Il mio ragazzo dorme la notte fra le 9/12 ore,ma dopo pranzo ha una forte sonnolenza che lo porta a
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Il mio ragazzo dorme la notte fra le 9/12 ore,ma dopo pranzo ha una forte sonnolenza che lo porta a coricarsi nel pomeriggio e a dormire altre 6/8 ore continuate.Il sonno è sempre pesante,è difficile svegliarlo.Ogni volta che si sveglia denuncia stanchezza.Tutto ciò può essere colpa delle apnee??
Buongiorno, ci sono diversi tipi di patologie che possono causare questi sintomi e nella Sua domanda gli elementi per potersi fare un'idea sono pochi quindi il consiglio migliore e' senza dubbio quello di consultare il suo medico di famiglia ed effettuare gli accertamenti che saranno opportuni. Le porgo i miei saluti Michela Podestà D.O.
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Ipersonnia può avere cause diverse, prevalentemente neurologiche e respiratorie. In questi casi sono utili una visita otorinolaringoiatrica, la polisonnografia e/o la saturimetria notturna, per valutare la presenza di desaturazioni (calo dell'ossigeno nel sangue) di patogenesi locale. Inoltre, esame neurologico ed eventualmente Risonanza Magnetica Nucleare dell'encefalo, per escludere cause neurologiche centrali. Infine, utili esami del sangue per escludere cause metaboliche, o di malattie d'organo (per esempio renali ed epatiche). Cordialmente, Francesco S.
Dovrebbe essere valutato almeno con una Rinofibroscopia e anche con una polisonnografia...potrebbe avere un sonno difficoltoso e non ristoratore causa di sonnolenza diurna e stanchezza
Salve! Credo che le ore dormite durante il pomeriggio siano tante da impedire di avere una vita sociale/lavorativa regolare. Un po come se dormisse quasi 20 ore su 24. Credo sia importante rivolgersi ad un Neurologo per indagare su eventuali cause neurologiche o comunque rivolgersi al medico di base che saprà opportunamente indirizzarvi. Oltre al cervello, abbiamo anche una mente che ha sicuramente bisogno del suo spazio! Mi chiedevo come questo ragazzo si senta, che motivazioni abbia a stare sveglio, invece di preferire di dormire e che pensieri abbia rispetto alla vita e a se stesso. L'intento mio, è solo quello di stimolare nuove riflessioni e invitarvi, una volta fatti accertamenti medici, a rivolgervi ad uno Psicoterapeuta nel vostro territorio. Cordialmente! Dott.ssa Ilaria Raia Psicologa Psicoterapeuta Psicodinamica Cecina (LI)
Il problema di cui soffre il suo ragazzo appare abbastanza invalidante, in quanto compromette e condiziona in maniera importante l'organizzazione della sua giornata e della sua vita. In questo caso, a mio avviso, è d'obbligo avere una consulenza medica di base ed eventualmente una medica specialistica per escludere cause organiche sottostanti. Qualora fossero esclusi problemi organici, consiglierei un percorso psicologico/psicoterapeutico, per comprendere quali aspetti caratteriali o personologici concorrono a sostenere il disturbo. L'approccio psicologico al problema è di per sé una strategia globalista, che tiene in considerazione i diversi fattori coinvolti nel disagio, calandoli nella storia personale ed evolutiva della persona.
Gentile Signora, come già spiegato dai Colleghi, vanno fatti, sotto la guida di un Neurologo, una serie di accertamenti neurofisiologici ( es EEG veglia e sonno, RMN ) e metabolici, per definire eventuali caue organiche di quanto da lei descritto , situazione che appare poco congrua per un ragazzo e da approfondire. Successivamente,se tutto risulta nella norma, credo sia importante valutare gli aspetti psicologici e lo"stile di vita" del ragazzo. Cordiali saluti.
in primo luogo, soprattutto se la sintomatologia è di recente insorgenza, il ragazzo deve essere valutato da un collega neurologo o neuropsichiatra.
è possibile, dovrebbe sottoporsi a polisonnografia, anche domiciliare per valutarne la presenza.
