Ho un problema con mia figlia, non riusciamo a comunicare in nessun modo andiamo sempre in scontro f

21 risposte
Ho un problema con mia figlia, non riusciamo a comunicare in nessun modo andiamo sempre in scontro frontale continuo. E tutto questo mi sta portando all'esaurimento perchè sto male ho gli attacchi di panico e sono sempre nervosa. Non capisco proprio perchè non ci riusciamo a parlare.
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Qui le questioni sono due ossia capire le motivazioni che stanno alla base dei vostri scontri e, non meno importante, indagare i vissuti emotivi che la situazione comporta in lei considerando i sintomi che cita.
A mio avviso sarebbe inoltre essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL

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Gentile signora, sono così pochi gli elementi che ci offre per "comunicare con lei" su quanto la sta facendo soffrire. Sarebbe interessante capire se il disagio che esprime potrebbe trovare uno spazio altro di espressione. Forse rivolgersi ad un terzo potrebbe facilitare il lavoro.
Gentile utente, il rapporto con i figli non è mai privo di complessità; se tuttavia nota che gli scontri rimangono frequenti e senza possibilità di risoluzione, provi ad analizzare lo stile comunicativo di entrambe: i toni, i contenuti, il rispetto dei turni di parola. Le transazioni sono spesso speculari, per cui a seguito di una comunicazione dal tono irritabile si è portati a rispondere in maniera altrettanto irritabile. Sfrutti le prossime occasioni di scontro per neutralizzare questo o altri possibili pattern, ad esempio mantenendo la neutralità o l'affettuosità anche a fronte di comunicazioni che finora hanno solamente portato avanti un conflitto.
Gentile Signora può essere una buona possibilità contattare uno psicoterapeuta per un consulto. Nella sua breve nota emergono alcuni elementi che devono essere ulteriormente valutati, quali l'incomprensione con sua figlia, il nervosismo e quelli che lei definisce attacchi di panico prima di arrivare ad una conclusione. Ovviamente una incomprensione con una figlia di due anni di vita e in buona salute merita delle valutazioni diverse rispetto ad una lite con una figlia di cinquanta anni con disturbi del comportamento gravi. Un cordiale saluto
Gentile utente,
Sarebbe importante capire prima di tutto l’età di sua figlia e da quanto tempo questo “scontro” tra di voi va avanti.
In alcune fasi della vita, come ad esempio in adolescenza, l’abitudine di un figlio a mettere in discussione tutto ciò che arriva dai genitori è un passaggio fisiologico verso la costruzione della propria identità.
Diverso è se questa tendenza a scontrarsi con i genitori permane in età più adulta. Leggo dalla sua domanda che questa situazione è fonte di forte stress per lei e probabilmente influenza anche altri aspetti delle sue relazioni famigliari.
Il consiglio è di rivolgersi a uno psicoterapeuta per comprendere meglio l’origine e lo sviluppo della conflittualità nel rapporto con sua figlia.
Forse non si tratta solo di opporsi a lei, ma sta tentando di affermare le sue idee, cercando una sua autonomia, soprattutto quando non la pensa come i suoi genitori.

