Ho visto un fisiatra con asl dopo distorsione alla caviglia fatta il 23 gennaio (e fasciata da p.s.

Buonasera, è giusto non aver prescritto la terapia fisica, poichè per la quasi totalità è controindicata nei pazienti con storia di neoplasia. Gli esercizi con la palla possono andare bene, si possono usare anche le tavolette per la mobilizzazione della caviglia. Non so perché non le abbiano prescritto fisioterapia, forse il fisiatra ha ritenuto che non ce ne fosse bisogno. Il progetto riabilitativo normalmente si fa in ambito multidisciplinare (fisiatra, eventualmente altri specialisti, terapisti ecc); in visita dal fisiatra può ricevere indicazioni al programma, come nel suo caso gli esercizi con la palla. Può chiedere al suo medico di famiglia se è possibile fare un ciclo di fisioterapia in convenzione, ma in alcune regioni italiane, non vengono accettate tutte le patologie, (specialmente a carico della caviglia). Altrimenti può rivolgersi alla fisioterapia in regime privato e nell'ambito del centro scelto può essere valutata la situazione dal medico responsabile per organizzare il percorso più adatto a lei. Intanto in autonomia può avere beneficio con il camminamento in acqua (piscina con profondità dell'acqua fino al torace). Cordiali saluti.

Salve, probabilmente è una distorsione di entità lieve, se il fisiatra non le ha prescritto rieducazione o trattamenti manuali, ma spesso in seguito anche ad una banale distorsione ci sono delle sequele che vanno considerate e affrontate manualmente per evitare ripercussioni in futuro. Non la trascuri, se riesci faccia gli esercizi in autonomia, ma se si rende conto che la situazione non cambia le consiglio di prenotare un appuntamento qui su Miodottore con un Fisioterapista/Osteopata

Salve, posso consigliarle una terapia manuale da un Osteopata o un fisioterapista. Non c'è bisogno di fare terapie strumentali( anche perché il suo quadro clinico non lo permette, avendo avuto un carcinoma deve assolutamente evitare qualsiasi tipo di macchinario).

Buongiorno. Purtroppo, nonostante nella traumatologia la tempestività di intervento sia essenziale, può succedere che si renda necessario procrastinare il trattamento per patologie più gravi concomitanti. Concordo, pertanto, con la scelta di occuparsi prima del problema oncologico. Le terapie strumentali sono, in effetti, controindicate nel Suo caso, tuttavia un buon risultato si può ottenere con trattamenti manuali e con una intensa rieducazione funzionale propriocettiva per stabilizzazione, previa valutazione fisiatrica per definizione del problema e stesura di un corretto progetto terapeutico. Cordiali saluti

Buongiorno, concordo con quanto detto dai colleghi prima è meglio provvedere alla patologia oncologica ma risolta quella si potrebbe provvedere con un buon piano riabilitativo che possa permetterle di recuperare la funzionalità della caviglia e il peso desiderato. Per questo contattare un buon fisioterapista potrebbe aiutarla nel programmare sedute ed esercizi specifici.
Cordiali Saluti

Salve,
A seguito del carcinoma tutte le terapie strumentali non sono permesse anche per tempi piuttosto lunghi, salvo diverse indicazioni del suo oncologo.
Sicuramente un buon piano riabilitativo con esercizi posturali, di allungamento e propriocettivi può aiutarla nella coordinazione del movimento ( salire e scendere le scale) e in una migliore stabilità dell’articolazione.
A tal proposito le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per un ulteriore parere.

Buona sera. Concordo nel dire che eviterei assolutamente la terapia fisica elettrica in paziente affetto da tumore, per quanto i distretti corporei siano distanti.
Utile sarebbe iniziare un trattamento riabilitativo con esercizi propriocettivi, esercizi di rinforzo muscoli stabilizzatori della caviglia ed esercizi di resistenza per diminuire un'eventuale recidiva di distorsione. Utile sarebbe anche nuoto pinnato. Mi affiderei comunque a uno specialista fisioterapista per imparare gli esercizi. Non so il motivo per cui il collega non le abbia rilasciato un programma riabilitativo, forse ha ritenuto che non ce ne fosse bisogno. Il mio consiglio rimane comunque quello di non sottovalutare quella che di solito viene considerata una banale distorsione proprio per evitare recidive, anche perchè una volta appresi, gli esercizi sono facili!!! Molto bene che abbia smesso di fumare, per un calo di peso consiglio un'attività fisica regolare (che più le piace) ed eventualmente una valutazione nutrizionista.
Cordiali saluti.

Buongiorno,
probabilmente il fisiatra che l'ha vista, in base all'entità della distorsione e alle concomitanti patologie, ha ritenuto che in quel momento non fosse primario impostare un piano terapeutico specifico per la caviglia. Se però persistono dei sintomi e limitazioni funzionali potrebbe essere utile chiedere una nuova valutazione fisiatrica o eventualmente valutare una valutazione direttamente con fisioterapista con cui possa imparare ad eseguire in modo corretto gli esercizi che poi dovrà portare avanti in autonomia. Spesso è anche utile un intervento manuale diretto nelle distorsioni atto a ripristinare una più corretta mobilità e ridurre la sintomatologia. Per quanto riguarda le terapie fisiche, come detto dai colleghi, sono controindicate in presenza di patologia oncologica a meno di diversa indicazione dell'oncologo stesso.

Buongiorno, probabilmente fisiatra che ha eseguito la valutazione clinica non ha ritenuto opportuno , al momento della visita medica, impostare un piano terapeutico.
Per quanto riguarda le terapie fisiche di supporto al dolor, l’unica che mi sento di consigliare è la crio-terno- schock che non ha implicazioni con il suo recente intervento per tumore laringeo.
Le auguro un buon inizio di giornata!
Dottoressa Catia Pelosi

Un trattamento riabilitativo con esercizi di rieducazione posturale e rinforzo muscolare con cura del cammino ed abbandono dei canadesi andrebbe sempre impostato nei casi di distorsione sia per accelerare i tempi di recupero sia per prevenire le recidive. Solo esercizi con la palla ( propriocettivi ) sono in effetti troppo poco. Bastano di solito poche sedute e tanta buona volontà nel fare gli esercizi anche in autonomia a casa quotidianamente. Non sottovaluterei infine il problema dei peso da controllare anche con uno specialista in caso di aumento significativo. Nei soggetti in sovrappeso si inizia spesso con un lavoro in acqua ( idrokinesiterapia ) che consente il carico immediato che resta ridotto per effetto della spinta al galleggiamento.