio che sta sperimentando. Lo spazio qua dedicato è purtroppo limitato e la situazione avrebbe sicuramente bisogno di un approfondimento. Io le consiglierei, oltre all'inizio di un percorso di psicoterapia, una visita con un medico Psichiatra. E' molto tempo che lei convive con questo disagio e dalla sua descrizione credo possa esserle molto utile un approccio interdisciplinare che coinvolga le due figure professionali.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere al più presto un percorso psicologico per interrompere questa catena di pensieri.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, questo modo ridondante di “riflessione” sui contenuti dei propri pensieri merita un approfondimento
Ovviamente nella sua descrizione mancano dato ammetato o che
Andrebbero indagati .
Le consiglio una visita psichiatrica è una valutazione da psicoterapeuta
Esperto in disturbo dell’umore.
Da quello che racconta potrebbe esserci una accelerazione del
Pensiero che va io indagata. Ovviamente senza corretta valutaZione attraverso anamnesi completa , attraverso colloquio
Questo non è possibile
Cordialmente
Salve. Si conceda di prendersi cura di sé intraprendendo un percorso psicoterapeutico che la faccia uscire dalla modalità giudicante che le "assegna i compiti". Nella mia esperienza, è importante comprendere a cosa serve il giudice interiore, quanto può essere importante per lei avere dei punti di riferimento che non riesce ad avere diversamente, quanto può essere presente la vergogna, ecc. Riportare alle sensazioni, alle emozioni, alle reazioni fisiche che si attivano, integrando i vissuti psicocorporei, può stimolare la fiducia in sé che fa emergere le fragilità che sembravano inaccettabili, rendendosi conto che possono diventare punti di forza. Distinti saluti
Salve,
Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica in modo da mettere a fuoco la sua richiesta e capire come proseguire. Rimango a disposizione. Bicchi
Buongiorno, da quello che scrive si percepisce il suo profondo disagio e stato di confusione che tutto ciò le sta provocando. Come hanno già accennato i miei colleghi, una diagnosi psicologica seguita da un percorso terapeutico potrebbe esserle utile nell'approfondire la sua situazione e trovare la possibilità di raggiungere un maggior stato di benessere. Le auguro di ritrovare un po' di serenità al più presto, un caro saluto.
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno che iniziasse un percorso di psicoterapia al fine di poter meglio comprendere le funzioni relazionali del sintomo e dei suoi pensieri. Con un percorso psicoterapico potrebbe ricostruire la sua storia guardandola con occhi differenti riuscendo cosi a capire la genesi di questi pensieri ed il loro significato più profondo. Non perda altro tempo, e si affidi quanto prima ad uno specialista della sua zona.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, la situazione che vive richiede una grande sforzo e consuma molte energie mentali. Ritengo che alleggerirsi e trovare una soluzione sia una forma di rispetto verso se stesso, per cui le consiglio di prenotare una visita con uno psicoterapeuta e valutare il da farsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, hai bisogno di aiuto per guardare più da vicino il modo in cui ti parli e fare chiarezza n tuo dialogo interno. Ti invito ad iniziare un percorso di psicoterapia che ti aiuterà a comprenderti meglio. Buon lavoro. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buongiorno, potrebbe essere una forma di disturbo del pensiero e potrebbe necessitare di un supporto farmacologico, le consiglierei un parere di uno psichiatra che ne possa valutare l'entità e poi un supporto psicologico per la gestione di tutto il resto. Non è necessario rivolgersi ad un privato, può farsi fare un'impegnativa dal suo medico di base
Salve, credo che a fronte della complessità del disagio che sta sperimentando le potrebbe essere di grande aiuto rivolgersi ad un professionista della salute mentale. Cordiali saluti
Buonasera, da ciò che riporta sembrano esserci pensieri intrusivi e ritualizzati. Sarebbe però necessario conoscere informazioni maggiori per poter porre una corretta anamnesi. Dice che sono 5 anni che si trova in questa situazione, la quale certamente le reca dispendio di energia e tempo. Potrebbe riflettere se sia giunto il momento di farsi aiutare con un percorso psicologico, per riuscire a bloccare questo fluire di pensieri. Lavorare su di sé, sui suoi vissuti potrà giovarle nel ritrovare il giusto modo di vivere se stesso e le situazioni.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, prenda in considerazione un percorso dove poter far emergere cause e potenziali occasioni in cui poterle affrontarle.

Saluti

MT
Buona sera, mi spiace molto per il disagio che sta provando, anzi, penso più ad un senso di smarrimento. Dal racconto si potrebbe ipotizzare l'instaurarsi di forme ritualizzate che per tanto, troppo tempo le hanno permesso di andare avanti senza interferire troppo nella sua vita quotidiana, nascondendo forse dell'altro e soprattutto cronicizzandosi. Credo fortemente che un approccio duale di psichiatria e psicologia potrebbe, in questo delicato momento, aiutarla.
saluti dott.ssa Giovannina Marasco
Gentilissimo, leggendo le sue riflessioni emerge chiaramente una percezione alterata della sua identità sociale, probabilmente tale alterazione è da ricercare negli schemi di apprendimento primario che lei ha maturato nei rapporti materni e paterni. Dare consigli su un quadro clinico così complesso risulta difficile. Certamente sarà da monitorare quali siano stati i fattori che la portano a crearsi sovrastrutture "giudicanti". Se ritiene sono a disposizione per primo contatto on line previo appuntamento in piattaforma

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