Buongiorno, nelle sue parole si comprende la sofferenza che sperimenta ma poco di come è cosa questo blocco stia rappresentando nella sua vita. Se sente che è sua figlia a mettere dei muri o se non riuscite ad incontrarvi in un luogo di parola. Potrebbe trovare intanto lei uno spazio di riflessione e di domanda, un confronto con uno psicoterapeuta le gioverebbe nell’aprire nuovi spazi in un linea che sembrerebbe ripiegata su se stessa. Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Salve, avete mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia per chiarire alcuni aspetti?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Utente, dalle sue parole emerge una grande sofferenza per la situazione che sta vivendo con sua figlia. Mi piacerebbe poterle dare delle soluzioni, ma con i pochi elementi che fornisce non è possibile, ma sento di poterle suggerire di provare a richiedere una consulenza psicologica che le possa permettere di fare chiarezza sulle difficoltà che sono presenti nella comunicazione con sua figlia e su come eventualmente intervenire.
Un caro saluto
Salve, se trova delle difficoltà nell'instaurare un colloquio, può pensare di intraprendere un percorso con un terapista.
MMM
Gentile signora, in poche parole da Lei espresse, si percepisce un disagio comunicativo con sua figlia, che inevitabilmente si ripercuote nella sfera psicosomatica. Certamente gli attacchi di panico devono essere indagati, se tali. Le consiglio uno spazio suo anche on line per comprendere non solo le spiegazioni ma le soluzioni comunicative per migliorare la relazione sia con stessa che con sua figlia.
Resto a sua disposizione
Dr.ssa Rosaria Bertuccelli
Buongiorno. Immagino quanto possa essere pesante la condizione che descrive. Lavoro molto con "questioni familiari" e relazioni genitori-figli. Parlarsi e comprendersi, a volte, può diventare davvero complicato. Ci si può ritrovare a "girare un po' intorno", a replicare le stesse dinamiche che però non si rivelano utili e continuano a condurre a quello scontro frontale che finisce con l'apparire quasi inevitabile. Il supporto di un professionista (psicoterapeuta) potrebbe essere d'aiuto per esplorare insieme possibilità finora non considerate, strade alternative a quelle tentate fino a questo momento… Che possano così anche restituirle serenità. Disponibile per dubbi o chiarimenti, la saluto cordialmente.
Adriana Quatraro
Gentile Utente, mi spiace per la situazione con sua figlia. È importante tenere presente che in ogni relazione la responsabilità è del 50 e 50: sua figlia agisce il suo pezzo, come lei agisce il suo. Non è interessante andare a capire chi sbaglia e perché, ma esplorare il vostro rapporto, come mai litigate spesso, dov'è che la vostra relazione si incastra. Sono tutti aspetti che può essere aiutata a vedere grazie ad un percorso psicoterapeutico. In caso contrario rischiano di rimanere nell'ombra e di continuare ad agire senza che se ne renda conto. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Le auguro una buona serata. Dott. Simeoni
Buongiorno, il rapporto madre/figlia soprattutto in alcuni periodi della vita può andare incontro a delle difficoltà comunicative, specie se si è in un momento di trasformazione e differenziazione della relazione in cui si possono assumere punti di vista diversi (ma questa è solo un'ipotesi in quanto non sappiamo bene quali siano i motivi della difficoltà riscontrata). Considerata la sofferenza che questa situazione le crea potrebbe essere molto utile parlarne con uno specialista così da occuparsi sia della relazione che degli attacchi di panico.
Un saluto.
Salve , i conflitti generazionali fra genitori e figli sono importanti per la crescita dell'individuo e per lo sviluppo dell'autonomia. Non so quanti anni ha sua figlia ma mi fa riflettere la sua personale reazione e come se non riuscisse a farsi comprendere da sua figlia; Forse è sua figlia che ha bisogno di essere compresa da lei , provi a non parlare ad essere onesta con se stessa e con sua figlia , esprimendo la sua difficoltà e il disagio di non riuscire a comunicare con lei. I genitori non sono super eroi che devono avere risposte a tutto , o esiste un modo giusto di essere genitore. La invito a chiedere aiuto ad un esperto che la aiuterà a fare chiarezza e a trovare , attraverso l'esplorazione dei vissuti suoi, la chiave utile per aprire una comunicazione chiara e autentica con sua figlia.
Spero di essere stata di aiuto le sono vicina.
Le auguro Buon Cammino
Dott.ssa Gelsomina Labellarte
Cara signora, sono pochi gli elementi che fornisce per poterla aiutare. Ad esempio: ha sempre avuto questa difficoltà con sua figlia? Se la risposta è negativa: quando sono sorte? Quanti anni ha sua figlia? In che periodo della vita vi trovate? Cosa sta succedendo nella sua vita ed in quella di sua figlia? Qual è il motivo dei vostri scontri? Ha difficoltà comunicative anche in altre situazioni? E' la prima volta che percepisce degli attacchi di panico? Potrebbe contattare uno psicoterapeuta per approfondire la tematica e capire quali sono i rispettivi ruoli nella dinamica e trovare un modo per uscirne. Rimango disponibile per ulteriori approfondimenti. Saluti
Buongiorno,
alcuni conflitti sono sì normali e legati alla crescita e al cambio generazionale, ma se una (o entrambe) le parti coinvolte raggiungono un livello tale di sofferenza, forse potrebbe valere la pena approfondirne i motivi.
A volte è semplicemente un problema di comunicazione, a volte invece sono questioni che hanno radici più profonde che vanno esplorate!

Un caro saluto,
Dott.ssa Tanja Di Piano
Gentile utente, il rapporto con i figli non è mai semplice soprattutto in fase adolescenziale. A volte si parla "due lingue diverse" e questo può creare incomprensioni .Alcuni conflitti sono fisiologici e importanti per la crescita personale. Potreste rivolgervi ad uno psicologo affinché dia ad ognuna di voi strumenti per poter interagire in modo funzionale. Cordiali saluti
Buonasera,
lo "scontro frontale" purtroppo porta solo a conflitti. È importante trovare nuove strategie di comunicazione a partire dalla comprensione di quegli aspetti emozionali che determinano certi comportamenti. Si rivolga ad uno psicologo che può aiutarla a trovare queste strategie. È possibile intraprendere anche una consulenza online. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto
Buongiorno,
mi dispiace molto per questa situazione difficile e dolorosa di cui parla.
Le difficoltà di comunicazione con i propri figli possono portare a stare molto male ed è importante che lei stia cercando delle soluzioni per risolverle.
Mi sento di consigliarle di contattare uno psicologo: in questo modo potrà parlare della sua situazione con sua figlia, di come lei vive tutto questo, di come cercare di migliorare la comunicazione tra voi - in base anche all'età di sua figlia - e come riuscire a stare meglio.
Per qualsiasi cosa, se vuole, sono disponibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile signora, gli elementi da lei fornite non mi permettono di fornirle una risposta precisa ma nelle sue parole sento una grande sofferenza. Potrebbe essere utile richiedere un consulto ad un professionista per poter raccogliere ulteriori elementi della sua storia e cercare così di comprendere meglio ciò che le succede e chissà iniziare un percorso di sostegno che possa essere d'aiuto a lei e a sua figlia. A disposizione dott.ssa Sara Lolli
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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