Ho scelto di cambiare psicologo, l’ho comunicato a quello nuovo durante la nostra prima seduta e mi

21 risposte
Ho scelto di cambiare psicologo, l’ho comunicato a quello nuovo durante la nostra prima seduta e mi ha chiesto il nome dello psicologo precedente. Perché?
Gentile utente, questa potrebbe essere un'ottima domanda da porre al suo attuale psicologo! Potrebbe essere una buona occasione di confronto.

Un saluto,
Dott.ssa Diane Zanella

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Buongiorno, a volte può capitare di domandare ai nuovi pazienti che hanno già fatto un percorso quale sia l'orientamento teorico del precedente terapeuta per capire quale approccio è stato utilizzato e indagare motivi dell'interruzione del precedente percorso. Non so perchè il suo nuovo psicologo Le abbia chiesto proprio il nome del collega ma se continua questo percorso e questa domanda L'ha turbato\a, Le consiglierei di chiedere direttamente al collega le motivazioni di tale domanda. Affinché si crei un rapporto di fiducia (fondamentale nella terapia) è importante che si crei uno spazio in cui Lei può esprimere anche i Suoi dubbi rispetto a le domande che Le fanno.
Rimango a Sua disposizione,
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Isabella Bertini
Gentile utente, mi spiace molto che si sia trovat* in questa situazione alquanto imbarazzante. E' suo diritto chiedere il perché di questa domanda alla persona interessata. Considerando che la buona riuscita del percorso si basa sull'alleanza terapeutica, porre domande o esternare dubbi non può che giovare alla relazione terapeutica stessa.
Gentile utente, se la cosa è per lei motivo di preoccupazione le consiglio di parlarne con il suo psicologo. Inoltre, se la cosa la turba la invito ad esplorare le cause di tale diffidenza con il suo attuale psicologo. Generiche risposte potrebbero essere quelle che le sono già state fornite dai colleghi, ma se ha bisogno di una completa trasparenza nelle comunicazioni la soluzione migliore, ancora una volta, è comunicare tale esigenza al professionista che la segue. Un ulteriore caso è quello in cui lei ritiene di non doverne/poterne parlare con il suo psi: ancora una volta la invito ad esplorare le cause di questa resistenza.
In sostanza, ogni sua domanda o sua perplessità ha un substrato che è fonte di tante informazioni per il professionista che la segue, si dia la possibilità di conoscersi meglio. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
Buongiorno, la soluzione più semplice è quella di chiederlo direttamente a lui. Gli psicologi psicoterapeuti possono avere orientamenti formativi diversi.
Non è una questione di cui preoccuparsi. Saluti
Buongiorno,
il collega potrebbe averle chiesto il nome del precedente terapeuta per capire il tipo di orientamento dello psicologo e provare a inquadrare il percorso che ha fatto in precedenza.
In ogni caso, la invito a confrontarsi con il suo attuale psicologo per capire il perché di questa domanda, non ci sono domande sbagliate nella stanza di uno psicologo!
Resto a disposizione, un caro saluto

Dott.ssa Valentina Marasso Brandone
Buongiorno, sembra che questa domanda la abbia messa a disagio, le consiglio di chiarire la questione con il suo attuale psicologo in modo da costruire delle buone basi di fiducia.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, le consiglio di parlare con il suo psicologo attuale di questa cosa, così che possa ottenere direttamente da lui le adeguate spiegazioni. Uno degli obiettivi principali della terapia è l'instaurarsi dell'alleanza terapeutica, parlare di ciò che potrebbe averci messo a disagio all'interno del rapporto terapeuta-paziente è importante per entrambi.
Gentilissimo, potrebbe essere utile porre questa domanda direttamente al suo nuovo specialista, in modo da conversare con lui circa questa richiesta.
Cordialmente,
AV
Gentile utente, se questa domanda è stata per lei in qualche modo fastidiosa, è importante che lei ne parli è chieda direttamente al suo terapeuta le ragioni di questa domanda. Sono certa il/la collega avrà una spiegazione per la sua richiesta. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno
molto probabilmente la domanda le è stata fatta per sapere l'orientamento teorico del precedente priscologo e quindi l'approccio utilizzato. A volte si domandano anche i motivi dell'interruzione. Sono tutte informazioni utli per rapportarsi al paziente nel migliore dei modi.
Dato che questo l'ha disturbata o comunque le ha posto degli interrogativi ne parli tranquillamente al nuovo psicologo cosicché il percorso con lui possa avviarsi nel migliore dei modi e in piena chiarezza.
Cari saluti dott.ssa Chiara Barlucchi
Salve, sono sicura che il suo nuovo specialista possa fornirgli la giusta risposta alla sua domanda.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, come già detto da altri miei colleghi, le consiglio di parlarne con il suo attuale psicologo, di moda che possa fornirle tutte le informazioni utili sul perchè di questa domanda. Per qualsiasi informazione o approfondimento rimango a disposizione. Dr. Simone Volpe
Gentile paziente, condivido quanto già detto da altre colleghe: penso che possa essere importante poter porre questa domanda al suo attuale psicologo.
Le ragioni possono essere tante e diverse, ma capita tra dottori che quando un paziente si presenta per la prima volta da noi raccontandoci di avere avuto altre esperienze con altri colleghi, si domandi chi fosse il precedente. Magari per capire se lo si conosce e farsi un'idea del tipo di lavoro che il paziente può aver fatto in precedenza, prima di venire da noi. Ad ogni modo, chieda a lui e vedrà che sarà un ottimo punto di partenza per un colloquio ricco e soddisfacente.

Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gent. utente, la sua è una domanda assolutamente curiosa ed intelligente. Le risposte sono molteplici, tra cui il comprendere il percorso precedente di quale matrice possa essere, quando noi professionisti lavoriamo abbiamo all'interno dello studio la versione di per sé semplificata della persona, questo probabilmente rende il senso della complessità dell'uomo e della professione stessa. Ragion per cui si cerca di carpire quante più informazioni possibili proprio al fine di aiutare chi si reca da noi per un consulto o percorso. Infine, concordando con quanto detto sopra dai miei colleghi sarebbe interessante analizzare questa sua domanda con chi la sta seguendo. Con l'augurio di un buon percorso, le porgo i miei saluti e resto a disposizione per qualsiasi domanda.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Buonasera, la sua curiosità è legittima, così come ogni altro dubbio che sente il bisogno di chiarire.
Non so dirle con precisione perché il collega avesse necessità di sapere questa informazione, i motivi potrebbero essere molteplici, ma ciò che mi sembra importante è esplorare con lui tale perplessità in modo da condividere anche il vissuto che questa domanda ha suscitato in lei. Penso che potrebbe essere un ottimo punto di partenza per una buona alleanza di lavoro basata su apertura e comunicazioni chiare.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Bonci
Buonasera,
penso possa essere utile chiedere direttamente al nuovo psicologo, poiché non mi è possibile individuare il perché del suo comportamento.
Non abbia timore nel fare questa domanda, emergerà la motivazione e sarà occasione di confronto e avvio di una fiducia che è indispensabile per poter proseguire il percorso e averne beneficio.
Dott.ssa Giorgia Colombo
Salve,
fa parte della terapia conoscere il percorso precedente con un collega. Sapere su cosa avete lavorato, quali obiettivi avete raggiunto, quali difficoltà ci sono state e quale approccio metodologico utilizza il collega. Se intraprende un psicoterapia con il nuovo psicologo si lavora anche sui motivi per cui lei decide di cambiare terapeuta, si lavora anche per individuare aspetti per cui lei ha trovato difficoltà, per affrontarle nel nuovo percorso. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
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Buongiorno , è buona prassi sapere se il paziente ha già effettuato precedentemente qualche tipologia di percorso psicologico ed eventualmente quale teoria di riferimento seguiva il professionista ma sicuramente non i dati anagrafici del consulente .
Interessante domanda da rivolgere al suo psicologo......
Cordialità
Buon giorno,
concordo con i colleghi che la invitano ad esplorare la cosa con se e il suo attuale psicoterapeuta perchè nessuno di noi è chiaroveggente e solo lui-voi assieme potere comprendere sia la domanda che il perchè e l'eco in lei e nella psicoterapia appena iniziata e l'eco che il bisogno di scrivere qui ha creato in lei e nella psicoterapia attuale . Ottimo portare la consapevolezza non solo sulla domanda ma anche sugli schemi antichi e attuali relazionali suoi/vostri. Anche questa può essere un'ottima possibilità per passaggi di consapevolezza. Un caro saluto,Dott.ssa Silvia Bianchi
Certamente la domanda andrebbe posta direttamente al nuovo psicologo, tuttavia potrebbe trattarsi di voler capire, laddove il nome fosse conosciuto, che tipo di orientamento seguiva il vecchio psicologo. Ognuno di noi utilizza strumenti vicini alla scuola dì pensiero di cui si fa parte.

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