I sintomi che riporta possono essere causati da disturbi respiratori del sonno. In pazrticolare se il soggetto è sovrappeso o obeso; mi pare di capire che si tratta di una persona giovane, quindi ritengo necessario, oltre che per la gestione dei sintomi, per la prevenzione di eventi cerebro e cardiovascolari valutazione presso cetro del sonno per inquadrare la clinica e stratificare il rischio al fine di porrè in atto con necessaria diagnostica il trattamento adeguato
Buongiorno, la sonnolenza diurna, che avviene specialmente quando non si compiono azioni che necessitano di attenzione, è assieme al russamento uno dei sintomi/segni della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno ( OSAS ). Sicuramente posso consigliare una valutazione da un medico esperto in disturbi respiratori in sonno.
Ovviamente si, durante il sonno il riposo è soltanto apparente, quindi quello stesso sonno non è ristoratore. Aldilà del fatto che le apnee possono, col tempo , dare sviluppo a problematiche più serie. Sarebbe il caso che il suo ragazzo facesse una polisonnografia.
Buonasera
Buonasera
Gentile Paziente, non entro nel problema ansia, ma in quello apnea, anche se la cattiva qualità del respiro e del sonno sono di per sè ansiogeni.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L’apnea ostruttiva nel sonno può spesso essere un’aggravante dello schema strutturale sfavorevole sopra esposto: si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Il disturbo nel sonno notturno porta a stanchezza e sonnolenza diurna, come accade anche al suo ragazzo.
Le indagini diagnostiche sono rivolte a verificare l'effettiva gravità del problema (un'apnea episodica può essere trascurabile, e anche il russare , pur sgradevole in particolare per il partner, può anche non essere patologico).
Consistono, oltre alla visita specialistica, nella pulsiossimetria notturna (che monitorizza il grado di ossigenazione del sangue) e nella più complessa polisonnografia, che analizza tutta una serie di parametri , non solo respiratori e le loro variazioni durante il sonno, rilevando anzitutto il numero e le caratteristiche degli episodi di apnea.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico che, riposizionando correttamente la mandibola, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Pertanto le consiglierei anche la visita presso un dentista esperto in problemi respiratori nel sonno, sottospecialità, per dir così, che si sta diffondendo da quando la ricerca ha evidenziato il possibile ruolo dell'occlusione dentaria nell'insorgenza delle apnee notturne.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito: dovrebbe per questo aprire il mio profilo e l'"indirizzo" relativo allo studio da lei scelto, e troverà il link del mio sito.
Se crede, può richiedere un appuntamento presso il mio studio a lei più vicino (Roma, Parma o Vicenza)
Cordiali saluti ed auguri
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L’apnea ostruttiva nel sonno può spesso essere un’aggravante dello schema strutturale sfavorevole sopra esposto: si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Il disturbo nel sonno notturno porta a stanchezza e sonnolenza diurna, come accade anche al suo ragazzo.
Le indagini diagnostiche sono rivolte a verificare l'effettiva gravità del problema (un'apnea episodica può essere trascurabile, e anche il russare , pur sgradevole in particolare per il partner, può anche non essere patologico).
Consistono, oltre alla visita specialistica, nella pulsiossimetria notturna (che monitorizza il grado di ossigenazione del sangue) e nella più complessa polisonnografia, che analizza tutta una serie di parametri , non solo respiratori e le loro variazioni durante il sonno, rilevando anzitutto il numero e le caratteristiche degli episodi di apnea.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico che, riposizionando correttamente la mandibola, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Pertanto le consiglierei anche la visita presso un dentista esperto in problemi respiratori nel sonno, sottospecialità, per dir così, che si sta diffondendo da quando la ricerca ha evidenziato il possibile ruolo dell'occlusione dentaria nell'insorgenza delle apnee notturne.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito: dovrebbe per questo aprire il mio profilo e l'"indirizzo" relativo allo studio da lei scelto, e troverà il link del mio sito.
Se crede, può richiedere un appuntamento presso il mio studio a lei più vicino (Roma, Parma o Vicenza)
Cordiali saluti ed auguri
le apnee notturne alterano la qualità del sonno e determinano sonnolenza diurna.
Se suo figlio ha già avuto una diagnosi di OSA (sindrome delle apnee notturne) senz'altro la sonnolenza può essere legata a questo problema. Se invece le apnee sono un sospetto ne parli con il curante per valutare se eseguire gli accertamenti opportuni (eventualmente un monitoraggio notturno o "polisonnografia")
Se suo figlio ha già avuto una diagnosi di OSA (sindrome delle apnee notturne) senz'altro la sonnolenza può essere legata a questo problema. Se invece le apnee sono un sospetto ne parli con il curante per valutare se eseguire gli accertamenti opportuni (eventualmente un monitoraggio notturno o "polisonnografia")
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